Al via il progetto di monitoraggio e gestione del lupo nelle Prealpi Carniche pordenonesi

È cominciato ufficialmente il progetto di monitoraggio sistematico e gestione del lupo nelle Prealpi Carniche della Provincia di Pordenone (Friuli-Venezia Giulia), coordinato da Therion Research Group e al quale Canislupus Italia partecipa fornendo attrezzature e volontari per il lavoro di campo. Partner del progetto è anche Alka Wildlife, ONG con sede in Repubblica Ceca.

Fra le prime iniziative c’è stata una conferenza dal titolo Il lupo in Friuli: il perché del ritorno del predatore e le sfide per il futuro, tenutasi il 15 gennaio a Pielungo (Val d’Arzino) nell’ambito di una serie di serate per la promozione del territorio chiamate Arzincontri. A stretto giro si è tenuta una seconda conferenza, dal titolo Notte da lupi: un anno dopo, organizzata dal Therion Research Group insieme al Comune di Clauzetto. Entrambe le serate hanno visto partecipazione numerosa e pubblico interessato, con interventi anche accesi da parte della popolazione locale. Non c’è da stupirsi. Il ritorno del lupo in una zona da cui era scomparso da molto tempo provoca sempre reazioni contrastanti: se da un lato suscita entusiasmo in chi vede nel suo arrivo un arricchirsi della bio-diversità, dall’altro crea preoccupazione e malumore nelle categorie che vedono minacciate – anche economicamente – le proprie attività, come cacciatori e soprattutto allevatori.

Canislupus Italia è consapevole che il lupo può rappresentare un serio problema economico per le aziende agricole e che l’accettazione del predatore da parte di questa categoria è cruciale per la conservazione della specie, per questo è attualmente impegnata in una serie di iniziative volte a favorire una coesistenza non conflittuale con il predatore. Per ora, questi progetti riguardano soltanto la regione Toscana, ma si spera di riuscire a realizzare nel prossimo futuro degli interventi mirati anche in questa zona di recente insediamento.

Con il 1° febbraio 2015 è cominciata ufficialmente anche l’attività di foto-trappolaggio, che affianca i transetti su neve nella raccolta di dati di presenza della specie nell’area di monitoraggio. Questa tecnica consentirà inoltre di acquisire informazioni sulla presenza di un altro carnivoro di interesse comunitario, anche se pressoché sconosciuto all’infuori del mondo scientifico e degli appassionati: il gatto selvatico (Felis silvestris Schreber, 1777), che in quest’area è riproduttivo.

I dati ottenuti e i campioni raccolti durante le uscite su neve confluiranno anche nell’Azione A2 del progetto Life WolfAlps (Il lupo nelle Alpi: azioni coordinate per la conservazione del lupo nelle aree chiave e sull’intero arco alpino), a cui Therion Research Group collabora come partner della Regione Friuli-Venezia Giulia, insieme al Corpo Forestale Regionale e all’Università degli Studi di Udine. Obbiettivo di questo progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, è la realizzazione di azioni coordinate per la conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo, fra cui l’individuazione di strategie funzionali ad assicurare una convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali, sia nei territori dove il lupo è già presente da tempo, sia nelle zone in cui il processo di naturale ricolonizzazione è attualmente in corso (come le Alpi centro-orientali).

La prime uscite su neve, svolte fra dicembre 2014 e febbraio 2015, hanno avuto esito positivo: in varie zone dell’area di studio sono state rinvenute piste di lupo ed è stato possibile raccogliere campioni utili per le analisi genetiche. Seguendo le piste, si è potuto constatare che appartenevano tutte ad animali solitari. Le analisi genetiche sui campioni raccolti chiariranno definitivamente se in zona è presente un individuo soltanto o più esemplari.

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