Canislupus Italia fornirà attrezzature e volontari al progetto di monitoraggio sistematico del lupo in un’area delle Prealpi Carniche ricadente in Provincia di Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) dove la specie è recentemente ritornata. Il progetto è coordinato da Therion Research Group .
Lo scopo principale del progetto è conservare la specie in quest’area, favorendo la convivenza pacifica fra il predatore e le attività di allevamento e la corretta conoscenza della biologia ed ecologia della specie da parte delle popolazioni locali.
Per raggiungere questo obbiettivo verrà effettuato un monitoraggio continuativo dell’area, che consentirà di:
1. Verificare l’eventuale riproduzione della specie nell’area;
2. Individuare l’home range degli animali presenti.
Si provvederà inoltre a:
– Censire le aziende agricole e gli allevamenti famigliari a rischio di predazione;
– Verificare presso questi allevamenti la presenza di sistemi anti-predatori e la loro efficacia;
– Illustrare agli allevatori la procedura per la richiesta di indennizzo del danno e di finanziamento regionale dei sistemi di protezione dei greggi;
– Organizzare conferenze pubbliche per la divulgazione delle conoscenze sull’eco-etologia di questo predatore e dei dati aggiornati raccolti durante il progetto.
Il progetto prevede l’utilizzo di diverse tecniche di studio, in particolar modo di tracciature su neve e trappolaggio fotografico, ed è qui che entra in gioco la nostra associazione, fornendo alcune fototrappole e volontari per i transetti su neve. Altre fototrappole sono state messe a disposizione da Alka Wildlife o.p.s.
I dati ottenuti saranno utilizzati anche nell’ambito del progetto europeo Life WolfAlps (Il lupo nelle Alpi: azioni coordinate per la conservazione del lupo nelle aree chiave e oltre) di cui Therion RG e la Regione Friuli-Venezia Giulia sono partner.
Sulla base dell’esperienza acquisita finora, si è potuto constatare che il monitoraggio del lupo con fototrappole consente di raccogliere con buon successo anche informazioni sulla presenza del gatto selvatico (Felis silvestris Schreber, 1777). Obbiettivo secondario del progetto è quindi la messa a punto di un protocollo di monitoraggio di questa specie mediante l’utilizzo di fototrappole. Questo protocollo potrà poi essere utilizzato nell’ambito di un futuro progetto volto ad indagare le densità e le dinamiche di popolazione di questa specie.
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