Eliminare un allocco a favore di un altro...?
- fiore955
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Eliminare un allocco a favore di un altro...?
Davvero a volte stento a comprendere quali siano le contrapposte strategie di protezione ambientale messe in opera da questa grande e controversa nazione, spesso capace di creare santuari mirabili ma altrettanto infida da distruggerli con una mossa difficilmente giustificabile. Questo delirio di onnipotenza mi spaventa.
Posso anche sforzarmi di comprendere se si tratta di proteggere una specie autoctona dall'invasione di una alloctona, ma qui siamo al paradosso di favorirne una endemica a sfavore di un'altra. Se davvero una delle due specie dovesse estinguersi per cause "interne" ma naturali, credo che questo sia da ricondurre al normale avvicendamento proprio del concetto di evoluzione della specie nel disegno naturale, la più adatta vince sulla più debole. E come vogliamo porre la questione dell'incredibile aumento dei roditori, conseguente a questo imponente piano di abbattimenti? Secondo me quando l'uomo vuole, a tutti i costi, sostituirsi al normale disegno della natura, potrà solo fare danni peggiori del "presunto" male. Dopo i miei, vi lascio ai vostri spunti di riflessione.
http://gaianews.it/ambiente/estinzione- ... 43497.html
"USA: SOPPRIMERE UN ALLOCCO PER SALVARNE UN ALTRO.
29/07/2013
"Il Pacific Northwest è la regione compresa tra le Montagne Rocciose ad Est, il Pacifico ad Ovest, la California settentrionale a Sud e la provincia canadese della British Columbia a Nord.
I funzionari federali della fauna selvatica dell’Oregon – Stato compreso in questa regione – hanno programmato per il prossimo autunno di inviare nelle foreste di quest’area alcuni “specialisti” per cacciare una specie di allocco, il cosiddetto allocco barrato (Strix varia), allo scopo di proteggere un’altra specie, l’allocco macchiato, (Strix occidentalis) ora a rischio estinzione.
L’US Fish and Wildlife Service, in un’analisi ambientale, dichiara di voler sperimentare se l’uccisione degli allocchi barrati permetterà agli allocchi macchiati di rioccupare i territori da cui sono stati cacciati nel corso dell’ultimo mezzo secolo.
Dal 2009 si sta pensando a questa soluzione, facendo sondaggi pubblici, consultando studiosi di etica e studi scientifici.
“Se non riusciremo ad abbattere gli allocchi barrati, la possibilità di recuperare l’allocco macchiato scenderà in modo significativo”, afferma Paul Henson, supervisore per lo Stato dell’Oregon del Fish and Wildlife Department.
Il programma prevede la soppressione, nei prossimi quattro anni, di ben 3603 esemplari in quattro aree di studio, ripartite tra Oregon, Washington e California settentrionale.
Ma non tutti sono d’accordo. Chi si occupa di proteggere le foreste sostiene che il pericolo maggiore per questi uccelli è rappresentato dagli incendi.
“Uccidere gli allocchi barrati in alcune zone non ci aiuterà nella gestione forestale, né proteggerà le foreste dagli incendi catastrofici; ed è questa la prima causa di minaccia degli allocchi”, ha detto Tom Partin, presidente della American Forest Resource Council, un’associazione che rappresenta l’industria del legname.
Inoltre Bob Sallinger, direttore del dipartimento di conservazione per l’Audubon Society di Portland, ha detto che il salvataggio dell’allocco macchiato è di fondamentale importanza, ma l’attenzione deve rimanere sulla protezione dell’habitat.
Henson però ribadisce che, se non si limita drasticamente la diffusione degli allocchi barrati nei prossimi decenni gli allocchi macchiati potrebbe sparire dagli Stati di Washington e dell’Oregon.
L’idea di sterminare una specie per salvarne un’altra fa logicamente discutere, ma la “soluzione finale” prevista nell’Oregon è l’ultima di una lunga serie.
Tra il 2000 e il 2006 i funzionari della fauna selvatica hanno catturato 40 Aquile dorate dalle Channel Islands nella California meridionale per proteggere la volpe delle isole. E’ stata commissionata l’uccisione di 5000 suini selvatici di Santa Cruz in un controverso programma di ripristino dell’ecosistema delle isole.
Nell’Oregon sono state usate iniezioni letali per uccidere leoni marini della California che si cibavano del salmone protetto del fiume Columbia.
E nello Yosemite National Park per salvare le pecore “bighorn” (Ovis canadensis) si è data la caccia alla specie protetta dei leoni di montagna.
L’allocco macchiato rappresenta un’icona nelle aspre contese tra l’industria del legno e gli ambientalisti sull’uso delle foreste del Nord-ovest. A causa della sua diminuzione, nel 1990 è stato indicato come specie minacciata.
Gli allocchi barrati sono più grandi, più aggressivi e meno esigenti in fatto di cibo. Hanno iniziato a farsi strada attraverso le Grandi Pianure agli inizi del 1900, e nel 1959 sono giunti nella British Columbia, sostituendosi all’allocco macchiato nella proporzione di cinque a uno.
Henson dice che i dettagli con cui sopprimere gli allocchi barrati sono ancora in fase di precisazione, come pure chi deve avere l’incarico, se i cacciatori governativi o cacciatori a contratto.
Il piano del Fish and Wildlife Service prevede una combinazione di uccisioni e catture degli allocchi barrati, ma essendo la cattura molto più difficile e costosa, si può immaginare che prevarrà lo sterminio."
Posso anche sforzarmi di comprendere se si tratta di proteggere una specie autoctona dall'invasione di una alloctona, ma qui siamo al paradosso di favorirne una endemica a sfavore di un'altra. Se davvero una delle due specie dovesse estinguersi per cause "interne" ma naturali, credo che questo sia da ricondurre al normale avvicendamento proprio del concetto di evoluzione della specie nel disegno naturale, la più adatta vince sulla più debole. E come vogliamo porre la questione dell'incredibile aumento dei roditori, conseguente a questo imponente piano di abbattimenti? Secondo me quando l'uomo vuole, a tutti i costi, sostituirsi al normale disegno della natura, potrà solo fare danni peggiori del "presunto" male. Dopo i miei, vi lascio ai vostri spunti di riflessione.
http://gaianews.it/ambiente/estinzione- ... 43497.html
"USA: SOPPRIMERE UN ALLOCCO PER SALVARNE UN ALTRO.
29/07/2013
"Il Pacific Northwest è la regione compresa tra le Montagne Rocciose ad Est, il Pacifico ad Ovest, la California settentrionale a Sud e la provincia canadese della British Columbia a Nord.
I funzionari federali della fauna selvatica dell’Oregon – Stato compreso in questa regione – hanno programmato per il prossimo autunno di inviare nelle foreste di quest’area alcuni “specialisti” per cacciare una specie di allocco, il cosiddetto allocco barrato (Strix varia), allo scopo di proteggere un’altra specie, l’allocco macchiato, (Strix occidentalis) ora a rischio estinzione.
L’US Fish and Wildlife Service, in un’analisi ambientale, dichiara di voler sperimentare se l’uccisione degli allocchi barrati permetterà agli allocchi macchiati di rioccupare i territori da cui sono stati cacciati nel corso dell’ultimo mezzo secolo.
Dal 2009 si sta pensando a questa soluzione, facendo sondaggi pubblici, consultando studiosi di etica e studi scientifici.
“Se non riusciremo ad abbattere gli allocchi barrati, la possibilità di recuperare l’allocco macchiato scenderà in modo significativo”, afferma Paul Henson, supervisore per lo Stato dell’Oregon del Fish and Wildlife Department.
Il programma prevede la soppressione, nei prossimi quattro anni, di ben 3603 esemplari in quattro aree di studio, ripartite tra Oregon, Washington e California settentrionale.
Ma non tutti sono d’accordo. Chi si occupa di proteggere le foreste sostiene che il pericolo maggiore per questi uccelli è rappresentato dagli incendi.
“Uccidere gli allocchi barrati in alcune zone non ci aiuterà nella gestione forestale, né proteggerà le foreste dagli incendi catastrofici; ed è questa la prima causa di minaccia degli allocchi”, ha detto Tom Partin, presidente della American Forest Resource Council, un’associazione che rappresenta l’industria del legname.
Inoltre Bob Sallinger, direttore del dipartimento di conservazione per l’Audubon Society di Portland, ha detto che il salvataggio dell’allocco macchiato è di fondamentale importanza, ma l’attenzione deve rimanere sulla protezione dell’habitat.
Henson però ribadisce che, se non si limita drasticamente la diffusione degli allocchi barrati nei prossimi decenni gli allocchi macchiati potrebbe sparire dagli Stati di Washington e dell’Oregon.
L’idea di sterminare una specie per salvarne un’altra fa logicamente discutere, ma la “soluzione finale” prevista nell’Oregon è l’ultima di una lunga serie.
Tra il 2000 e il 2006 i funzionari della fauna selvatica hanno catturato 40 Aquile dorate dalle Channel Islands nella California meridionale per proteggere la volpe delle isole. E’ stata commissionata l’uccisione di 5000 suini selvatici di Santa Cruz in un controverso programma di ripristino dell’ecosistema delle isole.
Nell’Oregon sono state usate iniezioni letali per uccidere leoni marini della California che si cibavano del salmone protetto del fiume Columbia.
E nello Yosemite National Park per salvare le pecore “bighorn” (Ovis canadensis) si è data la caccia alla specie protetta dei leoni di montagna.
L’allocco macchiato rappresenta un’icona nelle aspre contese tra l’industria del legno e gli ambientalisti sull’uso delle foreste del Nord-ovest. A causa della sua diminuzione, nel 1990 è stato indicato come specie minacciata.
Gli allocchi barrati sono più grandi, più aggressivi e meno esigenti in fatto di cibo. Hanno iniziato a farsi strada attraverso le Grandi Pianure agli inizi del 1900, e nel 1959 sono giunti nella British Columbia, sostituendosi all’allocco macchiato nella proporzione di cinque a uno.
Henson dice che i dettagli con cui sopprimere gli allocchi barrati sono ancora in fase di precisazione, come pure chi deve avere l’incarico, se i cacciatori governativi o cacciatori a contratto.
Il piano del Fish and Wildlife Service prevede una combinazione di uccisioni e catture degli allocchi barrati, ma essendo la cattura molto più difficile e costosa, si può immaginare che prevarrà lo sterminio."
- marco84
- Utente Super-Attivo
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- Iscritto il: 02 mar 2010, 21:03
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Re: Eliminare un allocco a favore di un altro...?
D'accordissimo con te. In questo caso non vedo nessuna motivazione plausibile alla decisione presa. L'allocco barrato ha allargato il suo areale, e qui si è diffuso, in maniera del tutto naturale a quanto sembra. E la conseguente diminuzione dell'allocco macchiato sarebbe quindi dovuta (sempre se è così...) ad una naturale competizione con una specie più competitiva, ma comunque pur sempre autoctona!
A volte certe decisioni sono davvero ridicole...certamente ci sarannno interessi dietro che non riusciamo a comprendere...
A volte certe decisioni sono davvero ridicole...certamente ci sarannno interessi dietro che non riusciamo a comprendere...
Il mondo ha bisogno del sentimento degli orizzonti inesplorati, del mistero degli spazi selvaggi, ha bisogno di un luogo ove i lupi compaiano al margine del bosco quando cala la sera, perchè un ambiente capace di produrre un lupo è sano, forte, perfetto.
- Luciano
- Consigliere Canislupus Italia
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- Iscritto il: 23 set 2010, 06:08
Re: Eliminare un allocco a favore di un altro...?
Leggo i soliti commenti ... poco pertinenti:
mi pare che l'ipotesi sia di perseguire una riduzione numerica dell'allocco barrato (attualmente in proporzione di 5 a 1 nei confronti del macchiato) ... mentre poi molti (probabilmente contrari all'intervento) parlano di sterminio.
Credo ci sia poca conoscenza effettiva per esprimere giudizi ... e che sia fin troppo semplice bollare sempre e comunque ogni intervento umano come fallimentare e inutile.
Se il rischio è la scomparsa di una specie ... secondo me è lecito e giusto intervenire.
Facciamo qualche ipotesi:
l'orso bruno alpino inizia ad espandersi a dismisura ... e arriva ad interferire con il marsicano ... minacciandone la sopravvivenza! Che si fa .... si resta a guardare?
Il cervo rosso si espande fino a giungere al Bosco della Mesola ... minacciando la sopravvivenza del cervo omonimo! Di nuovo si resta a guardare?
Può essere che la scomparsa di alcune specie sia qualcosa di "naturale" ... ma se possiamo evitarlo senza per questo estinguerne altre ... perchè non farlo?
L.
mi pare che l'ipotesi sia di perseguire una riduzione numerica dell'allocco barrato (attualmente in proporzione di 5 a 1 nei confronti del macchiato) ... mentre poi molti (probabilmente contrari all'intervento) parlano di sterminio.
Credo ci sia poca conoscenza effettiva per esprimere giudizi ... e che sia fin troppo semplice bollare sempre e comunque ogni intervento umano come fallimentare e inutile.
Se il rischio è la scomparsa di una specie ... secondo me è lecito e giusto intervenire.
Facciamo qualche ipotesi:
l'orso bruno alpino inizia ad espandersi a dismisura ... e arriva ad interferire con il marsicano ... minacciandone la sopravvivenza! Che si fa .... si resta a guardare?
Il cervo rosso si espande fino a giungere al Bosco della Mesola ... minacciando la sopravvivenza del cervo omonimo! Di nuovo si resta a guardare?
Può essere che la scomparsa di alcune specie sia qualcosa di "naturale" ... ma se possiamo evitarlo senza per questo estinguerne altre ... perchè non farlo?
L.
- Dario
- Utente Master
- Messaggi: 1039
- Iscritto il: 18 mag 2009, 17:11
- Località: Livorno
Re: Eliminare un allocco a favore di un altro...?
ciao Luciano, fondamentalmente sono d'accordo con te però secondo me ci sarebbero da valutare anche altre cose.
In Italia senz'ombra di dubbio l'ambiente è talmente antropizzato che l'intervento, "purtroppo", andrà sempre fatto.
In ambienti che si avvicinano alla wilderness, come a regola ci sono in altri continenti, secondo me no, perché la selezione naturale è ancora possibile e aspicabile.
In Italia senz'ombra di dubbio l'ambiente è talmente antropizzato che l'intervento, "purtroppo", andrà sempre fatto.
In ambienti che si avvicinano alla wilderness, come a regola ci sono in altri continenti, secondo me no, perché la selezione naturale è ancora possibile e aspicabile.
- lorenzo lazzeri
- Moderatore
- Messaggi: 1758
- Iscritto il: 12 nov 2012, 14:57
Re: Eliminare un allocco a favore di un altro...?
Dirò una banalità e probabilmente una stupidaggine, ma secondo me occorre fare una distinzione, un discorso sono le estinzioni causate dall'uomo per distruzione di habitat,caccia ma pure per introduzione di specie antagoniste o predatrici non originariamente autoctone , un discorso è l’estinzione naturale di una specie, come pure la speciazione naturale, che non vanno interpretate secondo me in maniera del tutto negativa, in quanto sono la naturale espressione del processo evolutivo. La difficoltà ovviamente penso stia nel poter effettuare questa distinzione visto che bene o male oggi ogni cosa è influenzata dalla mano dell'uomo.
- fiore955
- Utente Master
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- Iscritto il: 16 feb 2010, 16:54
- Località: San Lazzaro di Savena
Re: Eliminare un allocco a favore di un altro...?
Vedo che Lorenzo e Dario mi hanno preceduto nella risposta con considerazioni che , ripeto, appoggio al 100%. Davvero non è ipotizzabile un paragone col nostro piccolo, frammentato ed antropizzato territorio, nel quale la mano dell'uomo è già intervenuta fin troppo pesantemente, confinando in areali innaturali e sempre più ristrette un grande numero di specie, di fatto isolandole geograficamente. Là si può ancora respirare aria di spazi immensi e natura primordiale, perfettamente in grado di autogestirsi, senza inutili o potenzialmente dannose interferenze umane.
- fiore955
- Utente Master
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- Iscritto il: 16 feb 2010, 16:54
- Località: San Lazzaro di Savena
Re: Eliminare un allocco a favore di un altro...?
Diciamo che forse questo passaggio potevi evitarlo, con immutata stima...Luciano ha scritto:Leggo i soliti commenti ... poco pertinenti:
L.
Qui si esprimono spesso opinioni personali contrapposte, non sempre "tecniche", forse, ma degne di attenzione comunque, dato che possono offrire altri spunti per "virare" il dibattito verso nuovi capitoli, senza che che ci sia bisogno di esprimere giudizi negativi così drastici. Siamo tutti qui presenti per condividere, imparare, trasmettere.