Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Segnalazione notizie riguardanti il Lupo
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maxbear
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Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da maxbear » 09 feb 2012, 14:31

siamo accerchiati!!!!!!!!! :) :P

Lessinia, il ritorno del lupo
BOSCO CHIESANUOVA. Massima cautela, in attesa di conferme definitive, ma sembra ormai certa la presenza di un esemplare nei boschi. Una «fototrappola» installata dai guardaparco e dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato ha permesso di registrare le immagini in un video
09/02/2012

Bosco Chiesanuova. Un inverno da lupi, si dice, e con la neve e il freddo è arrivato anche lui, il lupo. Per la prima volta dopo 130 anni dall'ultimo avvistamento, registrato nel 1880 a Giazza, forse un esemplare è tornato in Lessinia, nel territorio comunale di Bosco Chiesanuova. Una doppia predazione di capre, un paio la vigilia di Natale e un altro paio la notte del 24 gennaio, e le fondamentali segnalazioni degli associati alla Riserva alpina di caccia di Bosco, hanno fatto supporre di trovarsi di fronte a un agguato tipico di un lupo.
Una fototrappola installata nei giorni seguenti dal Servizio guardaparco dell'area protetta e dagli agenti del comando stazione di Bosco del Corpo Forestale dello Stato ha permesso di registrare le immagini video che sono state inviate a quattro esperti di fama internazionale che si sono espressi ritenendo molto probabile che si tratti di un lupo (Canis lupus), ma che solo l'analisi genetica toglierebbe ogni dubbio se si tratti semplicemente di un cane vagante o effettivamente di un lupo selvatico.
«Avremmo preferito tenere la notizia riservata fino ad avere la certezza dell'identificazione», esordisce il presidente del Parco, Claudio Melotti, «sia per la delicatezza della questione che agita nella popolazione paure immotivate ma difficili da controllare, sia perché finora non abbiamo raccolto quel materiale organico, feci, urine, o ciuffi di pelo che ci permetterebbe di ricostruire l'identità genetica del predatore filmato. Ci preme non dare notizie fasulle, non creare allarmismi e non dover ritrattare nel caso un giorno dovessimo avere le analisi genetiche complete, che finora non è stato possibile compiere».
C'è un Protocollo regionale per il coordinamento delle attività di gestione e monitoraggio dei grandi carnivori in Veneto, d'intesa con gli enti competenti in materia, «e il Parco si confronta con le istituzioni che operano sulla materia anche nelle regioni vicine, viste le grandi distanze che questi animali, specie se in dispersione, sono in grado di compiere in tempi anche molto ristretti», precisa il direttore del Parco Diego Lonardoni, «ma non cerchiamo sensazionalismo, piuttosto ribadiamo che siamo solo all'inizio e chiediamo la collaborazione di tutti per raccogliere segnalazioni oggettive per arrivare alla certezza dell'identificazione».
È di ieri la notizia che sette capre sono state aggredite nei dintorni di Ala. È da dimostrare che si tratti del lupo, ma nella vicina Provincia autonoma di Trento la presenza del lupo è certificata dal 2007 e più recentemente in Val di Non (lo scorso gennaio), mentre materiale organico ha potuto classificarlo come esemplare maschio, appartenente alla popolazione italiana di Canis lupus, già identificato geneticamente nel corso del 2009 in Svizzera con il codice M24.
Per Ivano Confortini, responsabile del Servizio tutela faunistico ambientale della Provincia di Verona, «dobbiamo guardare con occhi felici questo evento perché se fosse confermato rappresenterebbe un importante risultato per il territorio e la sua valorizzazione. Certo, l'approccio comunicativo non è facile per la fama ingiusta che il lupo gode nella nostra cultura, ma è un fatto che dagli anni Novanta la sua espansione sulle Alpi è progressiva, sia dal Piemonte sia da Slovenia e Croazia e il nostro territorio rappresenta l'incrocio ideale di queste due direttrici. Esistono cani molto simili al lupo e la cautela dell'approccio del Parco alla questione è corretta, ma se venisse confermato che si tratta di lupo non sarebbe che la certezza di aver aperto il territorio a un'espansione naturale e non introdotta dall'uomo».
«Collaboriamo per capire di che cosa si tratti e mettiamo a disposizione tutta la nostra competenza», ha annunciato Pierangelo Canali, comandante della stazione del Corpo Forestale dello Stato di Bosco, e Fulvio Valbusa che è in servizio nello stesso comando ha precisato «che sono da sfatare certe leggende che un lupo mangi anche tre o quattro caprioli al giorno: sono idee neanche da prendere in considerazione e che i cacciatori dovrebbero smentire».
Pronta la disponibilità di Massimo Sauro, presidente della Riserva alpina di caccia: «Una volta accertata la presenza del lupo, siamo pronti a collaborare per la sua gestione sul territorio della Lessinia», ha dichiarato.

FONTE: http://www.larena.it/stories/dalla_home ... refresh_ce
Ultima modifica di maxbear il 09 feb 2012, 19:13, modificato 1 volta in totale.

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Re: Lupo (forse) in Lessinia!

Messaggio da pigrofalco » 09 feb 2012, 15:02

Per favore nel titolo del thread e magari tra parentesi mettete sempre la PROVINCIA in cui è avvenuto l'avvistamento.

grazie.
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da albino » 09 feb 2012, 19:33

caspita a 2 passi (di lupo) da casa mia..... :shock: :mrgreen:

quello che mi viene da pensare è il diverso atteggiamento avuto qui rispetto a quanto accaduto fino al 2010 in prov di BS sopra il lago d'iseo dove le predazioni furono molteplici (decine) nell'arco di 2 anni e si è sempre rigettata l'ipotesi lupo e solo l'ultimo mese si misero FT e non si riprese nulla di riconoscibile. comunque spero sia lupo. ;)
Alberto

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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da Francesca A » 12 feb 2012, 02:42

Grande Max!siamo proprio circondati!tra il lupo in val di non, quello bolzanino e ora lui..sono 3 ,
che dire...BENTORNATO LUPO! è un onore averti tra le nostre montagne
ciao Francy
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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da Duccio » 10 apr 2012, 08:26

I due lupi della Lessinia hanno deciso di restare
Slavc controllato dal radiocollare e l’altro esemplare hanno trovato abbondante fauna selvatica e potrebbero essersi incontrati

da: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stori ... i_restare/

Verona. Due lupi hanno scelto da mesi di restare in Lessinia. È un ritorno a casa per certi versi, dopo oltre un secolo di assenza durante il quale ci sono stati cambiamenti sociali e ambientali profondi.
Fino a due giorni fa, data degli ultimi dati disponibili, Slavc, il giovane lupo sloveno provvisto di radiocollare, era in alta Lessinia, sul territorio di Bosco Chiesanuova. Il gruppo operativo di agenti del Corpo forestale dello Stato, guardiaparco e polizia provinciale che agisce sul campo, ha posizionato varie fototrappole ed è arrivato a raccogliere materiale genetico già inviato all’Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, e si è in attesa di riscontri, non tanto per Slavc, di cui si conosce praticamente tutto, ma per l’altro esemplare di lupo di cui non si sa nulla, se non percepirne la presenza e poterlo ammirare anche attraverso l’ultima istantanea colta da una delle fototrappole sistemate dal Parco della Lessinia.Questo secondo lupo, staziona in un ambito ristretto compreso fra la Valle dei Ronchi (Trentino) e l’alta Lessinia. L’ipotesi che i due esemplari si siano già incontrati non è da scartare: da qui, a prevedere che sia questo l’inizio della nascita di un branco di lupi lessinici, il passo è ancora lungo.
Ma l’argomento va comunque affrontato perché è dimostrato che i corridoi fra popolazioni diverse di grandi carnivori sono ormai aperti e la nostra provincia, per posizione geografica, si trova strategicamente all’incrocio di tre possibili direttrici.
Lo spiega bene Daniele Zovi, reggente del comando regionale del Corpo forestale dello Stato per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. «L’arrivo del lupo sloveno e dell’altro esemplare conferma la tendenza alla dispersione di nuovi individui, spesso maschi. Per noi la Slovenia è una grande riserva di fauna selvatica: da lì sono arrivati in Veneto orsi e lupi, lungo un corridoio ormai accertato», osserva Zovi, «e se si considera che ha un centinaio di lupi censiti e una superficie che è poco più grande del Veneto, si capiscono i motivi della dispersione e il fatto che le autorità stiano predisponendo dei piani di contenimento che prevedono l’abbattimento di una decina di lupi».
Il precursore dei lupi sloveni è stato un esemplare segnalato già nel 2006 nel Comune di Varena (Trentino) a cui seguì l’estate successiva una predazione e il ritrovamento dei suoi resti in Val di Fiemme a novembre 2007, morto per cause non accertate. Da quel corridoio sono penetrati e sono stati costantemente monitorati grazie al radiocollare, sia M5, l’orso Dino, nella primavera del 2010, sia il lupo Slavc che a fine dicembre 2011 è entrato in Austria, attraversando la Carinzia in direzione nord fino a raggiungere la bassa Stiria per muoversi poi verso sud-ovest raggiungendo il Tirolo orientale, l’Alto Adige, il Bellunese, il Trentino orientale il 20 febbraio scorso, il Vicentino e il Veronese dove è entrato il 6 marzo senza più abbandonare la nostra provincia.
«Altra espansione è quella del lupo appenninico che negli ultimi 12 anni ha colonizzato le Alpi Marittime risalendo dalla Liguria e costituendo 16 branchi in Piemonte e consistenti colonie anche nel confinante parco francese del Mercantour per circa 150 capi complessivi. Le dispersioni verso oriente sono orami certificate fino al Bergamasco».
«Infine», aggiunge Zovi, «siamo più distanti geograficamente, ma non impossibili da raggiungere, dalla colonia di lupi di provenienza carpatica (Polonia) che si sono già insediati in Austria. Per la grande dinamicità di questa specie, il Veronese e il Veneto più in generale, possono rappresentare un punto d’arrivo: del resto il lupo torna dove è sempre stato», osserva il dirigente della Forestale, «e l’abbondanza di fauna selvatica costituisce un richiamo fortissimo per i grandi carnivori».
«Se il lupo arriva», conclude Zovi, «abbiamo solo da dargli il benvenuto e non abbiamo nulla da temere perché millenni di caccia lo hanno reso sospettoso ed elusivo al massimo nei confronti dell’uomo che considera cacciatore e non preda».
Vittorio Zambaldo
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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da maxbear » 10 apr 2012, 20:00

sarebbe un gran bel colpo!!! :)

max

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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da Duccio » 16 apr 2012, 19:46

da: http://www.larena.it/stories/dalla_home ... refresh_ce

Il lupo Slavc fa coppia fissa
Ha trovato la «sua» Giulietta
BOSCO CHIESANUOVA. Prima la segnalazione dei cacciatori, poi i dati satellitari del radiocollare: tutto corrisponde

Le tracce sulla neve sono chiare: gli agenti della Forestale e del Parco le hanno seguite per sei chilometri e confermano la presenza di due esemplari che si muovono insieme


Le orme dei due lupi prima si dividono e poi si riuniscono
Si chiama Slavc ed è un giovane lupo sloveno arrivato in Lessinia dopo un migliaio di chilometri percorsi: ma il suo nome potrebbe essere Romeo perché qui ha trovato la sua Giulietta, una lupa con la quale, probabilmente da alcune settimane, fa coppia fissa. Lo hanno scoperto gli agenti del Comando stazione di Bosco Chiesanuova del Corpo forestale dello Stato e i guardiaparco del Parco naturale regionale della Lessinia, che sono rimasti sorpresi e felici. La nevicata dei giorni scorsi ha permesso di vedere quello che finora si era pensato, sperato, immaginato ma di cui mancavano riscontri concreti. Sui 20 centimetri di neve fresca, caduta fra martedì e mercoledì scorso in alta Lessinia, alcuni cacciatori della Riserva alpina di caccia di Bosco avevano individuato delle tracce di canide molto evidenti e particolarmente grosse e marcate. Hanno avvertito gli uomini della Forestale che con gli esperti del Parco le hanno seguite per sei chilometri: la loro sorpresa è stata grande perché hanno notato che si trattava di due esemplari, «ma soprattutto che non procedevano affiancati o dispersi, come solitamente capita ai cani randagi, ma allineati come in ordine gerarchico, in fila indiana, uno davanti all'altro, addirittura il secondo calpestava le impronte di chi lo precedeva e solo raramente il loro percorso si divideva per brevi tratti per poi ricongiungersi nuovamente sulla stessa linea: questo è il tipico procedere dei lupi», osservano. Nel tragitto hanno raccolto tracce di pelo e di urina che sono state inviate immediatamente all'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Bologna, nel tentativo di ricavarne il Dna. La fatica di sei ore di cammino nella neve è stata premiata perché al loro ritorno hanno trovato sul computer il tracciato inviato dall'università di Lubiana che delineava con i punti Gps il percorso fatto nelle ore precedenti da Slavc, il lupo provvisto di radiocollare, e il dubbio è diventato certezza nello scoprire che grazie alla precisione del tracciato, che calcola la posizione con lo scarto di un metro di errore, le tracce che fino ad allora avevano seguito erano quelle di Slavc. Ma la novità, che nemmeno i ricercatori sloveni potevano sapere, è che Slavc non camminava nella neve da solo: davanti o dietro di sé aveva un compagno o una compagna. Forestali e guardaparco non si sbilanciano: «Non possiamo dire che siano due lupi perché non abbiamo la certezza assoluta, ma andiamo per esclusione: anzitutto le tracce coincidono con quelle indicate dal tracciato Gps di Slavc. Poi è certo che non era solo. Difficile che un cane si accompagni per un lungo tragitto con un lupo. È anche difficile che due lupi in dispersione restino insieme, se sono entrambi maschi. L'ipotesi razionalmente più accettabile è che si tratti di due esemplari di sesso diverso, tra i quali si è già stabilita una gerarchia», dicono. Non vogliono aggiungere altro gli uomini della Forestale comandati da Paolo Guidi, che stanno ricevendo assieme ai colleghi del Parco i complimenti dei ricercatori sloveni per la costanza e l'attenzione che dedicano a Slavc da quando si è fermato in Lessinia. «Sono felice per questa nuova scoperta che interessa la Lessinia e il suo Parco», commenta Claudio Melotti, presidente dell'ente montano e di tutela, «e sono grato ai cacciatori di Bosco Chiesanuova per la segnalazione che ha portato a questo risultato. La probabile presenza di due lupi sul nostro territorio, se da una parte garantisce che siamo nell'eccellenza per quanto riguarda il vertice della catena alimentare e che possiamo contare su un grande carnivoro in grado di contenere l'espandersi del cinghiale sul nostro altopiano, dall'altra parte ci impone di tenere alta la guardia per la tutela di questi e altri animali che cercano di insediarsi. «Gli esperti confermano che i lupi non rappresentano nessun pericolo per l'uomo, sono elusivi e molto sospettosi, tenuti lontani da noi da millenni di caccia e hanno nel loro carattere l'impronta di evitare l'incontro con chi non considerano preda ma cacciatore. Sono convinto che questa novità servirà a portare in Lessinia anche tanti amanti della fauna selvatica per scoprire i luoghi che il lupo stesso ha individuato come eccellenti per stabilirvisi». Paolo Colombo, vice comandante di Verona del Cfs, elogia il lavoro dei suoi uomini: «Seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione e davvero ci auguriamo che possa costituirsi in Lessinia una popolazione stabile di grandi carnivori, perché avrebbe un'altissima valenza ecologica e renderebbe ancora più interessante un territorio che è bellissimo».
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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da Stefano P » 16 apr 2012, 20:03

Grazie, Duccio. Ne stiamo discutendo anche qui: viewtopic.php?f=11&t=3855
Dove proseguiamo?
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.

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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da Duccio » 16 apr 2012, 21:35

Ciao Stefano, questo è relativo ad una uscita di giornale quindi mi sembra opportuno postarlo in ressagna stampa. Inserisco un link e magari continuiamo sull'altra discussione vita anche la presenza dei bei video

ciao, d.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

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Re: Lupo (forse) in Lessinia (VR)!

Messaggio da Stefano P » 17 apr 2012, 08:14

Perfetto. Grazie, Duccio!
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.


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