lupo aggressivo

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Re: lupo aggressivo

Messaggio da Duccio » 02 mar 2012, 22:04

pigrofalco ha scritto:Duccio perdonami, del resoconto di Rigacci sulle cisterne dell'acqua avresti potuto parlarci prima, dopo un mese di ipotesi e di contatti alla ricerca della verità emerge che il lupo avrebbe cercato di raggiungere le cisterne. A mio avviso chi legge si chiederà come mai un elemento del genere sia saltato fuori solo ora tra relazioni del CFS e racconti della ragazza.
Era un accenno minimale in un racconto del tutto sovrapponibile a quello che abbiamo riportato noi, sinceramente mi ero anche scordato di questo particolare
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"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

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Re: lupo aggressivo

Messaggio da franco » 02 mar 2012, 22:16

mi mancano dei passaggi?
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Re: lupo aggressivo

Messaggio da pigrofalco » 02 mar 2012, 22:37

Mi riferisco all'ultimo intervento di Duccio nel thread sul lupo di Vergato.
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."

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Re: lupo aggressivo

Messaggio da franco » 02 mar 2012, 22:56

Si, poi l'ho trovato l'aggancio.
Ma era periodo siccitoso? Comunque sia (in sia per si') secondo me ad una risorsa mirava
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Re: lupo aggressivo

Messaggio da Duccio » 03 mar 2012, 14:39

mi dispiace della dimenticanza, ma ripeto ho parlato a lungo con Lorenzo e la conversazione ha affrontato un sacco di cose. Lui è andato diversi giorni dopo l'accaduto a fare il sopralluogo. Il suo racconto era decisamente più confuso e meno dettagliato rispetto a quello di Silvia, che ho considerato il punto di rifermento, in quanto testimonianza diretta. Il fatto delle cisterne dell'acqua, non essendo stato menzionato da Silvia mi è sembrato poco affidabile e probabilmente per questo la mia mente l'ha dimenticato.
In ogni caso rileggendo la testimonianza di Silvia, anche senza aver visto i posti, mi sembra che il lupo si sia presentato su più fronti, non trovo delle evidenze che facciano pensare che lui cercasse di arrivare ad un punto preciso.
In ogni caso ho scritto sia a lui che a Silvia per avere una lettura loro alla base di queste considerazioni.

ciao, d.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

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Re: lupo aggressivo

Messaggio da franco » 03 mar 2012, 15:59

Sono d'accordo, neppure il mio cane che s'incazza con un altro cane anche per un topolino in una tana, si metterebbe a combattere per l'acqua
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Re: lupo aggressivo

Messaggio da Duccio » 05 mar 2012, 16:20

MATERIALE DA TENERE RIGOROSAMENTE RISERVATO

Da Mariotti Silvia:
Buongiorno Sig. Duccio non mi disturba affatto, anzi mi scuso per il ritardo nel risponderle. Si come avevo accennato al Dott. Rigacci io e mia madre avevamo notato che l'animale più volte era in prossimità dei bidoni dell'acqua dei cavalli, che sono due localizzati in due parti del recinto e ripensando all'accaduto ci si poneva la domanda se potesse avere sete.
Gli anticoagulanti utilizzati per l'avvelenamento dei carnivori sono denominati Rodenticidi (veleno per topi) e il loro principio d'azione si basa sull'inattivazione dei fattori della coagulazione (la vitamina K) pertanto la sintomatologia si basa su una grave perdita di sangue come emorragie interne o sottocutanee (a noi in questo caso non visibili) ,ma spesso anche perdita di sangue all'esterno come epistassi (pertanto con tracce di sangue).
L'animale è vero può presentare un'insaziabile sete che si instaura per compensare squilibri epatici ed ematici, ma allo stesso tempo è un animale con una forte depressione del sensorio, estrema debolezza, difficoltà a muoversi, andatura incerta e perdita di peso ... e tutto questo non mi fa assolutamente deporre a favore di un avvelenamento al contrario era un animale forte e vitale che correva con andatura sicura e non mi sembrava magro.
In tutti i modi il parere di un veterinario sarebbe sicuramente più attendibile del mio ... insomma tra la teoria e la pratica c'è una bella differenza!!!
Per qualsiasi dubbio o chiarimento sono sempre a disposizione.Silvia


Da Rigacci:
Ti invio in allegato la mia bozza di relazione che deve mantenere il massimo riserbo per ora, è al vaglio di veterinari e tossicologi, ci son
correzioni da fare, da aggiunger chi ha collaborato e ringraziamenti. Naturalmente anche il tuo parere è benvenuto. Stiamo cercando il cadavere, ora che si è sciolta la neve, sarà dura, ma faremmo bingo

Descrizione dei fatti

Nota preliminare: è un' interpretazione dei fatti che tranquillizza le istituzioni e la popolazione: i lupi non stanno diventando pericolosi, perchè hanno perso la paura dell'uomo, abbiamo soltanto avuto a che fare con un individuo che aveva “perso la testa”, perchè probabilmente avvelenato.

Il podere Masarè (X: 670962.83, Y: 907291.62) è situato in comune di Grizzana Morandi, sulla media montagna bolognese, all'interno del Parco Storico di M.Sole, a diretto contatto con il bosco a monte ed il fiume Reno a valle. Nel settembre 2005 fu oggetto di aggressione al gregge di ovini, con uccisione di 7 capi e consumo parziale delle carcasse (organi interni e tessuto muscolare). In quel periodo un rendezvous con cuccioli di lupo era situato a 2 km in linea d'aria dal podere.

12 gennaio 2012 ore 7.45 – 10.00

Protagonisti dell'episodio: un lupo (vedi foto CFS, Allegato 1), due donne, madre e figlia, Franca Calzolari e Silvia Mariotti, il loro cane corso femmina di nome Shiva (vedi foto, Allegato 2: la figlia con il cane, il lupo è stato visto per la prima volta alle 7.45 a ridosso del bidone blu contenente acqua).

Fase 1: 7.45-8.45
Il lupo ha ripetutamente tentato di avvicinarsi, la prima volta al bidone, poi all'abbeveratoio dei cavalli (e capra), arrivando di corsa fino a 3-4 metri dalle due donne armate di badile e dal loro cane, mostrando i denti senza emettere alcun vocalizzo, e ha desistito, dopo 6 “cariche”, quando l'ispettore CFS giunto sul posto ha sparato un colpo di pistola in aria. Le “cariche” si sono alternate a momenti di pausa in cui l'animale scompariva al limite del campo per poi ricomparire e puntare deciso di corsa, con la coda alzata in linea con il dorso, fino ad arrivare a pochi metri dal gruppo (alla fine 5 persone: 2 proprietarie e 3 forestali).


Fase 2: 8.45-10.00
Il lupo è rimasto in zona per un'altra ora abbondante, scomparendo alla vista del gruppo per poi ripresentarsi a una quarantina di metri al bordo del campo e trottare avanti indietro lungo il limite del bosco, senza tentare più di avvicinarsi. Questo andirivieni “scompare-ricompare-corre avanti-indietro” si è protratto fino alle ore 10 circa, quando l'animale si è dileguato nel bosco definitivamente.

Dalla dettagliata descrizione di Silvia Mariotti:

1.
Quella mattina erano circa le 7:45 quando io e mia madre iniziavamo a distribuire il mangiare agli animali.All'improvviso sento mia madre che mi chiama urlando: "Silvia, c'è un lupo! " Corro verso di lei (dubitando di quello che diceva) e mi accorgo che effettivamente si trattava di un lupo più o meno puro, ma che sicuramente non si trattava di un cane.
Era all'interno del campo recintato da corrente elettrica (che però era staccata) dove vivono due cavalli e una capretta, ma si trovava lontano rispetto a loro; mostrava i denti arricciando il labbro superiore e la postura era leggermente inclinata in avanti.
Prendo quindi un badile in mano e senza timore vado verso di lui credendo che si sarebbe spaventato e se ne sarebbe andato invece continuava con questo atteggiamento di attacco. Nel frattempo è intervenuta Shiva, il mio cane Corso, che inizia anche lei ad attaccarlo ringhiando e mostrandole i denti. A quel punto il lupo se ne va.
2.
Io corro a chiudere il pollaio e la stalletta delle pecore, mentre mia madre guardandosi intorno continua ad accudire gli animali. Dopo pochi minuti si accorge che il lupo è all'interno del recinto dei cavalli, ma questa volta è proprio vicino a loro a pochi passi.Urlando e muovendo un badile cerca di spaventarlo, ma alla fine solo il nuovo intervento di Shiva lo mette in fuga.
3.
Mia madre entra all'interno del recinto per vedere dove fosse e si accorge che girava al confine tra il campo e il bosco.
Improvvisamente il lupo parte di corsa verso di lei (sempre con un atteggiamento aggressivo), quindi mia madre impaurita inizia ad urlare e a muovere il badile, ma si accorge che il lupo non era assolutamente intenzionato a fermarsi; le arriva a pochi metri di distanza fino a quando di nuovo interviene Shiva.
A questo punto decidiamo di dividerci: una rimane di guardia e l'altra finisce i lavori: lei entra nel pollaio e io rimango all'interno del recinto.
4.
Poco dopo si ripresenta il lupo di nuovo dirigendosi verso di me e nuovamente grazie all'intervento di Shiva devia e se va in mezzo agli arbusti al confine del campo. Resami conto che iniziava a diventare pericolosa la situazione sia per noi, per il cane e per gli altri animali, decido di chiamare la Forestale di Vergato (circa h.8:20)
5.
Trascorrono al massimo dieci minuti quando arrivano ;
mi dirigo verso di loro nel frattempo sentiamo mia madre urlare perchè il lupo la stava nuovamente attaccando.
6.
A questo punto metto Shiva in casa e corro sul luogo.
Il lupo continuava a costeggiare il campo a correre in prossimità di noi e il comandante della forestale provava a lanciargli dei sassi per allontanarlo fino a quando il lupo è partito di corsa e si è diretto contro noi. Il comandante accorgendosi che non si fermava e che era ormai a pochi metri, ha deciso di sparare un colpo in aria con la pistola.Col rumore ha deviato e se n'è tornato al confine del campo dove è rimasto per parecchio tempo correndo avanti e indietro, ma senza più attaccarci.(h10)
Nel frattempo è stata allertata la polizia provinciale e il veterinario dell' usl, ma al loro arrivo era già andato via.
Appena l'ho visto ho escluso si trattasse di un cane. Ho abbastanza esperienza nel settore e non aveva le caratteristiche di un cane lupo, incrocio, o di razze nordiche che potrebbero assomigliargli.
Fronte ampia e muso appuntito sono state le caratteristiche che mi hanno fatto pensare subito al lupo. Anche il movimento era diverso rispetto ad un cane.
Altra caratteristica che ricordo, ma non importante per la distinzione cane /lupo era il pelo: opaco, ispido soprattutto sul collo e dorso.
Vedevamo l'animale partire da lontano e dirigersi contro di noi al galoppo, poi solo dopo l'intervento di Shiva deviava, ma non ha mai indietreggiato.
Onestamente con la capretta e i cavalli non si è mostrato così aggressivo come con noi, ma non ne ha avuto neanche tante possibilità perchè per paura che si avventasse contro Cheyo, la capretta, cercavamo in tutti i modi di pararlo tenendolo più lontano possibile.
Consideriamo che è un campo e di dimensioni abbastanza grandi, il terreno è disconnesso con salite e discese quindi la visuale per localizzarlo non era sempre possibile.
Quando è arrivato vicino, fino anche a 3-4 m di distanza da noi, mostrava sempre i denti con il labbro superiore arricciato, dorso inclinato in avanti. Siamo certi che non ringhiasse e nessun altro vocalizzo.
Non aveva di sicuro menomazioni, trottava e galoppava con passo sicuro. Non era ferito. Non ho mai visto che tirasse fuori la lingua come per leccarsi.
Era un animale abbastanza grande e prendendo Shiva di riferimento era uno due cm più di lei al garrese quindi circa 65-66 cm.
La coda era lunga,dritta e ferma, mai fra le gambe.
Quando Shiva interveniva soprattutto nei primi due o tre attacchi il lupo inizialmente provava ad avanzare contro di lei, per poi mettersi in fuga lateralmente (non ha mai indietreggiato).
Però il lupo era all'interno del recinto, mentre Shiva è sempre rimasta all'esterno perchè ha paura della corrente. Anche noi quando entravamo all'interno del recinto rimanevamo sempre in prossimità dei fili. Solamente una volta Shiva l'ha rincorso per alcuni metri, ma io l'ho chiamata indietro. Gli ultimi attacchi bastava che il cane abbaiasse e il lupo deviava.
Shiva non gli ha mai dato la possibilità di avanzare,era davvero inferocita: ringhiava, mostrava i denti, avanzava più lei verso il lupo che viceversa,... onestamente non ho mai visto il mio cane così aggressivo; è stata acquistata per fare un po' di guardia alla casa, magari spaventare la volpe quando ci uccide le galline, ma fin'ora con scarsi risultati se non solamente quel giorno.


Analisi dell'accaduto

Il lupo è eccitato da una situazione appetitiva di approvigionamento (cibo, sesso, acqua ) che precede il comportamento consumatorio.

Cibo: rappresentato dalla capra che non ha predato pur potendo farlo e che non si è accorta di nulla, continuando a pascolare tranquilla insieme ai cavalli.

Sesso: la femmina di cane corso che ha 9 mesi e a detta delle proprietarie non ha ancora avuto il primo calore, inoltre la cagna viene chiusa in casa alle 8.30 circa quando sopraggiungono i 3 agenti del CFS.

Acqua: è stata rianalizzata la dinamica dell'evento con la signora Franca Calzolari, nell'ipotesi che il lupo fosse stato avvelenato per l'ingestione di un boccone con rodenticidi anticoagulanti e/o fosfuro di zinco (come è stato accertato per due lupi recentemente deceduti in provincia); in questo caso i veleni, assunti da poco e in dose sub-letale, hanno provocato come primo sintomo una sete smisurata (i veleni anticoagulanti causano anemia e spossatezza, ma non immediatamente, infatti l'animale era ancora in perfetta forma fisica tanto da muoversi agilmente e correre al galoppo verso le persone presenti)
Il fosfuro di zinco provoca nei carnivori il vomito, è molto irritante e causa un'arsura atroce, gli anticoagulanti causano emorragie interne diffuse che, oltre alla sete, possono, a livello cerebrale, provocare una compressione che porta a disfunzioni neurologiche con grave stato confusionale e perdita della diffidenza nei confronti dell'uomo.

In un periodo caratterizzato da estrema siccità, con la totalità dei corsi d'acqua secondari completamente asciutti, il lupo assetato cercava dunque di avvicinarsi disperatamente all'acqua contenuta nel bidone blu, dove è stato visto per la prima volta alle 7.45 circa.
Una volta scacciato dal bidone, si è ripresentato vicino alla capra, ma non l'ha uccisa perchè non era interessato ad essa, ma all'acqua contenuta nel vicino abbeveratoio di capra e cavalli; viene nuovamente scacciato e più volte ritorna alla carica, apparentemente contro le persone, ma in realtà in direzione dell'acqua contenuta nell'abbeveratoio, con un comportamento reiterato inspiegabile se non pensando ad un animale obnubilato da un desiderio smodato di bere, con l'imperativo e disperato bisogno d'acqua.
Dopo lo sparo è rimasto per circa un'ora sul bordo del campo e ha continuato a vagare avanti-indietro: già in grave stato confusionale oppure altamente eccitato dall'opportunità di approvigionamento, da non uscire facilmente da questo modulo nonostante la presenza antropica (si spiegherebbe così l'insistenza e la reiterazione del comportamento), non è andato a cercare acqua nel sottostante fiume Reno, a 200 mt di dislivello, come avrebbe dovuto ragionevolmente fare, ma è rimasto disperatamente attratto da quell'acqua a portata di mano.

Come l'individuo di Osteria Grande in comune di Castel S.Pietro Terme, che si è fatto investire nello scorso ottobre sulla via Emilia da un'auto in pieno giorno (imponente emorragia interna e fosfuro di zinco), era in condizioni fisiche apparentemente perfette.

E l'ipotesi che fosse attratto dalla capra non regge alla luce del fatto che tale animale, imprintato sui cavalli, resta con loro all'aperto giorno e notte e così è stato anche dopo il giorno dell'aggressione (dalle parole della signora: ”quella capra si crede un cavallo e sta sempre coi cavalli, non c'è verso di chiuderla dentro con le pecore...”).
Pertanto se voleva la capra avrebbe potuto tornare la sera stessa o la mattina dopo, come avevano fatto i lupi che le uccisero 5 pecore nel 2005 e poi tornarono due notti dopo e ne uccisero altre 2.
Ma anche il giorno stesso, se avesse cercato di alimentarsi e non di abbeverarsi, avrebbe ucciso subito la capra, ovvero non si sarebbe diretto verso il bidone al primo avvicinamento, e al secondo era già praticamente in mezzo a capra e cavalli, prima che la signora e il cane lo potessero raggiungere.

Ad oggi, dopo 45 giorni, non si sono più avute segnalazioni di quell'individuo, che probabilmente è andato a morire poco distante da lì, sul greto del fiume.
In effetti alcuni veterinari consultati hanno rifiutato l'ipotesi di avvelenamento da anticoagulanti perchè, dall'esperienza clinica sui cani domestici, avrebbe dovuto manifestarsi un'emorragia diffusa a tutto il corpo, conseguente anemia e spossatezza, mentre invece l'animale si muoveva con agilità. D'altra parte è pur vero che l'insorgenza e la progressione dei sintomi dipende dal tempo trascorso dall'assunzione del veleno, oltre che dalla dose ingerita. Ed è altrettanto vero che i bocconi avvelenati, preparati per uccidere i carnivori, sono molto spesso costituiti da “cocktail” di veleni diversi, tanto che è molto difficile riuscire ad accertarne i principi attivi, che possono interagire amplificando gli effetti tossici.

Appena si scioglie la neve si potrebbe cercare il cadavere con un cane da traccia, nel rio che scorre a poca distanza dal podere o sul greto del Reno, sperando che i cinghiali non l'abbiano già consumata tra il 13 e il 30 gennaio, prima della grande nevicata (150 cm) o in questi giorni in cui la neve si sta sciogliendo e la carcassa si starà decomponendo attirando i necrofagi.

Senza il cadavere e le relative indagini per accertare le cause della morte, quanto soprariportato resta un'ipotesi.

Si è comunque trattato di un fenomeno singolo e circoscritto che non può e non deve creare allarme sociale.

Lo scenario prospettato pare, inoltre, più realistico di altre ipotesi, che tenterebbero di spiegare un comportamento anomalo isolato, non più segnalato, quali quelle di un lupo catturato da cucciolo e addomesticato, confidente e non timoroso dell'uomo o di un ibrido lupo-cane drogato da anabolizzanti, utilizzato nei combattimenti clandestini tra animali, fuggito a malavitosi o ancora di un animale malato con problemi neurologici (causati da tumore o cisti parassitaria cerebrale, virus encefalico, cimurro, toxoplasmosi) che attacca senza motivo, ma non morde (?); ricatturato dagli illegittimi proprietari nei primi due casi, deceduto nel terzo.
Occorre ricordare che non poteva trattarsi di rabbia, come ipotizzato nella relazione di servizio redatta dal CFS, perchè, come confermato dal dott. Vittorio Guberti, componente dell'Unità di Crisi Centrale per la Rabbia del Ministero della Salute, la malattia è attualmente confinata a nord della pianura padana, ferma da un anno nel feltrino (l'ultimo caso conclamato risale a febbraio 2011). Inoltre un lupo rabido diviene molto aggressivo e mordace (fino a 20 morsicature in un giorno),.
Quel lupo non ha avuto paura ad avvicinarsi all'uomo, lo ha decisamente attaccato, forse più nella speranza di stimolare una fuga del 'gregge', non nel senso che le persone erano viste come prede, ma facevano comunque parte del complesso preda (l'acqua) sul quale il lupo ha manifestato un comportamento aggressivo come parte del pattern di predazione; ma alla fine non c'è stata comunque l'aggressione vera e propria, è mancato il contatto fisico.

Di certo il comportamento è aberrante rispetto alla tipica reazione del lupo nei confronti dell'uomo registrata finora: tutti i lupi avvistati sul territorio bolognese vicino ad insediamenti umani alla vista dell'uomo si sono comportati in modo timido e furtivo, con distanze di fuga variabili ma sempre superiori a qualche decina di metri, allontanandosi più o meno velocemente. Alcuni allevatori hanno riferito episodi di lupi sorpresi sulla carcassa appena uccisa di pecora, e anche cacciatori sulla carcassa di capriolo o di cinghiale colpita, ferita e ritrovata più tardi, che ringhiano e non fuggono immediatamente, ma dopo un po', soprattutto se l'uomo li affronta con decisione.


In sintesi si riportano i concetti chiave dell'ipotesi “avvelenamento” in successione logica:

premessa: in provincia dal 1990 ad oggi i lupi avvelenati sono stati 11 (solo in 6 casi è stato accertato il veleno: stricnina, anticoagulanti, fosfuro di zinco)

il lupo ingerisce un boccone avvelenato preparato con un cocktail di veleni

il lupo sta male e vomita ripetutamente

ha sete

è indebolito e scende verso valle dalla montagna
il periodo è estremamente siccitoso, i ruscelli sono completamenti privi d'acqua

la prima acqua che trova è quella del podere Masarè

non riesce a bere perchè viene scacciato

ma insiste perchè è fuori di testa per l'irritazione e l'arsura provocategli dal veleno
l'acqua è lì a portata di mano “perchè non mi lasciano bere?”

non ha nessun interesse ad uccidere la capra: avrebbe potuto farlo e le proprietarie lo avrebbero sorpreso con le fauci insanguinate sulla capra già morta

le donne però pensano “lupo predatore-capra preda”
e si frappongono tra lui e la capra che sta nei pressi del suo abbeveratoio

l'arsura è sempre più atroce e quella gente non se ne va

il lupo tenta di spaventarla come fosse una mandria o un gregge, caricandola al galoppo
è l'unico modo che gli viene in mente, pazzo di sete come è, il fiume è troppo lontano, deve bere subito a tutti i costi

poi lo sparo

il lupo è selvatico, ma vive in un territorio antropizzato e conosce i pericoli legati alla vicinanza dell'uomo
sa quali sono le conseguenze di una fucilata e ne ha paura

i suoi attacchi non hanno funzionato

è in evidente situazione di conflitto, continua a vagare avanti-indietro, scompare e riappare

l'acqua dell'abbeveratoio lo attira irresistibilmente, ma ha paura degli uomini e delle loro armi da fuoco

infine, dopo quasi due ore si rassegna che quell'acqua è per lui irraggiungibile e se ne va.
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Re: lupo aggressivo

Messaggio da DanieleC » 05 mar 2012, 16:44

a questo punto non rimane che cercare ......e sperare di non trovare!
di certo se venisse trovato si capirebbero molti perchè.....
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Re: lupo aggressivo

Messaggio da Federico » 05 mar 2012, 17:12

Ottimo, grazie della condivisione.

Questa ricostruzione rimane la più attendibile, certo averlo saputo prima si evitavano tanti discorsi e speculazioni.
Federico
Il lupo non è né buono né cattivo, ma è lì, splendido come la natura selvaggia, e vuole restare libero.

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Messaggio da pigrofalco » 05 mar 2012, 17:21

Federico ha scritto:Ottimo, grazie della condivisione.
Questa ricostruzione rimane la più attendibile, certo averlo saputo prima si evitavano tanti discorsi e speculazioni.
Sottoscrivo quando detto da Federico, saputo il particolare del puntare deciso verso gli abbeveratoi l'analisi avrebbe potuto essere diversa e più pregnante.
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