Come puoi parlare di me...

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poggioallorso
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Come puoi parlare di me...

Messaggio da poggioallorso » 15 nov 2010, 13:26

A Madre Natura, della quale troppo spesso si parla senza conoscerla....

Come puoi parlare di me....

Come puoi parlare di me se non hai mai dormito nella mia notte mentre uccelli notturni vegliavano sul tuo sonno, se non conosci l’appoggio del tuo piede sopra al mio corpo, se non sei mai stato solo nel mio silenzio, se non hai mai salito i miei declivi a fatica e non ti hanno mai bagnato le lacrime della mia pioggia, se non rivedi i miei pascoli nei tuoi sogni e non ricordi gli odori della mia pelle, se non hai mai passato dita da amante nel verde dei miei prati, se non hai mai sentito l’abbraccio sicuro dei miei boschi, se non ti ha mai bruciato l’arsura delle mie estati ne il gelo dei miei inverni ha mai penetrato la tua anima, se non ti ha mai rinfrescato lo scorrere dei miei ruscelli, se i tuoi occhi non hanno mai riposato nei miei colori e nelle mie forme… come puoi parlare di me…

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vigorius
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da vigorius » 15 nov 2010, 19:33

magnifica. profonda e toccante Bea. la mano d'amante par di sentirla sulla pelle e da i brividi.
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da poggioallorso » 15 nov 2010, 19:45

Dobbiamo ricominciare ad amarla davvero di più, questa Terra....
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Gibbo
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da Gibbo » 15 nov 2010, 22:04

Se posso permettermi Bea, inserisco di seguito delle mie parole.....


...e quando sarò spogliato da ogni veste tessuta,

da ogni veste di vissuto,

quando sarò lontano oramai dal brusio delle folle,

dal trintinnio del danaro,

quando proverò finalmente fame e sete in bocca e nel cuore,

allora,

vedrò chi ero all'inizio dei tempi,

riavrò sapore di creato,

e sarò solo con Lui e la Madre Terra;

la stringerò nel pugno e mi sporcherà le unghie,

ne sentirò l'odore per la prima volta e da calpestata che era sarà la mia Compagna,

mi accorgerò di averla sempre desiderata solo quando sarà l'unica cosa che mi resta.........

e la colpa sarà solo mia.
La consapevolezza della mia ignoranza fa si che non mi fermi mai nella strada della conoscenza.

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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da poggioallorso » 16 nov 2010, 05:44

bello anche se triste, gibbo. ho scritto questa cosa sulla Terra perchè vedo troppe persone parlare di natura, di ecologia e quant'altro stando seduti ad una scrivania, oppure inquinando con auto e riscaldamenti e macinando plastica... troppa plastica. L'uomo è la contraddizione per eccellenza, ma anche la superficialità. se conosci la natura, ti accorgi che è crudele, non poetica... eppure la ami lo stesso, anzi, di più. perchè la rispetti...

troppo facile star seduti sul proprio divano con il condizionatore d'aria acceso a fantasticar di fresche acque. da 4 anni vivo la natura in tutte le sue stagioni ed espressioni e posso dire che essa non è clemente, ne con gli uomini, ne con gli animali e nemmeno con se stessa..
per esempio, noi abbiamo deciso di inquinare il meno possibile, ergo ci facciamo la legna da soli ed abbattendo solo secchi. risultato: i nostri boschi (e quelli dei vicini) stanno diventando puliti come giardini. ma abbattere un albero, seppur secco, alto almeno 10 metri, va saputo fare: s'imbraca con lunghe cinghie, poi con la motosega si fa la prima incisione ad intaglio, quindi con attenzione si continua il taglio dalla parte opposta dl tronco mentre chi è alle cinghie tira leggermente, tanto per modulare l'indirizzo della caduta. quando esso schianta al suolo si tira l'albero nel pari e si cominciano ad eliminare i rami secchi, poi lo si riduce a tronchi d'un metro circa, lo si carica sulla jeep e lo si va ad accatastare insieme agli altri vicino a casa, così che, al bisogno, si può sempre uscir fuori dell'uscio con la motosega e sul cavalletto nostro, fatto a mano, tagliare i mezzi a misura di stufa...
ecco, rispettare la natura richiede spirito di sacrificio e fatica fisica...non è un gioco da ragazzi. parlare e poi continuare ad avvelenarla non serve a niente... ed il primo passo per imparare a rispettarla ed amarla è proprio conoscerla. ma dal vero, non alla televisione!
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da Gibbo » 16 nov 2010, 07:52

Capisco perfettamente ogni singola parola bea,
e condivido pienamente quello che dici, nonostante io mi senta l'anello di congiunzione tra la realtà cittadina e quella contadina tradizionale, quindi strapieno di contraddizioni.
Le scelte radicali non hanno mai fatto per me, e questo lo sento in ogni momento come un peso, ma questo sono io.
Amo la natura e tra 140 olivi, 20 arnie, un ettaro di orto, più di 100 giorni l'anno nel bosco a funghi, mi sento come ti dicevo prima, a metà strada.....
ma leggendo le tue parole mi son sentito di "poter parlare di lei" perchè tutte quelle emozioni io l'ho vissute e le vivo.

P.S.
il taglio di un albero è una pratica che conosco ed è ben più impegnativa di quello che si può comunemente pensare, l'ultimo che ho tirato giù, ed era un olmo secco, era alto una ventina di metri. ;)
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da poggioallorso » 16 nov 2010, 08:53

molti sono a mezza strada oggi, e per fortuna, e certo non mi permettevo di riferirmi a te gibbo, dicendo che ... non se ne può parlare..
vorrei solo che chi ha scelto la strada della città, avesse un occhio di riguardo.... meno luci sfavillanti, un pochino di caldo in meno negli appartamenti, che è anche salutare, meno benzina bruciata in giri vuoti, scelte più saggie nell'acquisto dei prodotti alimentari e dei loro incarti, condizionatori solo in estrema necessità, cultura dell'amore per la natura e del rispetto per l'ambiente, soprattutto nell'educazione dei propri figli... Valutiamo sempre i costi ecologici di quello che facciamo... insomma, bella la civiltà, ma non permettiamo che l'uomo, in nome di questa, fagogiti il mondo, anche perchè, c'è solo questo... :?
io ho fatto scelte estreme, si. e non posso ne voglio pretendere che altri si sentano obbligati a seguirmi... posso solo trasmettere quello che vivo oggi, quello che sento, quello che la natura mi regala quando la rispetto...
sai, al giro di boa di 45 anni mi sono detta: "sono "nel mezzo del cammin", e se cominciassi a vivere come voglio io? così da andarmene, almeno, soddisfatta di aver sfruttato l'Occasione. E l'ho fatto.... ;)
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da vigorius » 16 nov 2010, 13:28

parole sante Beatrice, quanti incauti cittadini al sabato comprano in negozio ramponi e piccozze e la domenica improvvisandosi alpinisti muoiono precipitando in un burrone, o muoiono assiderati sorpresi da una bufera. son decine
ogni anno.non basta acquistare uno strumento ,bisogna saperlo suonare, e solo l'uso e l'esperienza permette di farlo.
per non parlare di improvvisati "fungaioli" che precipitano per pendii impervi.tutto ciò mi riempie di amarezza che si
trasforma in rabbia quando mi fermo a una sorgente e la trovo circondata di rifiuti di ogni genere. insieme a un amico
una volta abbiamo riempito due sacchi grandi di nettezza e caricati sulle spalle li abbiam portati al paese più vicino.
non cerco elogi credo di fare semplicemente il mio dovere verso un ambiente che amo. la rabbia aumenta ancora quando
dopo un taglio di bosco da parte di "addetti ai lavori" vedo quello che lasciano sul terreno. c'è di tutto. poi ci sono i
sognatori come quel ragazzo ventenne americano , crhis mclanderss, che lasciata la città e l'automobile e volendo vivere
nelle terre selvagge vivendo di caccia e di pesca e morto miseramente in un vecchi pulmino wolvagen abbandonato nella
foresta.
vig
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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da pigrofalco » 16 nov 2010, 14:08

vigorius ha scritto:p poi ci sono i
sognatori come quel ragazzo ventenne americano , crhis mclanderss, che lasciata la città e l'automobile e volendo vivere
nelle terre selvagge vivendo di caccia e di pesca e morto miseramente in un vecchi pulmino wolvagen abbandonato nella
foresta.
vig
IMG_0007.JPG
Ma è lo stesso che citi nella tua firma?E come è morto?

Poi, oggi è giorno di indovinelli, come leghereste la bellissima firma di Saverio alla scelta estrema di Beatrice, o - detto in soldoni, ed è la domanda che mi faccio da un pò di tempo - come si può coniugare una scelta "eremitica" (estremizzo e virgoletto) con la necessità di condividere ( non solo la felicità) che possediamo ontologicamente (l'uomo esiste come individuo e come identità solo in rapporto agli altri da sè)?

grazie
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."

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Re: Come puoi parlare di me...

Messaggio da poggioallorso » 16 nov 2010, 14:09

splendida foto vig. sembra un insieme di grattacieli scolpiti nel legno... mi ricorda certe foto di new york dall'alto...

il rapporto che ha l'uomo con la natura oggi ha tante sfaccettature... giusta l'osservazione di persone che si improvvisano, rischiando la pelle propria e quella di chi è con loro, con l'arroganza del signor sò tutto. Ed è proprio una lezione di umiltà, la prima che ci da la natura quando la incontriamo... che ci piaccia o no.
ma quello che mi spaventa è la pigrizia, la facilità a lasciarsi andare che abbiamo... quando dico di far attenzione al riscaldamento in casa, per esempio, penso sia ad un risparmio economico sia ad un risparmio energetico, quindi in una visione ecologica. ed invece, quante volte giriamo quel termostato senza sapere cosa succede? paghiamo il riscaldamento, e questo ci basta. lavoriamo per avere i soldi per... avere tutto. senza la minima idea di cosa, sulla pelle della terra, questo "tutto" comporti. monetizziamo ogni cosa, tutto ha un prezzo, tutto si compra, tutto si paga.
viviamo per lavorare. e lavoriamo per avere il denaro. ed infine, spendiamo il denaro per vivere.... Scusate il gioco di parole, ma non sarebbe meglio vivere fin dall'inizio? ;)

in questo momento non spendo per il riscaldamento e non inquino. ma soprattutto, lo uso come metodo di pulizia e mantenimento dei boschi. nel mio caso, il lavoro manuale non produce denaro sonante, ma produce il risultato, senz'altro migliore di quello del termostato.
pagare tutto porta a perdere consapevolezza, porta a perdere di vista come le cose accadono, quali sono gli effetti sull'ambiente... per questo ci vorrebbe più attenzione: un attimo solo, al momento del clik, per rivedere gli enormi pozzi di petrolio e le petroliere, i metanodotti infiniti, le centrali elettriche e nucleari... e magari un maglione in più sarebbe la scelta giusta. ho conosciuto persone che, in centro a firenze, d'inverno, esigono di stare con la fruit a mezze maniche in casa, perchè i maglioni "danno noia". e d'estate, le stesse persone, macinano energia elettrica per far andare 3 o 4 condizionatori.... poi il bimbo, come esce, si becca la bronchite. e non solo, per mantenere certe uscite, devono "per forza" lavorare come pazzi....
insomma, scelte di comodo, di pigrizia, di indifferenza, ma anche e soprattutto malsane, costose ed altamente inquinanti.....tant'è, questa è la follia umana...

p.s. chi scrive ha avuto riscaldamenti, condizionatori, smart, suv, appartamenti al 4 piano, ha bruciato benzina a ufo per anni, ha vissuto in città, ha apprezzato lo sperpero dello scintillio natalizio delle strade, ha buttato monnezza dove capitava, e... chi più ne ha, più ne metta! :?
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