Storia di Lupi e di...colori
Inviato: 24 gen 2014, 17:34
In una serata invernale, piovosa e uggiosa, un bel ricordo mi è affiorato alla mente.
Io e l'amico Luca abbiamo percorso in trekking una buona parte di quella che gli odierni studiosi chiamano la "Via del Lupo".
Il lunghissimo sentiero che si snoda sulla poderosa dorsale Appenninica, dai Monti Sibillini, culla degli ultimi Lupi sopravvissuti, alle Alpi Liguri
e poi su per tutto l'arco Alpino fino al confine con la Slovenia e che i Lupi hanno percorso ripopolando l'Italia.
Noi due, in tempi diversi, abbiamo percorso il tratto che va dalla Val Tiberina attraversando le maestose, sacre abetaie della Verna e di Camaldoli,
i boschi del Falterona e del Mugello, le chiare faggete dell'Acquerino, i verdi pascoli della Montagna Pistoiese, del Corno alle Scale e del lago Scaffaiolo,
l'alto e immenso crinale dell'Appennino Reggiano e Parmense con il parco dei Cento Laghi e infine siamo scesi al Lago Santo Parmense dove ci siamo
fermati al Rifugio Mariotti.
Luoghi uno più bello dell'altro dove il nostro occhio ha spaziato dal mare Adriatico al mar Tirreno alle Alpi e contemplato l'infinito e ritemprato
il corpo e lo spirito.
Addormentandomi con questi pensieri nella notte ho avuto un sogno. Eccolo:
Lungo il sentiero di crinale Appenninico, nella prima luce mattutina con l'erba ancora bagnata di rugiada, trotterellano speditamente due Lupi,
uno dietro l'altro, entrambi con la coda ben ritta.Due dominatori. Ogni tanto si alternano alla "guida", come fanno nelle gare i ciclisti in fuga.
Sono due magnifici esemplari maschi di Lupus Italicus in dispersione. Uno ha qualche pelo precocemente imbiancato sul mantello scuro, l'altro
un bel mantello bruno. Sono Lupus Vigorius e Lupus Hycanus.
Di perfetto accordo percorrono il bel sentiero che si snoda nella faggeta. Ad un tratto si fermano di colpo. Fiutano l'aria e con l'occhio vigile
si guardano intorno. Nel sottobosco qualcosa si muove. Si avvicinano guardinghi. Da dietro un cespuglio sbucano due Lupe giovani e belle,
una Bionda e una Mora, anch'esse in dispersione. Lupus Hycanus e Lupus Vigorius si scambiano un'occhiata...lupesca: Sono quelle giuste per noi,
e partono decisi alla conquista.
Lupus Hycanus con la Lupa Mora e Lupus Vigorius con la Lupa Bionda. Il quartetto, dopo alcuni giorni di affiatamento riprende il cammino
lungo il crinale. Giunti nei boschi dell'Acquerino in Val di Bisenzio e giudicando il posto idoneo per stabilirsi e avere figli perché ricco di
fresche e chiare acque di ruscello, molte prede, anfratti per le tane, laghetti per fare il bagno : un luogo ideale! Si fermano.
Dopo un pò di tempo, nei sogni il tempo scorre veloce, si vedono trotterellare per il largo e luminoso sentiero di una faggeta una fila di Lupi.
In testa Lupus Hycanus e Lupus Vigorius con dietro sei cucciolotti, tre per coppia, grandicelli che trotterellano allegramente seguiti da Lupa Bionda
e Lupa Mora. Ad un tratto Lupus Vigorius e Lupus Hycanus si fermano lasciando passare la prole e le compagne.
Il loro sguardo si posa su i cucciolotti : 2 sono Mori , 2 sono Biondi e 2 sono...Fulvi.
Lupus Hycanus e Lupus Vigorius incrociando sguardi corrucciati e interrogativi, si scrutano il pelo e si toccano la testa con la zampa, pensando.
Qui... Lupa ci cova! Anzi, qui... Lupe ci hanno covato!
Poi, dopo aver emesso un poderoso ringhio di disappunto, raggiungono il gruppo rimettendosi in testa e gonfiando il petto.
vig
Io e l'amico Luca abbiamo percorso in trekking una buona parte di quella che gli odierni studiosi chiamano la "Via del Lupo".
Il lunghissimo sentiero che si snoda sulla poderosa dorsale Appenninica, dai Monti Sibillini, culla degli ultimi Lupi sopravvissuti, alle Alpi Liguri
e poi su per tutto l'arco Alpino fino al confine con la Slovenia e che i Lupi hanno percorso ripopolando l'Italia.
Noi due, in tempi diversi, abbiamo percorso il tratto che va dalla Val Tiberina attraversando le maestose, sacre abetaie della Verna e di Camaldoli,
i boschi del Falterona e del Mugello, le chiare faggete dell'Acquerino, i verdi pascoli della Montagna Pistoiese, del Corno alle Scale e del lago Scaffaiolo,
l'alto e immenso crinale dell'Appennino Reggiano e Parmense con il parco dei Cento Laghi e infine siamo scesi al Lago Santo Parmense dove ci siamo
fermati al Rifugio Mariotti.
Luoghi uno più bello dell'altro dove il nostro occhio ha spaziato dal mare Adriatico al mar Tirreno alle Alpi e contemplato l'infinito e ritemprato
il corpo e lo spirito.
Addormentandomi con questi pensieri nella notte ho avuto un sogno. Eccolo:
Lungo il sentiero di crinale Appenninico, nella prima luce mattutina con l'erba ancora bagnata di rugiada, trotterellano speditamente due Lupi,
uno dietro l'altro, entrambi con la coda ben ritta.Due dominatori. Ogni tanto si alternano alla "guida", come fanno nelle gare i ciclisti in fuga.
Sono due magnifici esemplari maschi di Lupus Italicus in dispersione. Uno ha qualche pelo precocemente imbiancato sul mantello scuro, l'altro
un bel mantello bruno. Sono Lupus Vigorius e Lupus Hycanus.
Di perfetto accordo percorrono il bel sentiero che si snoda nella faggeta. Ad un tratto si fermano di colpo. Fiutano l'aria e con l'occhio vigile
si guardano intorno. Nel sottobosco qualcosa si muove. Si avvicinano guardinghi. Da dietro un cespuglio sbucano due Lupe giovani e belle,
una Bionda e una Mora, anch'esse in dispersione. Lupus Hycanus e Lupus Vigorius si scambiano un'occhiata...lupesca: Sono quelle giuste per noi,
e partono decisi alla conquista.
Lupus Hycanus con la Lupa Mora e Lupus Vigorius con la Lupa Bionda. Il quartetto, dopo alcuni giorni di affiatamento riprende il cammino
lungo il crinale. Giunti nei boschi dell'Acquerino in Val di Bisenzio e giudicando il posto idoneo per stabilirsi e avere figli perché ricco di
fresche e chiare acque di ruscello, molte prede, anfratti per le tane, laghetti per fare il bagno : un luogo ideale! Si fermano.
Dopo un pò di tempo, nei sogni il tempo scorre veloce, si vedono trotterellare per il largo e luminoso sentiero di una faggeta una fila di Lupi.
In testa Lupus Hycanus e Lupus Vigorius con dietro sei cucciolotti, tre per coppia, grandicelli che trotterellano allegramente seguiti da Lupa Bionda
e Lupa Mora. Ad un tratto Lupus Vigorius e Lupus Hycanus si fermano lasciando passare la prole e le compagne.
Il loro sguardo si posa su i cucciolotti : 2 sono Mori , 2 sono Biondi e 2 sono...Fulvi.
Lupus Hycanus e Lupus Vigorius incrociando sguardi corrucciati e interrogativi, si scrutano il pelo e si toccano la testa con la zampa, pensando.
Qui... Lupa ci cova! Anzi, qui... Lupe ci hanno covato!
Poi, dopo aver emesso un poderoso ringhio di disappunto, raggiungono il gruppo rimettendosi in testa e gonfiando il petto.
vig