Il collare...
- hycanus
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Il collare...
youtu.be/ct18ne1SyZI
Passi felpati nel buio della notte, tre ombre silenziose si spostano in fila indiana; stanno cacciando per sopravvivere...e vivono in armonia con la natura che li circonda...ampie vallate, torrenti impetuosi, estese faggete e boschi di conifere. Questo è il loro regno, e loro ne sono i suoi fieri abitanti. Tutto è perfetto, armonioso...la vita e la morte si susseguono continuamente in un antichissimo e onnipresente equilibrio.
Ma c’ è qualcosa di non perfetto, qualcosa di anomalo...i sensi si acuiscono, l’ andatura rallenta...vigilissimi occhi gialli nel buio, narici dilatate; un odore molto intenso attira la loro attenzione...si separano , annusano per terra, foglie e rametti si spostano sotto il convulso peso delle zampe che faticano a fermarsi. Un attimo di esitazione, un decimo di secondo oltre la fortissima soglia di allarme nell’ annusare il punto in cui l’ odore è più intenso.
Un forte e sgraziato rumore metallico che stona con l’ armonia del luogo e del momento...terrore immenso, un lieve dolore...un forte guaito e la fuga dietro gli altri due. Ma la corsa sfrenata viene arrestata dopo pochi metri...la zampa posteriore destra è bloccata, un marchingegno metallico attaccato ad una catena la stringe senza possibilità di svincolarsi. Tutti i sensi in allarme, gli occhi dilatati, il cuore che batte all’ impazzata, la lingua fuori della bocca...la respirazione fortemente accelerata.
Che succede? Perchè?
Una cosa strana e mostrusa ai suoi occhi illumina la zona. Una serie di puntini rossi non gli da tregua...l ‘animale si sposta nervosamente in tutte le direzioni, ma viene bloccato da quella cosa che gli serra la zampa. Pochi minuti e la rassegnazione ha il sopravvento, ma non la paura, quella no...quella è ciò che gli rimane e che paradossalmente gli permette di sopravvivere a quell’ esperienza devastante.
Altri minuti che sembrano una vita, poi nella boscaglia il buio viene offeso da intensi fasci di luce...forme paurose si avvicinano, forme che conoscerebbe comunque anche se non le avesse mai viste...forme che fanno parte del suo bagaglio ancestrale. Esseri umani.
I fasci di luce investono l’ animale che istintivamente si raggomitola su se stesso. Uno sparo ovattato rompe il brusio delle voci, il dolore del dardo anestetizzante che penetra nei muscoli….dopo pochi secondi il buio...la lupa, finalmente...si addormenta.
Sono passati una ventina di minuti, nell’ oscurità più assoluta gli occhi cominciano pesantemente a riaprirsi, tutto intorno il silenzio è rotto dai lamentosi richiami degli allocchi. La lupa tenta di rialzarsi, traballa ma rimane in piedi...c’ è però qualcosa di strano, qualcosa di nuovo ed inusuale...qualcosa che le cinge il collo e che lo appesantisce...piano piano riacquista la lucidità, torce il collo cercando vanamente di togliersi quel corpo estraneo; poi si rassegna, e con una sete ardente sparisce nel buio della notte. Il radiocollare satellitare che le è stato forzatamente applicato violerà la sua grande elusività...il fantasma dei boschi ha perso il suo velo invisibile.
Luca Cecconi
PS Ho scritto questo breve racconto cercando, per quanto impossibile e inumano di essere un lupo, di vedere con i suoi occhi e di provare le sue sensazioni...sensazioni di un selvatico.
Vi lascio immaginare quello che provano i selvatici quando a bloccare le zampe non c' è uno strumento utilizzato a fine di studio ma un laccio o una tagliola. Sofferenze atroci e morte atroce...questo ci faccia riflettere.
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)
- fiore955
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Re: Il collare...
Bello
ma anche, giustamente, molto angosciante




- poggioallorso
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Re: Il collare...
da brividi... anche io ho pensato ad una tagliola all'inizio.. Grazie per la forte emozione... credo tu sia riuscito a rendere l'idea in modo eccellente... grazie
Bea
- lorenzo lazzeri
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Re: Il collare...
Molto bella, grande Luca!
- Dario
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Re: Il collare...
bello e fa riflettere
- lorenzo lazzeri
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Re: Il collare...
Mi piacciono particolarmente alcune frasi di questo testo, ma questa più di tutte "Tutto è perfetto, armonioso...la vita e la morte si susseguono continuamente in un antichissimo e onnipresente equilibrio.". Da come scrivi si capisce quanto ami la natura e il Lupo. Ancora complimenti!
- pigrofalco
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Re: Il collare...
Bello Luca !
E ora le domande
E ora le domande

Perchè senti la necessità di provare a pensare come un lupo ? Non pensi che, qualunque sia il risultato, sarà probabilmente comunque molto diverso dalla realtà ? Io penso che il tuo 'pathos' contenga slanci assolutamente positivi, ma anche il rischio di antropomorfizzare la natura, che poi è il presupposto per certo animalismo slegato da qualunque contesto e logica naturalistica. Ovviamente non è per polemica nei tuoi confronti che faccio queste considerazioni, ma perchè credo che la questione sia oggi importante, e leggerei volentieri le vostre opinioni.Luca ha scritto: Ho scritto questo breve racconto cercando, per quanto impossibile e inumano di essere un lupo, di vedere con i suoi occhi e di provare le sue sensazioni...sensazioni di un selvatico.
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
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- vigorius
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Re: Il collare...
Molto bello Luca, molto bello, complimenti.
s.
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Saverio Gori, Consigliere Canislupus Italia.
"Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna" Walter Bonatti
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Re: Il collare...
Intanto complimenti a Luca per le doti che già conosciamo. Per quanto riguarda le considerazioni di Alessio non sono d'accordo, per la mia esperienza con questi animali in situazioni di cattività, direi che Luca è riuscito a fare una descrizione di quella che potrebbe essere la percezione del lupo in caso di cattura con un laccio assolutamente realistica. Beh, si c'è un pò di romanticismo nella descrizione del contesto, ma Luca non si è fatto prendere da antropomorfizzazioni pericolose. Luca in modo originale ci fa riflettere su una tecnica di studio che effettivamente è molto invadente e che andrebbe usata solo quando ci sono le condizioni per poi trarre dei dati utili per colmare le conoscenze sulla specie o spendibili sotto il profilo gestionale.pigrofalco ha scritto:Perchè senti la necessità di provare a pensare come un lupo ? Non pensi che, qualunque sia il risultato, sarà probabilmente comunque molto diverso dalla realtà ? Io penso che il tuo 'pathos' contenga slanci assolutamente positivi, ma anche il rischio di antropomorfizzare la natura, che poi è il presupposto per certo animalismo slegato da qualunque contesto e logica naturalistica. Ovviamente non è per polemica nei tuoi confronti che faccio queste considerazioni, ma perchè credo che la questione sia oggi importante, e leggerei volentieri le vostre opinioni.
Bravo!
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.
"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani
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- hycanus
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Re: Il collare...
Ho scritto questo racconto ieri sera in un momento in cui non stavo molto bene. In queste occasioni se ne ho la possibilità scrivo...è un modo per "buttare fuori" il disagio che provo. Perchè ho affrontato questo argomento? Non lo so, i lupi in genere fanno sempre parte dei miei pensieri per il fascino che mi infondono. Ho avuto dei flash...la foto del Sic, ma soprattutto un' immagine che mi si è fissata nella testa, un punto del filmato che abbiamo proiettato alla serata dedicata al lupo nel marzo dello scorso anno a Montemurlo. proprio quando il Dr. Ciucci descriveva la tecnica per catturare un lupo da radiocollarare utilizzando un attrattivo odoroso, se non sbaglio proprio urina di lupo messa sopra la ganascia di immobilizzazione.pigrofalco ha scritto:
E ora le domande![]()
Perchè senti la necessità di provare a pensare come un lupo ? Non pensi che, qualunque sia il risultato, sarà probabilmente comunque molto diverso dalla realtà ? Io penso che il tuo 'pathos' contenga slanci assolutamente positivi, ma anche il rischio di antropomorfizzare la natura, che poi è il presupposto per certo animalismo slegato da qualunque contesto e logica naturalistica. Ovviamente non è per polemica nei tuoi confronti che faccio queste considerazioni, ma perchè credo che la questione sia oggi importante, e leggerei volentieri le vostre opinioni.
Pensare come un lupo? Premesso che ho scritto "per quanto impossibile e inumano" credo che un lupo, al pari del suo consimile domestico possa provare sensazioni come la la paura, la rabbia, e perchè no anche istinti paragonabili a quello che noi definiamo amore. Del resto le cronache ci descrivono cani che riescono a salvare esseri umani, o a morire di crepacuore quando il padrone muore. I lupi sono animali che pur seguendo l' istinto per sopravvivere, suppongo possano provare certi "sentimenti". Del resto sono, permettimi il termine anche se scorretto "cani selvatici".
Ecco io ho immaginato di essere un lupo, che all' improvviso vive un momento di angoscia. Un momento che non lo può lasciare indifferente e in cui non posso immaginare che non provi paura.Non ho voluto antropomorfizzare, ma semplicemente descrivere quella che può essere la realtà più verosimile per un lupo, tutto qui.
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)