sul lupo di riotorto
Inviato: 25 mar 2012, 22:09
... questa è la mail di Paolo Ciucci di cui vi parlavo ieri. Daniele, girala anche a Giovanni!
Il 11/03/2012 10.14, Paolo Ciucci ha scritto:
> Caro Duccio,
>
> ho trovato questo referto su internet ed ho pensato subito di scriverti per sapere cosa ne pensavi al riguardo. Trovo strano che le due affermazioni convivano nello stesso messaggio, rendendolo assolutamente ambiguo: se si tratta di lupo, come interpretare dunque i segnali di ibridazione? La cosa detta così suona ambigua, oppure cela una decisione gestionale (che però credo nessuno abbia mai preso ufficialmente, nè nessuno è mai stato cosultato in tal senso) che un reincrocio di prima o seconda generazione è da ritenere a tutti gli effetti un lupo. Se la traccia d'introgressione derivasse dal DNAmt allora, è vero, potrebbe effettivamente trattarsi di un evento di ibridazione di antica data; ma se essa deriva da un numero relativamente limitato di microsatelliti (12 in questo caso), considera che le probabilità di rilevare reincroci anche solo di seconda generazione è estramemente limitata (e comunque soggetta ad elevati rischi di sottostima). Chi si prende la responsabilità di decidere che la seconda o al massimo terza generazione di reincrocio sono da considerare "non recente ibridazione", al punto che tale segnale viene dismesso e l'esemplare considerato a tutti gli effetti "appartenere alla popolazione italiana di lupo"? Tanto più che il manto di colore "isabellino", che io sappia, non è proprio tipico del lupo... (a proposito hai una foto di quest'esemolare?)
>
> Credo ci sia molto da discutere sulle implicazioni di un referto simile, specialmente alla luce della più totale e cronica mancanza di regolamentazioni ed indirizzi discussi, condivisi ed approvati ufficialmente e su scala nazionale. So che tu lavori onestamente per la conservazione del lupo, ed è per questo che mi preme sapere il tuo parere!
>
> Buona domenica,
> p.
> **********
> Paolo Ciucci, M.S. Ph.D
> Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin"
> Viale dell'Università 32
> 00185 Roma - ITALY
> phone: +39.06.49914750
> E-mail: paolo.ciucci@uniroma1.it
Il 11/03/2012 10.14, Paolo Ciucci ha scritto:
> Caro Duccio,
>
> ho trovato questo referto su internet ed ho pensato subito di scriverti per sapere cosa ne pensavi al riguardo. Trovo strano che le due affermazioni convivano nello stesso messaggio, rendendolo assolutamente ambiguo: se si tratta di lupo, come interpretare dunque i segnali di ibridazione? La cosa detta così suona ambigua, oppure cela una decisione gestionale (che però credo nessuno abbia mai preso ufficialmente, nè nessuno è mai stato cosultato in tal senso) che un reincrocio di prima o seconda generazione è da ritenere a tutti gli effetti un lupo. Se la traccia d'introgressione derivasse dal DNAmt allora, è vero, potrebbe effettivamente trattarsi di un evento di ibridazione di antica data; ma se essa deriva da un numero relativamente limitato di microsatelliti (12 in questo caso), considera che le probabilità di rilevare reincroci anche solo di seconda generazione è estramemente limitata (e comunque soggetta ad elevati rischi di sottostima). Chi si prende la responsabilità di decidere che la seconda o al massimo terza generazione di reincrocio sono da considerare "non recente ibridazione", al punto che tale segnale viene dismesso e l'esemplare considerato a tutti gli effetti "appartenere alla popolazione italiana di lupo"? Tanto più che il manto di colore "isabellino", che io sappia, non è proprio tipico del lupo... (a proposito hai una foto di quest'esemolare?)
>
> Credo ci sia molto da discutere sulle implicazioni di un referto simile, specialmente alla luce della più totale e cronica mancanza di regolamentazioni ed indirizzi discussi, condivisi ed approvati ufficialmente e su scala nazionale. So che tu lavori onestamente per la conservazione del lupo, ed è per questo che mi preme sapere il tuo parere!
>
> Buona domenica,
> p.
> **********
> Paolo Ciucci, M.S. Ph.D
> Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin"
> Viale dell'Università 32
> 00185 Roma - ITALY
> phone: +39.06.49914750
> E-mail: paolo.ciucci@uniroma1.it