Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
- pigrofalco
- Consigliere Canislupus Italia
- Messaggi: 6066
- Iscritto il: 23 set 2008, 02:08
- Località: Firenze
Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
Caro Pieragnoli,
grazie del suo messaggio e mi scusi del ritardo, ma è un periodo infermale per gli impegni all'Università, conseguenza anche di una nuova legge confusa, inattuata e in parte contraddittoria.
Dopo la fine della tesi di Badaloni non mi sono più occupato intensamente del problema della lince negli Appennini, ma proprio in questi giorni, con la collega Anna Loy dell'Università del Molise, abbiamo deciso di cercare di scrivere un lavoro basato su dati vecchi e nuovi (stiamo ancora raccogliendo qualche cosa).
Saprà anche che ho collaborato alla stesura della scheda della specie per il volume della Fauna d'Italia, occupandomi soprattutto degli aspetti corologici.
La mia opinione sulla presenza attuale (non su quella pregressa, almeno fino agli inizi del '900, che è a mio avviso certa) della lince negli Appennini si sta indirizzando a pensare ad una reintroduzione illegale e non pianificata. Quando seguivo più attivamente il problema i record raccolti erano molti; oggi sono sporadici. Ma credo che dipenda soprattutto dallo sforzo d'indagine. Comunque ancora ho informazioni recenti, anche se certamente non credo si possa parlare di una popolazione numerosa. Poiché in questi uiltimi 5-6 anni non sto seguendo attivamente il problema, dati i troppi impegni, non so dirle se c'è un nucleo riproduttivo, mentre per gli anni precedenti ho avuto informazioni sulla presenza anche di giovani.
A presto, Marco Bologna
- Mostra testo citato -
ùAt 16.17 20/03/2011, you wrote:
> Egregio Professor Bologna Le scrivo per conto dell'associazione naturalistica no-profit CSDL (Centro Studio e Documentazione sul Lupo) sita in Firenze e diretta dal dott. Duccio Berzi.Come saprà, da tempo è presente in certo ambito accademico una diatriba sulla lince appenninica (specie o sottospecie sì/no, presenza di popolazione/presenza sporadica e legata a rilasci etc etc ), tema sul quale il nostro forum si è impegnato a fare chiarezza ascoltando i pareri di addetti ai lavori accreditati, quale evidentemente Lei è, o indiscussi protagonisti (rif Prof. Franco Tassi)
> viewtopic.php?f=73&t=1544
> viewtopic.php?f=89&t=1667
>
> Le cronache riportano l'esperienza dell'allora suo tesista Badaloni (2003) e del vocalizzo da lui rinvenuto nel Parco della Majella e analizzato e attribuito con esame allo spettrogramma.
>
> Sempre nei comunicati del Parco, compare nel 2003 a firma del direttore Dott. Cimini la dichiarazione che l'ente parco congiuntamente al dipartimento di biologia dell'università Roma 3 aveva potuto effettuare e concludere uno studio pluriennale volto ad indagare la presenza della lince con esito positivo: "la lince è presente nel parco".
>
> Ora, la comunità scientifica sembra viceversa orientata a negare la presenza di - ancora prima della specie - proprio studi che confermino tracce di presenza negli ultimi 15 anni, saltando a piè pari la presa in esame di un lavoro come quello da Voi svolto che, prima ancora di dirimere la antinomia presenza sporadica/popolazione effettiva, avrebbe certificato la presenza dell'animale almeno in quegli anni.
>
> Le chiederei per favore un parere sulla questione, permettendomi di proporLe una traccia:
>
> -La lince da Voi tracciata in Majella è specie legata a fughe/rilascio/reintroduzione volontaria o altro?E quindi, la sua provenienza ed escluse le cause citate, è ancora attualmente oggetto di analisi?
> -Diversamente, che valore è giusto dare, che dimensione, a quello studio?
> -Cosa pensa in generale della possibilità che esistano nuclei riproduttivi di lince in appennino?
>
> RingraziandoLa fin da ora per la disponibilità
>
> Le porgo Distinti Saluti
>
> Alessio Pieragnoli, moderatore con nick "pigrofalco" nel forum CSDL index.php
> nel quale ovviamente Lei sarebbe benvenuto!
Marco A. Bologna
Professor of Zoology
Head of the
"Dipartimento di Biologia ambientale"
Università Roma Tre
Viale Marconi 446
00146 Roma Italy
+390657336327, fax +390657336321
bologna@uniroma3.it
grazie del suo messaggio e mi scusi del ritardo, ma è un periodo infermale per gli impegni all'Università, conseguenza anche di una nuova legge confusa, inattuata e in parte contraddittoria.
Dopo la fine della tesi di Badaloni non mi sono più occupato intensamente del problema della lince negli Appennini, ma proprio in questi giorni, con la collega Anna Loy dell'Università del Molise, abbiamo deciso di cercare di scrivere un lavoro basato su dati vecchi e nuovi (stiamo ancora raccogliendo qualche cosa).
Saprà anche che ho collaborato alla stesura della scheda della specie per il volume della Fauna d'Italia, occupandomi soprattutto degli aspetti corologici.
La mia opinione sulla presenza attuale (non su quella pregressa, almeno fino agli inizi del '900, che è a mio avviso certa) della lince negli Appennini si sta indirizzando a pensare ad una reintroduzione illegale e non pianificata. Quando seguivo più attivamente il problema i record raccolti erano molti; oggi sono sporadici. Ma credo che dipenda soprattutto dallo sforzo d'indagine. Comunque ancora ho informazioni recenti, anche se certamente non credo si possa parlare di una popolazione numerosa. Poiché in questi uiltimi 5-6 anni non sto seguendo attivamente il problema, dati i troppi impegni, non so dirle se c'è un nucleo riproduttivo, mentre per gli anni precedenti ho avuto informazioni sulla presenza anche di giovani.
A presto, Marco Bologna
- Mostra testo citato -
ùAt 16.17 20/03/2011, you wrote:
> Egregio Professor Bologna Le scrivo per conto dell'associazione naturalistica no-profit CSDL (Centro Studio e Documentazione sul Lupo) sita in Firenze e diretta dal dott. Duccio Berzi.Come saprà, da tempo è presente in certo ambito accademico una diatriba sulla lince appenninica (specie o sottospecie sì/no, presenza di popolazione/presenza sporadica e legata a rilasci etc etc ), tema sul quale il nostro forum si è impegnato a fare chiarezza ascoltando i pareri di addetti ai lavori accreditati, quale evidentemente Lei è, o indiscussi protagonisti (rif Prof. Franco Tassi)
> viewtopic.php?f=73&t=1544
> viewtopic.php?f=89&t=1667
>
> Le cronache riportano l'esperienza dell'allora suo tesista Badaloni (2003) e del vocalizzo da lui rinvenuto nel Parco della Majella e analizzato e attribuito con esame allo spettrogramma.
>
> Sempre nei comunicati del Parco, compare nel 2003 a firma del direttore Dott. Cimini la dichiarazione che l'ente parco congiuntamente al dipartimento di biologia dell'università Roma 3 aveva potuto effettuare e concludere uno studio pluriennale volto ad indagare la presenza della lince con esito positivo: "la lince è presente nel parco".
>
> Ora, la comunità scientifica sembra viceversa orientata a negare la presenza di - ancora prima della specie - proprio studi che confermino tracce di presenza negli ultimi 15 anni, saltando a piè pari la presa in esame di un lavoro come quello da Voi svolto che, prima ancora di dirimere la antinomia presenza sporadica/popolazione effettiva, avrebbe certificato la presenza dell'animale almeno in quegli anni.
>
> Le chiederei per favore un parere sulla questione, permettendomi di proporLe una traccia:
>
> -La lince da Voi tracciata in Majella è specie legata a fughe/rilascio/reintroduzione volontaria o altro?E quindi, la sua provenienza ed escluse le cause citate, è ancora attualmente oggetto di analisi?
> -Diversamente, che valore è giusto dare, che dimensione, a quello studio?
> -Cosa pensa in generale della possibilità che esistano nuclei riproduttivi di lince in appennino?
>
> RingraziandoLa fin da ora per la disponibilità
>
> Le porgo Distinti Saluti
>
> Alessio Pieragnoli, moderatore con nick "pigrofalco" nel forum CSDL index.php
> nel quale ovviamente Lei sarebbe benvenuto!
Marco A. Bologna
Professor of Zoology
Head of the
"Dipartimento di Biologia ambientale"
Università Roma Tre
Viale Marconi 446
00146 Roma Italy
+390657336327, fax +390657336321
bologna@uniroma3.it
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
- hycanus
- Utente Master
- Messaggi: 7061
- Iscritto il: 23 set 2008, 01:55
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
Alessio sei un grande! Ottimo lavoro!
Soltanto una considerazione analizzando la risposta del professore ....lui sostiene che potrebbero esserci state delle reintroduzioni illegali, e sinceramente, a fronte dei numerosi avvistamenti che vengono frequentemente riportati, considero personalmente la sua opinione del tutto fondata. E' necessario a questo punto un passo avanti, che è quello della testimonianza documentata. Noi abbiamo potenzialmente gli strumenti per poterlo fare. Non ci costa nulla utilizzare attrattivi felini sotto le nostre videotrappole. E' come cercare un ago in un pagliaio, ma se non ci si prova non verrà mai fuori niente. Oltretutto c' è di mezzo l' interessante questione del gatto selvatico, sicuramente presente in appennino, ma del quale non è stato ancora ben definito l' areale di distribuzione. Io dico...proviamo ad organizzarci e ad utilizzare attrattivi felini. Potremmo avere belle sorprese.
Soltanto una considerazione analizzando la risposta del professore ....lui sostiene che potrebbero esserci state delle reintroduzioni illegali, e sinceramente, a fronte dei numerosi avvistamenti che vengono frequentemente riportati, considero personalmente la sua opinione del tutto fondata. E' necessario a questo punto un passo avanti, che è quello della testimonianza documentata. Noi abbiamo potenzialmente gli strumenti per poterlo fare. Non ci costa nulla utilizzare attrattivi felini sotto le nostre videotrappole. E' come cercare un ago in un pagliaio, ma se non ci si prova non verrà mai fuori niente. Oltretutto c' è di mezzo l' interessante questione del gatto selvatico, sicuramente presente in appennino, ma del quale non è stato ancora ben definito l' areale di distribuzione. Io dico...proviamo ad organizzarci e ad utilizzare attrattivi felini. Potremmo avere belle sorprese.
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)
- DanieleC
- Utente Master
- Messaggi: 4247
- Iscritto il: 23 set 2008, 01:53
- Località: Val di Cornia (LI)
- Contatta:
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
oltre agli attrattivi......ci vuole tanta ma tanta fortuna....parlo del gatto selvatico...che a mio parere sara' presente anche nelle vostre zone sicuramente.hycanus ha scritto:Alessio sei un grande! Ottimo lavoro!
Soltanto una considerazione analizzando la risposta del professore ....lui sostiene che potrebbero esserci state delle reintroduzioni illegali, e sinceramente, a fronte dei numerosi avvistamenti che vengono frequentemente riportati, considero personalmente la sua opinione del tutto fondata. E' necessario a questo punto un passo avanti, che è quello della testimonianza documentata. Noi abbiamo potenzialmente gli strumenti per poterlo fare. Non ci costa nulla utilizzare attrattivi felini sotto le nostre videotrappole. E' come cercare un ago in un pagliaio, ma se non ci si prova non verrà mai fuori niente. Oltretutto c' è di mezzo l' interessante questione del gatto selvatico, sicuramente presente in appennino, ma del quale non è stato ancora ben definito l' areale di distribuzione. Io dico...proviamo ad organizzarci e ad utilizzare attrattivi felini. Potremmo avere belle sorprese.
riguardo alla Lince,sicuramente manca come dice il Professore lo sforzo d'indagine.....comunque,mi chiedo questo....
ma questi appassionati esempio del gruppo lince,avranno installato fototrappole,oppure aspettano che la lince gli entri in casa per dire che esiste,secondo me....se la lince c'è verrebbe fuori.
Facciamo una spedizione noi si piazza un centinaio di macchinette....prima o poi...se ce si becca..!
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
Natura e fotografia naturalistica.
Alta Maremma Camera Trapping
Natura e fotografia naturalistica.
Alta Maremma Camera Trapping
- hycanus
- Utente Master
- Messaggi: 7061
- Iscritto il: 23 set 2008, 01:55
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
E magari arruoliamo il Ricci per farci qualche vocalizzo...sperando che non si scordi di portare il suo arsenale!
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)
- franco
- Moderatore
- Messaggi: 2062
- Iscritto il: 23 set 2008, 02:04
- Località: Morbegno (So)
- Contatta:
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
La teoria delle immissioni illegali è interessante ma quali strumenti sono stati usati per validarla: genetica, soffiate, animali morti di fame in pochi mesi? In effetti secondo me non si è parlato molto ad esempio della lince rinvenuta dalla forestale a bordo strada in abruzzo nel 2008 mi pare.
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"
- Duccio
- Presidente Canislupus Italia
- Messaggi: 6227
- Iscritto il: 24 ago 2008, 14:52
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
Ciao Alessio e tutti, interessante, ma come è nata l'idea di contattarlo?
d.
d.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.
"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani
"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani
- pigrofalco
- Consigliere Canislupus Italia
- Messaggi: 6066
- Iscritto il: 23 set 2008, 02:08
- Località: Firenze
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
Dalla discussione su nm, Bologna è il relatore di Badaloni, il tesista che aveva registrato il vocalizzo in Majella appunto nel 2003; apprendo poi nella discussione che Bologna come direttore scientifico del dipartimento di biologia avrebbe collaborato col parco non solo in occasione della tesi ma in modo più esteso in un lavoro pluriennale, così lo contatto e lui molto gentilmente risponde..Duccio ha scritto:Ciao Alessio e tutti, interessante, ma come è nata l'idea di contattarlo?
d.
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
- franco
- Moderatore
- Messaggi: 2062
- Iscritto il: 23 set 2008, 02:04
- Località: Morbegno (So)
- Contatta:
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
Che si fa si pubblica o si aspetta di avere più carne al fuoco?
PS
http://www.comitatoparchi.it/index.php? ... id=108#138
PS
http://www.comitatoparchi.it/index.php? ... id=108#138
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"
- pigrofalco
- Consigliere Canislupus Italia
- Messaggi: 6066
- Iscritto il: 23 set 2008, 02:08
- Località: Firenze
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
Appena Duccio dà un parere nel merito decidiamo cosa farne.La gentile risposta di Bologna è assai sintetica ma anche così offre spunti credo interessanti sui quali poi dirò la mia opinione.
Nel link che tu riporti Franco, è a mio avviso indicativo il fatto che Mossolin stesso, rappresentante da anni del GLI, non sappia che la tesi di Badaloni è una parte del lavoro di indagine pluriennale svolto da Bologna nel parco della Majella.E' il solito discorso della scienza che procede attraverso canali non interconnessi e non comunicanti, delle guerre di campanile e della custodia quasi da brevetto dei propri studi e delle proprie acquisizioni.Sarebbe peraltro interessante avere la tesi del Badaloni in pdf, io gliela chiesi due mesi fa e mi rispose che aveva subìto un furto sia del portatile sia dei file di back up della tesi e che aveva solo l'originale, mi avrebbe fatto sapere....(...)
Nel link che tu riporti Franco, è a mio avviso indicativo il fatto che Mossolin stesso, rappresentante da anni del GLI, non sappia che la tesi di Badaloni è una parte del lavoro di indagine pluriennale svolto da Bologna nel parco della Majella.E' il solito discorso della scienza che procede attraverso canali non interconnessi e non comunicanti, delle guerre di campanile e della custodia quasi da brevetto dei propri studi e delle proprie acquisizioni.Sarebbe peraltro interessante avere la tesi del Badaloni in pdf, io gliela chiesi due mesi fa e mi rispose che aveva subìto un furto sia del portatile sia dei file di back up della tesi e che aveva solo l'originale, mi avrebbe fatto sapere....(...)
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."
- franco
- Moderatore
- Messaggi: 2062
- Iscritto il: 23 set 2008, 02:04
- Località: Morbegno (So)
- Contatta:
Re: Prof.Marco Bologna sulla questione lince appenninica.
si anche mussolin dice di avere solo una copia. magari attraverso Marco rusciamo ad avere qualche cosa
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"