La rabbia e la sua diffusione

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DanieleC
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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da DanieleC » 30 dic 2009, 13:29

Allarme rabbia silvestre per chi va al nord con animali

Obbligatoria la vaccinazione antirabbica per i cani del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e Bolzano, allargata agli animali di chi va temporaneamente in quelle zone.


Allarme rabbia silvestre per chi intende trascorrere un periodo di ferie nelle aree del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e Bolzano. Infatti dagli ultimi mesi del 2008 la malattia, che colpisce ed è trasmessa dagli animali selvatici come la volpe si è manifestata, dopo 13 anni di assenza, nelle regioni del nord-est dell'Italia. Sono stati contagiati anche due cani di proprietà dando origine al ciclo della rabbia urbana che colpisce gli animali domestici e l'uomo. Il ministero della Salute con l'Ordinanza ministeriale urgente del 26 novembre 2009 ha reso obbligatoria la vaccinazione antirabbica per i cani del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e Bolzano. Devono essere sottoposte a vaccinazione antirabbica anche i cani, gatti e furetti al seguito di persone dirette anche temporaneamente in quei territori.
Tutti i proprietari di cani, gatti e furetti che si dovessero recare nelle regioni del nord-est (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e Bolzano) sia per motivi turistici che di lavoro e anche se per brevi periodi è bene che contattino il proprio medico veterinario per effettuare la vaccinazione antirabbica preventiva.
La vaccinazione, sicura e con rarissimi effetti collaterali, deve essere eseguita dopo il terzo mese di età nei cuccioli e almeno 21 giorni prima del transito o permanenza nelle zone indicate.
Gli animali devono essere condotti sempre al guinzaglio o comunque contenuti in funzione della specie e tenuti sempre sotto sorveglianza da parte dei detentori.
In quei territori a rischio di contagio è inoltre fatto divieto per le persone di avvicinare o in qualsiasi modo venire a contatto con animali selvatici delle specie sensibili, in particolare le volpi.

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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da franco » 11 gen 2010, 18:36

Sono ormai più di 80 i casi accertati, con coinvolgimento di tutta la prov di belluno e confine con Alto adige e trentino
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"

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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da DanieleC » 12 gen 2010, 13:11

Aggiornamenti sulla rabbia silvestre.


Allarme rabbia silvestre in Veneto

VICENZA - E' allarme in Veneto per la comparsa in questi giorni di casi di Rabbia Silvestre negli animali selvatici. Segnalate in particolare alcune zone boschive nelle province di Vicenza, Trento e Belluno. La rabbia silvestre è una malattia virale che colpisce soprattutto animali carnivori e le cui possibilità di contagio sono elevate. Il fatto che l'epidemia parta da zone non abitate non significa che gli animali domestici ne siano immuni, al contrario, qualora venissero in contatto con l'ambiente infetto, il contagio è immediato. Per questo motivo i comuni invitano a vaccinare tempestivamente cani e gatti. Inoltre, prima di qualsiasi gita, è opportuno informarsi circa le zone in cui vige il divieto di passeggiare con cani al seguito.
Ecco nei dettagli l'ordinanza di vaccino. vaccinazione antirabbica pre-contagio, entro il 31/01/2010, di tutti i cani di età superiore ai 3 mesi presenti sul territorio dei Comuni dell’Azienda U.l.ss. n. 4; i cani randagi, una volta catturati, devono essere immediatamente ricoverati presso il canile sanitario; divieto assoluto di toccare animali selvatici sospetti, vivi o morti, in particolare le volpi, informando il personale incaricato (Guardie Provinciali) per la raccolta ed il successivo invio per gli accertamenti diagnostici, integri e con le dovute cautele, all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie;
divieto di circolazione in ambiente agro-silvo pastorale e di attività venatoria sul territorio regionale indicato dall’allegato C dell’Ordinanza regionale (Provincia di Belluno, zone faunistiche delle Alpi della Provincia di Treviso nonché gli ambiti territoriali di caccia ATC TV4, ATC TV5, ATC TV9, Comuni di Cismon del Grappa, Solagna,Pove del Grappa e San Nazario); Le vaccinazioni saranno effettuate sia dal Servizio Pubblico (Servizio Veterinario Ulss e da Medici Veterinari convenzionati) che da Medici Veterinari liberi professionisti.
I costi relativi alle operazioni di vaccinazione sono a carico dei proprietari degli animali e il contributo previsto sarà il seguente: 5 €uro per cane nel caso la vaccinazione venga effettuata dal Servizio Pubblico. L’importo dovrà essere VERSATO ANTICIPATAMENTE TRAMITE BOLLETTINO POSTALE che dovrà essere presentato prima della vaccinazione 20 €uro per cane nel caso la vaccinazione venga effettuata da Medici Veterinari liberi professionisti che hanno aderito all’accordo con gli Ordini Provinciali dei Veterinari che prevede tariffe "calmierate", comprensive di IVA, ENPAV e costo del vaccino Tariffa non calmierata, nel caso la vaccinazione venga effettuata da Medici Veterinari liberi professionisti che non hanno aderito all’accordo di cui sopra.
I cani condotti alla vaccinazione debbono essere provvisti di guinzaglio e museruola. Tutti i proprietari di cani che non abbiano ancora identificato e registrato in banca dati regionale i propri animali sono tenuti a provvedere quanto prima; inoltre tutti i possessori di cani già immunizzati nei confronti della rabbia a far data dall’ 1 marzo 2009 sono tenuti a comunicare, personalmente o via fax (0445.389271), l’avvenuta vaccinazione al Servizio Veterinario dell’Ulss., se non già precedentemente effettuato. Salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque trasgredisca la presente ordinanza è punito con la sanzione amministrativa prevista dall’art. 16 D.L.vo 22/5/99 n.196 (da 1500 a 9000 €uro).
12/01/10 11:37

Greta Crestani

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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da manzone gianfranco » 27 gen 2010, 01:00

con tutti i problemi che hanno gli animali selvatici nei rapporti con l uomo ci mancava solo piu la rabbia......

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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da franco » 27 gen 2010, 15:07

ormai siamo a più di 100 casi con i nuovi quasi solo in veneto. Colpiti anche una faina 3 caprioli e 3 cani oltre ad un asino molte volpi e tassi.
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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da pigrofalco » 09 mar 2010, 12:28

franco ha scritto:ormai siamo a più di 100 casi con i nuovi quasi solo in veneto. Colpiti anche una faina 3 caprioli e 3 cani oltre ad un asino molte volpi e tassi.

Mi diceva giorni fa un'amica veterinaria di Padova che in zona c'è stato un caso recente (2010) di un cane che ha morso il proprietario all'orecchio.L'animale è risultato poi rabido e si pensa ad un contatto con volpi o gatti.Ho cercato riscontri in rete ma non ne ho trovati, nn so se Franco o altri ne sanno qualcosa...
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Messaggio da franco » 09 mar 2010, 13:21

non ho sentito nulla, cercherò qualche riscontro.
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Re: La rabbia e la sua diffusione

Messaggio da fiore955 » 09 mar 2010, 15:35


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Messaggio da pigrofalco » 09 mar 2010, 15:42

fiore955 ha scritto:Ho trovato questo:
http://www.google.it/url?sa=t&source=we ... eWpUfhnrtA

Ottimo, è sicuramente quello, episodio meno recente di quello che avevo capito ma è lui.
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Messaggio da DanieleC » 19 mar 2010, 13:26

Rabbia selvatica, trovato gatto morsicatore

FIUME VENETO (PN) - La rabbia, il problema che tiene sotto scacco tutto il nord-est in questi ultimi mesi, dopo cani e volpi, adesso colpisce anche i gatti. A Fiume Veneto, in provincia di Pordenone, è stato riscontrato il primo caso di gatto morsicatore. Il felino adesso è morto e la sua vittima è stata trasportata in ospedale e sottoposta a terapia.

Il segretario dell’ordine dei veterinari di Belluno, Luca Funes, insieme all'Istituto Sperimentale Zooprofilattico delle Venezie, ha lanciato l'allarme: "Con la rabbia in giro, i gatti sono un problema serio. Per le volpi c’è la profilassi aerea; per i cani la vaccinazione obbligatoria. Ma per i gatti? L’anagrafe felina è solo un progetto".
"La profilassi nel gatto diventa efficace dopo circa tre settimane - spiega Funes -, ed è facile che nessuno se ne accorga. Che fare? A questo punto, non resta che appellarsi alla coscienza dei padroni: portino i gatti alla vaccinazione. Certo, così non tutti i felini saranno trattati, ma una buona parte sì. E poi le classiche raccomandazioni: non toccare animali selvatici o morti, o quelli di casa con i sintomi".

Alessandro Natale

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