il problema dello scoiattolo grigio.

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DanieleC
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il problema dello scoiattolo grigio.

Messaggio da DanieleC » 24 nov 2009, 13:26

È caccia allo scoiattolo grigio per salvare quello rosso: il problema interessa vasti territori di tre regioni italiane - Lombardia, Piemonte e Liguria - ed è sotto la lente d'ingrandimento del Consiglio d'Europa. La salvaguardia dello scoiattolo rosso, eliminando quello grigio, detto anche 'americano', che si riproduce con grande facilità, è uno degli argomenti in discussione da oggi nella riunione della commissione permanente del Consiglio d'Europa, che ha il compito di monitorare come gli Stati firmatari applicano la Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa, conosciuta anche come Convenzione di Berna. La Convenzione, elaborata dal Consiglio d'Europa, è vincolante per gli Stati firmatari, ha lo scopo di assicurare la conservazione della flora e fauna e dei loro habitat. Oltre all'Italia, che ha ratificato la Convenzione di Berna nel 1982, il documento è stato ratificato da tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa, esclusi Russia e Monaco, oltre che da Tunisia, Marocco, Senegal e Burkina Faso.

I Cip e Ciop grigi sono grandi, grossi, grigi e cattivi, arrivano da oltre Oceano e minacciano i fulvi mingherlini, rubano loro le noccioline e le more, spogliano le cortecce dei pioppi e portano le malattie. Extracomunitari belli e buoni. La guerra baffuta sta diventando talmente cruenta, coi fulvi impegnati a resistere dentro stracci di bosco sempre più minuscoli, che ne è giunta notizia pure fra gli umani. Piemonte, Liguria e Lombardia hanno approntato piani di “eradicamento”, l’Unione Europea ha chiesto di abbattere senza sentimento e ha invocato la pulizia etnica, Svizzera e Francia hanno preparato trappole anti-invasione pelosa e pregano che gli scoiattoli stranieri non varchino le Alpi. Insomma, il sottobosco è a carte quarantotto.
La guerra degli scoiattoli è venuta alla luce di recente a Genova, perché un paio di consiglieri regionali del Pdl ha rivolto un’interpellanza al presidente, Claudio Burlando. La Liguria ha infatti preventivato in bilancio una spesa di 240 mila euro per interventi “volti a contrastare la presenza dello scoiattolo grigio nel parco di Nervi, una importante minaccia”. Così si è saputo del cancan internazionale intorno al grigio dentone e che Piemonte, Lombardia e Liguria hanno firmato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente per coordinare interventi di eradicazione. E pure che l’Europa potrebbe chiederci il conto del flagello straniero, e farci pagare una multa per non essere riusciti a debellarlo in tempo. La convenzione di Berna e un paio di raccomandazioni di Strasburgo infatti parlano chiaro: vanno «eliminate le specie di vertebrati alloctoni che rappresentino una minaccia per la fauna indigena». E lo scoiattolo grigio lo è: in gran Bretagna, dove è stato introdotto accidentalmente nel 1930 nel parco di Henbury, Cheshire, sono diventati due milioni e mezzo. Lì la guerra sembra definitivamente persa visto che, al contrario, lo scoiattolo rosso è passato da 5 milioni a 160 mila. Il rosso perde perché è più piccolo e di gusti alimentari difficili. L’americano è di bocca buona, massiccio e sano. Vince il più forte, dice la legge della giungla.

Il grigio invasore è arrivato in Italia nel secondo dopoguerra, insieme col chewing-gum, il be-bop e Humphrey Bogart. Colpa di un diplomatico italiano, l’ingegner Casimiro Simonis di Vallario, rimasto imbambolato davanti al musetto cucciolo del roditore americano. L’ingegnere ne volle a tutti i costi un paio di coppie nel giardino di casa, il parco della villa di Candiolo, nei pressi di Torino. Una coppia, appena liberata, fuggì per i boschi, l’altra rimase nel giardino di villa Simonis e si riprodusse. Gli esemplari rimasti a villa Simonis furono poi abbattuti a fucilate nel 1977 per i danni arrecati alle piante da frutto.

Da allora i grigi si sono moltiplicati, e i rossi si sono fatti rari, tanto che nella lista della Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), nel 2006, tra le 16.119 specie a rischio di estinzione sorprendentemente compaiono anche loro, insieme con il ghiro e con molte specie di pipistrelli. Ora in Italia ci sono tre popolazioni di scoiattoli grigi: la più grande, 4000, nelle province di Torino e di Cuneo; una seconda, 200, nella zona di Genova Nervi e una terza, la più pericolosa, che si è stabilita nel versante lombardo del Ticino, di cui non si conosce la consistenza, ma che può espandersi non solo nel resto dell’Italia, ma anche in Francia e Svizzera e da qui colonizzare il centro Europa.

Non è la prima volta che in Italia si scatena la caccia allo scoiattolo grigio: tra l’aprile e il giugno 1997 nel Parco di Racconigi furono presi con gabbie-trappola e poi soppressi col gas. In due settimane vennero eliminati 188 individui (più del 50% della popolazione locale), tra cui quattro femmine in allattamento. Gli animalisti, Lav in testa, protestarono. Riuscirono a fermare la strage ma non a vedere condannati per maltrattamento i funzionari che avevano gasato gli americani.

Oltre allo scoiattolo, sono 10.670 le specie aliene, tra animali e vegetali, che hanno invaso l’Europa. Il dato è il risultato di un programma della Commissione Europea chiamato Daisie (Delivering Alien Invasive Species Inventories for Europe). Ne sono esempi la medusa Rhopilema nomadica, arrivata dall’Asia attraverso il canale di Suez, o il mollusco bivalve d’acqua dolce Dreissena polymorpha, originario della Russia caspica che in Spagna ostacola la navigazione sull’Ebro, il visone americano e la nutria del Sud America. Anche oggi gli animalisti in Lombardia e in Liguria si stanno passando la voce: le previsioni dicono che se non si interviene, alla fine del secolo gli scoiattoli grigi in Italia saranno circa 11 milioni, più dei cani e dei gatti, ma a loro le previsioni non toccano. Sterilizziamoli, dicono, al limite catturiamoli e poi liberiamoli in luoghi dove non possono far danni, magari proprio in America. Tenere a bada le popolazioni straniere in Italia perché non prendano il sopravvento, soffocando le nostre, è necessario. Ma per respingere gli immigrati alle frontiere c’è modo e modo. Si attende ora l’ultima puntata di Cip e Ciop, sperando che non finisca in una camera a gas.

link:
http://www.libero-news.it/pills/view/25423
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
Natura e fotografia naturalistica.
Alta Maremma Camera Trapping


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