Capriolo albino emarginato dal branco

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pigrofalco
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Capriolo albino emarginato dal branco

Messaggio da pigrofalco » 18 gen 2010, 10:48

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<<Il piccolo bianco non può stare a lungo al sole

Un capriolo albino sulle Dolomiti
Il branco lo isola: attira i predatori

Avvistato un cucciolo di pochi mesi insieme con la madre, che è di colore normale. L'evento è molto raro.


BELLUNO — La creatura della neve, sembra in posa. La madre è più avanti, nascosta nella boscaglia. Lui, un piccolo di 7-8 mesi, incuriosito dai movimenti del fotografo, si ferma a guardare. E viene immortalato. Massimo Del Din e la figlia Deborah, che stanno passeggiando tra i boschi della valle di San Lucano, nel cuore delle Dolomiti Agordine, sul momento non credono ai loro occhi: «Mai visto un animale così...». Poi le foto spazzano via gli ultimi dubbi: «Sì — conferma Giammaria Sommavilla, capo della polizia provinciale di Belluno —, si tratta di un capriolo albino, ripreso assieme alla madre, che invece è di colore normale. Non capita spesso di avvistarli, è abbastanza raro: le ultime segnalazioni risalgono a molti anni fa».

Un’apparizione inaspettata per la gente del posto, che pure di questa splendida valle stretta tra il monte Agner e le Pale di San Lucano conosce ogni anfratto: «Una graditissima scoperta— afferma Leandro Grones, che coordina i vari distretti venatori del Bellunese (3.500 i cacciatori da queste parti) —: animali di questo tipo accrescono il fascino della montagna e alimentano leggende... ». Come quella, che affonda le radici nella mitologia gallese, ma è arrivata fin qui, secondo la quale il capriolo albino rappresenta il viaggio dell’anima verso la morte e il cacciatore che lo uccide subirà la stessa sorte entro l’anno. «Un rischio — rassicura, ridendo, Grones — che questo piccolo non corre: qui le regole vengono rispettate, non abbiamo problemi di bracconieri».

Difficilmente il « Bambi bianco» potrà divenire una star mediatica come è capitato con Knut, l’orsacchiotto polare nato nello zoo di Berlino e rifiutato dalla madre, che ha fatto schizzare verso l’alto profitti e visite dell’impianto berlinese, mobilitando schiere di bambini (e di produttori di giocattoli): «Qui è diverso, si tratta di un animale libero, selvatico e anche piuttosto diffidente come tutti gli ungulati — spiega l’assessore al turismo, Matteo Toscani —: in ogni caso la sua presenza ci fa piacere e arricchisce le nostre valli». Creatura quasi magica in inverno, il «Bambi bianco» non ha vita semplice nelle altre stagioni: «Il colore della pelle e degli occhi — afferma Sommavilla— lo rende molto visibile quando non c’è neve e questo può creare problemi al resto del branco, che tende a isolarlo per timore di essere avvistato dai nemici naturali».

«L’albinismo — aggiunge Grones— è una variante genetica, non una malattia. Tuttavia può avere nel capriolo alcune controindicazioni, come quella, ad esempio, di non riuscire a sopportare una prolungata esposizione al sole». Le foto del piccolo, pubblicate sul Gazzettino di Belluno, hanno subito fatto il giro del web, scatenando una sorta di amarcord tra gli appassionati. C’è chi ha ricordato l’avvistamento di un camoscio bianco a fine anni ’80 o quello di una maestosa femmina di cervo con macchie sulle zampe. «Sono i miracoli della montagna», sospira Grones. E per chi coltivasse brutti pensieri, occhio alla maledizione gallese...

Francesco Alberti
17 gennaio 2010 >>
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."


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