Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
- WOLF
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Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
Ho letto stamattina sulla repubblica a pag 51 l'ennesimo articolo sul ritorno del lupo in Piemonte ben contornato da toni allarmistici di potenziale pericolo della popolazione,la cosa sconvolgente è la proposta di far uso delle ronde per
far sorvegliare le greggi dall'attaco dei lupi,originale anche la domanda: quando si saranno mangiati le capre i cerbiatti poi cosa mangeranno?
Il vero problema è proprio questo tipo di stampa!
wolf.
PS: I cani da difesa saranno contenti .....un po di ferie anche a loro
far sorvegliare le greggi dall'attaco dei lupi,originale anche la domanda: quando si saranno mangiati le capre i cerbiatti poi cosa mangeranno?
Il vero problema è proprio questo tipo di stampa!
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- Federico
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Re: Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
Vero, è da un pò di giorni che non si legge altro!
Qui diversi articoli:
Problema lupi in provincia di Cuneo
Sono sempre più dell'idea che tutti si debbano sedere intorno ad un tavolo, a palle ferme....
senza preconcetti e voglia a tutti i costi di far fuori i lupi o non riconoscere che per molte realtà lavorative è un grosso problema.
Qui diversi articoli:
Problema lupi in provincia di Cuneo
Sono sempre più dell'idea che tutti si debbano sedere intorno ad un tavolo, a palle ferme....
senza preconcetti e voglia a tutti i costi di far fuori i lupi o non riconoscere che per molte realtà lavorative è un grosso problema.
Federico
Il lupo non è né buono né cattivo, ma è lì, splendido come la natura selvaggia, e vuole restare libero.
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- DanieleC
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Re: Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
Come al solito.....
tanti discorsi.....ma poii in sostanza si arriva a poco,con l'amara realta,che i lupi continuano a morire, e i pastori...
si ritrovano danneggiati....!!
Proprio ora al TG hanno mandato in onda un servizio ..sulle ronde ai lupi...
e hanno pure spiegato..che il servizio..tenderebbe..a dare maggior sicurezza alla popolazione...
tanti discorsi.....ma poii in sostanza si arriva a poco,con l'amara realta,che i lupi continuano a morire, e i pastori...
si ritrovano danneggiati....!!
Proprio ora al TG hanno mandato in onda un servizio ..sulle ronde ai lupi...
e hanno pure spiegato..che il servizio..tenderebbe..a dare maggior sicurezza alla popolazione...
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
Natura e fotografia naturalistica.
Alta Maremma Camera Trapping
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- DAVIDE78
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Re: Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
DanieleC ha scritto:Come al solito.....
tanti discorsi.....ma poii in sostanza si arriva a poco,con l'amara realta,che i lupi continuano a morire, e i pastori...
si ritrovano danneggiati....!!
Proprio ora al TG hanno mandato in onda un servizio ..sulle ronde ai lupi...
e hanno pure spiegato..che il servizio..tenderebbe..a dare maggior sicurezza alla popolazione...
mah io certe cose non le capisco..saro' limitato ma non le capisco..cosa significa dare sicurezza alla gente?che messaggio mandano?...direi brutto brutto
- manzone gianfranco
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Re: Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
conosco diversi pastori in provincia, è difficile cambiare la loro mentalità, molti di loro sono abituati a vedere il lupo come animale cattivo che fa solo danno , sono abituati a lasciare pecore e vitelli semiabbandonati sulle montagne,bisognerebbe iniziare a pagare i danni , quelli ragionevoli,e non inventati o esagerati,nello stesso tempo fornire collaborazione, sia istruendo che fornendo materiali antilupo ai pastori, sempre che ci sii la volontà di questi ultimi......
- DAVIDE78
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Re: Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
io credo magari sbaglio..ma se si aiutano concretamente i pastori..come fondi oppure certezza veloce del risarcimento equo e si aiutano e non si lasciano soli..beh la convivenza sia posibile anche per quei pastori piu scettici ma bisogna gioco forza coinvolgerli e aiutarli
- DanieleC
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Re: Le ronde a controllo delle greggi in piemonte
I lupi tornano sulle Alpi, WWF: no alle ronde, si ad alternative collaudate
I lupi tornano sulle Alpi dopo un secolo di assenza e riprendono a fare il loro mestiere di predatori. WWF risponde alla proposta di Coldiretti di attivare delle "ronde" di volontari a difesa del bestiame domestico: non sono la soluzione.
Secondo il WWF l’attività pastorale nel contesto alpino ha bisogno di recuperare le conoscenze e l’approccio all’allevamento che si sono abbandonate con lo sterminio ed estinzione del lupo nel secolo scorso.
Oggi che questo emblematico predatore, specie particolarmente protetta, è tornato sulle Alpi, l’uomo deve saper trovare forme di convivenza - che l’esperienza in altri territori offre - e pratiche di allevamento che contemplino la presenza di predatori: custodire gli armenti al pascolo nelle ore notturne, sorvegliare i giovani nelle prime settimane di vita quando sono più vulnerabili, servirsi di cani appartenenti a razze selezionate - come il pastore maremmano - debitamente addestrati, sono solo alcuni esempi.
Attualmente, infatti, il bestiame viene lasciato sempre allo stato brado e i cani dei pastori sono di piccole dimensioni e inadatti a fronteggiare i lupi.
Le soluzioni non possono essere le "ronde" - come proposto da Coldiretti per la zona montana del Cuneese - o peggio gli abbattimenti come avviene in Svizzera, dove solo pochi giorni fa è stato ucciso un esemplare nel cantone Vallese, dimostrando l’incapacità dei governi locali a gestire la convivenza con la fauna selvatica.
Occorre poi precisare che non si ha memoria nel nostro paese di minaccia del lupo a persone: la vera minaccia è il bracconaggio perpetrato ovunque con veleni, lacci e armi da fuoco che mietono vittime tra lupi, orsi, linci, aquile, grifoni e altri animali ancora.
Altro il problema del randagismo canino che va affrontato con serietà non colpevolizzando gli animali, ma spingendo gli enti preposti a far rispettare le leggi e promuovete tutte le azioni necessarie a stroncare il fenomeno, evitando speculazioni in materia.
“Il WWF rimane pienamente disponibile a collaborare per affrontare in modo scientifico tali criticità, consapevoli della necessità di preservare il nostro ancora invidiabile patrimonio di biodiversità e le attività silvo-pastorali, preziosi per le nostre montagne” dichiara Massimiliano Rocco, responsabile Programma specie del WWF Italia.
Fonte: WWF Italia
Link:
http://www.confinionline.it/ShowRassegn ... Prog=14526
I lupi tornano sulle Alpi dopo un secolo di assenza e riprendono a fare il loro mestiere di predatori. WWF risponde alla proposta di Coldiretti di attivare delle "ronde" di volontari a difesa del bestiame domestico: non sono la soluzione.
Secondo il WWF l’attività pastorale nel contesto alpino ha bisogno di recuperare le conoscenze e l’approccio all’allevamento che si sono abbandonate con lo sterminio ed estinzione del lupo nel secolo scorso.
Oggi che questo emblematico predatore, specie particolarmente protetta, è tornato sulle Alpi, l’uomo deve saper trovare forme di convivenza - che l’esperienza in altri territori offre - e pratiche di allevamento che contemplino la presenza di predatori: custodire gli armenti al pascolo nelle ore notturne, sorvegliare i giovani nelle prime settimane di vita quando sono più vulnerabili, servirsi di cani appartenenti a razze selezionate - come il pastore maremmano - debitamente addestrati, sono solo alcuni esempi.
Attualmente, infatti, il bestiame viene lasciato sempre allo stato brado e i cani dei pastori sono di piccole dimensioni e inadatti a fronteggiare i lupi.
Le soluzioni non possono essere le "ronde" - come proposto da Coldiretti per la zona montana del Cuneese - o peggio gli abbattimenti come avviene in Svizzera, dove solo pochi giorni fa è stato ucciso un esemplare nel cantone Vallese, dimostrando l’incapacità dei governi locali a gestire la convivenza con la fauna selvatica.
Occorre poi precisare che non si ha memoria nel nostro paese di minaccia del lupo a persone: la vera minaccia è il bracconaggio perpetrato ovunque con veleni, lacci e armi da fuoco che mietono vittime tra lupi, orsi, linci, aquile, grifoni e altri animali ancora.
Altro il problema del randagismo canino che va affrontato con serietà non colpevolizzando gli animali, ma spingendo gli enti preposti a far rispettare le leggi e promuovete tutte le azioni necessarie a stroncare il fenomeno, evitando speculazioni in materia.
“Il WWF rimane pienamente disponibile a collaborare per affrontare in modo scientifico tali criticità, consapevoli della necessità di preservare il nostro ancora invidiabile patrimonio di biodiversità e le attività silvo-pastorali, preziosi per le nostre montagne” dichiara Massimiliano Rocco, responsabile Programma specie del WWF Italia.
Fonte: WWF Italia
Link:
http://www.confinionline.it/ShowRassegn ... Prog=14526
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
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