LIFE Wolfnet e progetti per la tutela del lupo

[Stefano R]

I pregiudizi che riguardano il lupo com'è noto fanno ancora fatica ad essere scardinati e i luoghi comuni per i quali questo predatore sarebbe la causa della crisi che investe il sistema agro-silvo-pastorale, risultano ancora oggi (anzi, soprattutto oggi) un comodo alibi per addossare su chi non ha colpe le responsabilità che invece dovrebbero ricadere su un'amministrazione della cosa pubblica disattenta, mal informata, incapace, sperando che questo basti a distogliere l'attenzione sui reali problemi.
E' interessante parlare quindi, e mi sembra questa la sezione più opportuna per farlo, di tutti quei progetti che in qualche modo sono rivolti ad affrontare proprio il delicato tema dell'interfaccia lupo-uomo e che cercano di risolvere le conflittualità con le attività antropiche.

Tra questi progetti, un ruolo di primo piano è rivestito dal Life Wolfnet (Life08/NAT/IT/000325) che si occupa dello sviluppo di misure coordinate di protezione per il lupo nell'areale Appenninico. L'ambizione del progetto infatti è quella di coinvolgere tutta una serie di aree protette che coprono buona parte dell'arco Appenninico da nord a sud le quali, per la prima volta, si troveranno a collaborare tra loro, sviluppando e mettendo in pratica misure coordinate per la gestione delle criticità nei rapporti fra le attività umane e questo importante predatore della nostra fauna. Maggiori informazioni sul progetto sono reperibili sulla pagina ufficiale:
http://www.lifewolf.net
Sono molteplici gli aspetti gestionali presi in considerazione, gli approcci e i punti di vista dai quali affrontare la problematica. C'è ovviamente il discorso della prevenzione e contrasto al fenomeno del bracconaggio e delle mortalità illegali. Alimentati anche dal facile sensazionalismo dei mass media che ritengono, come accaduto recentemente, che possa fare molto notizia il verificarsi di attacchi a persone da parte di presunti lupi (che si sono poi rivelati essere in realtà cani vaganti), tali atti vanno affrontati attraverso tecniche standardizzate che sono servite da terreno comune, ad esempio, per la costituzione di gruppi operativi specialistici (GOS) in grado di operare con professionalità sul campo in presenza di atti persecutori nei confronti della specie, all'interno parchi che hanno aderito al progetto in qualità di beneficiari (Parco Nazionale della Majella, capofila di progetto, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Parco Nazionale del Pollino). A queste aree si aggiungono poi come ulteriori partner la Provina de L'Aquila, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lazio e Toscana e Legambiente. Tutta una serie di altre aree protette e provincie delle regioni interessate hanno poi dato il loro sostegno e collaborazione.
Esiste poi il delicato tema dall'indennizzo agli allevatori dei danni da fauna selvatica, con tutta una serie di problematiche inerenti l'accertamento del danno effettivo e le conseguenti procedure di risarcimento. Anche in questo caso, la mancanza di un approccio comune alla questione ha indotto a ritenere di poter affrontale, con tale progetto, anche questo aspetto tentando di uniformare iter procedurali e protocolli condivisi, ovviamente rimodulando il tutto in base alle specifiche realtà territoriali.
Altri temi affrontati dal progetto sono costituiti dalla riduzione dei rischi sanitari che possono influenzare negativamente le popolazioni di lupo, riducendo anche al minimo l'impatto delle attività umane che possono creare disturbo alla riproduzione ed alla sopravvivenza della specie e, infine, non mancano gli aspetti comunicativi e di sensibilizzazione tra le diverse fasce della popolazione con la creazione anche di un network istituzionale per l'unificazione delle procedure decisionali sulla gestione e sulle misure di conservazione del lupo.
Notizie, come quelle recenti che appaiono in queste pagine, fanno ritenere più che opportuno l'impegno verso una buona riuscita di questi obiettivi:
http://www.lifewolf.net/it/mondo-lupo

[Duccio]

Caro Stefano, grazie della segnalazione. Del progetto Wolfnet abbiamo discusso in più occasioni.
Ti chiediamo però di non utilizzare questo forum come mero strumento di promozione del progetto e del sito

Grazie, duccio

[Stefano R]

Grazie Duccio. Ovviamente no. Mi sembrava opportuno un topic specifico per presentare in maniera esaustiva un progetto molto importante. Chiaramente ora le discussioni si spostano in tutti gli altri temi di cui il forum non manca di offrire spunti.

[pigrofalco]

E' interessante parlare quindi, e mi sembra questa la sezione più opportuna per farlo, di tutti quei progetti che in qualche modo sono rivolti ad affrontare proprio il delicato tema dell'interfaccia lupo-uomo e che cercano di risolvere le conflittualità con le attività antropiche.
Tra questi progetti, un ruolo di primo piano è rivestito dal Life Wolfnet (Life08/NAT/IT/000325) che si occupa dello sviluppo di misure coordinate di protezione per il lupo nell'areale Appenninico. L'ambizione del progetto infatti è quella di coinvolgere tutta una serie di aree protette che coprono buona parte dell'arco Appenninico da nord a sud le quali, per la prima volta, si troveranno a collaborare tra loro, sviluppando e mettendo in pratica misure coordinate per la gestione delle criticità nei rapporti fra le attività umane e questo importante predatore della nostra fauna. Maggiori informazioni sul progetto sono reperibili sulla pagina ufficiale:
http://www.lifewolf.net

Ciao Stefano, per una questione di 'banale' trasparenza, a che titolo parli di lifewolf.net ? Sei un 'semplice' appassionato o sei direttamente coinvolto nel progetto ?

[Stefano R]

Sono coinvolto nel progetto. Come ripeto dalla precedente scambio con Duccio, specifico ulteriormente che non parlerò in altre occasioni del progetto in questione, se non per segnalare notizie o appuntamenti che possano essere di interesse pubblico, come del resto già fatto da altri utenti e non dal sottoscritto. Mi vedrete interagire solo ed esclusivamente sui temi generali affrontati nelle varie sezioni, come fatto fin'ora e come spero di poter fare anche in futuro.
Un saluto