Contributi per gli allevatori attaccati.
- DanieleC
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Contributi per gli allevatori attaccati.
Attenti al lupo, contributi per gli allevatori attaccati
La Provincia stanzia un fondo di risarcimento danni per tutti gli imprenditori. Indenizzo per ogni animale ucciso.
Al via due progetti di prevenzione per elaborare mappe del rischio e offrire agli agricoltori recinti fissi e mobili
di RAFFAELE CASTAGNO
Il lupo è tornato. Nel parco dei Boschi di Carrega sono stati segnalati diversi esemplari. Nel territorio della provincia si sono stimati circa 11 branchi, formati in genere dai 3 ai 5 individui. Ma questo famoso e famigerato predatore è ancora una specie da proteggere: si pensi che a livello nazionale sono solo 800 i lupi che abitano l'Appennino.
Così la Provincia, nell'ottica di tutelare sia l'animale, indispensabile a garantire l'ecosistema, sia gli allevatori ha previsto una serie di iniziative, illustrate dall'assessore al Turismo Marta Meo nella conferenza stampa che si è svolta nella sede dell'Ente in piazzale della Pace. Per ridurre i danni causati dall'azione predatoria è stato stanziato un fondo per gli allevatori, con i contributi erogabili entro 60 giorni. Possono accedervi tutti gli imprenditori agricoli con un'attività di allevamento animali. L'indennizzo copre bovini, caprini, cervidi, suini ed equini.
L'allevatore deve avvertire il veterinario del Distretto sanitario per certificare che l'attacco sia effettivamente opera di un lupo. L'intervento è gratuito. Il modulo richiesta danni è disponibile on-line, da trasmettere alla Provincia, insieme agli altri documenti richiesti. All'agricoltore verrà riconosciuto un indennizzo pari all'intero valore medio di mercato del capo o dei capi predati, grazie a un accordo tra Regione Emilia Romagna e Provincia di Parma. Inoltre viene elargito un ulteriore contributo per gli oneri sostenuti dall'allevatore per lo smaltimento della carcassa, valutato in 100 euro.
LA PREVENZIONE - Le misure stabilite dalla Provincia, in collaborazione con il Parco dei Boschi di Carrega, prevedono anche due progetti di tutela. "Mai più bocconi avvelenati - il lupo e gli altri" consiste in una serie di incontri, seminari e corsi per appassionati e addetti ai lavori sugli aspetti gestionali, il controllo del territorio, e una più generale diffusione sulla conoscenza del lupo, "unico strumento che può riportare il lupo nelle nostre zone" ha commentato il presidente del Parco, nonché sindaco di Sala Baganza, Cristina Merusi. Un primo corso è già partito, ma visto il successo (sono arrivate oltre 120 iscrizioni) verrà replicato agli inizi di giugno.
Il secondo progetto è volto alla realizzazione di una mappa del rischio, censendo gli allevamenti. In questo senso sono stati stanziati 250mila euro per offrire agli allevatori la possibilità di installare recinzioni elettrificate, sia fisse che mobili.
Fonte: http://www.parma.repubblica.it
Link: http://parma.repubblica.it/cronaca/2010 ... i-3836378/
La Provincia stanzia un fondo di risarcimento danni per tutti gli imprenditori. Indenizzo per ogni animale ucciso.
Al via due progetti di prevenzione per elaborare mappe del rischio e offrire agli agricoltori recinti fissi e mobili
di RAFFAELE CASTAGNO
Il lupo è tornato. Nel parco dei Boschi di Carrega sono stati segnalati diversi esemplari. Nel territorio della provincia si sono stimati circa 11 branchi, formati in genere dai 3 ai 5 individui. Ma questo famoso e famigerato predatore è ancora una specie da proteggere: si pensi che a livello nazionale sono solo 800 i lupi che abitano l'Appennino.
Così la Provincia, nell'ottica di tutelare sia l'animale, indispensabile a garantire l'ecosistema, sia gli allevatori ha previsto una serie di iniziative, illustrate dall'assessore al Turismo Marta Meo nella conferenza stampa che si è svolta nella sede dell'Ente in piazzale della Pace. Per ridurre i danni causati dall'azione predatoria è stato stanziato un fondo per gli allevatori, con i contributi erogabili entro 60 giorni. Possono accedervi tutti gli imprenditori agricoli con un'attività di allevamento animali. L'indennizzo copre bovini, caprini, cervidi, suini ed equini.
L'allevatore deve avvertire il veterinario del Distretto sanitario per certificare che l'attacco sia effettivamente opera di un lupo. L'intervento è gratuito. Il modulo richiesta danni è disponibile on-line, da trasmettere alla Provincia, insieme agli altri documenti richiesti. All'agricoltore verrà riconosciuto un indennizzo pari all'intero valore medio di mercato del capo o dei capi predati, grazie a un accordo tra Regione Emilia Romagna e Provincia di Parma. Inoltre viene elargito un ulteriore contributo per gli oneri sostenuti dall'allevatore per lo smaltimento della carcassa, valutato in 100 euro.
LA PREVENZIONE - Le misure stabilite dalla Provincia, in collaborazione con il Parco dei Boschi di Carrega, prevedono anche due progetti di tutela. "Mai più bocconi avvelenati - il lupo e gli altri" consiste in una serie di incontri, seminari e corsi per appassionati e addetti ai lavori sugli aspetti gestionali, il controllo del territorio, e una più generale diffusione sulla conoscenza del lupo, "unico strumento che può riportare il lupo nelle nostre zone" ha commentato il presidente del Parco, nonché sindaco di Sala Baganza, Cristina Merusi. Un primo corso è già partito, ma visto il successo (sono arrivate oltre 120 iscrizioni) verrà replicato agli inizi di giugno.
Il secondo progetto è volto alla realizzazione di una mappa del rischio, censendo gli allevamenti. In questo senso sono stati stanziati 250mila euro per offrire agli allevatori la possibilità di installare recinzioni elettrificate, sia fisse che mobili.
Fonte: http://www.parma.repubblica.it
Link: http://parma.repubblica.it/cronaca/2010 ... i-3836378/
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Natura e fotografia naturalistica.
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- fiore955
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
"L'allevatore deve avvertire il veterinario del Distretto sanitario per certificare che l'attacco sia effettivamente opera di un lupo. L'intervento è gratuito. Il modulo richiesta danni è disponibile on-line, da trasmettere alla Provincia, insieme agli altri documenti richiesti. All'agricoltore verrà riconosciuto un indennizzo pari all'intero valore medio di mercato del capo o dei capi predati"
Ecco,secondo me,ribadisco,è verso questa direzione che occorre andare,poichè è possibile risalire, attravesro l'esame della carcassa,al diretto responsabile,anzichè stanziare esigui fondi a perdere, come fossero coriandoli, anche in presenza di evidenti danni da cani rinselvatichiti.Mi contiunua a stupire il diverso atteggiamento tenuto dalle varie regioni,deduco che quelle che non applicano tale discriminazione abbiano fondi disponibili in esubero,oppure altri interessi nascosti,diciamo così,più "CORPORATIVI"
Ecco,secondo me,ribadisco,è verso questa direzione che occorre andare,poichè è possibile risalire, attravesro l'esame della carcassa,al diretto responsabile,anzichè stanziare esigui fondi a perdere, come fossero coriandoli, anche in presenza di evidenti danni da cani rinselvatichiti.Mi contiunua a stupire il diverso atteggiamento tenuto dalle varie regioni,deduco che quelle che non applicano tale discriminazione abbiano fondi disponibili in esubero,oppure altri interessi nascosti,diciamo così,più "CORPORATIVI"
- DAVIDE78
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
fiore955 ha scritto:"L'allevatore deve avvertire il veterinario del Distretto sanitario per certificare che l'attacco sia effettivamente opera di un lupo. L'intervento è gratuito. Il modulo richiesta danni è disponibile on-line, da trasmettere alla Provincia, insieme agli altri documenti richiesti. All'agricoltore verrà riconosciuto un indennizzo pari all'intero valore medio di mercato del capo o dei capi predati"
Ecco,secondo me,ribadisco,è verso questa direzione che occorre andare,poichè è possibile risalire, attravesro l'esame della carcassa,al diretto responsabile,anzichè stanziare esigui fondi a perdere, come fossero coriandoli, anche in presenza di evidenti danni da cani rinselvatichiti.Mi contiunua a stupire il diverso atteggiamento tenuto dalle varie regioni,deduco che quelle che non applicano tale discriminazione abbiano fondi disponibili in esubero,oppure altri interessi nascosti,diciamo così,più "CORPORATIVI"
quoto in pieno il tuo pensiero fiore
- paolo
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
Scusate ma mi permetto di dissentire,
credo che anche in presenza di attacchi di cani l'allevatore abbia diritto all'indennizzo, è ovvio che bisogna comunque adottare le idonee misure prevenitve per evitare che siano cani da guardiania di altri allevatori a fare danni, ma un conto è adottare misure di prevenzione e controllo un altro è negare l'indennizzo per principio.
Paolo
credo che anche in presenza di attacchi di cani l'allevatore abbia diritto all'indennizzo, è ovvio che bisogna comunque adottare le idonee misure prevenitve per evitare che siano cani da guardiania di altri allevatori a fare danni, ma un conto è adottare misure di prevenzione e controllo un altro è negare l'indennizzo per principio.
Paolo
- Duccio
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
paolo ha scritto:Scusate ma mi permetto di dissentire,
credo che anche in presenza di attacchi di cani l'allevatore abbia diritto all'indennizzo, è ovvio che bisogna comunque adottare le idonee misure prevenitve per evitare che siano cani da guardiania di altri allevatori a fare danni, ma un conto è adottare misure di prevenzione e controllo un altro è negare l'indennizzo per principio.
Paolo
Sono d'accordo anche io, anche se la cosa è un pò complicata da un punto di vista normativo e di competenze.
In sostanza l'allevatore se ha un attacco cerca di risolvere, lui o chi per lui, la questione con mezzi leciti e a volte illeciti.
Non sa se è un cane o un lupo, sa solo che ha perso dei capi. In quel caso la sua azione non è selettiva: se mette un boccone e ammazza un lupo, un cane, un grifone o un orso è la conseguenza dell'attacco subito. E' questo il motivo per cui è difficile tenere le questioni separate.
E ricordate che solo in alcuni casi c'è una reale evidenza del responsabile. Bisogno vedere la carcassa subito, non ci devono essere tornati animali, ci deve essere un buon veterinario adeguatamente formato e deve avere tutto il tempo per scuoiare, fotografare, misurare. E tra un estremo ed un altro c'è tutta una zone di "grigio" che è di difficile e soggettiva interpretazione, anche ai vet più esperti (che sono davvero pochi in italia).
Chiaramente il problema è che le case degli enti pubblici sono limitate, per cui è necessario introdurre dei "filtri" e nelle zone dove il randagismo è diffuso e non c'è controllo sulla 281 da parte dei comuni, e magari certe categorie di allevatori sono abituati a contare su queste risorse, la cosa è più difficile da attuare.
ciao, d.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.
"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani
"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani
- fiore955
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
Scusami Duccio,ma come lo si è fatto per tanti anni si potrebbe continuare ancora su questa linea.Ho sempre più il sospetto che alla fine si accontentino solo i più furbi,specie in un paese nel quale costoro abbonadano in ogni anfratto(non a caso,è nato il modo di dire"Fatta la legge ,trovato l'inganno"), sperperando risorse già esigue.Perchè allora se i miei cani scappano e nottetempo fanno fuori sei pecore tornando poi a casa,non vedo come debba essere il contributo regionale a fare fronte al danno,e da qui i distinguo non si contano.Duccio ha scritto:paolo ha scritto:Scusate ma mi permetto di dissentire,
credo che anche in presenza di attacchi di cani l'allevatore abbia diritto all'indennizzo, è ovvio che bisogna comunque adottare le idonee misure prevenitve per evitare che siano cani da guardiania di altri allevatori a fare danni, ma un conto è adottare misure di prevenzione e controllo un altro è negare l'indennizzo per principio.
Paolo
Sono d'accordo anche io, anche se la cosa è un pò complicata da un punto di vista normativo e di competenze.
In sostanza l'allevatore se ha un attacco cerca di risolvere, lui o chi per lui, la questione con mezzi leciti e a volte illeciti.
Non sa se è un cane o un lupo, sa solo che ha perso dei capi. In quel caso la sua azione non è selettiva: se mette un boccone e ammazza un lupo, un cane, un grifone o un orso è la conseguenza dell'attacco subito. E' questo il motivo per cui è difficile tenere le questioni separate.
E ricordate che solo in alcuni casi c'è una reale evidenza del responsabile. Bisogno vedere la carcassa subito, non ci devono essere tornati animali, ci deve essere un buon veterinario adeguatamente formato e deve avere tutto il tempo per scuoiare, fotografare, misurare. E tra un estremo ed un altro c'è tutta una zone di "grigio" che è di difficile e soggettiva interpretazione, anche ai vet più esperti (che sono davvero pochi in italia).
Chiaramente il problema è che le case degli enti pubblici sono limitate, per cui è necessario introdurre dei "filtri" e nelle zone dove il randagismo è diffuso e non c'è controllo sulla 281 da parte dei comuni, e magari certe categorie di allevatori sono abituati a contare su queste risorse, la cosa è più difficile da attuare.
ciao, d.
- Duccio
- Presidente Canislupus Italia
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
Sono chiaramente d'accordo sull'aspetto teorico, ma non sull'applicazione pratica.
Non esistendo uno staff di veterinari preparati a questo tipo di rilievo e non essendoci mai la certezza di attribuzione, non credo che si possa impostare il rimborso sul responsabile del danno.
In ogni caso la questione cambia molto da regione a regione (e in questo senso bene che le leggi siano regionali), e per quanto riguarda il territorio che seguo ti posso dire che i casi di furbizia sono davvero rarissimi.
d.
Non esistendo uno staff di veterinari preparati a questo tipo di rilievo e non essendoci mai la certezza di attribuzione, non credo che si possa impostare il rimborso sul responsabile del danno.
In ogni caso la questione cambia molto da regione a regione (e in questo senso bene che le leggi siano regionali), e per quanto riguarda il territorio che seguo ti posso dire che i casi di furbizia sono davvero rarissimi.
d.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.
"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani
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Re: Contributi per gli allevatori attaccati.
Qui invece le cose pare vadano un po'diversamente,almeno secondo quanto esposto dagli esperti all'ultimo convegno sul "ritorno del lupo sulle nostre colline al quale ho presenziato,per questo esprimevo questa mia perplessità.Sull'accenno "federalistico" che hai fatto sono anch'io d'accordo con te in pieno.Duccio ha scritto:Sono chiaramente d'accordo sull'aspetto teorico, ma non sull'applicazione pratica.
Non esistendo uno staff di veterinari preparati a questo tipo di rilievo e non essendoci mai la certezza di attribuzione, non credo che si possa impostare il rimborso sul responsabile del danno.
In ogni caso la questione cambia molto da regione a regione (e in questo senso bene che le leggi siano regionali), e per quanto riguarda il territorio che seguo ti posso dire che i casi di furbizia sono davvero rarissimi.
d.