Riapertura caccia al lupo in Svezia

Lupo e zootecnia. Una convivenza possibile?
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WOLF
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Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da WOLF » 03 gen 2010, 14:54

l'anno nuovo per i lupi svedesi è iniziato molto male,dopo quasi 45 anni il parlamento svedese ha deciso di abbassare il numero dei lupi presente all'interno della nazione e così ad oggi 9 lupi sono stati uccisi dai cacciatori svedesi,il numero deciso di capi da prelevare è stato definito in 27 capi, su una popolazione stimata di circa 200 capi!!!! :(
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funghimundi
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da funghimundi » 03 gen 2010, 22:32

beh

è come ridurre la popolazione svedese di 1.226.204 individui

o quella italiana di 8.131.213

o quella europea di 98.685.000

o quella mondiale di 916.279.805

oh, sto parlando di uomini eh ...
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hycanus
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da hycanus » 05 gen 2010, 22:20

Mah...mi sa che di questo passo prima o poi tocca anche a noi. Mi viene in mente una frase del film "Benvenuti in casa Gori" in cui il Ceccherini chiede a un suo amico: "che vuol dire LSD? E lui gli risponde: "Lupi senza domani" :(
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da albino » 05 gen 2010, 23:16

hycanus ha scritto:Mah...mi sa che di questo passo prima o poi tocca anche a noi. Mi viene in mente una frase del film "Benvenuti in casa Gori" in cui il Ceccherini chiede a un suo amico: "che vuol dire LSD? E lui gli risponde: "Lupi senza domani" :(



leggendo qui sotto.....

http://www.physorg.com/news181671301.html


.....vedo che in Svezia sono sulla strada buona ....... :evil: , spero almeno si becchino una bella multa dalla UE, i nordici (tanto ecologisti )!
Alberto

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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da DAVIDE78 » 06 gen 2010, 13:21

senza parole..... :cry:

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pigrofalco
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da pigrofalco » 06 gen 2010, 18:14

Faccio alcune considerazioni sulle quali se volete possiamo aprire un dibattito.

La premessa è che personalmente sono sfavorevole al controllo dei lupi tramite 'prelievo' venatorio

mi domando però quanto lo stesso incida sulle probabilità che la specie si estingua o si riduca pericolosamente, ove eseguito in modo credibile e cioè:

in assenza di altri prelievi di fatto costanti quali quelli operati da allevatori e cacciatori a mezzo di bocconi e di uccisioni illegali durante battute al cinghiale o incontri fortuiti, al pari di queli esistenti oggi in Italia.

E' possibile ed è probabile quindi che in paesi tragicamente troppo più civili di noi come la Svezia, il bracconaggio e l'avvelenamento non esistano e che dunque l'uccisione di lupi nella direzione dell'attuare un dato piano di controllo ambientale tramite l'attività venatoria costituisca uno strumento che non mette in pericolo la sopravvivenza della specie, al pari di quelli occorrenti nei confronti di alci e renne ad esempio.
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da hycanus » 06 gen 2010, 20:34

Il prelievo venatorio è la conseguenza di un censimento eseguito a priori, che per alcune specie è facilmente attuabile anche se con evidenti margini di errore, ma comunque indicativo della consistenza numerica, e che può essere contenuta con la caccia di selezione. Voglio proprio vedere come si fa a censire con un minimo di attendibilità il lupo, un animale estremamente elusivo che si sposta su territori molto estesi e la cui percezione numerica è probabilmente superiore a quella effettivamente presente. La vedo dura...e credo che il lupo possa essere invece uno dei principali responsabili del naturale controllo numerico degli ungulati selvatici. Il problema principale però, e per il quale alcuni (forse molti) inneggiano ad abbattimenti, sono le predazioni su domestici e animali da allevamento. In Svizzera abbattono un lupo per ogni tot. di pecore mangiate...personalmente non mi sembra una gran trovata, ma il problema, qui in Italia esiste, ed andrà trovata sicuramente una soluzione, sperando che sia la meno cruenta possibile.
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da Duccio » 08 gen 2010, 12:03

La politica degli abbattimenti credo che vada valutata da un punto di vista politico, conservazionistico, e gestionale.
Da un punto di vista conservazionistico, l'abbattimento ci può anche stare, soprattutto per una specie che in assenza di bracconaggio e in condizioni ambientali favorevoli, dimostra di avere una vitalità superiore alle attese.
Da un punto di vista politico gli abbattimenti possono servire demagogicamente a calmare gli animi e a far vedere che le istituzioni sono vicine alle categorie danneggiate. Attualmente la comunità europea non vede di buon occhio gli abbattimenti, mentre alcuni stati membri, la Francia, li autorizza. Questo ha fatto scaturire una serie di battaglie legali, che attualmente danno ragione all'Europa, per cui la Francia ogni anno è condannata a pagare delle pesanti sanzioni.
Da un punto di vista gestionale gli abbattimenti sono insignificanti per il contenimento dei danni e costano molti soldi. Nelle Alpi Francesi, dove la visibilità non è certo quella delle nostre colline o degli ambienti mediterranei, per ogni abbattimenti si calcola che sono necessari circa 50-60 giorni/uomo, che se remunerato, sono tanti soldi. La Francia inoltre non riesce nemmeno a abbattere gli animali previsti, proporio per le difficoltà di cui sopra. Quindi ora sono stati autorizzati i pastori, ma con una serie di difficoltà che non sto a descrivere, e che crea delle situazioni paradossali visto che i pastori hanno gli animali a cavallo tra la francia e l'italia e il lupo non si fa scrupolo a passare da una vallata francese ad una italiana.
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da pigrofalco » 11 gen 2010, 15:56

Duccio ha scritto:[...]
Da un punto di vista gestionale gli abbattimenti sono insignificanti per il contenimento dei danni e costano molti soldi.

ecco questo forse è un concetto interessante da sviluppare, vale a dire se il lupo ucciso da solo e/o in branco tramite fucilata funzioni da imprinting educativo nei confronti del resto del branco contro le predazioni su domestici.Seguendo il ragionamento di Duccio e i dati su cui si basa la risposta sarebbe no.Ma anche secondo una logica alla portata di chiunque non sia un addetto la risposta sembra la stessa, infatti perchè occorra uno stimolo ad apprendere qualcosa di preciso è necessaria una correlazione diretta tra questo qualcosa e il fatto in relazione al quale si vorrebbe che lo stimolo funzionasse, così appare del tutto pleonastica la funzione 'educatrice' nei confronti del resto del branco dell'uccisione di un componente durante una battuta o un appostamento a meno che lo stesso non sia effettuato nei pressi del gregge oggetto di predazione, e anche qui tale azione preventiva sarebbe assai problematica.Ove il fatto fosse ulteriormente validato con ricerche sul campo il messaggio ineludibile della inutilità delle uccisioni 'spot' potrebbe farsi largo nella selva di luoghi comuni dell'ignoranza che affliggono il dibattito sulla convivneza con il lupo.
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Re: Riapertura caccia al lupo in Svezia

Messaggio da Duccio » 11 gen 2010, 22:02

E' chiaro che se l'abbattimento riguarda un giovane in dispersione specializzato sui domestici (i cosidetti "cattivi ambasciatori") può sortire degli effetti, anche positivi, sulle predazioni; se viene fatto su un adulto riproduttivo che magari "passa da quelle parti", ma non ha una ecologia improntata sul consumo di prede domestiche, può avere un effetto addirittura negativo, liberando un territorio ad animali meno esperti e non capaci di predare selvatici. Purtroppo è così difficile osservare i lupi che è grassa se riescono ad abbatere quelli previsti nel piano di abbattimento (infatti in francia non ci riescono quasi mai) che pensare di fare una selezione degli animali da abbattere è pura utopia. Ripeto: gli abbattimenti così concepiti hanno semplicemente una funzione demagogica.
Inoltre un lupo morto ha poco da insegnare e non credo che gli animali vicini capiscano la lezione che vogliamo passare.
Sarebbe quindi molto più valido da un punto di vista etologico poter colpire gli animali con un proiettile di gomma che provoca forte dolore all'animale colpito. Ancora meglio poterlo colpire nella fase di preparazione alla predazione. Tecniche simili sono usate in nord america; si tratta del C.T.A. conditioned taste adversion che prevede di dotare pecore ed altre potenziali prede con collari in grado di rilasciare sostanze come il cloruro di litio, che provocano una forte reazione di vomito agli animali senza danneggiarli. Da molti anni viene sperimentata con risultati alterni sui Coyotes, qualcuno ci ha provato anche sul lupo: http://www.conditionedtasteaversion.net/
Personanalmente sono stato sempre affascinato da questo metodo che però per poter funzionare dovrebbe però essere applicato su larga scala, su una moltitudine di animali e quindi con costi e complicazioni gestionali molto forti, anche perchè la popolazione di lupo italiana ha un forte turnover e molti lupi estremamente mobili.
ciao, d
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