cani da pecora

Lupo e zootecnia. Una convivenza possibile?
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Orlando
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Re: cani da pecora

Messaggio da Orlando » 13 ott 2008, 09:57

Duccio ha scritto:Ciao, la Svizzera è una realtà diversa.
Qui da noi c'è la più alta densità di cacciatori, ma anche di bocconi avvelenati.
Proprio stamani ero da un pastore che porta ancora gli animali in transumanza tra Cima Tauffi e il Lago Scaffaiolo (Appennino pistoiese). Si tratta di pascoli che vengono dati in concessione dalla Comunità Montana. Prima era la pacchia, perchè venivano portati su e ricoverati solo la notte, a costo praticamente zero. Ora, di giorno si verificano continue predazioni.
Non esistono recinti, anche perchè sono proprietà pubbliche estese per ettari ed ettari.
La zona è frequentata da tantissime persone: cacciatori, fungaioli, escursionisti, bikers....
I cani in un contesto del genere sono ingestibili, anche se le persone fossero informate.
ciao, d.


Hai l'esperienza diretta dalla tua e ascolto con piacere quello che racconti..
Pero' lasciami dire che se il problema delle predazioni c'è e non credo si possa risolvere ne' lasciando tutto il peso sugli allevatori , ma neppure abbattendo i lupi.
Allora serve una collaborazione piu' generale e lo sforzo di cammbiare le proprie abitudini e imparare regole di convivenza nuove con l'ambiente. Se il lupo era quasi estinto e il pascolo veniva fatto senza protezione ...adesso il predatore è tornato e le regole vanno cambiate.

Se gli allevatori si sforzano di proteggere i loro greggi con i cani da pecora , penso fra l'altro che non vi siano altre alternative, allora cacciatori ,mountain bikers e fungaioli si sforzino di imparare a convivere con questa nuova realta' :idea: :) !!!

Qual è l'alternativa .... :roll: .... !!??

Saluti
Ognune allarte se e le pecore a ju lupe
Antico proverbio dellentroterra Abruzzese

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bucaneve
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Re: cani da pecora

Messaggio da bucaneve » 13 ott 2008, 11:09

dei cani ben selezionati ed equilibrati sanno ben distinguere l'innocuo viandante dal malintenzionato. Fermo restando che bisogna tenersi alla larga dalle greggi, basta ascolatare il loro campanellio ed evitare l'incontro. Posso pero' portare una mia piccolissima testimonianza, sara' anche un caso isolato, ma quando ero piccola vicino casa mia c'era un grande gregge di pecore e capre e tre quattro cani p.maremmani di quelli con le orecchie tagliate. Il capobranco era enorme, intelligentissimo, bellissimo, si chiamava Leo. Tutti lo conoscevano. La gente andava in quel parco persino con i loro cani evitando il gregge, anche io andavo con il mio cane. Leo spessissimo appena percepiva la presenza di una persona con il cane arrivava al trotto per scortarci fuori dal suo range e dalle pecore. Era un cane meraviglioso per la sua indole perfettamente integrata in quel contesto. Tutti lo adoravano, talvolta quando si allontanava per pochi minuti dal gregge approcciava anche del gioco con i cani padronali per poi tornare subito al suo lavoro. Un giorno andai con una mia amica e il suo cane terranova di appena 1 anno di eta'. Incappammo per sbaglio vicino il gregge. Il terranova appena vide le pecore comincio a correre dietro il gregge all'impazzata, le pecore si sparpagliarono fuggendo, Leo che era di vedetta su una collinetta sotto gli alberi, appena vide il pericolo scatto' all'azione, fu un attimo e il terranova si vide arrivare addosso il maremmano infuriato, il quale con il suo comportamento allontano' tempestivamente il terranova che si spavento' e ritorno' di corsa verso di noi fuggendo evitando cosi di essere attaccato. Leo capi immediatamente che il terranova non cercava il conflitto, cosi gli basto' intimarlo di andare via dal gregge, e cosi fece. Non gli torse un pelo, lo lascio andare senza morderlo perche' in quella circostanza non vi era bisogno, il solo suo arrivo basto' per far fuggire spaventato il terranova a gambe levate. Questo per dire, che se un cane e' ben selezionato ed e' equilibrato non e' pericoloso per nessuno. Leo per me e' un esempio eccellente di un cane da lavoro che sa fare il suo mestiere. Un cane bellissimo che tutti i cani padronali rispettavano, persino quelli piu' spavaldi lo temevano, senza che lui abbia mai aggredito nessun cane, gli bastava la sua imponenza e la sua postura dignitosa, era autorevole, sicuro di se', ma mai aggressivo verso nessuno. Tante volte mi e' capitato di incontrarlo per il parco e tante volte mi ha scortato accompagnandomi. Si faceva anche accarezzare tranquillamente fuori dal gregge, ma quella volta ha dimostrato di essere un vero cane da pastore. In un attimo si e' trasformato, da docile cagnone socievole a guardiano inflessibile. Non l'avevo mai visto sotto quella veste, fu impressionante per il coraggio di affrontare un terranova, e la velocita' con cui entro' in azione.
Forse e' un caso isolato, ma Leo per me restera' sempre un esempio di come deve essere un vero cane da pastore.

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ljuba
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Re: cani da pecora

Messaggio da ljuba » 13 ott 2008, 15:55

Non è un caso isolato il tuo Bucaneve, racconti come questi se ne sentono tanti nell'ambiente agropastorale; anche a me è capitato di recente un caso simile sui monti della Calvana: c'è un gregge ben custodito da dei pastori abruzzesi, da lì passa anche un sentiero percorso da escursionisti, gente in bici, (ahimè cacciatori...), ecc. ecc. I cani non aggrediscono mai nessuno, si limitano ad abbaiare circondando il gregge per dissuadere i passanti dall'avvicinarsi alle pecore.
Una notte di qualche mese fa però questi cani si sono trovati a combattere coi lupi e hanno difeso egregiamente le pecore; credo anch'io che l'uso di questi cani sia l'unico mezzo valido per difendersi dalle predazioni.
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Re: cani da pecora

Messaggio da zebbocaster » 16 ott 2008, 14:07

Grazie Bucaneve per questa splendida storia! Non credo assolutamente che Leo sia un caso isolato, anzi ritengo che sia l'archetipo del Pastore Maremmano Abruzzese: la tua descrizione di un cane imponente, dignitoso, autorevole, sicuro di sé e mai aggressivo è assolutamente perfetta. E anche l'intelligenza di saper distinguere tra un cucciolone un po' svampito e giocherellone e un vero pericolo, e la capacità di decidere autonomamente come gestire l'uno e l'altro, è tipica di questi cani stupendi.
Decisamente, i pastori d'Abruzzo ci hanno saputo fare!

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bucaneve
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Re: cani da pecora

Messaggio da bucaneve » 16 ott 2008, 15:17

grazie per aver condiviso il mio racconto. Sono contenta di aver potuto onorare quel cane dopo tanti anni. Leo e' rimasto nei miei ricordi piu' belli. E se lo merita proprio di esser onorato. In effetti erano docili con tutti noi anche gli altri cani al suo seguito nello stesso gregge. Spesso ci venivano incontro trotterellando e approfittavano di una grattatina sulla testa. Poi ormai ci conoscevano e quando arrivavano verso di noi uscendo fuori dal gregge alcuni di loro lo facevano scodinzolando con un espressione rilassata e quasi sorridente (almeno a me sembrava cosi). Talvolta quando incontravo Leo che mi veniva incontro e poi mi scortava mi sentivo persino io stessa al sicuro. Camminava incredibilmente accanto a me come fosse il mio cane. Una volta l'incontrai e lui come sempre si avvicino', io lo accolsi con una carezza sulla testa e parole gentili, poi arrivarono ad un tratto delle persone che io non conosevo e avevo mai visto prima e che neanche lui probablmente conosceva. Leo decise in quel momento di starmi accanto senza lasciarmi un attimo, ebbi quasi l'impressione che stesse in quel momento proteggendomi da quelle persone estrenee, forse senti' da parte mia diffidenza. Da loro infatti non ando', le teneva sott'occhio con fare placido e tranquillo ma rimase tutto il tempo vicino a me, riuscendo in quel modo a tenerle lontane, accompagnandomi finche' quelle persone rimasero indietro.
Quando seppi della sua morte per me fu un grosso dispiacere.
Forse sono tutti cosi' i pastori abruzzesi, e lo spero tanto, perche' sarebbero davvero la rappresentanza di un modello perfetto di cane da lavoro. Pero' per me Leo era Leo. Era troppo bello vederlo in quel contesto agropastorale. Era padrone del territorio, riflessivo e mai impulsivo. Era un cane che ragionava sempre. Poi un giorno mori', e poco dopo il gregge ando' via da quel parco per non farvi piu' ritorno. Ma Leo restera' vivo per sempre nei miei ricordi come il piu' bel cane da pastore che abbia mai visto e conosciuto. E sono contenta di poter onorare la sua memoria attraverso questo forum.

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Re: cani da pecora

Messaggio da ljuba » 17 ott 2008, 16:56

Il pastore abruzzese è proprio così... io ho una femmina di nome Bianca di quasi 3 anni, proveniente dall'ambiente pastorale, è proprio nata "nella rete" e ha fatto la guardia alle pecore, insieme al resto del suo branco fino ai 7 mesi circa, quando l'abbiamo presa noi.
E' un animale DOLCISSIMO ed estremamente affettuoso, però è anche una sentinella e una guardiana non da poco!
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Re: cani da pecora

Messaggio da Duccio » 20 ott 2008, 10:41

Ciao a tutti.
Siamo tutti d'accordo che l'uso dei cani da pastore sia senza dubbio uno dei sistemi migliori per la difesa delle pecore.
Ma teoria e pratica sono molto distanti.
Ho avuto modo in questi giorni di parlare con moltissimi pastori molisani ed abruzzesi e ho avuto conferma di una serie di considerazioni:
1) esiste una grossa differenza tra pastori e allevatori. In Abruzzo sono pastori, e passano la loro giornata insieme alle pecore. In Toscana e in Italia sett. sono allevatori e nella maggior parte dei casi svolgono durnte la giornata una serie di attività legate alla conduzione agricola dell'azienda. Il cane, anzi la squadra di cani, funziona insieme al pastore, che lo incita quando arriva il predatore e lo chiama quando passa qualche persona.
2) da un punto di vista culturale ho riscontrato delle differenze significative tra i pastori dell'Italie centrale ed i nostri. C'è molta rassegnazione, i pastori sono rassegnati a fare una vita disagiata ed ai limiti della società. Nella loro rassegnazione è accettata anche la perdita di qualche capo per il lupo (a tal proposito mi hanno confermato quasi tutti, che nonostante l'uso di cani da pastore le predazioni ci sono sempre, anche se numericamente limitate). I collaboratori del pastore (solo quelli più grossi li possono avere), chiamati "servi pastori", sono bulgari o macedoni che vivono in baracche in montagna insieme alle pecore, in condizioni indescrivibili. Quando l'allevamento è più piccolo è il pastore a fare questa vita.
3) esiste un vero e proprio equilibrio, per il quale il pastore accetta la presenza del lupo e qualche perdita di capi, i rari "gitanti" accettano la presenza di cani da guardiania, la popolazione di lupo "accetta" qualche perdita per uccisione diretta, a fronte della possibilità di integrare la dieta con un pò di pecore..... Sparo, mai boccone avvelenato. E' un equilibrio che da noi non esiste, principalmente per motivi culturali e di uso del territorio.
4) i cani lavorano come una squadra. Oltre al mastino abruzzese vengono impiegati volpini (cani sveglia o cani "campanellino") e "lupi", dei cani di mezza stazza "toccatori", che aiutano a condurre le pecore. La selezione degli animali è continua, fin dalla nascita dei cuccioli, si selezionano quelli più grandi e forti, e prosegue poi con la soppressione o l'allontanamento dei cani adulti che non lavorano bene. Questi ultimi poi vanno a confluire nella popolazione di cani randagi che girano alle porte dei paesi e nei pressi delle discariche. Le femmine sono selezionate negativamente. Il gruppo di cani è generalmente composto da più maschi e poche femmine. Ogni cane ha il suo ruolo. Per questo viene tenuto anche un cane vecchio che conosce meglio il territorio e i momenti a rischio.
5) i cani sono abbastanza autosufficienti: cacciano frequentemente lepri e ungulati, e per il resto mangiano scarti di macellazione. Questa avviene per la maggior parte dei casi in modo tradizionale, senza troppe attenzioni alle norme sanitarie.

Ho sentito poi storie molto particolari. Ad esempio un pastore del PNALM che ha avuto predazioni sia da lupo che da orso, mi raccontava che tempo fa un lupo arrivò nel suo pascolo e si avvicinò ad una capra. Questa non ha avuto paura. Il lupo è andato vicino ed ha iniziato a leccarla, come se fosse un cucciolo.... solo a qual punto il pastore ha dato l'avviso ad i cani che sono intervenuti.

E' un mondo tutto particolare, molto affascinante ma di grande miseria, assolutamente anacronistico e non esportabile.
Ho cercato di immaginare come traslare questa esperienza da noi, ma potete capire quali sono le difficoltà.

In ogni caso qualcosa si può riprendere: a breve partirà una collaborazione tra il CSDL, alcuni pastori abruzzesi e molisani e le associazioni allevatori toscane. Ma di questo ne parleremo a breve.

ciao, d.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

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Re: cani da pecora

Messaggio da bucaneve » 20 ott 2008, 14:49

in effetti forse il miglior mezzo e' spingere le amministrazioni pubbliche a risarcire gli allevatori con adeguati e tempestivi indennizzi. Riflettendo, se una persona cade in strada per una buca sull'asfalto e si fa male, ha diritto a risarcimento da parte del comune che ha la responsabilita' di gestire la strada al meglio al fine di garantire la sicurezza pubblica. Lo stesso vale per la fauna selvatica. Se un animale selvatico arreca danno a qualcuno, o a qualcosa, si dovrebbe avere il diritto di essere risarciti.
I cani sono sicuramente utili, ma non sono robot, hanno i loro limiti. Per cui e' inutile farsi la guerra tra gli allevatori e chi protegge il lupo, diventa una guerra tra poveri.

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Re: cani da pecora

Messaggio da DanieleC » 21 ott 2008, 12:58

bucaneve ha scritto:in effetti forse il miglior mezzo e' spingere le amministrazioni pubbliche a risarcire gli allevatori con adeguati e tempestivi indennizzi. Riflettendo, se una persona cade in strada per una buca sull'asfalto e si fa male, ha diritto a risarcimento da parte del comune che ha la responsabilita' di gestire la strada al meglio al fine di garantire la sicurezza pubblica. Lo stesso vale per la fauna selvatica. Se un animale selvatico arreca danno a qualcuno, o a qualcosa, si dovrebbe avere il diritto di essere risarciti.
I cani sono sicuramente utili, ma non sono robot, hanno i loro limiti. Per cui e' inutile farsi la guerra tra gli allevatori e chi protegge il lupo, diventa una guerra tra poveri.


Certo Bucaneve....ti quoto,il problema è tutto li'!!!

Salvaguardare gli allevatori = Salvaguardare i Lupi.


saluti Daniele.
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
Natura e fotografia naturalistica.
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Re: cani da pecora

Messaggio da bucaneve » 21 ott 2008, 13:54

allora toccherebbe organizzare delle petizioni per chiedere maggior attenzione agli indennizzi, perche' la fauna selvatica appartiene allo Stato le istituzioni amministrative dovrebbero occuparsene sia per la sua conservazione e protezione sia per la tutela delle persone.


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