cani da pecora

Lupo e zootecnia. Una convivenza possibile?
Rispondi
Avatar utente
ljuba
Utente Attivo
Messaggi: 116
Iscritto il: 23 set 2008, 02:07
cani da pecora

Messaggio da ljuba » 08 nov 2007, 20:09

Mi chiedo se questi allevatori in provincia di Firenze, che subiscono le aggressioni dei lupi, si avvalgano o no dell'aiuto dei cani da difesa del gregge. Io so che non esiste un deterrente migliore contro le predazioni dei lupi, dei cani pastori maremmano-abruzzesi. Certo non quelli delle expo canine di belezza(....). Se a qualcuno interessa, consiglio di andare a dare un'occhiata al sito www.canidapecora.it  , tra l'altro sono praticamente in regalo agli operatori del settore !!
Ciao Ljuba.
 
Piu' conosco gli uomini , piu' amo le bestie.

Avatar utente
Duccio
Presidente Canislupus Italia
Messaggi: 6227
Iscritto il: 24 ago 2008, 14:52
Re: cani da pecora

Messaggio da Duccio » 09 nov 2007, 22:34

ciao, il problema non è così semplice. Alcuni allevatori, in particolare sardi, utilizzano cani da pastore, anche in numero elevato (un pastore vicino a scarperia ha 22 maremmani). I risultati sono buoni, ma chiaramente non può essere una soluzione adatta a tutti, in particolare per quelle aziende poste in zone turistiche o antropizzate dove l'aggressività tipica di un buon cane da guardiana crea grossi problemi. Nel comune di Figline ho viistato proprio oggi una grossa azienda dove pascolano circa 1000 pecore con oltre 20 maremmani, ma in questo caso l'allevatore mi dice che i danni sono elevatissimi comunque, con attacchi continui. Quando il gregge è molto grosso e il pascolo non delimitato si formano tanti gruppetti di pecore e i cani hanno difficoltà a controllare gli animali. Purtroppo non esiste una panacea per tutti i mali, certo che la prevenzione appare come un passo non più rimandabile per la zootecnia toscana e i margini per la mitigazione del conflitto ci sono, ma il problema è di tipo culturale (molti si rifiutano di cambiare le modalità di allevamento e comunque di farsi dare dei consigli) e logistico, perchè alcune aziende hanno una organizzazione che mal si presta a questo tipo di interventi.
 
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

Avatar utente
Duccio
Presidente Canislupus Italia
Messaggi: 6227
Iscritto il: 24 ago 2008, 14:52
Re: cani da pecora

Messaggio da Duccio » 09 nov 2007, 22:51

Dimenticavo che nella legge recentemente entrata in vigore in Toscana (LR26/05) e nel relativo regolamento attuativo, non si comprende il cane da pastore tra le spese che possono beneficiare del contributo regionale. Del resto nella legge precedente si comprendeva, ma solo per acquisto di cani da guardiania  "certificati". Purtroppo non esiste una certificazione dei cani (se non il pedigree che non c'entra niente con le attitudini al lavoro, anzi), per cui non credo che qualcuno abbia avuto contributi per i cani, anche in passato. Della questione ne parlai anche ad un interessante convegno sul Gran Sasso con il Presidente dell'associazione Cane da Gregge Abruzzese, ma poi con il cambiamento della legge e con il non inserimento del cane tra gli strumeni di prevenzione, la cosa si è chiaramente fermata.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

a.giovannozzi
Re: cani da pecora (feedback)

Messaggio da a.giovannozzi » 10 nov 2007, 03:02


 

 
Il problema di difendere il Bestiame dall' attacco dei predatori, é un problema complesso ed articolato con cui ahimé un sempre maggior numero di realtà rurali nonché di  direzioni di Parchi Nazionali in diverse Regioni italiane si stanno sempre più confrontando... E' indubbio che con il passare del tempo, la questione del "conflitto" Allevatori/predatori sarà sempre meno rinviabile. Questo almeno a mio modesto avviso.
In realtà, benché alcune Organizzazioni ambientaliste abbiano nel recente passato agitato il vessillo del cane da guardiania come panacea a tutti i mali, l'efficacia nell'adottare cani in funzione preventiva e dissuasiva nei confronti dei predatori, e dei lupi in particolare, risiede molto nella  tipologia d'Allevamento.
Mi spiego meglio: il piccolo allevatore amatoriale con pochi capi (10-20 max), può pensare di risolvere il problema con la presenza di un cane pastore in quanto , pochi esemplari sono facilmente proteggibili. La notte, possono essere ricoverati tutti nello stesso posto senza che questo dìa nell'immediato, insorgenza di malattie per l'eccessivo sovraffollamento.
Considera oltretutto quanto costa ogni cane tra vaccinazzioni, chip, eventuale sterilizzazione, visite veterinarie, croccantini, macinato di carne ecc.
Altro discorso si pone per altre tipologie d'allevamento quali ad esempio grandi allevamenti o più semplicemente allevamenti di Razza in selezione dove, per ovvie ragioni, si deve disporre di più spazi e recinti per tenere i capi separati, dunque difficilmente controllabili da un solo cane per quanto addestrato possa essere.
La vulnerabilità delle greggi e del Bestiame in genere, si accentua nei mesi estivo-autunnali quando, a causa del caldo, soprattutto gli Ovini preferiscono alimentarsi al pascolo notturno con maggior fresco soprattutto in ambienti collinari o pedemontani. . Ed è in tale situazione che, il Bestiame domestico al pascolo, in concomitanza con i ritmi di ecologia dl lupo,  si trova in situazione di maggior vulnerabilità. .
Il problema del conflitto Allevatori / predatori è vecchio di circa 14.000 anni, ma oggi non si arriverà mai ad una soluzione duratura se non si considererà in modo un pò diverso dall'attuale, la Gestione Integrata del Territorio
Ciao
 
Alex
 
 
 
Post originale di ljuba




Mi chiedo se questi allevatori in provincia di Firenze, che subiscono le aggressioni dei lupi, si avvalgano o no dell'aiuto dei cani da difesa del gregge. Io so che non esiste un deterrente migliore contro le predazioni dei lupi, dei cani pastori maremmano-abruzzesi. Certo non quelli delle expo canine di belezza(....). Se a qualcuno interessa, consiglio di andare a dare un'occhiata al sito www.canidapecora.it  , tra l'altro sono praticamente in regalo agli operatori del settore !!
Ciao Ljuba.
 


Avatar utente
ljuba
Utente Attivo
Messaggi: 116
Iscritto il: 23 set 2008, 02:07
Re: cani da pecora

Messaggio da ljuba » 10 nov 2007, 10:42

Che cosa intendi per "gestione integrata del territorio"?
Spero NON la caccia di selezione eh...?
Piu' conosco gli uomini , piu' amo le bestie.

Avatar utente
pigrofalco
Consigliere Canislupus Italia
Messaggi: 6066
Iscritto il: 23 set 2008, 02:08
Località: Firenze
Re: cani da pecora

Messaggio da pigrofalco » 10 nov 2007, 11:34

salve,

interessante il dibattito, pongo alcuni quesiti:



1)L'obbiettivo REALISTICO di una politica preventiva d'eccellenza è quello di far tendere a zero le perdite da predazione o di limitarle ad un minimo COMUNQUE FISIOLOGICO?



2)E quindi:l'uso di recinzioni multifilo elettrificate è in grado - ove manutenuto correttamente e costantemente (ma con quali costi complessivi comparato ad altre forme di tutela, ex il cane da pastore?) - di impedire SEMPRE l'entrata dei lupi?



3)Dopodichè, il pastore abruzzese e la sua selezione plurisecolare nell'attività di guardiano in ambiente a densità "lupina" (lupesca, lùpica?!!) più alta di quella attuale ne farebbero apparentemente un degno elemento nella salvaguardia dell'economia degli allevamenti.Tale selezione infatti dovrebbe verosimilmente aver implicato un calcolo costo beneficio concreto e inequivocabile e  verrebbe da pensare che se tale razza resiste nella purezza delle sue peculiarità e ha vissuto negli anni a fianco di chi campava di pastorizia la  convenienza nel farvi riferimento come ausilio dovrebbe potersi osservare anche oggi.Dove sbaglia chi fa una riflessione come questa?Ovvero:perchè chi ancora oggi utilizza il pastore abruzzese come unico metodo preventivo per greggi di centinaia di capi non dovrebbe poter quagliare la pagnotta a fine mese, atteso che ciò è avvenuto per secoli più duri e più bui di questo?



i lupi sono presumibilmente gli stessi dal punto di vista etologico, così come le pecore e i cani, dunque sono forse gli adempimenti burocratici e fiscali a incidere pesantemente e a ridurre il margine di guadagno dei pastori, a far sì cioè che a parità di numero di pecore predate oggi il danno reale sia maggiore di "ieri" ?



vero che "ieri" il Lupo non era protetto e che quindi al danno si poteva rispondere tentando l'eliminazione della causa, ma chiedo a Duccio se realisticamente

lui creda che i pastori osservino oggi tale prescrizione in maniera molto maggiore di "ieri", visti anche i provvedimenti presi negli ultimi 30 anni nei confronti dei responsabili di uccisioni illecite di lupo.



insomma ben vengano le recinzioni che consentono di minimizzare le perdite, ma per secoli pastorizia (cani da pastore + pecore) e lupi hanno convissuto, con densità medie del predatore certo maggiori di quelle attuali, perchè oggi non dovrebbe essere possibile? 




Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."

Avatar utente
ljuba
Utente Attivo
Messaggi: 116
Iscritto il: 23 set 2008, 02:07
Re: cani da pecora

Messaggio da ljuba » 11 nov 2007, 09:13

insomma ben vengano le recinzioni che consentono di minimizzare le perdite, ma per secoli pastorizia (cani da pastore + pecore) e lupi hanno convissuto, con densità medie del predatore certo maggiori di quelle attuali, perchè oggi non dovrebbe essere possibile? 


Infatti! E' proprio quello che mi chiedo anch'io.
Tanto più che so, che addirittura vengono esportatti in America i nostri cani abuzzesi, per usarli con i coyotes.... Si vede che proprio così scadenti non devono essere!
Per quanto riguarda invece ,il discorso che i pastori sardi, non usano i cani perchè in Saredegna il lupo non c'è mai stato e loro non conoscono altro modo di fare allevamento, beh, credo proprio che dovrebbero svegliarsi e realizzare che questo è l'Appennino e non il Gennargentu e quindi che si adeguino, altrimenti possono sempre tornare in Sardegna !!!!
Inoltre, se è vero che ingiusto ciò che prevede la nuova legge, a proprosito delle spese d'acquisto del cane, è anche vero che l'Associazione cani da gregge abruzzese, i cani li regala ai pastori. Dopo è ovvio che dovranno pensarci loro al mantenimento.  Se qualcuno mi regalasse un'auto per andare al lavoro, lo ringrazierei tantissimo, certo che la benzina  e il bollo me lo pago da sola però...!
Ciao Ljuba
Piu' conosco gli uomini , piu' amo le bestie.

MastinoAbruzzese
Re: cani da pecora

Messaggio da MastinoAbruzzese » 11 nov 2007, 10:59

In Italia , per fortuna , esiste una cultura ed una esperienza millenaria di convivenza fra uomini-greggi-lupi....da sempre abbiamo confissuto e difeso le greggi in periodi in cui i lupi erano molti di piu' e ben piu' affamati di ora.
Abbiamo dimenticato tutto ...o forse fa' solo fatica ( ....lo capisco... )  ricordarselo   !!!
Capisco che fra lasciare i greggi incustoditi al pascolo oppure pensare alla loro difesa dai predatori .....c'è differenza !!!
Ma i predatori sono sempre esistiti e le greggi sono sempre state difese , perche' non riprendere a coltivare sane abitudini ,  in alcune zone , dimenticate !!
Ciao

Avatar utente
Duccio
Presidente Canislupus Italia
Messaggi: 6227
Iscritto il: 24 ago 2008, 14:52
Re: cani da pecora

Messaggio da Duccio » 11 nov 2007, 22:11

Qualche anno fa ho auto modo di parlare con dei pastori della Bucovina (carpazi rumeni) che mi dicevano che accompagnando il gregge insieme ad un buon cane da guardiania non avevano grossi problemi di predazione, anche in aree veramente fitte di lupi. E anche da noi ricordo di un pastore che abitava vicino Londa, quindi in una delle zone del nostro Appennino a massima denistà di lupi, che con un meticcio pastore scozzese - pastore tedesco e qualche maremmano, riusciva a convivere in quel contesto, accompagnando sempre il gregge con i propri cani. Una volta era risciuto anche a riprendere una pecora dalla bocca di un lupo. E succede anche in italia centrale. Ma il problema è che tali forme di conduzione del gregge sono ormai anacronistiche  e insostenibili economicamente. Un pastore non può permettersi di stare tutto il giorno con le pecore e controllare il lavoro del cane. La pastorizia rende sempre meno e quindi i pastori devono ottimizzare il tempo, avere più animali, meccanizzare la mungitura (per le razze da latte) e oltre a questo, andare in giro per gli uffici vari per le pratiche e finanziamenti... Senza contare che chi alleva razze da carne non ha necessità di ricoverare gli animali per la mungitura e quindi imposta la propria azienda con pascoli anche distanti e niente ricoveri per la notte. Di fatto sono proprio questi gli allevamenti più dannegiati.
Credo che un margine di mitigazione del conflitto ci sia, eccome, ma rimarrà sempre un problema come è da sempre. Quello che non va è che il costo della conservazione della specie sia a carico solo di queste categorie. Se in contesto democratico la collettività decide che la biodiversità è un bene irrinunciabile, è bene che ci siano le risorse per fare prevenzione e  assicurare rimborsi.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

Avatar utente
pigrofalco
Consigliere Canislupus Italia
Messaggi: 6066
Iscritto il: 23 set 2008, 02:08
Località: Firenze
Re: cani da pecora

Messaggio da pigrofalco » 13 nov 2007, 14:25

Ineccepibile questo, il costo della biodiversità non può essere pagato  dagli allevatori, trovare i soldi per indennizzare completamente e velocemente il danno sembrerebbe dovuto più che opportuno, anche a fronte dei soldi elargiti ad esempio per le richieste danni alle colture da parte degli ungulati.
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."


Rispondi

Torna a “Conflitto lupo - attività economiche”