Claudio Mangini

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Claudio Mangini

Messaggio da franco » 28 ott 2010, 16:44

Ciao, sono in contatto con Claudio Mangini per vari motivi di tipo cinofilo e non lupofilo. Vorrei chiedere a voi se potete dirmi qualche cosa su questo personaggio. Ho visto che ha frequentato il forum per un certo periodo e mi è parso di capire che qualcuno di voi lo conosce. Fino ad ora ho avuto una impressione mediamente positiva ma vorrei un vostro parere. mi pare uno molto pieno di se ma se questo è accompagnato ad una effettiva bravura non mi da fastidio.
Ciao
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DanieleC
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Re: Claudio Mangini

Messaggio da DanieleC » 28 ott 2010, 19:32

Per quanto mi riguarda ......un gran chiaccherone,pieno di se',è uno che gli piace apparire,
Si vanta di aver fondato.....un'associazione..con 25.000 iscritti....a settembre (ora saranno 50.000 :mrgreen: )
ho avuto modo di assisteree ad una specie di bo'non so' neeanche io come definirla....riunione presentazione del ritorno del lupo a a Montioni (LI-GR)) Lupus in festival...!!!
15 persone compreso il sindaco assessore e organizzatori,come pubblico vi erano 4-5 persone me ed un amico compreso... :)
dove lui si spacciava per esperto di lupi..... :D
e non ti dico quello che ha detto durante il suo intervento...((ho preso qualche appunto,appena li ritrovo...te li mostro)
Insomma a me questo tipo non piace ,e come puoi vedere le sue radici ..qui non attaccano....
aspetta comunque altri pareri....:-) :D

ciao
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
Natura e fotografia naturalistica.
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Re: Claudio Mangini

Messaggio da pigrofalco » 29 ott 2010, 14:34

Tecnicamente un megalomane con manie di grandezza nonchè mitomane, innsestate su una base effettiva di conoscenza del mondo cinofilo e in parte anche lupofilo.Molti suoi annunci, direi la maggior parte, sono rimasti senza alcuna dimostrazione, dal libro di suo pugno che sarebbe uscito a momenti al filmato, fatto utilizzando una pecora viva e legata, di una lupa che con un balzo la prendeva e portava via.....soggetto che naviga a mio avviso millantando e costruendo poi network e reti sociali sulle millantazioni, emblema interessante del detto 'racconta, racconta (cazzate) che alla fine diventeranno realtà...'
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."

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Re: Claudio Mangini

Messaggio da franco » 29 ott 2010, 14:59

Minchia,
avevo intuito qualcosa del genere ma non mi aspettavo tanto...
Ok mi farete risparmiare un sacco di tempo
Attendo altri commenti ma già i vostri mi saranno molto utili
Grazie e continuate
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Re: Claudio Mangini

Messaggio da Duccio » 30 ott 2010, 22:45

Ciao Franco e ciao tutti, sono inaspettatamente a casa in anticipo causa influenza moglie... sigh mi son perso la gita a Sasso Fratino...
Da domani aspettatevi i racconti del campo, bellissimo almeno per i primi 2gg.

Claudio Mangini è una persona seriamente disturbata e potenzialmente pericolosa, lascialo perdere.
Negli ultimi anni ha raccontato una serie di balle incredibili, te ne elenco qualcuna: il film sulla sua storia con i lupi della maremma, il libro sui lupi con i proventi dati in beneficienza, il convegno a firenze, il censimento dei lupi in italia in 1 anno (per questo progetto promise anche un'assunzione a tempo ind a una mia testista...) poi i film girati in mongolia, londra, wolf emergency con tutti i suoi responsabili settoriali e i 30.000 soci in 1 anno, poi ho letto recentemente su un giornaletto mentro ero in sala d'attesa dal veterinario, che avrebbe anche addestrato i falchi per "lady hawk" con michelle pfeiffer, etc etc. Se andate sul web leggete invece storie legali legate a denunce per furto di cani, e altro. Allevatori maremani sono venuti a chiedermi se lo consoscevo e sapevo dove abitava, dicendomi che ha sperperato i soldi della mamma e dalla maremma è scappato con i debiti con tutto il paese....
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

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Re: Claudio Mangini

Messaggio da franco » 30 ott 2010, 22:47

In effetti ha speso quasi tutto lo spazio che ha deciso di dedicarmi elencandomi la sua bravura e quanto lavora con i vip e che rapporto meraviglioso abbia con i suoi cani e che se voglio migliorare il mio devo partire da quello e da quanti gli rubano le idee e le rivendono etc. Ma quando parlando di come interagire con il mio cane gli ho chiesto: "si va bene ma fammi un esempio?" BUM! Sparito. Ho pensato che fosse geloso dei suoi segreti e che vuole guadagnarci il più possibile senza condividere gratuitamente. Invece ora inizio a pensare che sotto ci sia meno di quanto sperassi.
bah, vediamo.
Però se quello che dite a proposito del suo "studio" sul lupo risultasse anche solo in parte vero per l'aspetto cinofilo...ragazzi sarebbe un bel furbo di prima categoria.
Ciao e grazie (anche se attendo ancora altre opinioni)
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Re: Claudio Mangini

Messaggio da franco » 30 ott 2010, 22:51

Duccio ho scritto la mia risposta precedente mentre scrivevi la tua, dunque non avevo letto anche il tuo intervento.
M spiace molto in fondo è una persona che ho conosciuto, virtualmente, ma ho conosciuto.
Ciao
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Re: Claudio Mangini

Messaggio da hycanus » 02 nov 2010, 10:00

Ciao Franco, anch' io avevo a suo tempo richiesto a Claudio informazioni sulla sua associazione (wolfemergency). Mi ha spedito vi mail una serie di documenti che mi ha fatto dubitare veramente della veridicità di quello che proponeva. Eccoli:
Ciao Luca e grazie per averci contattato!

WolfEmergency nasce con il duplice scopo di tutelare la vita del lupo appenninico in Italia ed il lavoro di coloro che ne ricevono un danno (gli allevatori).

Siamo un'Associazione pacifica se non importunata, ma un ariete micidiale nel caso in cui qualche personaggio, politico, commerciale o stampa, approfitti della sua posizione contro il predatore.

Siamo associati a 100%animalisti, a Greenpeace e ad altre associazioni del genere, ma non al WWF che riteniamo intrisa di situazioni poco chiare (finanaziamenti alla ricerca, favoritismi politici etc.), ma pur affine alle nostre ideologie e quindi "sotto osservazione".

Siamo circa 400 persone, dislocate un po' in tutta Italia divisa per aree e per gruppi di lavoro (vedi allegato) con una sede provvisoria a Macerata che presto sposteremo dalle tue parti.

Il nostro scopo è quello di realizzare entro la fine del 2008 un centro di recupero per i lupi, aperto al pubblico e alle scuole, dove poter accogliere soggetti feriti o sequestrati, sull'esperienza dell'amico Marco Aloisi di Semproniano (Gr) - il quale però si occupa di ogni animale selvatico, ed un museo internazionale del lupo (nel senso che esporremo materiale proveniente da tutto il mondo).

In seno alle attività associative ci sono anche varie possibilità di viaggio studio in America, in Francia e in Germania. Per l'Est ci stiamo attrezzando e siamo vicini a chiudere un buon contratto con le Asssociazioni referenti per gli interscambi.

Ad un prezzo più che economico vengono proposti viaggi studio nei centri di ricerca o nei parchi.

Stiamo aprendo un telefono verde per le numerose chiamate che già arrivano sui nostri vari cellulari per le predazioni, ed il nostro scopo primario è infatti di essere tempestivi (a volte riusciamo ad arrivare prima delle ASL) sul luogo "del delitto", come forza d'intervento organizzata in aiuto al lupo e all'allevatore.

Con la provincia di Macerata e con la Regione Marche abbiamo trovato ottimi contatti che ci permettono di snellire le pratiche e avere alcuni finanziamenti che ci permettono di andare avanti negli studi e nel nostro lavoro.

Le prossime "mosse", oltre alla ricerca continua e all'aiuto nei confronti degli allevatori danneggiati, sono: un documentario sul cane da pecora e sul lupo, un giro nelle scuole pubbliche per far conoscere il lupo e la sua vera natura ed il restuaro della nostra sede/museo.

Il tesseramento di WolfEmergency partirà fra qualche giorno: sarà una quota simbolica, adatta a tutte le tasche e uguale per tutti. L'Associazione conta di autofinanziarsi attraverso una serie di maniofestazioni, vendita gadget, seminari e tutto quanto possa essere preso dall'esterno, con esclusione dei contributi governativi in modo da non essere assolutamente allineati ad una forza politica.
Per trovare la tua ideale collocazione, in base alle tue specifiche attitudini o di tempo, ti invito a dare un'occhiata all'allegato e trovare tra i gruppi di lavoro quello che ritieni più aderente alle tue possibilità.
Ringraziandoti ancora ti saluto cordialmente
A presto

Claudio Mangini
339.5384247
Ancora:
WolfEmergency

Lo statuto


DENOMINAZIONE
Articolo 1
È costituita un'associazione denominata "WolfEmergency - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale".
La sede legale dell'associazione è in Macerata.
Il trasferimento della sede legale in Macerata non comporterà modifica statutaria e verrà effettuato con delibera del Consiglio Direttivo.
È fatto obbligo all'associazione dell'uso, oltre che nella denominazione, in qualsivoglia segno distintivo o comunicazione rivolta al pubblico, della locuzione "Organizzazione non lucrativa di utilità sociale" o dell'acronimo O.N.L.U.S.
Articolo 2
L'associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e opera, senza fini di lucro, nel settore della tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente.
Gli scopi dell'associazione sono i seguenti:
• Promuovere con finalità di solidarietà sociale la protezione della natura e della biodiversità e la conservazione dell'ambiente in modo socialmente giusto, equo ed ecologicamente durevole a vantaggio e beneficio delle generazioni presenti e future;
• Promuovere il conseguimento specifico della tutela del lupo selvatico (canis lupus) in tutto il mondo, compresa la ricerca scientifica.
Secondo la filosofia di WolfEmergency, l'associazione affronterà il perseguimento dei propri scopi in una prospettiva mondiale e non strettamente nazionale e regionale.
In particolare, ma senza che ciò costituisca limitazione degli scopi associativi, l'associazione potrà:
1. Organizzare e svolgere azioni dimostrative dirette e non violente in relazione a problemi attinenti agli scopi associativi;
2. Identificare, ricercare e verificare problemi attinenti agli scopi associativi sopra enunciati, sollecitare ed accrescere la pubblica attenzione ed informazione su tali problemi attraverso i mass media e altri programmi educativi, sviluppare e dare esecuzione a programmi di attività allo scopo di raggiungere tali obiettivi;
3. Impegnarsi direttamente, promuovere, sviluppare, organizzare ricerche, conferenze, seminari ed altre attività culturali educative e di istruzione professionale, erogare contributi o premi in denaro sempre nel perseguimento degli scopi associativi;
4. Cooperare con le altre associazioni aventi scopi similari o compatibili, fornire apporto e sostegno ad altre associazioni sempre che ciò sia coerente e compatibile con gli scopi associativi e con il presente Statuto;
5. Promuovere la formazione ed esecuzione di provvedimenti legislativi, proporre e sostenere azioni giudiziali, sempre che tali attività siano coerenti con gli scopi associativi ed il proprio status di organizzazione non lucrativa di utilità sociale;
6. Svolgere tutte quelle attività e tutte quelle operazioni che siano necessarie od incidentali per il conseguimento delle finalità dell'associazione, compresa l'edizione e la diffusione di pubblicazioni, la raccolta e l'accettazione di contributi e donazioni, l'acquisto, l'uso e la disponibilità di beni mobili ed immobili, il contrarre prestiti e l'ottenimento di finanziamenti mediante prestazioni di garanzia su beni o altrimenti;
7. Svolgere qualunque altra attività che sia direttamente o indirettamente connessa con i summenzionati scopi associativi propri di una organizzazione non lucrativa di utilità sociale;
8. Nominare propri rappresentanti.
E' fatto divieto all'associazione di svolgere attività diverse da quelle istituzionali sopra elencate. Essa potrà tuttavia svolgere attività direttamente connesse, ovvero accessorie in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti dal D.Lgs. 460/97 e sue eventuali modifiche e integrazioni.
PATRIMONIO
Articolo 3
Il patrimonio dell'associazione è costituito:
1. da un fondo patrimoniale indisponibile;
2. dalle quote annuali corrisposte dagli associati;
3. dagli avanzi di gestione ritratti della conduzione delle attività istituzionali
4. da donazioni, contributi, lasciti ed erogazioni liberali in genere di privati cittadini, enti privati ed enti pubblici.

Il Consiglio Direttivo può, qualora non lo ritenga conforme ai principi associativi stabiliti dal presente Statuto, rifiutare l'erogazione, in una qualsiasi delle forme sopra citate, di contributi provenienti dai soggetti sopra indicati. In linea di principio, l'associazione, al fine di tutelare la propria indipendenza, non accetta fondi da istituzioni governative centrali e locali e partiti politici.
5. dai proventi derivanti dalle attività connesse, accessorie e strumentali all'attività principale;
6. da eventuali fondi di riserva, costituiti con le eccedenze di bilancio;
7. da beni mobili e immobili ricevuti o acquistati in altro modo consentito dalle leggi italiane.
È fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale per tutta la durata della vita dell'associazione a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o effettuate a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima e unitaria struttura.
È comunque fatto obbligo all'associazione di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle a esse direttamente connesse.
ASSOCIATI
Articolo 4
Il corpo sociale è composto da associati fondatori e associati ordinari, cui competono i medesimi diritti e doveri verso l'associazione. A tutti gli associati, in ragione della loro effettività, è garantito:
• pieno e paritetico diritto di voto su qualunque decisione dell'Assemblea ordinaria e straordinaria;
• la partecipazione alla vita associativa e ai comitati di cui all'art. 9, ultimo comma;
• piena legittimazione alla eleggibilità alle cariche direttive.
L'adesione all'associazione presuppone la piena accettazione da parte degli associati dello spirito e della lettera delle norme statutarie e degli eventuali regolamenti. Gli associati hanno l'obbligo di attenersi alla disciplina associativa e di osservare le deliberazioni assunte dagli Organi dell'associazione.
All'interno dell'associazione vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative. E' espressamente esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa.
È fatto espresso divieto all'associazione di avvalersi, se non gratuitamente, di prestazioni professionali di servizi rese dai propri associati.
ASSOCIATI FONDATORI
Articolo 5
Sono associati fondatori coloro i quali sono intervenuti nell'atto costitutivo o che sono stati nominati quali fondatori fino alla data di approvazione del presente statuto.
La qualifica di associato fondatore è intrasmissibile.
Ciascun associato fondatore esprime un solo voto in Assemblea.
ASSOCIATI ORDINARI
Articolo 6
Qualsiasi persona fisica di età superiore agli anni 18 di nazionalità italiana o straniera può far parte dell'associazione quale associato ordinario, purché il candidato si sia particolarmente distinto, anteriormente alla presentazione della domanda di ammissione, per almeno due anni, in attività a favore degli scopi associativi, contribuendo significativamente con la propria attività allo sviluppo e al successo degli stessi, ovvero deve possedere competenze o capacità che possano contribuire significativamente all'attività associativa.
La domanda di ammissione del candidato ad associato ordinario deve contenere:
1. la dichiarazione scritta di presa visione dello statuto dell'associazione e l'esplicita accettazione dello stesso e degli scopi e dei principi ispiratori dell'associazione medesima;
2. copia di un documento di identità e un accurato e completo curriculum vitae che evidenzi attitudini, esperienze di vita e professionali e i titoli posseduti.
La domanda di ammissione del candidato ad associato ordinario, unitamente agli allegati, deve essere inviata al Presidente da due associati entro la fine del mese di febbraio.
Il Presidente, tramite gli Organi esecutivi, provvede a mettere a disposizione dell'Assemblea la relativa documentazione, almeno 15 giorni prima della stessa, contestualmente alla convocazione.
L'Assemblea deve deliberare, a maggioranza dei due terzi dei votanti, a suo discrezionale e insindacabile giudizio, sul possesso, da parte del candidato, di tutti i requisiti richiesti dal presente statuto per l'ammissione ad associato ordinario e sull'accoglimento o meno della relativa domanda di ammissione, con conseguente nomina.
PERDITA DELLA QUALIFICA DI ASSOCIATO
Articolo 7
La qualità di associato si perde per le seguenti cause:
1. recesso volontario comunicato per iscritto al Presidente dell'associazione;
2. decesso;
3. esclusione decisa dall'Assemblea, con una maggioranza di almeno due terzi, a seguito di:
o mancato versamento della quota di iscrizione annuale;
o assenza ingiustificata a due assemblee consecutive;
o svolgimento di attività incompatibili con gli scopi e/o principi ispiratori dell'associazione;
o constatata violazione delle norme statutarie o delle deliberazioni degli organi dell'associazione;
o assunzione di una condotta in contrasto con i fini che si prefigge l'associazione. Gli associati che, comunque, abbiano cessato di appartenere all'associazione per le ragioni sopra elencate, non possono richiedere la restituzione dei contributi versati e non possono vantare alcun diritto sul patrimonio dell'associazione.
ORGANI
Articolo 8
Gli organi statutari dell'associazione sono:
1. l'Assemblea;
2. il Consiglio Direttivo;
3. il Presidente;
4. il Vice Presidente;
5. il Collegio dei Revisori.
È facoltà dell'Assemblea costituire un Collegio dei Probiviri.
L'Assemblea o il Consiglio Direttivo possono costituire uno o più comitati tecnici e scientifici con funzioni consultive, determinandone le modalità di organizzazione e di funzionamento.

L'ASSEMBLEA
Articolo 9
L'Assemblea è organo deliberante e sovrano dell'associazione. Di essa fanno parte tutti gli associati, dei quali essa rappresenta l'universalità. Le sue deliberazioni, assunte in conformità del presente statuto, vincolano tutti gli associati, compresi gli assenti e i dissenzienti.
L'Assemblea, sia in seduta ordinaria che straordinaria, viene convocata dal Presidente o, in caso di suo impedimento, dal Vice Presidente, senza obblighi di forma, purché con mezzi idonei, almeno quindici giorni prima della riunione.
All'atto della convocazione deve essere messa a disposizione degli Associati la documentazione relativa a tutti i punti trattati nell'Ordine del Giorno.
Le riunioni dell'Assemblea ordinaria sono valide se risulta presente la maggioranza dei suoi componenti.
L'Assemblea ordinaria si riunisce almeno una volta l'anno, entro il 30 aprile, per l'approvazione del bilancio consuntivo.
L'Assemblea ordinaria delibera con il voto favorevole della metà dei presenti più uno salvo i casi in cui sono richieste maggioranze diversamente qualificate ai sensi del presente statuto.
L'Assemblea straordinaria viene convocata nei casi previsti dall'art. 11, ultimo comma, e dall'art. 19 dello Statuto. L'Assemblea straordinaria può essere convocata altresì su richiesta di almeno 1/3 degli associati, che devono comunicare per iscritto le ragioni della convocazione.
Le riunioni dell'Assemblea straordinaria, sono valide se risulta presente la maggioranza degli associati tranne nei casi in cui l'Ordine del Giorno contempli i casi di delibera di modifica dello statuto associativo e di delibera di scioglimento e liquidazione dell'associazione (art. 11 e 19) per i quali occorre la presenza di almeno quattro quinti degli aventi diritto.
L'Assemblea straordinaria delibera validamente con la maggioranza favorevole della metà dei presenti più uno, salvo i casi di delibera di modifica dello statuto associativo, per i quali occorre il voto favorevole dei 2/3 dei presenti, e di delibera di scioglimento e liquidazione dell'associazione, per i quali occorre il voto favorevole dei 3/4 degli associati (art. 11 e 19).
Gli associati possono delegare altro associato con delega scritta da consegnarsi al Presidente almeno tre giorni prima dell'Assemblea. Ogni associato può ricevere una sola delega.
L'Assemblea nomina un Presidente e un Segretario in occasione di ciascuna seduta assembleare.
Ciascun associato, in regola con il pagamento delle quote associative, ha diritto ad un solo voto. Il voto è espresso per alzata di mano, a meno che la maggioranza chieda che i voti siano espressi per iscritto.
I verbali delle Assemblee sono redatti dal Segretario dell'Assemblea e controfirmati dal Presidente e dal Segretario e sono custoditi presso la Direzione.

COMPITI DELL'ASSEMBLEA
Articolo 10
L'Assemblea ordinaria:
1. delibera sui criteri di conduzione e gestione dell'associazione, cui il Consiglio Direttivo deve attenersi nello svolgimento delle sue funzioni;
2. delibera sui bilanci consuntivi predisposti dal Consiglio Direttivo;
3. procede all'elezione e alla revoca per giusta causa dei membri del Consiglio Direttivo con una maggioranza di due terzi dei votanti;
4. decide in ordine alla costituzione di eventuali comitati tecnici e scientifici con funzioni consultive e ne determina le modalità di organizzazione e di funzionamento;
5. delibera sulla eventuale costituzione del Collegio dei Probiviri;
6. delibera sugli altri oggetti attinenti alla gestione dell'associazione, riservati alla sua competenza dal presente statuto o dalla legge o sottoposti al suo esame dal Consiglio Direttivo;
7. nomina e revoca i componenti del Collegio dei Revisori;
8. delibera sull'ammissione e sull'esclusione degli associati;
9. determina la quota associativa;
10. delibera disposizioni regolamentari per la disciplina di attività e procedure su materie di sua competenza.
L'Assemblea straordinaria:
1. delibera sulle modifiche dello statuto associativo;
2. delibera sullo scioglimento e liquidazione dell'associazione;
3. delibera sugli argomenti che, per legge o per statuto, non siano di competenza dell'Assemblea ordinaria.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Articolo 11
Il Consiglio Direttivo è l'organo di amministrazione e di indirizzo dell'attività dell'associazione.
Esso è composto da cinque membri eletti dall'Assemblea e scelti tra gli associati.
In occasione della nomina l'assemblea eleggerà altri due Consiglieri destinati a sostituire, in ordine di anzianità, i Consiglieri che si siano dimessi o che siano cessati, per qualunque causa, dalla carica.
Tali Consiglieri subentreranno nelle funzioni dei Consiglieri venuti meno fino alla nomina dei nuovi, che dovrà avvenire nella prima assemblea utile.
In caso di dimissioni o di cessazione, per qualunque causa, di più di due consiglieri, il Consiglio Direttivo decade e i restanti consiglieri sono tenuti a convocare senza indugio l'Assemblea, affinché quest'ultima provveda ad eleggere nuovamente l'intero Consiglio Direttivo.
Il Consiglio elegge al suo interno il Presidente e il Vice Presidente.
Ciascun consigliere rimane in carica per tre esercizi, decorrenti dalla data della sua nomina, e decade dopo l'approvazione del terzo bilancio di sua competenza.
I componenti del Consiglio e il Presidente sono rieleggibili consecutivamente per una sola volta.
Il Consiglio Direttivo è convocato, ogni qualvolta si manifesti la necessità, dal Presidente e, in caso di suo impedimento, dal Vice Presidente, senza obblighi di forma, purché con mezzi idonei, almeno otto giorni prima della riunione; in caso di urgenza, il predetto termine può essere ridotto a cinque giorni.
Il Consiglio Direttivo deve ritenersi validamente convocato anche su richiesta scritta e motivata di almeno due suoi componenti effettuata nei termini di cui sopra.
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide se risulta presente la maggioranza dei suoi componenti.
Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente o, in sua assenza, del Vice Presidente.
La carica di consigliere non dà diritto ad alcun compenso, salvo che al rimborso delle spese sostenute in ragione della carica ricoperta e debitamente documentate.
COMPITI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Articolo 12
Il Consiglio Direttivo promuove, indirizza e dà attuazione agli scopi dell'associazione ed è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell'associazione stessa, in conformità alla legge ed allo statuto.
Ad esso spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, quali, in via esemplificativa e non tassativa, i poteri di accettare donazioni, liberalità e lasciti, richiedere ed incassare contributi, assumere obbligazioni, riscuotere crediti e pagare debiti, compiere operazioni di banca, richiedere finanziamenti, prestando tutte le necessarie garanzie, concludere e risolvere contratti compresi quelli di lavoro, acquistare ed alienare diritti di qualsiasi natura su beni mobili ed immobili, stipulare convenzioni e contratti con enti pubblici o privati o con singoli individui.
Rientrano, altresì, nella competenza del Consiglio Direttivo le seguenti attività e operazioni:
1. l'impostazione e approvazione formale dei programmi per lo svolgimento dell'attività dell'associazione;
2. la vigilanza sugli obiettivi operativi dell'associazione e sulla gestione operata dal Direttore Esecutivo;
3. l'approvazione del preventivo e il regolare monitoraggio dello stesso su base periodica;
4. la predisposizione del bilancio consuntivo annuale e della relativa relazione illustrativa;
5. la redazione di eventuali regolamenti interni all'associazione sulle materie di sua competenza;
6. la nomina del Direttore Esecutivo, la determinazione dei Compiti e dei Poteri di quest'ultimo e la sua eventuale revoca;
7. la vigilanza in ordine all'integrità dell'associazione e alla regolarità operativa della struttura della stessa;
8. la garanzia della contestualizzazione operativa in ambito internazionale;
9. l'assunzione, in generale, di qualsiasi provvedimento necessario al buon funzionamento dell'associazione, che non sia per legge o per statuto demandato all'Assemblea;
Nell'esercizio dei propri compiti, il Consiglio Direttivo dovrà, in ogni caso:
• proteggere il buon nome e il marchio WolfEmergency;
• osservare e promuovere il rispetto degli scopi dell'associazione da parte di tutti gli associati.
IL PRESIDENTE E IL VICE PRESIDENTE
Articolo 13
Il Presidente e il Vice Presidente sono eletti dal Consiglio Direttivo tra i suoi componenti.
Ad esso spetta la rappresentanza legale dell'associazione di fronte ai terzi ed in giudizio e la firma della medesima.
Egli inoltre:
• convoca le Assemblee degli associati e le riunioni del Consiglio Direttivo;
• presiede le adunanze del Consiglio Direttivo;
• In caso di impedimento del Presidente, i suoi compiti sono svolti dal Vice Presidente.
COLLEGIO DEI REVISORI
Articolo 14
Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri nominati dall'Assemblea tra persone di adeguata professionalità, di cui almeno uno iscritto ad albi professionali o al Registro dei revisori contabili.
I Revisori durano in carica tre esercizi e decadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del terzo bilancio di competenza dell'Organo. I Revisori sono rieleggibili consecutivamente per una sola volta.
Il Collegio dei Revisori provvede alla vigilanza contabile e amministrativa sulla gestione dell'associazione, accerta la regolare tenuta delle scritture contabili, effettua le verifiche di cassa e presenta una propria relazione all'Assemblea sui bilanci annuali. I Revisori partecipano alle sedute dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo.


COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Articolo 15
È facoltà dell'Assemblea costituire un Collegio dei Probiviri con funzioni conciliative e consultive. Tale Organo, se costituito, avrà il compito di conciliare le vertenze che possono sorgere tra gli associati e gli Organi dell'associazione relative a:
• l'osservanza del presente statuto;
• la violazione dello statuto e degli eventuali regolamenti;
• le questioni in merito all'esclusione degli associati.
Il Collegio dei Probiviri, se costituito, sarà composto da tre componenti eletti dall'Assemblea, che resteranno in carica per un periodo di due anni. La carica di Proboviro è incompatibile con ogni altra carica all'interno dell'associazione. Le deliberazioni del Collegio dei Probiviri dovranno essere adottate a maggioranza dei suoi componenti.
BILANCI
Articolo 16
La gestione finanziaria dell'associazione è suddivisa in esercizi annuali correnti dal 1 gennaio al 31 dicembre.
Il bilancio consuntivo deve essere predisposto dal Consiglio Direttivo e trasmesso all'Assemblea entro il primo trimestre dalla chiusura dell'esercizio. I bilanci consuntivi sono strutturati in modo da fornire una chiara rappresentazione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'associazione. Essi rappresentano le risultanze della contabilità, tenuta ai sensi dell'art. 20 bis del D.p.r. del 29 settembre 1973, n. 600 e sue eventuali modifiche e integrazioni.
I bilanci consuntivi devono essere accompagnati da un'apposita relazione illustrativa.
COMUNICAZIONI
Articolo 17
Ogni comunicazione o avviso scritto può essere notificato ad ogni associato personalmente o tramite posta prepagata, telex, posta elettronica, fonogramma o altro mezzo idoneo consentito dalla legge italiana.
SCIOGLIMENTO DELL'ASSOCIAZIONE E DEVOLUZIONE DEI BENI
Articolo 18
Lo scioglimento dell'associazione avviene in tutti i casi contemplati dal Codice Civile e qualora l'Assemblea straordinaria lo deliberi.
L'Assemblea, con la stessa maggioranza prevista per lo scioglimento, nomina i liquidatori.
Il patrimonio residuo a seguito della liquidazione dovrà essere devoluto ad altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale o a fini di pubblica utilità, sentito l'organismo di controllo di cui all'art. 3 comma 190, della L.n. 662 del 23 dicembre 1996, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

RINVIO
Articolo 19
Per quanto non espressamente previsto, contemplato e regolato nel presente statuto, si applicano le disposizioni del Codice Civile e le leggi italiane vigenti in materia e, in particolare, le disposizioni contenute nel D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 e sue eventuali modifiche e integrazioni.
E non è finita :o
WolfEmergency

incontri e seminari sulla salvaguardia del lupo appenninico in Italia



La costituenda Associazione WolfEmergency non ha come unico scopo la tutela del lupo appenninico (canis lupus) nel nostro Paese, ma vuole essere anche un valido strumento di supporto nei confronti di quelle realtà economiche danneggiate dalla sua ritrovata presenza nelle varie Regioni Italiane.
Siamo infatti convinti che una pacifica convivenza tra il mondo allevatoriale ed il lupo sia possibile solo attraverso un’opera di tutela per entrambe le parti.
A tale proposito WolfEmergency ha creato vari gruppi di lavoro tra cui:



- il gruppo ricercatori: quelle figure professionali che si occupano di compiere ricerche scientifiche riguardo la specie e i monitoraggi su tutto il territorio nazionale;
- il gruppo tecnico: quelle figure professionali in grado di aiutare gli allevatori danneggiati dalla presenza del lupo a contrastare il fenomeno secondo le leggi vigenti e ad informarli sulla legislazione attuale in merito ai risarcimenti, compresa l’acquisizione specifica del materiale legislativo delle varie Regioni Italiane e la compilazione delle richieste di risarcimento;
- il gruppo prevenzione: quelle figure professionali che sono in grado di acquisire elementi utili alla prevenzione delle predazioni di lupo su tutto il territorio nazionale, comprese le consulenze di carattere tecnico (recinzioni, permessi, etc.) e tutte quelle strategie sperimentate con successo in altri paesi comunitari in grado di ridurre al minimo le possibilità di predazione su animali domestici;
- il gruppo medico/veterinario: quelle figure professionali specifiche che sono in grado di certificare le responsabilità oggettive delle predazioni (cane, lupo, volpe, etc.) e portare sostegno veterinario agli allevatori i cui capi sono rimasti feriti dalla predazione di lupo;
- il gruppo cinofilo: quelle figure professionali che si occupano di addestrare e affidare cani altamente preparati a difendere gli allevamenti e i pascoli dal predatore;
- il gruppo ambientale e di tutela: quelle figure professionali che sono in grado di svolgere attività di salvaguardia e di divulgazione della specie e dell’habitat che ospita il lupo (operatori faunistici, agronomi, dottori forestali, etc.), con il compito di segnalare agli Enti preposti (Corpo Forestale, Guardie Venatorie, Polizia Provinciale, etc.) fenomeni di bracconaggio o delitti nei confronti del lupo;
- il gruppo legale: quelle figure professionali che si occupano di tutelare legalmente l’Associazione ed i diritti del lupo in Italia;
- l’ufficio stampa: quelle figure professionali che sono preposte a divulgare le varie attività di WolfEmergency attraverso i mass media e gli organi d’informazione, oltre a rappresentarla negli incontri di Associazioni parallele o di stessa ispirazione a cui viene invitata.

Si precisa che ogni gruppo specifico lavora in modo sinergico con gli altri, e che WolfEmergency collabora con Associazioni e gruppi di ricerca già esistenti, da cui acquisisce costantemente gli aggiornamenti scientifici, di ricerca, legislativi ed etologici.



WolfEmergency crede nelle nuove generazioni e nella corretta cultura del lupo.
Le conoscenze scientifiche ed etologiche che riguardano il predatore sono gli unici strumenti su cui è possibile costruire una sana coscienza ambientale per il futuro, capace di contrastare secoli di demonizzazione che hanno portato il lupo sull’orlo dell’estinzione.
A tale proposito WolfEmergency organizza una serie di incontri rivolti alle scuole italiane e agli appassionati per far conoscere il mitico predatore in ogni suo aspetto, supportato da affascinanti filmati e fotografie provenienti da tutto il mondo.
Gli incontri si svolgeranno attraverso questi punti:

- Cos’è un lupo (canis lupus)
- Sistematica e morfologia
- Area di distribuzione ed habitat
- Alimentazione
- Riproduzione
- Socialità e comunicazione
- Il lupo e l’uomo nei secoli fino ad oggi
- Il lupo in Italia: dall’estinzione alla situazione attuale
- Il valore ha il lupo nell’ambiente
- Il cane e il lupo: differenze e similitudini
- Il lupo come risorsa
- La protezione legale del lupo
- Come lavorano i ricercatori
- Cosa fa WolfEmergency
- Domande e risposte

Gli incontri saranno tenuti dal coordinatore nazionale di WolfEmergency Claudio Mangini con supporti audio/video e l’intervento, su richiesta, dei vari rappresentanti dei gruppi di lavoro specifici.
Si richiede per le scuole:

- aula multimediale o uno schermo su cui proiettare le immagini
- impianto di amplificazione
- uno o più insegnanti dell’Istituto ospitante a titolo di moderatori


Si richiede per gli incontri pubblici:


- patrocinio dell’iniziativa
- luogo idoneo (al coperto nel periodo invernale) con buona capacità di capienza
- impianto di amplificazione
- schermo su cui proiettare immagini e filmati
- un moderatore
- permesso di affissione manifesti a scopo promozionale dell’iniziativa stessa
- invito agli organi di stampa locali


Per ogni informazione contattare il coordinatore nazionale di WolfEmergency
Claudio Mangini
339.5384247
wolfemergency@yahoo.it
Mi sembra decisamente esagerato :?
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)

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Re: Claudio Mangini

Messaggio da franco » 02 nov 2010, 10:35

Non ci sarebbe nulla di male se si basasse su qualcosa di consistente. In effetti una dose di megalomania si può chiaramente rilevare in molti passaggi ma soprattutto sommando tutto.
A proposito ma voi conoscete questo Aloisi? Io lo conosco indirettamente, un mio amico ha lavorato con lui, e ne ho sentite di belle. Mi è stato descritto affettuosamente come un Pazzo, simpatico e anche, a suo modo, competente ma un po' fuori di testa.
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Ciao
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"

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Duccio
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Re: Claudio Mangini

Messaggio da Duccio » 02 nov 2010, 11:04

Ciao, Marco lo conosco superficialmente da anni. Mi sembra una persona concreta, che è risucita a realizzare diversi progetti ambiziosi, tra il quali il centro recupero selvatici maremma (CRASM) di Semproniano (ottima struttura ben gestita, anche se nel tempo tra i vari personaggi che hanno lavorato per la realizzazione ci sono stati molti scazzi) e il centro per la detenzione delle specie CITES, che (come il crasm) ricade nella sua proprietà.
Anche questa è una bellissima struttura ben gestita, nata da progetto del WWf con finanziamenti ministeriali.
Si dice che sia un bravo veterinario.
Si dice anche che sia un pò pazzoide, e che sia troppo appassionato di clc, ma i risultati almeno da quello che ho avuto modo di vedere sono concreti.

ciao, d
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani


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