Scoiattolo nero (Sciurus vulgaris meridionalis)

[Angela]

Parco Nazionale d'Abruzzzo, 14 ottobre 2012

Malgrado abbia trascorso almeno un'ora a guardare diversi scoiattoli scorrazzare sugli alberi di noce, sono riuscita ad inquadrarne uno solo in questa foto e neanche bene. Negli altri scatti ci sono sempre le foglie o i rami che ostacolano, oppure il soggetto è tagliato a metà.

[marco84]

Bella davvero! Complimenti!
Tra l'altro in Abruzzo mi è capitato di vedere davvero poche volte lo scoiattolo, e sempre in Pineta, mai nelle molto più numerose ed estese Faggete! Che voi sappiate lo scoiattolo seleziona questo habitat (forse per i pinoli...)? Sulle Alpi invece mi è capitato innumerevoli volte di avvistarlo, sa in peccete, lariceti...ma anche in boschi caducifogli...là sembra non preferire in maniera così netta un habitat ad un altro....sbaglio?

[Dario]

Non ci avevo mai pensato ma forse l'intuizione dei pinoli è giusta. Mi ricordo i lontani tempi dell'interrail, nel campeggio a Lisbona, che competevo con gli scoiattoli per i pinoli (chi vedeva prima una pina che sembrava buona correva a prenderla e spesso vincevano loro)

[Angela]

Questo scoiattolo ha la tana sulla cima del pino più alto dell'area dove l'ho fotografato, in un bosco misto ricco di pini, faggi, frutteti, noci e nocciole. Il posto è stato scelto con cura perchè il cibo è abbondante, una vera pacchia per scoiattoli, ghiri, cinghiali e anche cervi che adorano mele, pere e susine. L'ho osservato per lungo tempo mentre si spostava di ramo in ramo dal pino fino al noce, distanti sul piano terreno circa 15 metri. Ad ogni viaggio portava una noce intera, a volta si tratteneva a mangiarne una sul posto e si sentiva il rumore mentre praticava il foro. A volte si incontravano due scoiattoli sullo stesso ramo e bisticciavano tentando di rubare la noce uno all'altro.
Purtroppo fotografare tutto questo è difficile. Ho provato anche a stendermi a terra e puntare la macchina fotografica in alto ma mi dava fastidio il sole. Avendo un obiettivo pesante non riesco a scattare a mano libera e usando il cavalletto o il manopiede i tempi si rallentano molto. In altre occasioni sono riuscita a fotografarli abbastanza bene, ma bisogna dedicarsi per alcune ore esclusivamente a loro, tenendo conto che il mese buono è ottobre, poi diventa difficile, inoltre dopo le 11:00 si rintanano e non si vedono più.

[fiore955]

Interessante anche questo incontro. Toglimi solo una curiosità, e non per volere imitare Luciano : perchè il titolo? Nel senso che si tratta di uno sciurus vulgaris, la cui tonalità di colore del mantello può essere variabile comprendendo il nero, ma non di specie a sè.
Scusami invece se già lo sottointendevi e nel titolo non volevi indicare una specie in particolare, ma solo un colore più inusuale del solito rosso.

[DanieleC]

Interessante anche questo incontro. Toglimi solo una curiosità, e non per volere imitare Luciano : perchè il titolo? Nel senso che si tratta di uno sciurus vulgaris, la cui tonalità di colore del mantello può essere variabile comprendendo il nero, ma non di specie a sè.
Scusami invece se già lo sottointendevi e nel titolo non volevi indicare una specie in particolare, ma solo un colore più inusuale del solito rosso.

Ciao fiore,
si tratta in realtà di una sottospecie autoctona Sciurus vulgaris meridionalis (Lucifero,1907)


ciao.

[Angela]

E' come dice Daniele, forse nel titolo si potrebbe aggiungere anche il nome scientifico per consentire una ricerca migliore. Chi ha la possibilità di farlo decida liberamente.

[DanieleC]

E' come dice Daniele, forse nel titolo si potrebbe aggiungere anche il nome scientifico per consentire una ricerca migliore. Chi ha la possibilità di farlo decida liberamente.

fatto.