Aquila e muflone

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fiore955
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Re: Aquila e muflone

Messaggio da fiore955 » 30 mar 2012, 12:25

Confermo quanto affermato da Stefano, aggiungendo che lo scheletro degli uccelli è estremamente leggero ma forte abbastanza da sopportare stress quali quelli dovuti al decollo, al volo e all'atterraggio. Uno degli adattamenti che rendono questo possibile e'la fusione delle ossa, che sono invece separate nei mammiferi, in ossificazioni uniche. Per questo motivo, gli uccelli hanno un numero minore di ossa rispetto a Rettili e Mammiferi. Alcune delle ossa degli uccelli, inoltre, sono cave (anche se i pinguini, che non volano, hanno solo ossa solide). Il numero di ossa cave varia da specie a specie. La maggior parte delle ossa presenta una struttura interna ricca di cavita' delimitate da impalcature ossee dette trabecole, spesso occupate da prolungamenti dei sacchi aerei: sono, cioe', ossa pneumatizzate, piene di aria, cosa che le rende molto piu' leggere.

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Stefano P
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Re: Aquila e muflone

Messaggio da Stefano P » 30 mar 2012, 12:29

Giustino ha scritto:Nell'analisi delle foto ho tenuto conto di questo, tant'e' che pur apparendo le due masse sostanzialmente analoghe propendo per un peso della preda doppio rispetto a quello dell'aquila.
Quello che si può apprezzare dalla foto è il volume dei due animali. Per comparare le masse corporee bisognerebbe pesare i due animali con la stessa bilancia.
Certo si può attribuire, ad occhio, una certa massa in kg ad ognuno, ma è difficile tenere conto delle loro densità corporee, essendo così differenti fra di loro.
S.
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Luciano
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Re: Aquila e muflone

Messaggio da Luciano » 30 mar 2012, 21:50

redlynx ha scritto:L'aquila non alza mai un peso superiore al suo ....
Credo che questo sia tutto da dimostrare .... e onestamente non so chi lo abbia affermato ;)


Sono tendenzialmente d'accordo con quanto detto da Alessio
pigrofalco ha scritto: La foto potrebbe trarre in inganno, bisognerebbe sapere quando è stata scattata, il muflone nasce tra marzo e aprile e a 8 mesi ha già stanghe di 10 cm che in effetti non riesco a vedere. Se la foto è di adesso quel muflone ha almeno un anno e non può pesare meno di 20/25 KG .....
Concordo sulle "stanghe" ... (in questo caso le possiamo tranquillamente chiamare corna ... perchè questo sono ;) )... che non vedo, .... e chi mi inducono ad ipotizzare che si tratti di una femmina o di un cucciolo: un cucciolo però dovrebbe essere appena nato ... e sapendo che alla nascita pesano circa 2-2,5 kg, ... la cosa mi sembra altamente improbabile (somiglierebbe a una lepre .... e dobbiamo anche considerare che nella valutazione della sagoma dell'aquila ... ha un enorme "peso" :roll: ... il piumaggio ... che può far sembrare la sagoma di un uccello di 6 kg ... equivalente a quella di un mammifero che pesi circa il triplo (da considerare anche la corporatura piuttosto tozza e "raccolta" del muflone).
Non mi sembrerebbe inoltre troppo strano che una femmina attorno all'anno di età (in questo periodo) ... pesasse attorno ai 20 kg. (o anche meno).
Altre considerazioni su cui ho riflettuto ... sono che:
fra i caratteri somatici che aiutano a discriminare i piccoli ... c'è il fatto che hanno le zampe proporzionalmente piuttosto corte .... e non mi pare di riscontrare questa caratteristica nell'animale predato;
nel primo periodo di vita il legame con la madre è decisamente forte, ... la madre esercita una difesa attiva del piccolo ... e non credo sia una predazione banale per un'aquila, ... il contrario di quanto può avvenire nei confronti delle sottili ... che affrontano la loro prima fase di relativa "solitudine".


Per questi motivi, io la penso come Alessio ... e ritengo si tratti di una femmina giovane di muflone.

L.

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Re: Aquila e muflone

Messaggio da DanieleC » 30 mar 2012, 22:33

Non credo un Aquila Reale possa "trasportare" una preda almeno 3 volte il proprio peso....
prima di tutto occorrerebbe chiedere all'autore della foto se l'aquila stava "trasportando" oppure era agganciata alla preda in planata....le cose sono diverse.
mi sembra di aver letto da qualche parte che il peso "trasportabile" è circa 3/4 del proprio peso.
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Re: Aquila e muflone

Messaggio da redlynx » 31 mar 2012, 06:39

scrissi:
redlynx ha scritto:
L'aquila non alza mai un peso superiore al suo ....
e per completezza potrei aggiungere ....
e non alza certo un Muflone di 15 kg

Luciano risponde:
Credo che questo sia tutto da dimostrare .... e onestamente non so chi lo abbia affermato
E' una mia affermazione che deriva dall'esperienza diretta sul campo,
visto che per 4 anni tutti i Sabati e le Domeniche le dedicavo al controllo delle coppie
delle Aquila Reale nidificanti da quel di La Spezia alla Valle D'Aosta, ( oltre 60 )
( ed ad altri varie specie ) collaborando con Paolo Fasce, a quel tempo il massimo esperto in rapaci in Italia.

Ho detto non alza,
non ho detto non può trasportare

La potenza di presa degli artigli infatti gli permette di serrare una preda che,
se correttamente catturata, non riesce a dimenarsi più di tanto
e quindi non la "scompone" nella corretta distensione delle ali,
sono infatti le ali, il suo parapendio, che se ben posizionate, distese
come si nota in maniera eccelsa nella prima immagine di Cinelli,
gli permettono di sostenere l'enorme peso.

Ripeto:
non alza ( leggi non solleva da terra ) più del suo peso,
mentre può trasportare benissimo anche ungulati adulti
catturati "a volo" sul bordo di un crinale o prato di altura,
( normalmente in scivolata , quindi perdendo quota verso il punto in cui lo vuole "depositare" )
ed il peso trasportabile varia anche in funzioni delle termiche disponibili sul luogo,
e rispetto all'ora del giorno.

La preda così grossa viene catturata sempre ad una quota superiore a quella di rilascio , normalmente la cengia del nido.

Guardando con attenzione la prima immagine si può notare che
il Muflone è fermo, l'Aquila maestosamente distesa a sfruttare tutta la sua portanza.
Nelle immagini successive, dove il Muflone inizia a dimenarsi, l'Aquila si scompone,
stringe le ali, è costretta ad abbassare la coda ( che è timone e flap )
e molto probabilmente avrà perso più velocemente quota.
Se il Muflone si dimenasse oltre un certo limite, per non essere trascinata in caduta libera,
visto che sarebbe costretta a cambiare il corretto assetto di volo, perdendo portanza,
potrebbe anche vedersi costretta a mollare la presa prima del tempo.

D'altronde, se prendiamo l'esempio degli Avvoltoi Grifoni,
chiamati in Sardegna "Su Gunturgiu", gli Ingordi,
quando mangiano a crepapelle, riempiendo lo stomaco con 7-8-10 kg di carne,
per riprendere il volo devono correre ( a mo' di Albatros ) sfruttando anche l'attimo in cui un soffio di vento
gli aggiunge un po' di energia .
A volte restano al suolo anche per un'ora, e quello era uno dei momenti in cui venivano uccisi a bastonate.

Te la immagini una Aquila che corre trascinandosi una preda pesante come un Muflone ?
Alcuni uomini passano la vita cercando risposte ...
a domande che altri nemmeno sanno porsi.

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Luciano
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Re: Aquila e muflone

Messaggio da Luciano » 31 mar 2012, 07:15

Ci stiamo un po' "incaponendo" sul solo aspetto del peso trasportabile e/o sollevabile da un'aquila, ... trascurando il fatto che la cosa che maggiormente ci interessa ... e la determinazione della classe d'età della preda trasportata.
Proviamo a fare un po' di chiarezza:
redlynx ha scritto: .... Ho detto non alza, non ho detto non può trasportare ....
... e qui faccio pubblica ammenda, avevo interpretato male io le tue parole! ;)
Non sono certo che esistano studi circa la capacità di sollevamento di un determinato peso da parte delle aquile, .... anche perchè penso siano troppi i fattori condizionandi (luogo del "decollo" ... condizioni atmosferiche, ... sesso e condizioni fisiche dell'aquila .... ecc); sono anche piuttosto dubbioso sul fatto che si possa fare questa valutazione tramite osservazioni dirette, ..... direi quindi di limitarci a disquisire sulle cose che sono oggettivamente osservabili: cosa è in grado di trasportare.
DanieleC ha scritto:Non credo un Aquila Reale possa "trasportare" una preda almeno 3 volte il proprio peso....
prima di tutto occorrerebbe chiedere all'autore della foto se l'aquila stava "trasportando" oppure era agganciata alla preda in planata....le cose sono diverse.
Secondo me comunque ... in planata o in volo lineare che sia ... è sempre un trasportare (anche perchè se inseriamo anche questo tipo di valutazione ... non se ne esce)

DanieleC ha scritto: .... mi sembra di aver letto da qualche parte che il peso "trasportabile" è circa 3/4 del proprio peso.
Questo mi sembra un tantino strano; De La Fuente ha ripreso un'aquila di falconeria che trasporta (ovviamente in planata) un muflone subadulto .... mentre, secondo quanto scrivi, un'aquila di 6 kg ... potrebbe trasportare solo prede inferiori ai 5 kg :o

Ad ogni buon conto, tornando alle nostre immagini (che sono un documento ... non una teoria) .... l'aquila sta trasportando un muflone ... secondo me di circa un anno di età; se questo è vero sta trasportando circa 20 kg di peso.
L'ipotesi alternativa è costituita dal fatto che il muflone sia un piccolo di pochi giorni, ipotesi secondo me poco probabile .... ma non ipossibile (vista anche la poca nitidezza delle immagini ingrandite).

L.

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Re: Aquila e muflone

Messaggio da redlynx » 31 mar 2012, 07:53

Confrontato alle dimensioni dell'Aquila, il Muflone non sembrerebbe un grosso esemplare,
quantunque non mi stupirei affatto nell'assistere ad un trasporto anche di 25 kg,
in planata e con perdita progressiva di quota ...
( onestamente non conosco i limiti massimi di trasporto )

Le gambe dell'Aquila, al pari del Gufo Reale e del Gipeto,
in distensione sono sorprendentemente sproporzionate al corpo ...
lo si può ben notare quando nel corteggiamento si artigliano in volo.
Questo potrebbe essere un buon riferimento per "misurare " la lunghezza del Muflone .. che è ben disteso,
ma non mi sembra enorme
detto questo a voi valutare i pesi, non è il mio campo.

I filmati di Fuentes, che sono stati la nostra scuola, ci mostrano un trasporto,
per altro spesso in campo lungo
ma non ci mostra come è avvenuto il sollevamento ...
da lì nasce tutto.

Detto questo, quando io faccio una affermazione di esperienza personale, è semplicemente la mia esperienza,
e ti assicuro che non ci metto delle sensazioni ( altrimenti lo dico ),
anche perchè a me apparire non me ne può fregar de meno,
ovviamente usando una licenza poetica in stile francesismo,
altrimenti
avrei scritto tutto quanto ho visto in questa breve vita.

Se a qualcuno può essere utile sono contento,
se poi non è scientificamente accettata perchè non ho mai scritto nulla sull'argomento,
mi dolgo per loro, e mi tengo la mia esperienza,
è mia,
e non me la modifica nessuno.

Di situazioni come quelle di Cinelli o Fuentes ne potrei narrare molte, e con varie specie di Aquila in vari continenti,
vissute con i miei occhi ...
alcune veramente rocambolesche ma non credo che qui interessino.

Facciamoci raccontare da Cinelli come è finita la planata ... si capirebbero molte cose.

Affettuosamente
Walter Pieretti Lino
Ultima modifica di redlynx il 31 mar 2012, 15:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aquila e muflone

Messaggio da Luciano » 31 mar 2012, 08:09

Filmato (un po' "ossessivo") ma piuttosto interessante (soprattutto nella parte centrale dove le capre di montagna "mobbano" l'aquila :D
Mi sembra di riconoscerci delle clips di De La Fuente (nel qual caso è erronea la mia prima indicazione circa il muflone .... si tratta di capre di montagna)

L.

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Re: Aquila e muflone

Messaggio da hycanus » 31 mar 2012, 14:10

Di uccelli ne so ben poco, ma mastico un pò di erodinamica quindi faccio alcune considerazioni. C' un limite di peso (riferito alla preda) oltre il quale l' aquila e il muflone cadrebbero rovinosamente perchè verrebbe meno la portanza,cioè la componente aerodinamica che permette agli uccelli (e agli aerei) di volare. Ma non mi stupisco affatto che un grosso rapace come l' aquila, dotato di una grande apertura alare, possa sostenere un animale di almeno una ventina di chili. Quello che succede dopo che il volatile ha afferrato la sua preda è una netta diminuzione dell' efficienza aerodinamica determinata da una diminuzione della portanza. Lo scorrimento del flusso di aria sotto e sopra le ali diventa più turbolento. Il risultato è che che aquila+muflone continuano a volare ma cadono più velocemente (minore efficienza). E' quello che succede quando si tirano fuori i diruttori sugli alianti, gli aerofreni sui velivoli o "le orecchie" sui parapendio. C' è però una componente fondamentale che depone a favore dell' aquila e a cui ha già accennato Walter, la perfetta, innata e istintiva conoscenza dei moti convettivi dell' aria. I grossi rapaci sono in grado di sfruttare con perfezione millimetrica le correnti termiche. In ambienti come quello in cui è sono state scattate le foto vi posso confermare con certezza che si sviluppano termiche mostruose fino oltre 15/20 m/sec. Da quello che mi sembra di vedere dall' ultima foto il muflone sarebbe stato agguantato su uno stretto crinale delimitato da ripidi pendii rocciosi. E' proprio in corrispondenza di queste formazioni che si sviluppano i moti convettivi verticali più potenti (termiche di sottovento). Per l' aquila e il suo fardello è una manna! Ben inteso, che i due continuano a cadere, ma entrando in un flusso di aria ascendente con velocità decisamente superiore a quello della loro caduta, il risultato è che salgono di quota! Questo non va assolutamente sottovalutato. L' aquila credo sappia benissimo che l' animale che andrà a predare può compromettere la sua aerodinamicità ma sa altrettanto bene che può sfruttare il potentissimo motore naturale costituito dalle correnti termiche. Credo che il trucco sia tutto lì!
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)

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Re: Aquila e muflone

Messaggio da pigrofalco » 31 mar 2012, 14:36

Davvero molto interessanti le considerazioni di Walter circa l'attitudine delle Aquile in fase di 'prelievo' e trasporto.

Se come concorda anche Luciano ( il quale - lo rendo noto ai nuovi utenti - è a tutti gli effetti e da anni uno dei maggiori esperti di ungulati che abbiamo in Italia ), quel muflone potrebbe essere una femmina di circa un anno e del peso verosimile di 20 kg +o-, è come se un uomo di 70 kg trasportasse un peso di 280 kg :o. Anche considerando che il grosso della forza viene espresso dalla presa che permette di sfruttare una leva molto vantaggiosa chiudendo quasi le dita nell'atto dell'infissione degli artigli nelle parti molli, rimane il fatto che le articolazioni dell'aquila che pesa 5 kg non vengono anchilosate o lussate da un peso 3 o 4 volte superiore trasportato immagino molte volte nell'arco vitale.
Mettiamo quindi che un peso di 280 kg venga legato saldamente alle gambe di un uomo e questo a sua volta sospeso nel vuoto, immaginiamo quali danni potrebbero riportare le sue articolazioni...
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."


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