Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

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Angela
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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:31

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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:32

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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:33

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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:34

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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:34

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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:37

Chiudo con due immagini dello stesso cervo con cui ho aperto la discussione perchè l'ho visto al mattino e nel pomeriggio quando ormai la luce era scarsa. Questa attività, cioè lo sguazzare in una piscina di fango, viene definita wallowing.
DSC_1536.jpg
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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 09:37

Grazie per l'attenzione.
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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da pigrofalco » 02 ott 2012, 09:39

Gran bel documento Angela ! Qual'è la tecnica di appostamento che usate ? Capanno in tela mimetica ? A che distanza siete dai soggetti ? Non sentivano il vostro odore ?
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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da Angela » 02 ott 2012, 11:16

pigrofalco ha scritto:Gran bel documento Angela ! Qual'è la tecnica di appostamento che usate ? Capanno in tela mimetica ? A che distanza siete dai soggetti ? Non sentivano il vostro odore ?
Usiamo un telo mimeto, quelli traforati effetto foglia, che ci copre completamente, compreso le attrezzature. Ci addossiamo ad una roccia tra i ginepri e restiamo più fermi possibile. Al mattino è più semplice perchè puoi sfruttare il cono d'ombra dei massi. Abbiamo provato a costruirci un capanno rudimentale, ma i cervi notano subito che c'è qualcosa di estraneo e diventano più diffidenti.
In queste foto siamo appostati a 50 - 60 metri dalla pozza, ma i cervi a volte arrivavano anche a 10 metri. In quel caso non è opportuno scattare perchè sentono il clik della macchina fotografica. Mio marito invece usa la videocamera e può filmare.
Se sei capace di restare fermo per lungo tempo i problemi più grandi sono i rumori e gli odori. Riguardo i suoni si deve scattare solo quando i cervi sono in movimento o bramiscono, mai quando scrutano il territorio. Gli odori non li puoi evitare (ovviamente non si usano profumi, nè si portano cibi da odori forti come il caffè), puoi soltanto fare attenzione alla direzione del vento. In questo periodo i maschi in piena attività sessuale sono distratti e se non avvertono movimenti e suoni sembrano non avvertire troppo gli odori. Bisogna fare attenzione invece alle femmine e ai giovani che sono più sospettosi. Credo comunque che le persone che transitano lascino un minimo di odore e a quello i cervi sono abituati. Infatti i cervi se ti vedono non fuggono definitivamente, ma fanno un largo giro per poi tornare, oppure ti guardano dalle alture fino a quando vedono che ti allontani. Io credo che all'odore lieve debba associarsi anche la vista o il suono per farli fuggire. Forse influisce anche l'esperienza che il cervo associa alla presenza dell'uomo. Nel PNALM non si caccia e il cervo non si può cacciare neanche nelle zone limitrofi al Parco. Per cui il cervo non vede un grande pericolo nell'uomo, ma solo una fonte di disturbo. Ovviamente questo è il mio pensiero.
E' molto interessante vedere la tecnica di avvicinamento dei cervi alla pozza. I cervi sanno di essere vulnerabili in quei momenti e prendono molte precauzioni. Quando sono in gruppo, dopo essere rimasti a lungo a osservare la pozza da lontano e poi ancora nelle vicinanze, si avvicinano lentamente ma non si dirigono direttamente alla pozza. Si avvicina per prima una femmina adulta senza piccoli che, davanti alla pozza, si guarda attorno lungamente. Solo quando inizia a bere arrivano anche le altre femmine, i fusoni e i cerbiatti con le mamme. I piccoli vorrebbero sguazzare a lungo in acqua ma le mamme li ricondono subito fuori appena hanno finito tutti di bere e si allontanano. I maschi adulti quando sono in gruppo si trattengono molto di più nell'acqua.
In questo periodo usano la pozza solo per bere o poco più e si alternano. Cè un movimento continuo. I maschi tornano a bere almeno due volte in una giornata.
Ho osservato che tutti, maschi e femmine, usano particolare attenzione quando devono attraversare zone con presenza di grandi massi mentre si avvicinano all'acqua. Se possono si allargano, passandoci lontano, altrimenti dopo avere osservato a lungo passano velocemente. Se in acqua o nelle vicinanze c'è già un altro cervo sono meno attenti al territorio e procedono più velocemente.
La cosa più dificile per l'appostamento è mantenere a lungo l'attenzione, perchè dopo qualche ora la concentrazione cala e si perdono delle belle occasioni. Si appofitta dei momenti di pausa per muoversi, sistemarsi, mangiare. Ma i cervi, se non bamiscono, sono silenziosi e ti guardano da lontano. A volte si perdono occasioni incredibili, come il lupo e l'orso ...... a noi è accaduto.
Per il mio carattere l'appostamento è una grande sofferenza che sto sperimentando solo quest'anno e neanche sempre. Sono anni che mio marito ci provava e io gli vanificavo tutto, adesso mi sono quasi adattata perchè ho visto i risultati, ma per me guardare le cime e restare immobile appare crudele.

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DanieleC
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Re: Cervi nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Messaggio da DanieleC » 02 ott 2012, 11:40

Grazie Angela per il bellissimo report sul Cervo del PNALM .
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
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