Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

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lorenzo lazzeri
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da lorenzo lazzeri » 09 feb 2014, 12:20

Dedicato agli amanti dell'antropofagia .......http://www.storiadellafauna.it/scaffale ... ofagia.htm

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Dario
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da Dario » 09 feb 2014, 12:39

lorenzo lazzeri ha scritto:Dedicato agli amanti dell'antropofagia .......http://www.storiadellafauna.it/scaffale ... ofagia.htm
Finalmente un documento, grazie

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Giovanni Todaro
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da Giovanni Todaro » 09 feb 2014, 13:20

Finalmente un documento? Non lo conoscevi? Io sì, e da anni, anche perché Comincini è venuto da me durante le ricerche. Stefano, The fear of wolves non è un documento scientifico?????

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marco84
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da marco84 » 09 feb 2014, 13:27

lorenzo lazzeri ha scritto:Dedicato agli amanti dell'antropofagia .......http://www.storiadellafauna.it/scaffale ... ofagia.htm
Documento davvero interessante!
L'unico dubbio che mi viene è su quanti di questi casi descritti in realtà ci sia confusione tra "uccisione" e "consumo". Infatti, non escludendo assolutamente che in alcuni casi ci sia stato l'attacco (penso soprattutto a bambini lasciati soli al pascolo), penso che in altri casi in cui siano stati ritrovati i corpi divorati si possa prendere in considerazione anche la morte per altre cause, con il corpo poi consumato da lupo (o altri animali spazzini). Credo che in molti casi possa essere stato così..
Comunque un lavoro ben fatto, che riporta molti dati interessanti, anche sulla presenza del lupo in quelle aree.
Interessanti anche i dati sul prelievo dei cuccioli, che va da aprile a estate inoltrata. Questo ci fa capire anche come spesso le nascite avvengano anche in aprile, in anticipo di almeno un mese rispetto a quello che viene riportato spesso in letteratura...
Il mondo ha bisogno del sentimento degli orizzonti inesplorati, del mistero degli spazi selvaggi, ha bisogno di un luogo ove i lupi compaiano al margine del bosco quando cala la sera, perchè un ambiente capace di produrre un lupo è sano, forte, perfetto.

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Giovanni Todaro
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da Giovanni Todaro » 09 feb 2014, 13:30

Poi, scusa Stefano, i riferimenti storici - e la storia ripeto che è scienza - o si valutano e si reputano affidabili oppure no. Se no, come facciamo a parlare di Assurbanipal, Tutankhamon, Giulio Cesare, Leonardo Da Vinci, Custer, Napoleone e tantissimi altri? Si hanno solo riferimenti storici, che siano atti, libri, documenti, ecc. Le stesse cose che ho utilizzato io. Comunque, consiglierei di tornare al tema, ossia: aumento o no del lupo durante le guerre. Gradirei che qualcun altro postasse dati o documenti, in un senso o nell'altro, perché sennò lo faccio solo io (a parte Stefano)

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Dario
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da Dario » 09 feb 2014, 13:42

http://www.storiadellafauna.it/scaffale ... al_ros.htm

sempre dallo stesso sito, meno documentativo e più riflessivo, si ricita il testo di Cagnolaro

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lorenzo lazzeri
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da lorenzo lazzeri » 09 feb 2014, 13:49

Giovanni Todaro ha scritto:Finalmente un documento? Non lo conoscevi? Io sì, e da anni, anche perché Comincini è venuto da me durante le ricerche. Stefano, The fear of wolves non è un documento scientifico?????
E' conosciuto questo lavoro è vero, e non dubitavo affatto che Giovanni lo conoscesse... l'ho inserito per migliorare la comprensione della faccenda (nel caso non si sia ancora capito a me interessa l'idea che si può fare la gente leggendo anche questo forum e ripeto ce ne sono molte di persone non iscritte che lo guardano, e sinceramente i doc. russi con traduzione terribile lasciavano spazio ad incomprensioni e fraintendimenti)...
Riporto brevemente alcune parti:
"Abbiamo escluso che l'antropofagia possa ingenerarsi sull'esperienza alimentare del divorare cadaveri in quanto questo evento appare alquanto raro nella documentazione consultata e non risulta mai documentato per il XIX secolo"
"Una possibile spiegazione potrebbe essere desunta dalla diversa collocazione nell'ambito sociale dei fanciulli: questi, impiegati in attività marginali, spesso come pastorelli, si trovavano frequentemente soli con gli animali al pascolo, divenendo così facili prede del lupo. La prevalenza di interazioni con adulti in prossimità di abitati è da riferirsi principalmente a lupi rabidi, che avvicinandosi agli insediamenti umani venivano fronteggiati da adulti."
"Nella situazione economico-sociale-ambientale prospettata, i fanciulli sono impiegati in attività marginali quali il pascolo del bestiame e la raccolta di prodotti naturali: attività che li espongono all’incontro con il lupo. L'essere umano è fuori dal normale schema predatorio della specie: si rileva infatti che la predazione è generalmente indirizzata solo agli ungulati domestici, ma una aggressione al bestiame può incidentalmente concludersi con un attacco all’uomo. Qualora la vittima casuale dell'attacco sia un fanciullo, il predatore ne riporta una esperienza gratificante che può ingenerare, un comportamento predatorio nei confronti dei bambini. La preda-fanciullo è inoltre idonea ad essere trascinata altrove ed è sufficiente ai bisogni alimentari di un piccolo gruppo familiare. Il lupo divenuto antropofago, se non viene rapidamente eliminato, può facilmente trasmettere culturalmente questo comportamento predatorio agli altri componenti del gruppo. È stato verificato che tutti i membri adulti del gruppo di lupi dell'Andhra Pradesh, responsabile delle aggressioni ai fanciulli, erano antropofagi. Il radicarsi del comportamento antropofagico può, all'interno di un gruppo, evolversi con l'elaborazione di particolari tattiche di predazione nei confronti dei fanciulli.L'antropofagia nel lupo è un comportamento acquisito per esperienza individuale o per apprendimento sociale, comunque fuori dalla norma. L'accidentalità del comportamento antropofagico, escludendo quello derivato da apprendimento, è convalidata anche dalla sua distribuzione spaziale e temporale del tutto casuale."

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pigrofalco
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da pigrofalco » 09 feb 2014, 14:19

Un contributo sul tema antropofagia
viewtopic.php?f=28&t=141&start=0&hilit= ... rtamentale

Nel merito della questione, molti dei documenti inseriti da Giovanni oltre ad essere assai interessanti hanno qualità probante nulla ed è un bene che vengano sconfessati sul forum. Non si può dire la stessa cosa del NiNa:
viewtopic.php?f=76&t=880

Che adotta un metodo attraverso cui prende in esame e filtra i documenti esistenti per gli ultimi secoli in materia di attacchi di lupo a uomo ( e che annovera tra i suoi curatori Boitani).

Il lavoro, che cita per l'Italia gli studi di Cagnolaro e Comencini riportati adesso da Lorenzo e già molte volte nel forum, è evidentemente soggetto ad essere discusso come ogni altra pubblicazione, non ha però nulla a che fare con le streghe ! ;)
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."

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Giovanni Todaro
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da Giovanni Todaro » 09 feb 2014, 14:25

Giustissimo, Lorenzo. Scusa ma prima mi sono confuso dicendo che altri dovrebbero inserire studi o testi. Avevo scritto Stefano, invece eri stato tu. Ciao.

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fiore955
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Re: Modifiche della popolazione lupina in seguito a eventi

Messaggio da fiore955 » 09 feb 2014, 15:38

marco84 ha scritto: ...Interessanti anche i dati sul prelievo dei cuccioli, che va da aprile a estate inoltrata. Questo ci fa capire anche come spesso le nascite avvengano anche in aprile, in anticipo di almeno un mese rispetto a quello che viene riportato spesso in letteratura...
Mi risulta che gli accoppiamenti avvengano tra febbraio e marzo e i cuccioli possano nascere in aprile/maggio, quindi si potrebbe trattare di incursioni nelle tane con prelievo ed uccisione di cucciolate di pochi giorni.

Un altro passaggio che ho trovato significativo, il contributo "storico" al mite animale:
"Le aggressioni mortali, e quelle che si concludono per l'intervento di un uomo o di una bovina (1816, Gessate) che contrastano la predazione, avvengono immancabilmente nelle località di pascolo nel periodo compreso tra la fine di maggio e la fine di settembre."

Interessante anche il dato sulla probabile scarsa consistenza del randagismo per via dell'opera di selezione da parte del lupo. Sarebbe interessante sapere se esista o meno qualche dato al quale attingere sulla presunta consistenza dei cani vaganti sul territorio in rapporto alla presunta consistenza numerica del predatore, non so se esistano documenti in tal senso. Sicuramente ai nostri giorni l'unica cosa che credo sia possibile aggiungere è che la presenza attuale di ungulati sia superiore a quella del periodo preso in esame dall'abstract postato da Lorenzo, nonostante si stimasse una popolazione umana di sole circa 20.000.000 di unità. Qui un riferimento storico sulla consistenza degli ungulati nella mia regione:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... aPsb2Z0hzw


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