Coll. CLI-Parco Reg. A. Apuane: resoconto attività svolte

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Marco Lucchesi
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Coll. CLI-Parco Reg. A. Apuane: resoconto attività svolte

Messaggio da Marco Lucchesi » 02 ott 2014, 11:59

Buongiorno a tutti!
Colgo l'occasione della discussione fresca fresca circa l'attività svolta nel Parco interprovinciale di Montioni da alcuni soci, per darvi notizia circa lo stato di avanzamento della collaborazione partita, nel luglio scorso, tra il CLI ed i tecnici del Parco Regionale delle Alpi Apuane (io e Paola Fazzi, biologo incaricato dall'ente) per approfondire le conoscenze sulla locale popolazione di lupo.
Prima un po' di storia: la presenza del lupo nelle Alpi Apuane è stata accertata nel 2006, con le prime deposizioni fecali ritrovate (poi analizzate dall'Ispra), ed in seguito (nel 2011) dai primi "reperti oggettivi" ottenuti tramite il foto-video trappolaggio (svolto nel contesto della redazione del Piano di Gestione degli Ungulati, che ho portato avanti fino alla fine del 2012). La situazione per i due anni successivi, ha visto la presenza di alcuni esemplari "vaganti" in precisi settori della catena montuosa, tanto da far supporre, la presenza di un vero e proprio branco riproduttivo. Questa "sensazione" si è accresciuta con la prima predazione di una certa entità (luglio 2012) attribuita alla specie.
Alla fine del piano di gestione, io, Paola ed il Comando Guardiaparco, abbiamo continuato a seguire i movimenti dei diversi individui, pur senza nessun incarico definito dall'ente, perché ritenevamo la situazione interessante e da approfondire. Nel novembre 2013 abbiamo avuto i primi contatti con CLI tramite Alessio Pieragnoli e Nicola Sabatino, in occasione del primo campo svolto nel Parco, anche grazie ad una iniziale e semplice forma di collaborazione codificata.
In seguito Paola ha vinto il bando per la "revisione" del Piano di Gestione degli Ungulati che, per accordi con il Comando GP, soggetto coordinatore dell'indagine, è stato incentrato sul rapporto preda-predatore, lupo-ungulati selvatici, con lo scopo di:
- accertare la presenza di nuclei riproduttivi nel Parco;
- stimare il numero minimo di individui presenti;
- continuare con le attività di monitoraggio di base su ungulati e lupo (censimenti ungulati e reperimento segni di presenza lupo);
- valutare preliminarmente il possibile rischio predatorio nei riguardi delle aziende zootecniche presenti nell'area protetta.
In questo contesto l'organizzazione del secondo campo CLI a giugno 2014 (poi come sapete spostato alla metà di ottobre, quindi fra poco) ci ha permesso di rinnovare la collaborazione con l'Associazione nelle persone di A. Pieragnoli e N. Sabatino, codificandola in maniera più "ufficiale" e meglio definita. Ciò, unitamente all'ulteriore contributo dei tecnici del WAC (con il quale l'ente Parco è convenzionato), Mia Canestrini e Luigi Molinari, in occasione delle sessioni di WH estivo, ci ha consentito di ottenere alcuni preliminari risultati che vi sintetizzo:
- svolgimento su tutto il territorio del Parco del WH estivo (luglio-agosto 2014), con 7 sessioni e diverse ripetizioni nelle aree ritenute più "calde";
- copertura tramite foto-video trappolaggio di tutto il territorio del Parco, tramite le apparecchiature di proprietà dei tecnici, dell'ente Parco e grazie alla strumentazione fornita dal CLI e da A. Pieragnoli personalmente;
- accertamento tramite WH della prima riproduzione nel territorio del Parco dopo un secolo di "assenza di informazioni" a riguardo;
- documentazione circa la quantità e la "qualità" dei cuccioli e degli adulti costituenti il branco apuano tramite foto-video trappolaggio e tramite osservazione diretta dei diversi individui in sessioni dedicate;
- creazione di un archivio elettronico, fotografico e videografico del branco;
- localizzazione dell'area di rendez-vous e della supposta area di tana.
Il tutto prevedendo in futuro, si spera con l'avallo dell'ente Parco e con il rinnovo della collaborazione con CLI (e con la collaborazione del WAC), una serie di incontri informativi con le aziende zootecniche, e divulgativi-educativi con la popolazione locale dei Comuni e delle Province dell'area protetta.
Questi risultati, ancora preliminari, verranno approfonditi e "relazionati" durante il campo che verrà svolto presso il Rifugio Del Freo dal 10 al 12 ottobre pv; inoltre abbiamo previsto, per un prossimo futuro, pubblicazioni, interventi o poster in contesti adeguati, che potranno divulgare in maniera corretta e rigorosa presso il mondo scientifico ciò che è stato ottenuto, sottolineando doverosamente anche il ruolo svolto dall'Associazione.

Da tecnico che cerca di lavorare nel settore della ricerca e della gestione della fauna da anni, ritengo che la situazione che si è creata intorno a questo progetto nel Parco delle Apuane debba essere valorizzata anche nel contesto associativo, in quanto ottimo esempio di collaborazione e contatto tra mondo "professionale" e mondo "del volontariato", tra tecnici consulenti di enti pubblici (che hanno fatto, dopo molti anni di formazione e di esperienza di campo, della loro passione un lavoro) e appassionati non professionisti (che possono direzionare questa stessa passione verso obiettivi prioritari anche dal punto di vista istituzionale).
Volevo che quest'ultimo discorso fosse ben evidenziato perché, con una certa amarezza, ho seguito la discussione sul monitoraggio svolto a Montioni, dove l'eccessiva polemica emersa ha quasi creato due schieramenti, quello degli appassionati di un certo campo e quello dei professionisti che lavorano nel medesimo campo. Questi due schieramenti non hanno nessuna ragione di esistere e il buon senso di ognuno dovrebbe suggerire il giusto comportamento nel rispetto dei diversi ruoli.
Ovvero: tutti gli appassionati (come per l'appunto molti dei soci del CLI) dovrebbero ricercare un agire equilibrato quando, come succede in molti casi, "seguono" nei loro territori la specie lupo. Altrettanto seriamente dovrebbe essere sempre ricercato un coordinamento ed una collaborazione con tecnici del settore, anche se essi non hanno, per le follie istituzionali che ben conosciamo, un incarico preciso e ben definito. Se così non viene fatto, c'è la concreta possibilità di farsi prendere la mano e, anche se agendo in buona volontà, di fatto si ottiene il risultato di "svalutare" una professionalità, come quella del biologo, del naturalista, del tecnico faunistico, già a rischio "visibilità". Come sapete amministratori o gestori della cosa pubblica capiscono poco o nulla della complessità di questo mondo professionale e (come penso volesse dire Lorenzo Lazzeri nei suoi post) il rischio è quello di far passare come un "lavoro" un'attività ricreativa, con un danno economico e culturale per le professionalità del settore, che già di per sé non ha né un mercato né una considerazione proporzionale alle problematiche che invece investe.
Quindi ribadisco di prendere ad esempio l'esperienza che stiamo condividendo nelle Alpi Apuane come buona base, ovviamente migliorabile, per future e proficue collaborazioni tra appassionati e professionisti, collaborazioni volte alla corretta divulgazione ed alla sempre maggiore conoscenza della specie lupo che, come possiamo constatare ogni giorno e su qualsiasi mezzo di informazione, a tutt'oggi non è affatto al riparo da pericoli che potrebbero minarne seriamente il discreto status di conservazione, raggiunto nella nostra penisola dopo anni di "lotte", sangue e sudore...
Buon tutto a tutti e vi aspetto al campo!
ML

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Michelangelo
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Re: Coll. CLI-Parco Reg. A. Apuane: resoconto attività svolte

Messaggio da Michelangelo » 02 ott 2014, 22:13

Grazie Marco del tuo intervento, dal mio punto di vista è stato molto esaustivo e concordo pienamente col tuo punto di vista. Ho avuto modo di scambiare 4 chiacchiere con Alessio e Nicola circa il vostro monitoraggio e da quello che ho capito avete voi tutti avuto ottimi risultati!Questo è il tipo di lavoro di squadra che mi piace!
Michelangelo Angeloni, Consigliere Canislupus Italia.

"È inutile per la pecora essere a favore del vegetarianismo mentre il lupo continua ad avere un'opinione diversa."


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