Studio toscano pubblicato su "Science" e "Mammalia"..

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pigrofalco
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Studio toscano pubblicato su "Science" e "Mammalia"..

Messaggio da pigrofalco » 31 dic 2013, 01:27

L'aretino Mattia Menchetti, studente di biologia ad Arezzo, documenta l'uccisione di cane, volpe e tasso da parte di istrice.

http://news.sciencemag.org/biology/2013 ... ense-quill

http://www.degruyter.com/view/j/mamm.ah ... 3-0126.xml
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Dario
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Re: Studio toscano pubblicato su "Science" e "Mammalia"..

Messaggio da Dario » 31 dic 2013, 08:08

non mi riesce di trovare le foto, ma ci sono?

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Davide
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Re: Studio toscano pubblicato su "Science" e "Mammalia"..

Messaggio da Davide » 31 dic 2013, 10:35

Non ho capito una cosa ma gl'istrici uccidevano gli animali perche li ritenevano una minaccia (fatto normale ) o mettevano in atto delle vere e proprie strategie predatorie e poi consumavano la carcassa (fatto interessante )!!?
Ciaoo .

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fiore955
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Re: Studio toscano pubblicato su "Science" e "Mammalia"..

Messaggio da fiore955 » 31 dic 2013, 11:22

Davide ha scritto:Non ho capito una cosa ma gl'istrici uccidevano gli animali perche li ritenevano una minaccia (fatto normale ) o mettevano in atto delle vere e proprie strategie predatorie e poi consumavano la carcassa (fatto interessante )!!?
Ciaoo .
L'uccisione non è mai diretta e deliberata dato che l'istrice è semmai preda non un predatore. Per molti carnivori "giovani, affamati o inesperti", possono risultare letali. La morte può sopraggiungere dopo uno scontro a seguito di un attacco (non vengono lanciati ma conficcati con repentine "retromarce" dell'animale verso l'assalitore, documentato personalmente in diretta un fatto occorso anni fa a danno dei miei cani), gli aculei restano spezzati nella carne e creano infezioni spesso importanti, addirittura mettendo fuori uso fauci o zampe che sono indispensabili al carnivoro per sopravvivere. La morte sopraggiunge per questi motivi dopo lenta e dolorosa agonia che può durare settimane a seconda del numero delle schegge, delle zone interessate e del precedente stato di forma dell'animale, persino tra i leoni non è raro che ciò si verifichi.
Non so negli altri canidi, ma nei nostri cani l'incontro con un istrice o col suo "cugino minore" riccio, scatena quasi sempre un irrefrenabile istinto di attacco, l'inesperienza poi fa il resto. Vi posto un filmato che ben riassume quanto detto, qui a farne le spese una leonessa che al minuto 0,54 viene ferita ad una zampa:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... tsBo_kgcMg
Ultima modifica di fiore955 il 31 dic 2013, 11:49, modificato 1 volta in totale.

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Davide
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Re: Studio toscano pubblicato su "Science" e "Mammalia"..

Messaggio da Davide » 31 dic 2013, 11:46

Una volta un gatto vecchio di un mio amico era stato ucciso da un istrice !! era uscito la mattina per andare in campagnia la sera non tornavail mio amico è andato a cercarlo e lo ha trovato morto con molte spine conficcate su tutto il corpo !!


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