Capriolo attraversa il lago a nuoto
- Davide81
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Capriolo attraversa il lago a nuoto
L'IMPRESA
Traversata del lago. L'atleta? Un capriolo
Sei chilometri di nuotata per un esemplare scortato da due pescatori di Caldè
Castelveccana - «Una scena così, in una vita trascorsa sul lago non l’avevamo mai vista, siamo rimasti di sasso».
Ancora non credono ai loro occhi i due fratelli pescatori che domenica 17 novembre hanno ammirato una scena rara sul Lago Maggiore: la traversata a nuoto del Verbano da parte di un capriolo. Sì, un capriolo, che sotto lo sguardo incredulo dei due testimoni ha percorso i circa sei chilometri che separano la sponda piemontese da quella varesina.
Un "atleta" a quattro zampe che dopo la nuotata è partito rapidamente verso la zona boschiva sopra Caldè. Senza un tentennamento o un segno di affaticamento.
«Erano circa le 10.30, quando da lontano, dal centro del lago, abbiamo intravisto una macchia scura - raccontano i fratelli -. Ridendo fra noi abbiamo detto: guarda, un drago che arriva dal Piemonte. Incuriositi, ci siamo avvicinati e abbiamo notato prima le orecchie e poi la sagoma di un capriolo».
Così, i pescatori l’hanno scortato, seguendo con interesse e ammirazione quell’impresa così particolare, fino all’approdo a Caldè, nei pressi del fiumiciattolo vicino al cantiere.
«A noi sembrava una femmina di circa tre anni - precisano ancora -. All’uscita dall’acqua, il pelo appariva del tutto asciutto, come quello delle anatre. Una scrollata veloce e l’animale è ripartito, saltando una recinzione e dirigendosi nel bosco».
Un fatto raro ma del tutto possibile per i caprioli, come spiega l’esperto Adriano Martinoli, zoologo a capo dell’Unità di Analisi e gestione delle risorse ambientali dell’Università dell’Insubria: «Ci sono delle segnalazioni di traversate di fiumi o di tratti d’acqua anche impegnativi. Più raro è nuotare per tanti chilometri, ma questa impresa sta tutta nelle corde di animali come cervi o caprioli. La motivazione più plausibile non è mai la ricerca del cibo, ma la necessità impellente di scappare, di mettersi in salvo, magari dall’assalto di cani o altri predatori. Di solito è per paura che avviene il tuffo in acqua. Oppure la volontà di superare quella barriera arrivando sull’altra sponda».
http://www.prealpina.it/notizie/laghi/2 ... 617759/55/
Traversata del lago. L'atleta? Un capriolo
Sei chilometri di nuotata per un esemplare scortato da due pescatori di Caldè
Castelveccana - «Una scena così, in una vita trascorsa sul lago non l’avevamo mai vista, siamo rimasti di sasso».
Ancora non credono ai loro occhi i due fratelli pescatori che domenica 17 novembre hanno ammirato una scena rara sul Lago Maggiore: la traversata a nuoto del Verbano da parte di un capriolo. Sì, un capriolo, che sotto lo sguardo incredulo dei due testimoni ha percorso i circa sei chilometri che separano la sponda piemontese da quella varesina.
Un "atleta" a quattro zampe che dopo la nuotata è partito rapidamente verso la zona boschiva sopra Caldè. Senza un tentennamento o un segno di affaticamento.
«Erano circa le 10.30, quando da lontano, dal centro del lago, abbiamo intravisto una macchia scura - raccontano i fratelli -. Ridendo fra noi abbiamo detto: guarda, un drago che arriva dal Piemonte. Incuriositi, ci siamo avvicinati e abbiamo notato prima le orecchie e poi la sagoma di un capriolo».
Così, i pescatori l’hanno scortato, seguendo con interesse e ammirazione quell’impresa così particolare, fino all’approdo a Caldè, nei pressi del fiumiciattolo vicino al cantiere.
«A noi sembrava una femmina di circa tre anni - precisano ancora -. All’uscita dall’acqua, il pelo appariva del tutto asciutto, come quello delle anatre. Una scrollata veloce e l’animale è ripartito, saltando una recinzione e dirigendosi nel bosco».
Un fatto raro ma del tutto possibile per i caprioli, come spiega l’esperto Adriano Martinoli, zoologo a capo dell’Unità di Analisi e gestione delle risorse ambientali dell’Università dell’Insubria: «Ci sono delle segnalazioni di traversate di fiumi o di tratti d’acqua anche impegnativi. Più raro è nuotare per tanti chilometri, ma questa impresa sta tutta nelle corde di animali come cervi o caprioli. La motivazione più plausibile non è mai la ricerca del cibo, ma la necessità impellente di scappare, di mettersi in salvo, magari dall’assalto di cani o altri predatori. Di solito è per paura che avviene il tuffo in acqua. Oppure la volontà di superare quella barriera arrivando sull’altra sponda».
http://www.prealpina.it/notizie/laghi/2 ... 617759/55/
“Non sopporto la presunzione umana, la facoltà che l’ uomo in quanto tale si concede, decidendo le sorti di qualsiasi altra specie vivente”
- fiore955
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Re: Capriolo attraversa il lago a nuoto
"..«A noi sembrava una femmina di circa tre anni - precisano ancora -."
Spero non si tratti di quello della foto...
Spero non si tratti di quello della foto...
- Dario
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Re: Capriolo attraversa il lago a nuoto
una femmina dal marito poco fedele
- Luciano
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Re: Capriolo attraversa il lago a nuoto
Dario ha scritto:una femmina dal marito poco fedele
be dai ... neanche poi tanto infedele, ... solo sei volte
L.