Petizione contro importazione cuccioli dall'est
Inviato: 22 mar 2009, 16:05
Visto che in questi giorni "bisognava" fare disinformazione e terrorismo sui cani randagi, altre cose sono passate in secondo piano. Eppure proprio il traffico di cuccioli dall'est e la vendita indiscriminata di cuccioli in fiere e negozi alimenta fortemente il randagismo. Allora segnalo questa petizione della LAV per chiedere il divieto di vendita di cuccioli nei negozi e una moratoria sugli ingressi di cani e gatti dall'est europeo.
La Stampa (rubrica La Zampa 20/03/2009)
Lav in piazza contro il traffico di cuccioli dall'est Europa
Petizioni per introdurne il reato
ROMA
La Lav (Lega antivivisezione) si schiera contro la tratta dei cuccioli dall’est: chiede subito «la legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia e moratoria delle vendite dei quattro zampe per prevenire la piaga dell’abbandono delle cucciolate e del randagismo». Il 21-22 e il 28-29 marzo scende in 300 piazze d’Italia per sensibilizzare i cittadini e in cambio di una piccola donazione sarà disponibile il tradizionale uovo di Pasqua della Lav (cioccolato fondente - commercio equo e solidale).
La tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai paesi dell’est (in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca), importati «falsificando documenti, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci».
La mortalità nei primi mesi dopo l’arrivo in Italia raggiunge il 50%. La carenza di controlli sanitari e la violazione della normativa in materia di vaccinazione comportano elevati rischi sanitari per l’Italia. Il valore di mercato di un cucciolo può aumentare fino a 20 volte, con un giro d’affari annuo stimato in 300 milioni di euro. I primi risultati ottenuti dalla Lav hanno «smascherato il sistema delle importazioni illegali, numerose operazioni e indagini delle Forze di polizia, sequestro e affidamento di cuccioli, sensibilizzazione delle autorità nazionali, dei paesi dell’est e Ue, impegno a introdurre una nuova fattispecie di reato, e creazione del sito dedicato nonlosapevo.it».
Si tratta di una petizione Art. 50 della Costituzione, e prevede le seguenti richieste:
* una moratoria sugli ingressi di cani e gatti dai Paesi dell’Est Europeo;
* il divieto di vendita di animali nei negozi e incentivi per chi sceglie di astenersi dalla vendita;
* il divieto di fiere di animali, accattonaggio con animali e loro utilizzo come premi;
* il divieto di ingresso di cuccioli sprovvisti di vaccinazioni contro le patologie infettive più comuni;
l’istituzione dell’anagrafe felina;
* l’introduzione del passaporto europeo come unico documento ufficiale per il cane e il gatto, anche per gli animali nati in Italia;
* l’utilizzo di microchip in grado di identificare inequivocabilmente i cuccioli nati in Italia;
* l’obbligo per l’allevatore di denunciare alla ASL l’accoppiamento e le cucciolate entro sette giorni dal parto, registrandole sul passaporto della madre;
* il dovere per il proprietario di provvedere all’inoculazione del microchip e alla iscrizione in anagrafe entro quattordici giorni dalla nascita;
* la collaborazione con le autorità dell’Europa dell’Est per bloccare alla partenza le importazioni illegali e la creazione di un archivio informatico dei passaporti;
il rafforzamento delle Forze di Polizia per i reati contro gli animali;
* maggiori e più accurati controlli su allevamenti e negozi e la dotazione di lettore di microchip per la polizia nazionale e locale;
* leggi che disciplinino gli allevamenti, la registrazione di nasciten e cessioni e l’equiparazione tra allevamenti professionali e “amatoriali”;
* la messa in rete di tutti i nominativi dei medici veterinari accreditati presso lo stato estero;
l’obbligo per il veterinario di dichiarare agli organi competenti, irregolarità e particolarità riscontrate, come nel caso di patologie infettive poco frequenti nel nostro Paese;
* l’introduzione di nuove ipotesi di reato legate alla documentazione di viaggio, all’introduzione e alla vendita di animali malati, con aspre sanzioni penali e l’interdizione dell’attività di commercio.
E' ANCHE POSSIBILE FIRMARE ONLINE QUI
Chiederei - a chi condivide ovviamente - di firmare e far firmare, diffondere su siti, forum, facebook, ecc.
La Stampa (rubrica La Zampa 20/03/2009)
Lav in piazza contro il traffico di cuccioli dall'est Europa
Petizioni per introdurne il reato
ROMA
La Lav (Lega antivivisezione) si schiera contro la tratta dei cuccioli dall’est: chiede subito «la legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia e moratoria delle vendite dei quattro zampe per prevenire la piaga dell’abbandono delle cucciolate e del randagismo». Il 21-22 e il 28-29 marzo scende in 300 piazze d’Italia per sensibilizzare i cittadini e in cambio di una piccola donazione sarà disponibile il tradizionale uovo di Pasqua della Lav (cioccolato fondente - commercio equo e solidale).
La tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai paesi dell’est (in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca), importati «falsificando documenti, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci».
La mortalità nei primi mesi dopo l’arrivo in Italia raggiunge il 50%. La carenza di controlli sanitari e la violazione della normativa in materia di vaccinazione comportano elevati rischi sanitari per l’Italia. Il valore di mercato di un cucciolo può aumentare fino a 20 volte, con un giro d’affari annuo stimato in 300 milioni di euro. I primi risultati ottenuti dalla Lav hanno «smascherato il sistema delle importazioni illegali, numerose operazioni e indagini delle Forze di polizia, sequestro e affidamento di cuccioli, sensibilizzazione delle autorità nazionali, dei paesi dell’est e Ue, impegno a introdurre una nuova fattispecie di reato, e creazione del sito dedicato nonlosapevo.it».
Si tratta di una petizione Art. 50 della Costituzione, e prevede le seguenti richieste:
* una moratoria sugli ingressi di cani e gatti dai Paesi dell’Est Europeo;
* il divieto di vendita di animali nei negozi e incentivi per chi sceglie di astenersi dalla vendita;
* il divieto di fiere di animali, accattonaggio con animali e loro utilizzo come premi;
* il divieto di ingresso di cuccioli sprovvisti di vaccinazioni contro le patologie infettive più comuni;
l’istituzione dell’anagrafe felina;
* l’introduzione del passaporto europeo come unico documento ufficiale per il cane e il gatto, anche per gli animali nati in Italia;
* l’utilizzo di microchip in grado di identificare inequivocabilmente i cuccioli nati in Italia;
* l’obbligo per l’allevatore di denunciare alla ASL l’accoppiamento e le cucciolate entro sette giorni dal parto, registrandole sul passaporto della madre;
* il dovere per il proprietario di provvedere all’inoculazione del microchip e alla iscrizione in anagrafe entro quattordici giorni dalla nascita;
* la collaborazione con le autorità dell’Europa dell’Est per bloccare alla partenza le importazioni illegali e la creazione di un archivio informatico dei passaporti;
il rafforzamento delle Forze di Polizia per i reati contro gli animali;
* maggiori e più accurati controlli su allevamenti e negozi e la dotazione di lettore di microchip per la polizia nazionale e locale;
* leggi che disciplinino gli allevamenti, la registrazione di nasciten e cessioni e l’equiparazione tra allevamenti professionali e “amatoriali”;
* la messa in rete di tutti i nominativi dei medici veterinari accreditati presso lo stato estero;
l’obbligo per il veterinario di dichiarare agli organi competenti, irregolarità e particolarità riscontrate, come nel caso di patologie infettive poco frequenti nel nostro Paese;
* l’introduzione di nuove ipotesi di reato legate alla documentazione di viaggio, all’introduzione e alla vendita di animali malati, con aspre sanzioni penali e l’interdizione dell’attività di commercio.
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