Lontra (Lutra lutra)

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fiore955
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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da fiore955 » 15 mag 2014, 17:05

Qui però non si è fatto accenno alla presenza nel tarvisiano, forse perchè troppo recente?: http://gaianews.it/ambiente/lontra-in-i ... 55247.html

"15.05.2014

La lontra è presenta in Italia con poche centinaia di individui, anche se si tratta di stime approssimative essendo un animale estremamente elusivo. E’ un mammifero semiacquatico che caccia principalmente in acqua e vive lungo i fiumi, sfruttando la vegetazione ripariale e anfratti naturali come riparo.
Ad oggi in Italia la popolazione di lontra è relegata alle regioni meridionali dove occupa un’area principale estesa fra Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, e un’area di minore estensione, disgiunta dalla prima, in Molise e in Abruzzo, nei bacini Biferno, Volturno e Sangro.
Al Congresso Italiano di Teriologia, che si è tenuto nei giorni scorsi a Civitella Alfedena, nel Parco d’Abruzzo, si è parlato di entrambe le popolazioni.
lo della società di ricerca eco-faunistica Lutria, che studia la popolazione del sud Italia da anni, ha riportato i dati preliminari relativi al monitoraggio effettuato su carcasse di animali morti nell’ambito del progetto RECAL, frutto della collaborazione tra ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, società Lutria, università di Teramo e ASL Lanciano-Vasto-Chieti, a cui hanno recentemente aderito aree protette e centri di recupero fauna selvatica della regine Basilicata .
La popolazione di lontra ha subito un drastico declino fra gli anni ’70 e gli anni ’90 a causa del consumo del suolo che ha determinato anche un deterioramento degli habitat fluviali. Un’altra causa potrebbe essere stata rappresentata dalle sostanze inquinanti che hanno avuto effetti negativi sugli animali. Basti pensare all’agricoltura che si è spinta sempre più vicina agli argini dei fiumi con conseguente uso di veleni e pesticidi. Dagli anni 2000 invece si è registrata un’inversione di tendenza e con l’incremento della popolazione è incrementata anche la mortalità.

La ricerca svolta da Fusillo nel Parco del Cilento Cilento e in aree limitrofe è basata sulla raccolta ed esame di parte delle 31 lontre rinvenute morte a partire dal 2009. La maggior parte sono state analizzate, solo per il 20% non è stato possibile il recupero. Grazie ad un preciso sistema di rilevamento dei dati al momento del ritrovamento della carcassa, i ricercatori sono stati in grado di riportare per ogni animale lo stato di decomposizione, la posizione rispetto al corso d’acqua, la gestione della vegetazione e il tipo di strade nelle vicinanze, informazioni utili a determinare le condizioni che favoriscono casi di morte accidentale e a suggerire misure di mitigazione.

L’esame della carcassa, che viene chiamato necroscopico, è stato eseguito su tutti gli animali secondo un protocollo specifico. I ricercatori hanno determinato l’età degli individui basandosi sulle dimensioni corporee, sullo stato riproduttivo e utilizzando una tecnica basata sulla conta degli anelli di accrescimento del cemento dentale. Inoltre è stata analizzata la presenza di contaminanti, tra i quali pesticidi, policlorobifenili, metalli pesanti e di idrocarburi policlinici aromatici (IPA).

La maggior parte degli animali sono morti a causa di investimenti, due sono i casi di morte naturale e due morti di origine traumatica potrebbero trattarsi di uccisioni illegali. Per la maggior parte degli individui investiti si tratta di maschi adulti che muoiono soprattutto in autunno e in inverno.
Per quello che riguarda le sostanze tossiche sono stati rilevati bassi livelli di derivati del DDT mentre in alcuni casi sono stati rilevati valori relativamente alti di policlorobifenili che hanno motivato ulteriori approfondimenti.

Il secondo nucleo comprende il bacino del Sangro, in Abruzzo, che ha un’importanza strategica per la conservazione e l’espansione futura della specie visto che rappresenta la propaggine più a nord di presenza accertata della lontra in centro Italia, oltre ad avere una posizione favorevole per la presenza di altri parchi, riserve e siti natura 2000. In Abruzzo la lontra fu dichiarata estinta nel 1982. Nel 2010 a seguito di segnalazioni fu avviato un progetto pilota dall’Università del Molise e al Congresso di Teriologia la ricercatrice dell’Università Laura Lerone ha presentato la prima stima della presenza della lontra nel bacino.

Le stime vengono condotte attraverso le analisi genetiche degli escrementi,che rivestono quindi una particolare importanza per i ricercatori. I risultati della ricerca stimano una densità di popolazione di 0,17-0,020 lontre per km lineare ,di poco inferiore alla core area. Lerone ha spiegato che la variabilità genetica della popolazione è molto bassa. Inoltre ha sottolineato che è certo che gli individui percorrono grandi distanze visto che l’individuo M3 è stato rilevato in due punti a 40 km di distanza e l’individuo M7 ha percorso 15 km in una notte.
Per ridurre la mortalità della lontra e favorirne l’espansione sarebbe necessario il coinvolgimento di enti e istituzioni oltre alla continuazione delle ricerche e dei monitoraggi, indispensabili per controllare l’andamento della popolazione.

A volte pochi cambiamenti, come l’installazione di reti o di dissuasori ottici per evitare che l’animale attraversi , o di strutture atte a favorire il passaggio dell’animale in sicurezza nelle vicinanza di strade e ponti sui fiumi, potrebbero essere efficaci. Ma ad oggi questo tipo di operazioni, stando a quanto riferiscono le ricercatrici, non sembrano essere di facile realizzazione."

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Stefano P » 18 mag 2014, 08:40

Eccola di nuovo, sempre nella stessa posizione. Probabilmente è una femmina adulta, la madre del giovane maschio che abbiamo foto-trappolato poco distante:

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Messaggio da Stefano P » 18 mag 2014, 08:41

Questo è il calco delle sue impronte:

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Stefano P » 18 mag 2014, 08:44

E questa è una marcatura in un punto davvero insolito, ma molto panoramico... Queste lontre hanno scelto proprio una bella zona...

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da franco » 19 mag 2014, 16:24

Alla fine degli anni '90 quando facevo il militare ad Udine avevo letto di una segnalazione nella zona del Natisone verso ponte San Quirino (fiume meraviglioso) che frequentavo per motivi arrampicatori
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Stefano P » 19 mag 2014, 19:19

In effetti Luca Lapini trovò un singolo spraint sul Natisone... Non ricordo in che anno!

Comunque di segnalazioni ce sono davvero in abbondanza, ma le uniche confermate, fin'ora, sono quelle relative al tarvisiano.

Sarebbe comunque interessante recuperare l'articolo che avevi letto...
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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Iacopo » 11 gen 2015, 12:36

Continuano le segnalazioni di lontra in Abruzzo

Arrivano dall’Abruzzo meridionale nuove ed ulteriori conferme della presenza della lontra, facendo tirare un respiro di sollievo per il destino di questo raro mustelide.
L’ultima segnalazione interessa il corso del Trigno, fiume che con il suo passaggio accompagna il confine amministrativo tra Abruzzo e Molise.
La presenza dell’animale è stata accertata mediante il rilevamento di orme su fango, siti di marcaggio e resti di alimentazione. Il fortuito avvistamento è merito di Mario Pellegrini e Francesco P. Pinchera, naturalisti abruzzesi operanti per conto del CISDAM, centro studi riconosciuto dal CNR. Le indagini, tuttora in corso, sono state condotte nell’ambito della redazione dei Piani di Gestione di alcune aree SIC, ovvero siti di interesse comunitario, così come definiti dalla direttiva Habitat del 1992, definiti tali in quanto ospitanti preziosi habitat naturali o specie vegetali ed animali protette.
Quali, di preciso, siano i tratti fluviali interessati dalla presenza del mustelide, non è però ancora chiaro: solo ulteriori accertamenti saranno in grado di garantire una più esatta determinazione delle aree effettivamente occupate. Una cosa però è certa: la lontra vive solo in acque pulitissime, e la sua presenza è un indicatore estremamente positivo. “Una conferma”, secondo gli esperti, “della qualità ambientale delle aste fluviali dell’area sangro-vastese, che tra le sue valli ospita alcune tra le più importanti aree per la biodiversità a livello regionale e nazionale”.
Trovandosi all’apice della catena trofica, la lontra è legata in senso biunivoco alle condizioni dell’ambiente, che influenza e dalle quali è fortemente condizionata. “Non è un caso” dichiarano i naturalisti”, che le medesime aree di presenza siano interessate dalle più cospicue popolazioni di nibbio bruno e nibbio reale dell’Italia centro-settentrionale e dal limite nord dell’areale della ghiandaia marina”.
La lontra (Lutra lutra) è una specie di interesse comunitario rigorosamente protetta, e tuttora considerata a rischio di estinzione: la sua popolazione ha raggiunto un minimo storico a cavallo fra gli anni ’60 e ’70, quando la specie, in seguito a persecuzioni, distruzione del suo habitat ed inquinamento diffuso, si è estinta in molti paesi europei. Ora la situazione sembrerebbe leggermente migliorata, e dati recenti (Panzacchi et al, 2011), stimano la popolazione in un numero compreso tra i 220 ed i 260 individui.
La distribuzione della lontra nel nostro paese, estremamente frammentata, consiste essenzialmente di due nuclei, entrambi situati nell’Italia centro-meridionale: il più esiguo è proprio quello situato nell’area abruzzese-molisana.
Dall’Abruzzo, tuttavia, il predatore acquatico potrebbe non essere mai scomparso. Secondo gli esperti infatti, le ultime lontre potrebbero aver superato gli anni più difficili arroccate a monte, sul medio e alto corso del bacino del fiume Sangro, la cui diretta connessione col bacino del Volturno ha probabilmente scongiurato il pericolo dell’isolamento genetico della popolazione abruzzese.
La svolta è però arrivata negli anni ’90, a partire dai quali, secondo gli studiosi:” la popolazione ha dato segni di significativo incremento, arrivando a ripopolare sia l’asta fluviale del Sangro che i suoi affluenti, fin quasi alla foce”.
Le segnalazioni riguardanti il Trigno, seppure meno numerose rispetto agli avvistamenti localizzati lungo il Sangro, sono tuttavia motivo di forte e motivato entusiasmo per gli appassionati: il bacino del Trigno, collocandosi tra il Biferno ed il Fortore, aree di tradizionale presenza del mustelide, rappresenta infatti una localizzazione strategica ponendo, a parere dei naturalisti,la popolazione abruzzese ancor più in condizioni di continuità territoriale con lo storico nucleo dell’Italia meridionale.

Link: http://gaianews.it/ambiente/estinzione- ... LJfJCuG9bc

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Luciano » 11 gen 2015, 20:36

Iacopo ha scritto:Continuano le segnalazioni di lontra in Abruzzo .............................................................
:D :D :D

L.

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Francesco77 » 14 gen 2015, 15:23

Per chi volesse saperne di più sullo stato e diffusione della Lontra in Italia, segnalo la Società di Ricerca "Lutria" (Fusillo/Marcelli) che da anni è impegnata nello studio di questa specie:
dopo averli contattati, mi hanno confermato che "al momento non ci sono evidenze di presenza della lontra nell' alto corso del Sangro ".

Fonte:
http://www.lutria.eu

Saluti
Francesco
L'oscurità si abbatté su Drugo, più nera del batacchio di un manzo nero in una notte senza luna nella prateria. Non c'era fine.
----
https://goo.gl/1lT38I

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Re: Lontra (Lutra lutra)

Messaggio da Stefano P » 21 feb 2015, 10:00

Notizia che mi fa particolarmente piacere, essendo di Foggia...

Nel torrente Cervaro ritorna la lontra

http://lifeboscoincoronata.it/news/dettaglio.php?id=135
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.


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