petizione e iniziative riguardo i cani sui treni

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randagio
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petizione e iniziative riguardo i cani sui treni

Messaggio da randagio » 25 set 2008, 11:29

Giro anche qui. Come avrete letto/sentito Trenitalia ha modificato il regolamento - già restrittivo - sul trasporto degli animali domestici, praticamente rendendo la cosa impossibile. Sarà possibile portare solo cani inferiori ai 6Kg, chiusi in contenitori, e con certificato veterinario più recente di un mese :shock: Tutto questo perché, secondo Trenitalia, la presenza di sporcizia e insetti è dovuta esclusivamente al trasporto di cani nei treni! :shock:

Eppure sui treni si possono fare brutti incontri, si può venire derubati (e succede), si può venire infastiditi in tutti i modi dalla gente più disparata e scocciatrice... oltre che naturalmente ci si possono prendere dermatiti e parassiti e non certo portati dai cani!!

I treni fanno schifo solo per due motivi: 1) le persone sono incivili e li inzozzano 2) le pulizie vengono fatte male o non vengono proprio fatte! Che dire di chi attacca i chewingum? E di chi fuma nei treni anche se ora è vietato? E di chi mette le scarpe sui sedili (es. i bambini)? E quando non si aprono le porte e si deve scendere alla stazione successiva, e si viene anche trattati con sufficenza invece di ricevere delle scuse? E quando sui treni si schiatta di caldo o si congela? E magari chissà quante ne dimentico... (ah si vabbè i ritardi, ma per me ormai è addirittura una cosa normale, semplicemente da mettere in conto... :roll: ) Pensassero a queste cose... non a incolpare chi non può nemmeno avere voce in capitolo e difendersi! :x

L'Associazione Dog Welcome ha approntato una petizione, se potete firmate e fate girare:

http://firmiamo.it/trenitaliadiscriminachiconduceuncane

La stessa Associazione propone di stampare questi cartelli, e recarsi in stazione tenendoli in vista:

http://www.dogwelcome.it/PETIZIONI/mani ... italia.pdf

Chi vuole può poi inviare in email a DogWelcome una propria foto con cane/i e con il cartello, sarà messa sul sito e inviata a Trenitalia assieme alle firme.

La LAV invita alla disobbedienza civile... e personalmente condivido! Se tutti andassero in treno col cane, in massa, il primo ottobre, voglio vedere come Trenitalia gestirà la cosa... Multeranno tutti? Faranno scendere interi gruppi di passeggeri paganti? Si accolleranno il rischio di 100/1000/10000 ricorsi contro le multe? :twisted: Penso sia importantissimo che non passi una limitazione/imposizione del genere... dopotutto non tutte le persone hanno/usano l'automobile, e fra questi molti hanno cani: che dovrebbero fare? :shock:

Invio a seguire la rassegna stampa più rilevante, a partire dall'inizio della vicenda...

Il Resto del Carlino 22/09/2008

LA RIVOLTA CONTRO LE FS
Treni vietati ai cani di più di 6 chili
scoppia la protesta animalista

E' polemica feroce contro l'ordine di servizio di Trenitalia con cui si vieta a partire dal 1 ottobre prossimo il trasporto sui treni dei cani di peso superiore ai 6 chili per motivi di infestazione delle carrozze da parassiti

Roma, 22 settembre 2008 - È "inaccettabile" il limite di 6 kg per i cani che possono viaggiare in treno". In merito all'ordine di servizio di Trenitalia con cui si vieta a partire dal 1 ottobre prossimo il trasporto sui treni dei cani di peso superiore ai 6 chili per motivi di infestazione delle carrozze da parassiti, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha chiesto oggi un incontro urgente all'Amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano.

"Ritengo il limite di 6 kg per il trasporto in treno dei cani - sottolinea Martini - peraltro previsto all'interno di apposite gabbie, inaccettabile e in contrasto con il diritto alla mobilità di milioni di cittadini italiani possessori di cani. In relazione alla infestazione di parassiti rilevata nei vagoni ritengo che la forte attenzione di Trenitalia al tema della salubrità degli ambienti dove viaggiano i passeggeri sia cosa meritoria e dovuta, ritengo però che i provvedimenti vadano presi nel rispetto e nella salvaguardia dell'interesse di tutti i cittadini e dunque anche dei milioni di persone che posseggono cani di peso superiore ai 6 kg e che vedono nel treno un importante mezzo di trasporto, sicuramente da incentivare".

Il limite introdotto dall'Azienda Trenitalia, secondo la Martini, "va invece nella direzione opposta e ciò potrebbe comportare per l'Azienda la perdita di una rilevante fetta di viaggiatori. I cani di peso inferiore ai 6 kg, dunque animali di piccolissima taglia o cuccioli, costituiscono infatti un numero esiguo perchè la maggior parte dei cani ha un peso medio di circa 10 kg.

Proprio in considerazione delle ricadute che il provvedimento di Trenitalia ha sul diritto alla mobilità dei milioni di cittadini detentori di animali di oltre 6 kg di peso, ho chiesto un incontro urgentissimo all'Amministratore delegato di Trenitalia, dott. Vincenzo Soprano, per rivalutare insieme il contenuto del provvedimento emesso, anche alla luce dei dati in possesso di Trenitalia in materia di trasporto degli animali, e comprendere meglio le vere cause dell'invasione di parassiti.Ritengo che per gli animali viaggiare in treno sia molto meno traumatico e rischioso rispetto al viaggiare in aereo, dove vengono trasportati in gabbie all'interno della stiva, in ambiente pressurizzato, con i rischi che ciò comporta. Inoltre, l'aereo è ancora un mezzo di trasporto costoso e quindi non alla portata di tutti i proprietari di cani. Penso anche ai tantissimi anziani e pensionati che utilizzano il treno per brevissimi viaggi insieme ai loro animali e credo che misure come quelle assunte da Trenitalia possano potenzialmente incentivare il fenomeno dell'abbandono contro il quale il governo è fortemente impegnato".

CONTRO FS PROTESTA DEGLI ANIMALISTI:IN STAZIONE CON CANI

A passeggio in stazione con i cani, soprattutto quelli di taglia medio-grande per i quali i viaggi in treno dal primo ottobre saranno solo un ricordo, un ricorso al Tar e una denuncia contro Trenitalia. Queste le tre iniziative che saranno portate avanti dall'Aidaa, l'associazione italiana difesa animali ed ambiente, per protestare contro la decisione delle Ferrovie dello stato di non far salire i cani che pesano più di sei chili sui treni e fare salire gli altri animali solo in un trasportino e muniti di certificato veterinario per combattere le infestazioni di zecche e pulci.


Un ordine di servizio, quello di Fs, che per l'Aidaa è "assolutamente ridicolo" e che "va contro le più elementari norme di tutela degli animali. Per questo motivo l'associazione lancia tre iniziative di natura legale e di protesta contro una decisione che di fatto, oltre "a creare discriminazione tra i viaggiatori proprietari di cani e di altri animali, aiuterà sensibilmente ad accrescere l'abbandono dei cani specialmente nei mesi estivi". Aidaa impugnerà legalmente davanti al Tar la decisione delle Ferrovie in quanto lesiva dei diritti dei viaggiatori proprietari di animali, e domani mattina presenterà denuncia contro Trenitalia per violazione della legge contro il maltrattamento di animali, per istigazione all'abbandono e maltrattamento di animale.

L'associazione ha già aperto una petizione online con la quale si chiede alle Ferrovie di revocare, prima dell'entrata in vigore, l'ordinanza di divieto di accesso ai treni ai cani di media e grossa taglia che pesano più di sei chili e ha chiamato a raccolta tutti gli amanti ed i proprietari dei cani che domenica 12 ottobre scenderanno in piazza, anzi in stazione, per una giornata nazionale di protesta contro la decisione delle Ferrovie italiane. L'obiettivo è quello di riempire le stazioni ferroviarie d'Italia dalle 10 alle 12 di persone con il cane al seguito, meglio se di 'stazza' robusta. A Milano Centrale, Roma Termini e Firenze Santa Maria Novella, gli amanti dei cani passeggeranno, Fido al seguito, "per protestare contro questa assurda decisione delle ferrovie alla quale - dice il presidente Croce - occorre dire basta ed invece lavorare nella direzione diametralmente opposta".

Inoltre, denuncia l'associazione, le Fs mentre da una parte decidono di vietare l'accesso ai treni ai cani di media e grossa taglia, dall'altra "hanno inviato una multa di 11 euro per interruzione di pubblico servizio alla signora Franca Cavalera di Caronno Pertusella, socia Aidaa che lo scorso 25 luglio era stata vittima di un'abuso opposto rispetto alle decisioni prese dalle ferrovie. In quell'occasione, giorno di sciopero nazionale, la signora Cavalera alla stazione di Roma Termini era stata fatta scendere dall'Eurostar Roma-Milano perchè, pur essendo in possesso del biglietto regolarmente emesso dalle stesse ferrovie, viaggiava sul treno con il proprio cucciolo di Cavalier King chiuso in un marsupio dal quale usciva solo la testolina".

"In poche parole la signora - denuncia l'Aidaa - in giorno di sciopero nazionale, pur avendo pagato il biglietto si era vista buttata giu dal treno in quanto insieme ad un cane di piccola taglia ed ora viene pure multata per avere ritardato la partenza di un treno Eurostar". L'associazione ha deciso di sostenere la signora nel ricorso al giudice di Pace "contro la ingiusta sanzione e per chiedere i danni morali e materiali alle ferrovie".

LAV: MATTEOLI INTERVENGA CONTRO STOP CANI IN TRENO AZIONI DI DISOBBEDIENZA CIVILE PER IL 1° OTTOBRE

"Il ministro Altero Matteoli ha il potere di bloccare l'anacronistica e inutile disposizione annunciata da Trenitalia". La Lav si appella al responsabile del dicastero dei Trasporti perche' bocci la decisione di Trenitalia di vietare, a partire dal 1 ottobre, l'accesso ai treni per i cani che pesano piu' di 6 kg.

"La sporcizia sui convogli e' dovuta alla maleducazione umana e all'inefficienza del servizio di pulizia di Trenitalia- spiega Gianluca Felicetti, presidente Lav- prendersela con i cani serve solo ad acquietare qualche ignorante coscienza".

Per il 1 ottobre la Lav invita quindi i cittadini: "Se non ci sara' un ripensamento, a salire con il proprio cane su un qualsiasi treno e compiere un atto di disobbedienza civile".


ANSA 22/09/2008 18:24 ANIMALI: CANI IN TRENO; STOP FS A CANI SOPRA 6KG, POLEMICHE

(ANSA) - ROMA, 22 SET - Niente treni per i cani sopra i 6 chili a partire dal 1/o ottobre. E si scatena la polemica. Il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha chiesto un incontro urgente all'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, giudicando ''inaccettabile'' il limite dei 6 chili. Sulla questione della pulizia Martini apprezza la ''meritoria e dovuta'' attenzione delle Ferrovie ritenendo, pero' ''che i provvedimenti vadano presi nel rispetto e nella salvaguardia dell'interesse di tutti i cittadini e dunque anche dei milioni di persone che posseggono cani di peso superiore ai 6 kg e che vedono nel treno un importante mezzo di trasporto, sicuramente da incentivare''. Il sottosegretario ricorda anche che i cani di peso inferiore ai 6 kg costituiscono un numero esiguo rispetto alla maggior parte dei cani ha un peso medio di circa 10 kg e spiega che il viaggio in treno, ''e' meno traumatico e rischioso rispetto a quello in aereo. La preoccupazione e' anche per l'abbandono. ''Sono d'accordo con il sottosegretario Martini: questa forte limitazione potrebbe indurre molti possessori di cani all'abbandono'', afferma Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, secondo il quale ''l'ordine di servizio di Trenitalia e' sbagliato''. E dalle associazioni un coro di no. La Lega antivivisezione (Lav) si appella al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli per bloccare la disposizione e, in assenza di un ripensamento, invita i cittadini a ''salire, il prossimo 1/o ottobre, con il proprio cane su un qualsiasi treno''. L'Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) per domenica 12 ottobre chiama a raccolta le persone con cane al seguito nelle stazioni ferroviarie e annuncia un ricorso al Tar e una denuncia a Trenitalia. L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani parla di regole ''assurde, senza alcun fondamento sul piano scientifico'' e ne chiede la revoca. L'associazione di tutela dei consumatori (Codici) dice no al limite e propone un bollino che certifichi il trattamento antiparassitario mentre la senatrice Donatella Poretti (Radicali-Pd) si chiede che fine faranno i 150 mila cani che ogni anno viaggiano in treno e fa presente che ''i treni sono sporchi non per colpa dei cani''. (ANSA). GU
22/09/2008 18:24


Corriere della Sera 22/09/2008

Multe da 100 euro ai trasgressori. Gli ambientalisti: norme sbagliate, ci opporremo
Nei treni solo cani piccoli e in gabbia
Sarà richiesto anche un certificato veterinario. Le misure prese dopo gli assalti di zecche e pulci

MILANO — Via i cani, via le zecche. La sintesi forse è eccessiva. Ma è più o meno così che il Gruppo Ferrovie dello Stato intende occuparsi del problema di pulci e affini nei vagoni. Dal primo ottobre, infatti, non sarà più possibile far salire sui treni cani di media e grossa taglia, cioè quelli che pesano più di sei chili. Mentre i più piccoli, e tutti gli altri animali, dovranno viaggiare dentro il trasportino.

E non basta. Su indicazione dell'Istituto superiore di sanità, ogni viaggiatore che non faccia parte del genere umano avrà bisogno di un certificato del veterinario (rilasciato da meno di un mese) che ne attesti l'assenza di «infestazioni o patologie trasmissibili». Sono esenti «i piccoli pesci». «I cani guida per ciechi continueranno tranquillamente a viaggiare», specifica l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Ma ci tiene a chiarire che le iniziative anti-zecche sono tre. «Le norme sul trasporto dei cani, certo: e anzi voglio sottolineare che gli animali non pagheranno alcun biglietto. Ma abbiamo in cantiere anche modernissime procedure di disinfestazione, a caldo e a freddo, con certificazione di qualità: saranno impiegate dal 1˚ ottobre. E poi ci affideremo a nuove ditte per i servizi di pulizia, i primi bandi scadranno venerdì prossimo».

La sanzione per i trasgressori è di 100 euro, pari a quanto le Ferrovie pagherebbero per far disinfestare il vagone. Per tutto il mese di ottobre, però, chi non avrà il certificato del veterinario non dovrà pagare la multa. «Ci siamo adeguati alla normativa spagnola, un Paese che ha molte analogie con il nostro, a partire dal clima», conclude Soprano. Ben sapendo che il provvedimento non accontenterà tutti i proprietari dei sette milioni di cani presenti in Italia. Con un limite di sei chilogrammi, resteranno fuori dalle carrozze bassotti, dalmata, cocker e meticci. Per dirne alcuni. Senza contare i gatti obesi (i felini in tutto sono sette milioni e mezzo).

E infatti non si fanno attendere le reazioni degli animalisti. «Questo furore igienista è ridicolo. Quale sarà il prossimo passo? Il controllore guarderà le unghie e le orecchie di chi viaggia?», sbotta l'onorevole Carla Rocchi, presidente nazionale dell'Enpa. «Trenitalia non può pensare di eliminare le zecche. Se assicurasse servizi di pulizia decenti, il problema non si presenterebbe nemmeno. Ci opporremo con i nostri legali». Farà lo stesso la Lav. Il presidente della Lega antivivisezione Gianluca Felicetti annuncia: «Il 1˚ ottobre saliremo sui treni con cani di media e grossa taglia, vediamo se ce lo impediranno». Quanto al «modello spagnolo», non transige: «L'esempio va preso dalle aziende che funzionano, come quelle inglesi. La Spagna non ha proprio nulla da insegnarci». In definitiva: «Noi faremo ricorso in ogni sede. Questo provvedimento è gravissimo e in controtendenza con quanto avviene nelle ferrovie di tutto il mondo e con l'orientamento di molte aziende del trasporto locale e delle compagnie di navigazione».

Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, giorni fa cercato una mediazione. «Se le FS disponessero la presentazione obbligatoria di un certificato che attesti la profilassi antiparassitaria, mi aspetto un atto di collaborazione da parte dei veterinari perché questo certificato sia rilasciato gratuitamente». I consumatori dell'Aduc hanno replicato così: «Prima di parlare a vanvera su cani e gatti, provvedano a pulire bene le carrozze e a licenziare chi lo fa male».

Elvira Serra
22 settembre 2008


Corriere della Sera 12/07/2008

Zecche, cimici e formiche Lo zoo che viaggia sui treni
L' allarme insetti. Le Ferrovie: nuovi appalti per migliori pulizie. Tra psicosi e casi veri. L' azienda: abbiamo riscontrato qualche caso per la presenza dei cani dei punkabbestia

ROMA - Rieccoli. Sono tornati. O forse non sono mai andati via. Da Nord a Sud, in un florilegio di specie degno di un museo di entomologia, zecche, cimici, ragni, formiche e scarafaggi, hanno ripreso posto accanto a noi sui treni, nelle cuccette, tra i sedili. Dopo lo scandalo delle cimici che nel 2005 portò le Ferrovie dello Stato a un' operazione di disinfestazione da 630 milioni su 1.700 carrozze, il problema sembra tutt' altro che risolto. Lo testimoniano le decine e decine di rapporti inviati a Trenitalia dai capitreno Fs, di cui il Corriere è venuto in possesso, che si riferiscono a un lasso di tempo che va dal 27 novembre 2007 a oggi. «Segnalazione presenza insetti» esordisce ciascuno di questi messaggi. Poi il numero del treno, quello della locomotiva e la composizione delle vetture. Quindi la località in cui si è riscontrato il fatto. E da lì in poi, di tutto. Vera e propria poesia, condensata in poche righe. Delicato: «Località Nocera Inferiore: il capotreno riferisce di presunta presenza di insetti nella vettura 2 compartimento 7. Una bambina ha riportato un lieve gonfiore». Laconico: «Foggia: presenza di formiche in compartimento 4, carrozza 5». Prudente: «Padova: il capotreno segnala presenza insetti (presunta zecca) nel compartimento 1 di servizio nella tratta Padova-Vicenza. Il compartimento è stato posto fuori servizio, nessuna segnalazione da parte dei viaggiatori». Incredulo: «Messina: capotreno segnala che, nel compartimento 8 della vettura 8, una signora sostiene di essere stata punta da insetti (non rilevati dal personale di bordo), scende a Messina per accertamenti e il compartimento viaggia chiuso».
Responsabile: «Genova: capotreno segnala presenza di cimici vettura 3 compartimento 8. Chiuso e inibito alle prenotazioni». Efficiente: «Bolzano: Vettura cuccetta n. 1 posta fuori servizio per invio a proprio impianto da disinfestare per presenza zecche. Le ventiquattro prenotazioni esistenti riprotette a pari posto nella vettura n. 2. Sezione Bolzano-Napoli». Molte le segnalazioni raccolte in Puglia. A Trinitapoli i viaggiatori trovano «un insetto (ragno)» e il capotreno, forse temendo la velenosissima tarantola delle campagne apule, li sistema «in altra carrozza». A Squinzano vengono rinvenuti ben tre scarafaggi, ma a Bari si fa di meglio: oltre ai medesimi insetti si avvistano «rifiuti sotto i sedili» e quattro gentili viaggiatrici vengono spostate. Sempre nel capoluogo pugliese la questione si fa spinosa: il capotreno comunica che il passeggero Umberto V., diretto in Calabria, «ha avvistato un insetto non identificato» ma che «altri quattro viaggiatori dello stesso compartimento e il personale di bordo non hanno visto nulla». Quindi, non se ne fa niente. Ad Amantea (Cosenza) una cliente «che dichiarava di essere stata punta da insetto» viene curata. «La signora, dopo cure, prosegue il viaggio» viene diligentemente appuntato. Con una chiusa scettica: «Il capotreno non riscontrava nulla nel compartimento». Stoici i passeggeri del treno che, giunto a Catania, rivela la presenza di cimici: «I viaggiatori interessati - si nota - non vogliono intervento medico». Tra psicosi e casi veri, il problema è reale. Ma alle Ferrovie minimizzano: «Abbiamo riscontrato qualche caso - si ammette - spesso legato alla presenza dei cani di punkabbestia. Ragione per cui a settembre sarà vietato viaggiare con animali di taglia grande. Saranno ammessi i piccoli in apposita gabbietta». Ma soprattutto alle Ferrovie si addebita la sporcizia sui treni alle ditte di pulizie il cui contratto scadrà tra sei mesi. E' di questi giorni il caso del treno ligure che ha dovuto fermarsi per consentire ai viaggiatori di andare alla toilette, perché i servizi nei vagoni erano inservibili. «Abbiamo appunto lanciato una gara europea per avere un servizio migliore» si fa sapere. Tre anni fa si fece altrettanto, ma a vincere furono ancora gli stessi. Inamovibili, come certi insetti...
Baccaro Antonella


Questa è la risposta di FNOVI, la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, in data 23/07/2008:
TRENI SPORCHI? PER LE FERROVIE E' COLPA DEI CANI

La FNOVI ha chiesto di ritirare il provvedimento con il quale le Ferrovie dello Stato intenderebbero vietare da settembre l'accesso ai convogli ai cani di grossa taglia. I cani di piccola taglia invece avranno la possibilità di viaggiare purché custoditi in apposite gabbiette. Per la FNOVI il provvedimento "non pare motivato né da aspetti scientifici né dal buon senso", almeno per come riportato dal Corriere della Sera in un articolo in cui si descrive il provvedimento come conseguente al ritrovamento di insetti nei vagoni dei treni.

"Abbiamo riscontrato qualche caso spesso legato alla presenza dei cani di punkabbestia- dichiara al Corsera un responsabile di Trenitalia- Ragione per cui a settembre sarà vietato viaggiare con animali di taglia grande. Saranno ammessi i piccoli in apposita gabbietta".

Scrive la FNOVI che la contaminazione di materiale viaggiante da parte di parassiti non può essere messo in relazione al trasporto di cani da parte dei passeggeri e che la grande maggioranza dei riscontri è invece da addebitarsi a cimici (Cimex), parassiti per lo più di origine umana e di cui il cane non è neppure vettore passivo. La fonte del rischio di contaminazione da parassiti non è da attribuire in via esclusiva agli animali e non può negarsi il valore di concausa alla frequentazione da parte di senza tetto (homeless), durante le ore notturne, delle vetture viaggianti.

La nota si conclude con l'invito a voler rivedere le determinazioni assunte in argomento poiché i provvedimenti enunciati, basati su considerazioni emotive e tutt'altro che scientifiche, nel limitare e complicare la gestione degli animali d'affezione, saranno idonei a vanificare gli sforzi di coloro che lavorano al fine della corretta convivenza uomo-animale, e non faranno altro che facilitare gli abbandoni che non saranno più solo sull'autostrada ma anche sul marciapiede delle stazioni ferroviarie.

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Re: petizione e iniziative riguardo i cani sui treni

Messaggio da randagio » 30 set 2008, 12:40

Questa discutibile vicenda si conclude con una bauona notizia! :D


CANI IN TRENO, SOSPESO IL DIVIETO TRENITALIA

ANSA 2008-09-30 12:03

ROMA - "Oggi abbiamo avuto un incontro con l'amministratore delegato Trenitalia, Vincenzo Soprano, con il quale abbiamo deciso la sospensione dell'ordine di servizio, che vietava la presenza di cani superiori a sei chili sui treni italiani e li obbligava a stare all'interno di trasportini". E' quanto riferisce il sottosegretario al ministero del Welfare Francesca Martini in un incontro presso il ministero della Salute.

"Esprimo enorme soddisfazione per questa decisione di Trenitalia - continua Martini - e ringrazio loro per la collaborazione che ci vede nell'obiettivo comune di tutelare il diritto dei tanti viaggiatori possessori di cani, di viaggiare con il proprio animale e allo stesso tempo di tutelare tutti gli altri viaggiatori, la loro sicurezza l'igiene, la qualità e la salubrità dei vagoni".

"Credo che quella di Trenitalia sia stata una decisione di buon senso - afferma Martini - che ci fa comprendere come con il dialogo sia possibile trovare soluzioni adeguate". I cani, conclude Martini, continueranno quindi a viaggiare come prevede la legge vigente, con guinzaglio e museruola sotto responsabilità dei padroni".

TAVOLO TECNICO PER PROBLEMI DI IGIENE SUI TRENI - "Nasce oggi con l'incontro con l'amministratore delegato Trenitalia, Vincenzo Soprano, un tavolo tecnico presso questo ministero, che mi vedrà impegnata anche personalmente, per valutare con Trenitalia il miglior approccio rispetto al tema dell'accessibilità dei cani a bordo dei treni", nonché in generale per affrontare tutte le tematiche di natura igienico sanitaria che riguardano i treni italiani. E' quanto riferisce il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, in un incontro presso il ministero della Salute. "Il nostro supporto a Trenitalia - afferma il sottosegretario - riguarderà non soltanto l'aspetto dell'accessibilità degli animali in sicurezza per tutti i viaggiatori, ma anche alcuni aspetti problematici di natura igienico sanitaria che hanno riguardato l'azienda in materia di parassiti". "A tale proposito vorrei sottolineare - dichiara Martini - che i parassiti trovati sui vagoni sono in assoluta preminenza cimici, ovvero parassiti che popolano l'essere umano e non il cane". Il tavolo - conclude Martini - studierà gli approcci migliori per la tutela dei viaggiatori anche confrontandosi con le migliori esperienze europee".


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