Orso Bruno (Ursus arctos)
- Eugenio91
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Re: Orso Bruno Marsicano
Che meraviglia !!! Complimenti Antonio !!!
Anche il milionesimo capriolo al pascolo mi emoziona come se fosse il primo, il giorno che non tremerò più davanti allo sguardo attento e fuggitivo di un selvatico ... smetterò di alzarmi all'alba e farò qualcos'altro! -Anonimo-
- fotonatura
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Re: Orso Bruno Marsicano
Grazie Marco...sò che anche tu conosci bene il parco!marcospada ha scritto:Complimenti per gli incontri Antonio, per la maggioranza impossibili o "casuali" ma per te che conosci il Parco come le tue tasche, sicuramente incontri voluti ed ottenuti .
- DAVIDE78
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Re: Orso Bruno Marsicano
grazie davvero dell'ottimo reportage..stupendo
- maxbear
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Re: Orso Bruno Marsicano
... bellissime, emozionanti... da sogno...
... spero di poter assistere quanto prima a qulache scena simile nel mio amato trentino, dopo la scorpacciata ursina che ho da poco fatto in finlandia!
un saluto
... spero di poter assistere quanto prima a qulache scena simile nel mio amato trentino, dopo la scorpacciata ursina che ho da poco fatto in finlandia!
un saluto
- Werwolf87
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Re: Orso Bruno Marsicano
Complimenti per le foto, davvero belle!
- DanieleC
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Re: Orso Bruno Marsicano
BIODIVERSITÀ: IL CONTRIBUTO DELLA FORESTALE ALLA CONSERVAZIONE DELL'ORSO BRUNO MARISCANO
Il Corpo forestale è partner del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise nel progetto "LIFE Arctos", che mira ad approfondire le conoscenze sulla popolazione dell'orso bruno marsicano e tutelarne la conservazione
Prende il nome dal termine latino dell'orso bruno (Ursus arctos) il nuovo progetto Life che raccoglie e sviluppa molte delle iniziative già condotte dal Corpo forestale dello Stato, anche insieme all'Università La Sapienza di Roma e al WWF Italia, per tutelare e conservare i plantigradi che abitano le montagne italiane, in particolare la popolazione di orsi bruni marsicani dell'Appennino centrale. Oltre a questi soggetti, sono altre sei le amministrazioni dell'arco alpino e appenninico che partecipano a vario titolo al progetto: Regione Abruzzo, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e Parco naturale Adamello Brenta.
Al Corpo forestale sono affidati sia compiti di responsabilità diretta nell'attuazione di alcune azioni, che di collaborazione in attività affidate agli altri partner. Tra le prime, ve ne sono alcune che rappresentano la prosecuzione di iniziative in cui il Corpo si è sempre distinto, talvolta da decenni, come la limitazione del traffico veicolare lungo piste e le strade forestali che attraversano aree di grande rilevanza per la specie. Quest'azione, al pari di quelle che prevedono la "definizione di una strategia di gestione delle risorse trofiche di origine naturale e antropica per l'orso e la mitigazione dei conflitti", è stata affidata all'UTB di Castel di Sangro (L'Aquila) che da circa 30 anni è specializzato nelle attività di conservazione e monitoraggio della specie.
Altra attività che vede la Forestale direttamente responsabile è quella finalizzata alla "istituzione di squadre di emergenza per la gestione di orsi confidenti e/o problematici". Questo fenomeno, comune sia all'area alpina che a quella appenninica, ha rappresentato in passato uno dei maggiori fattori di criticità, a causa delle correlazioni sia con il settore agro-zootecnico che con quello urbano, trasformandosi talvolta in problema di ordine e sicurezza pubblica con conseguenze ben note. Il Corpo forestale si occuperà anche del monitoraggio della popolazione degli orsi e della definizione di buone pratiche zootecniche compatibili con la presenza dell'orso.
A cura dell'ufficio stampa dell'Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato
Link:
http://www3.corpoforestale.it:80/flex/c ... agina/2985
Fonte:
http://www3.corpoforestale.it
Il Corpo forestale è partner del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise nel progetto "LIFE Arctos", che mira ad approfondire le conoscenze sulla popolazione dell'orso bruno marsicano e tutelarne la conservazione
Prende il nome dal termine latino dell'orso bruno (Ursus arctos) il nuovo progetto Life che raccoglie e sviluppa molte delle iniziative già condotte dal Corpo forestale dello Stato, anche insieme all'Università La Sapienza di Roma e al WWF Italia, per tutelare e conservare i plantigradi che abitano le montagne italiane, in particolare la popolazione di orsi bruni marsicani dell'Appennino centrale. Oltre a questi soggetti, sono altre sei le amministrazioni dell'arco alpino e appenninico che partecipano a vario titolo al progetto: Regione Abruzzo, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e Parco naturale Adamello Brenta.
Al Corpo forestale sono affidati sia compiti di responsabilità diretta nell'attuazione di alcune azioni, che di collaborazione in attività affidate agli altri partner. Tra le prime, ve ne sono alcune che rappresentano la prosecuzione di iniziative in cui il Corpo si è sempre distinto, talvolta da decenni, come la limitazione del traffico veicolare lungo piste e le strade forestali che attraversano aree di grande rilevanza per la specie. Quest'azione, al pari di quelle che prevedono la "definizione di una strategia di gestione delle risorse trofiche di origine naturale e antropica per l'orso e la mitigazione dei conflitti", è stata affidata all'UTB di Castel di Sangro (L'Aquila) che da circa 30 anni è specializzato nelle attività di conservazione e monitoraggio della specie.
Altra attività che vede la Forestale direttamente responsabile è quella finalizzata alla "istituzione di squadre di emergenza per la gestione di orsi confidenti e/o problematici". Questo fenomeno, comune sia all'area alpina che a quella appenninica, ha rappresentato in passato uno dei maggiori fattori di criticità, a causa delle correlazioni sia con il settore agro-zootecnico che con quello urbano, trasformandosi talvolta in problema di ordine e sicurezza pubblica con conseguenze ben note. Il Corpo forestale si occuperà anche del monitoraggio della popolazione degli orsi e della definizione di buone pratiche zootecniche compatibili con la presenza dell'orso.
A cura dell'ufficio stampa dell'Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato
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Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
Natura e fotografia naturalistica.
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- franco
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Posto alcuni Link di interesse per la specie Orso:
1) In attesa del rapporto orso Trentino posto quello del parco Adamello Brenta: http://www.pnab.it/fileadmin/parco/faun ... o/N_23.pdf
2) Sito con moltissimi articoli liberamente scaricabili in PDF su tutte le specie di orso del mondo: http://www.bearbiology.com/
3) Sito dei progetti orso scandinavi: http://www.bearproject.info/
4) Sito mal fatto da un punto di vista dell'editing e impaginazione ma con moltissime (ma veramente moltissime) info su aspetti legati alla biologia e malattie dell'orso: http://wildlife1.wildlifeinformation.or ... rs_Dis.htm
Ciao
1) In attesa del rapporto orso Trentino posto quello del parco Adamello Brenta: http://www.pnab.it/fileadmin/parco/faun ... o/N_23.pdf
2) Sito con moltissimi articoli liberamente scaricabili in PDF su tutte le specie di orso del mondo: http://www.bearbiology.com/
3) Sito dei progetti orso scandinavi: http://www.bearproject.info/
4) Sito mal fatto da un punto di vista dell'editing e impaginazione ma con moltissime (ma veramente moltissime) info su aspetti legati alla biologia e malattie dell'orso: http://wildlife1.wildlifeinformation.or ... rs_Dis.htm
Ciao
"Ci sedemmo dalla parte del torto perchè ogni altro posto era stato occupato"
- DanieleC
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
TRACCE DI ORSO IN VAL TOVANELLA
Nei giorni scorsi i forestali del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente (CTA) di Feltre, che operano nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, sono saliti in Val Tovanella per accertare il passaggio di un orso bruno nella riserva. I segni di presenza rilevati sono inequivocabili: impronte, peli e una preda occultata per un probabile futuro utilizzo.
In base alle tracce rilevate sul fogliame e da altre orme parziali, è stata tracciata la probabile direttrice seguita dall'animale per trascinare verso un impluvio naturale il cervo maschio adulto di cui ha divorato il posteriore, consumandone tutta la parte muscolare e non toccando pelle e interiora. È difficile stabilire se sia stato il plantigrado a uccidere l'animale o se l'abbia trovato già morto: pur risultando il collo disarticolato rispetto al resto del corpo, non c'erano segni di "lotta" come graffi o morsi. I forestali del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Feltre, rilevatori esperti di segni di presenza dei grandi mammiferi, hanno eseguito i rilievi sulla base di protocolli acquisiti durante vari corsi di formazione e adottati dall'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, campionando peli, feci e quant'altro previsto, al fine di permettere le necessarie indagini genetiche.
Per i forestali bellunesi non sorprende la presenza di un orso in questa splendida valle, il cui territorio molto impervio e difficilmente accessibile è caratterizzato da un'elevata naturalità e ricchezza faunistica: la Val Tovanella è demanio dello Stato fin dal 1971 e attualmente è gestita dall'Ufficio Territoriale della Biodiversità di Belluno. Nel frattempo continua il monitoraggio della zona da parte dei forestali del CTA di Feltre e della Polizia provinciale, in attesa di un possibile avvistamento dell'orso.
A cura dell'ufficio stampa dell'Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato
Link:
http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/p ... agina/3213
Fonte:
http://www3.corpoforestale.it
Nei giorni scorsi i forestali del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente (CTA) di Feltre, che operano nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, sono saliti in Val Tovanella per accertare il passaggio di un orso bruno nella riserva. I segni di presenza rilevati sono inequivocabili: impronte, peli e una preda occultata per un probabile futuro utilizzo.
In base alle tracce rilevate sul fogliame e da altre orme parziali, è stata tracciata la probabile direttrice seguita dall'animale per trascinare verso un impluvio naturale il cervo maschio adulto di cui ha divorato il posteriore, consumandone tutta la parte muscolare e non toccando pelle e interiora. È difficile stabilire se sia stato il plantigrado a uccidere l'animale o se l'abbia trovato già morto: pur risultando il collo disarticolato rispetto al resto del corpo, non c'erano segni di "lotta" come graffi o morsi. I forestali del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Feltre, rilevatori esperti di segni di presenza dei grandi mammiferi, hanno eseguito i rilievi sulla base di protocolli acquisiti durante vari corsi di formazione e adottati dall'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, campionando peli, feci e quant'altro previsto, al fine di permettere le necessarie indagini genetiche.
Per i forestali bellunesi non sorprende la presenza di un orso in questa splendida valle, il cui territorio molto impervio e difficilmente accessibile è caratterizzato da un'elevata naturalità e ricchezza faunistica: la Val Tovanella è demanio dello Stato fin dal 1971 e attualmente è gestita dall'Ufficio Territoriale della Biodiversità di Belluno. Nel frattempo continua il monitoraggio della zona da parte dei forestali del CTA di Feltre e della Polizia provinciale, in attesa di un possibile avvistamento dell'orso.
A cura dell'ufficio stampa dell'Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato
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http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/p ... agina/3213
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- Giustino
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Complimenti Antonio, ti faccio una domanda tecnica, da che distanza sono state (mediamente) scattate le foto ? che macchina hai usato e con quale focale ?.
grazie
grazie
"Se non potete essere un pino sul monte, siate una piccola pianta nella valle. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero."
- DanieleC
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
PROGETTO LIFE SULL'ORSO MARSICANO: CREATO IL SITO WEB
On line da alcuni giorni, l'obiettivo è di far conoscere le diverse attività finalizzate al monitoraggio e conservazione della specie
Nasce il sito web del progetto LIFE ARCTOS, www.life-arctos.it. A realizzarlo il WWF. Ciò che prevede il Progetto Life, di cui è beneficiario il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, e che ha come partner il Corpo forestale dello Stato oltre alle Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, la Provincia autonoma di trento, il Wwf e l'Università di roma La Sapienza, è una serie di attività finalizzate al monitoraggio della specie sull'intero territorio nazionale e alla definizione di strategie per la conservazione.
Gli uffici del Corpo forestale coinvolti, quali l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro e il Coordinamento territoriale per l'Ambiente di Civitella Alfedena, hanno contribuito alla definizione di un sito funzionale alle diverse esigenze, comprese quelle istituzionali.
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Fonte:
http://www3.corpoforestale.it
On line da alcuni giorni, l'obiettivo è di far conoscere le diverse attività finalizzate al monitoraggio e conservazione della specie
Nasce il sito web del progetto LIFE ARCTOS, www.life-arctos.it. A realizzarlo il WWF. Ciò che prevede il Progetto Life, di cui è beneficiario il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, e che ha come partner il Corpo forestale dello Stato oltre alle Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, la Provincia autonoma di trento, il Wwf e l'Università di roma La Sapienza, è una serie di attività finalizzate al monitoraggio della specie sull'intero territorio nazionale e alla definizione di strategie per la conservazione.
Gli uffici del Corpo forestale coinvolti, quali l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro e il Coordinamento territoriale per l'Ambiente di Civitella Alfedena, hanno contribuito alla definizione di un sito funzionale alle diverse esigenze, comprese quelle istituzionali.
A cura dell'ufficio stampa dell'Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato
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