Orso Bruno (Ursus arctos)

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Giovanni Todaro
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da Giovanni Todaro » 26 ago 2014, 09:28

Giusto paoloemme. Fra l'altro non si sottolinea che se Daniza avesse voluto fare sul serio avrebbe ucciso quell'uomo in un batter d'occhio. Praticamente gli ha dato, in modo orsino, una sorta di sculacciata come per dirgli "su, su, la prossima volta comportati bene e sii più giudizioso".

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paoloemme
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da paoloemme » 27 ago 2014, 22:59

Ho mandato questa lettera al Direttore de "l'Adige":
Gentile Direttore,
La prego di pubblicare questo mio intervento, dandogli risalto. Ritengo sia l'unico modo per disinnescare la vicenda.

APPELLO AI RENDENERI

La presente e' una mia iniziativa individuale, non concordata con nessuno.
Ho seguito la vicenda di Daniza. Mi permetto di proporre una possibile soluzione.
Io vorrei vedere Daniza girare libera per i suoi boschi, con i suoi cuccioli. Non riesco però', al tempo stesso, a provare astio o animosità per quei rendeneri che sono sull'altro "fronte".
Io vivo nel Parco nazionale d'Abruzzo ma ho fatto decine di escursioni nel Brenta, a piedi, con gli sci da alpinismo, di uno o più giorni. In molti di quei rendeneri che sabato scorso erano in piazza, non riesco assolutamente a vedere dei nemici. Molti di loro avrebbero potuto essere miei compagni nei reparti assaltatori dell'esercito italiano o amici con i quali fare escursioni di scialpinismo. Sicuramente non dei nemici. Li invito a riflettere.
Io praticamente passo la vita in montagna, ho incontrato gli orsi decine di volte, anche madri con i piccoli, anche a pochi metri di distanza. Una volta sono stato inseguito per duecento metri da una mamma con due cuccioli. La più grande paura della mia vita. L'orsa non ce l'aveva con me ma scappava da alcune persone e me la sono incontrata davanti sul sentiero, senza possibilità di uscite laterali per duecento metri. Ho corso come un razzo, con l'orsa a pochi metri dietro di me.
E' vero che gli orsi possono rappresentare un pericolo, per un umano che va in montagna da solo, in casi eccezionali, ma normalmente si va in montagna in più d'uno ed inevitabilmente si fa rumore. Si è parlato del pericolo per una donna che va da sola in montagna, per un anziano, per dei bambini. Ma in realtà pochissime sono le donne che vanno da sole in montagna, o gli anziani, o addirittura i bambini. Effettivamente un uomo che va da solo nei boschi e in montagna, in terra di orsi, qualche rischio lo corre. Ma corre anche il rischio di rompersi una gamba e non avere soccorsi, di perdersi, di una slavina, di un fulmine, e tanti altri. Un uomo che va in montagna da solo, come faccio sempre io da trent'anni, e' comunque uno che accetta qualche rischio. Pensate però che grande emozione è' andare in montagna o nei boschi che si sanno abitati dagli orsi, e' come un viaggio nella preistoria umana, e' un'avventura.
Gli orsi diventano però realmente pericolosi se confidenti, se si avvicinano troppo ai paesi. In questo caso e' inevitabile rinchiuderli o addirittura sopprimerli. Perché in questo caso veramente ci potrebbero essere pericoli per donne, bambini o anziani, e anche per uomini robusti. Ma non è questo il caso di daniza.
Siamo in un impasse, c'è un solo modo per uscirne. I Rendeneri, con Daniele Maturi come primo firmatario, dovrebbero preparare una lettera firmata da centinaia di persone del posto nella quale chiedono alla Provincia di lasciare per il momento Daniza libera però tenendola strettamente monitorata. E' una sorvegliata speciale. Se si avvicinasse sistematicamente troppo ai paesi a quel punto andrebbe inevitabilmente catturata e rinchiusa. La raccolta delle firme dovrebbe avvenire sabato, e potrebbero firmare insieme rendeneri ed animalisti. E' ovvio che nel caso in cui Daniza si avvicinasse troppo, sistematicamente, ai paesi, poi dovrebbe essere catturata e nessuno potrebbe a quel punto avere niente da ridire.
Pensate che bella figura farebbe Daniele e tutti i Rendeneri firmatari con una lettera così, davanti a tutti gli italiani e a tutto il mondo. Dimostrerebbero a tutti quello che in realtà sono: gente che ha coraggio, e generosità verso un animale che ha aggredito per difesa dei cuccioli, gente che ha rispetto per la natura ed è' abituata a vivere la natura anche per suoi lati più duri: gente di montagna!

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albino
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da albino » 29 ago 2014, 21:02

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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da paoloemme » 11 set 2014, 12:58

Provincia di Trento, Avete ammazzato daniza. Ora per i cuccioli non c'è piu nessuna speranza. Chi è incapace di catturare un'orsa senza ucciderla come puo' pensare di insegnare a due orsetti di 6 o 7 o 8 mesi a cacciare, a fare la tana, a trovare i posti con i frutti di bosco, ad avere paura degli umani? Ormai per gli orsetti si prospetta solo una lunga agonia e la morte di stenti.

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paoloemme
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da paoloemme » 12 set 2014, 15:20

Voglio parlarvi di cosa significa per me andare in montagna e per boschi. Io non ho la minima passione per la "conquista" di una vetta, non sento assolutamente il gusto della sfida estrema per provare i miei limiti (nella resistenza, nella velocità, nella forza, nella tenacia, nel coraggio), non ho nessuna passione per il "verticale", per la roccia, non ho alcuno stimolo per il "grande senso di padronanza" del vuoto sotto di me, con le corde, con i nodi. Non sono chiaramente un alpinista, un climber, uno che affronta le avventure estreme in montagna, o nei deserti, o ai poli, ne' sono uno che concepisce la montagna come allenamento fisico, in alternativa alla frequentazione della palestra in città, sotto casa.
Per me le escursioni, i trekking, le gite di sciescursionismo, sono un immergermi nella natura, un bearmi delle forme delle montagne e del loro integrarsi con i boschi, i torrenti, i laghi, e anche un viaggio nel tempo, un rivivere qualcuna delle emozioni che abbiamo nel nostro dna, emozioni neolitiche, mesolitiche , paleolitiche, della caccia (nel mio caso solo con gli occhi), dello studio delle abitudini degli animali selvatici, del loro incontro. E per me gli orsi sono il simbolo della natura incontaminata.
Per questi motivi quando vado in montagna cerco ambienti integri e con la presenza di una fauna completa, ungulati, rapaci, grandi predatori (lupo, lince, orso), completa per quello che è' l'ambiente del bosco e della montagna dell'Europa centrale e meridionale, che è' il mio, il nostro, ambiente.
E' per questi motivi che sono andato a vivere in un paesino di 100 abitanti nel parco nazionale d'Abruzzo, cosa che ho potuto fare perché faccio un lavoro che mi consente di lavorare a distanza. Frequento spesso le alpi occidentali e un po' quelle centrali, ma solo per il facile scialpinismo che io pratico, e non per le escursioni estive ed autunnali, perché non c'è' una fauna completa. Andavo spesso in trentino ma ora, dopo la vicenda di daniza, per un po' non ci andrò più. Io ovviamente non ho il minimo astio per i trentini, ci mancherebbe altro, ne' ho la minima intenzione di effettuare un boicottaggio, però se nei prossimi mesi e forse anni andassi in trentino sentirei, nella mia immaginazione beninteso, la puzza, la grande puzza, della decomposizione del cadavere di daniza e di quelli dei suoi cuccioli, e sentirei l'urlo di munch, di muta, infinita, disperazione dei due cuccioli che hanno visto morire la madre ed hanno percepito l'inesorabile, totale, definitiva solitudine che sarebbe seguita a quella morte.


In questo momento due orsetti si stanno aggirando sgomenti per i boschi della val Rendena. Hanno visto morire la madre. Ora sono soli, di una solitudine immensa, infinita, che è preludio della prossima morte di stenti. Sono soffocati dall'angoscia, dalla paura. Non hanno più difese, non hanno più chi li seguiva in ogni passo, li curava amorevolmente, era per loro la fonte di ogni conoscenza, di ogni bene. Come quei bambini buttati vivi nelle foibe nel 1945 che nel buio e nel freddo attendevano solo la morte. Un immenso urlo di munch, di indicibile terrore e orrore, di assoluta angoscia si sta sprigionando dai due orsetti, e invade il trentino, invade l'Italia. E pensare fino a poche ore fa i due orsetti erano l'emblema della serenità, del gioco spensierato, della vitalità, della gioia, della natura incontaminata.

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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da paoloemme » 12 set 2014, 20:28

Proviamo a fare il punto della situazione. Daniza e' morta, uccisa. Gli orsetti o finiscono in un recinto (bene che va, se li si riesce a prendere e vivi), oppure muoiono di stenti. La popolazione di orsi del trentino ha perso così tre soggetti. Poi abbiamo anche una "CATASTROFE REPUTAZIONALE" per l' immagine del trentino come regione verde, e i conseguenti prevedibili danni economici per il turismo e per le produzioni alimentari qualificate che necessitano di un'immagine senza troppe macchie per il territorio. Poi abbiamo un altro aspetto e cioè' la percezione diffusa in tutta Italia che il progetto life ursus abbia avuto un successo biologico come accrescimento del numero di orsi in 15 anni (anche se bisogna valutare bene anche eventuali eccessi di consanguineità) e loro ambientamento nel territorio, ma che sia stato un fallimento "sociale", cioè non si siano stati capaci di educare la popolazione alla convivenza con gli orsi. Inoltre si è vista l'incapacità di operare un'efficace opera di dissuasione nei confronti di un'orsa troppo confidente, daniza, che si avvicinava troppo alle abitazioni. Si è stati incapaci di dissuaderla, e questo preoccupa per il futuro. Il bilancio a questo punto non è lusinghiero. Come provvedimenti per il futuro forse per prima cosa sarebbe il caso di sostituire l'eventuale responsabile del progetto life ursus, sempre che ci sia un diretto responsabile. Come seconda cosa bisognerebbe vagliare le responsabilità di Presidente, Vice ed assessore della Pat , e del Governatore regionale, riguardo i fallimenti di cui sopra e poi se emergessero negligenze, inerzie, inadeguatezze, sostituire le persone responsabili dei deficit di efficienza. La vicenda daniza si è rivelata una vicenda non secondaria per l'economia e la reputazione trentine e quindi non va sottovalutata. Bisogna per ultimo esaminare il ruolo del Ministro dell'Ambiente. In una situazione come questa, nella quale sono in gioco tre orsi, un patrimonio importante Pubblico, di tutti gli italiani, ed in cui è in gioco la reputazione di una Provincia e un po' della sua economia, ed anche un po' della reputazione internazionale dell'Italia, bisogna valutare ai massimi livelli ( Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Consiglio dei Ministri, Segreterie dei principali Partiti) se la condotta sicuramente non decisionista del Ministro e' stata adeguata alle circostanze. Tra l'altro spicca clamorosamente un comportamento da "fate vobis" da parte del Signor Ministro del' ambiente, in un Governo che risalta nella storia repubblicana per il suo decisionismo (e che io apprezzo molto). Come ultima cosa, direi che è' proprio ora di farla finita con le accuse a Daniele maturi, che è una figura assolutamente secondaria di questa vicenda, e' stato strumentalizzato, e' uno a posto che lavora tutto il giorno e che ha moglie e due figli. Per finire direi che il comportamento delle Forze dell'ordine in tutta questa vicenda e' stato esemplare, per come l'ho potuto vedere io dal di fuori, che non ho partecipato a nessuna manifestazione e non conosco personalmente nessun animalista. Polizia e Carabinieri a mio avviso si sono comportati con tatto verso i dimostranti (e volendo potevano essere molto più duri) e con grande intelligenza evitando qualsiasi tafferuglio con conseguenze serie per la salute delle persone. Sono stati molto in gamba. Adesso quello che è necessario e ' una seria riflessione sulla vicenda daniza da parte delle massime Autorità della Repubblica.

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hycanus
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da hycanus » 12 set 2014, 21:18

paoloemme ha scritto:Voglio parlarvi di cosa significa per me andare in montagna e per boschi. Io non ho la minima passione per la "conquista" di una vetta, non sento assolutamente il gusto della sfida estrema per provare i miei limiti (nella resistenza, nella velocità, nella forza, nella tenacia, nel coraggio), non ho nessuna passione per il "verticale", per la roccia, non ho alcuno stimolo per il "grande senso di padronanza" del vuoto sotto di me, con le corde, con i nodi. Non sono chiaramente un alpinista, un climber, uno che affronta le avventure estreme in montagna, o nei deserti, o ai poli, ne' sono uno che concepisce la montagna come allenamento fisico, in alternativa alla frequentazione della palestra in città, sotto casa.
Per me le escursioni, i trekking, le gite di sciescursionismo, sono un immergermi nella natura, un bearmi delle forme delle montagne e del loro integrarsi con i boschi, i torrenti, i laghi, e anche un viaggio nel tempo, un rivivere qualcuna delle emozioni che abbiamo nel nostro dna, emozioni neolitiche, mesolitiche , paleolitiche, della caccia (nel mio caso solo con gli occhi), dello studio delle abitudini degli animali selvatici, del loro incontro. E per me gli orsi sono il simbolo della natura incontaminata.
Per questi motivi quando vado in montagna cerco ambienti integri e con la presenza di una fauna completa, ungulati, rapaci, grandi predatori (lupo, lince, orso), completa per quello che è' l'ambiente del bosco e della montagna dell'Europa centrale e meridionale, che è' il mio, il nostro, ambiente.
E' per questi motivi che sono andato a vivere in un paesino di 100 abitanti nel parco nazionale d'Abruzzo, cosa che ho potuto fare perché faccio un lavoro che mi consente di lavorare a distanza. Frequento spesso le alpi occidentali e un po' quelle centrali, ma solo per il facile scialpinismo che io pratico, e non per le escursioni estive ed autunnali, perché non c'è' una fauna completa. Andavo spesso in trentino ma ora, dopo la vicenda di daniza, per un po' non ci andrò più. Io ovviamente non ho il minimo astio per i trentini, ci mancherebbe altro, ne' ho la minima intenzione di effettuare un boicottaggio, però se nei prossimi mesi e forse anni andassi in trentino sentirei, nella mia immaginazione beninteso, la puzza, la grande puzza, della decomposizione del cadavere di daniza e di quelli dei suoi cuccioli, e sentirei l'urlo di munch, di muta, infinita, disperazione dei due cuccioli che hanno visto morire la madre ed hanno percepito l'inesorabile, totale, definitiva solitudine che sarebbe seguita a quella morte.


In questo momento due orsetti si stanno aggirando sgomenti per i boschi della val Rendena. Hanno visto morire la madre. Ora sono soli, di una solitudine immensa, infinita, che è preludio della prossima morte di stenti. Sono soffocati dall'angoscia, dalla paura. Non hanno più difese, non hanno più chi li seguiva in ogni passo, li curava amorevolmente, era per loro la fonte di ogni conoscenza, di ogni bene. Come quei bambini buttati vivi nelle foibe nel 1945 che nel buio e nel freddo attendevano solo la morte. Un immenso urlo di munch, di indicibile terrore e orrore, di assoluta angoscia si sta sprigionando dai due orsetti, e invade il trentino, invade l'Italia. E pensare fino a poche ore fa i due orsetti erano l'emblema della serenità, del gioco spensierato, della vitalità, della gioia, della natura incontaminata.
Splendida analisi...piena empatia e sintonia da parte del sottoscritto.
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)

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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da paoloemme » 12 set 2014, 22:46

Ciao Luca, grazie. Devo dire che con le persone che scrivono su questo forum ho la sensazione di avere proprio una speciale sintonia e affinità, un comune sentire.

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griso
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da griso » 15 set 2014, 10:16

Ciao Paoloemme, dai tuoi scritti si percepisce un autentico interesse per tutto ciò che riguarda l'essenza della "natura" in senso ampio e lo sdegno per la vicenda di "Daniza".

Nel mio ambiente di lavoro (che è del tutto avulso da quello ambientale/naturalistico) percepisco questi ultimi giorni una sorta quasi di fastidio a continuare a sentire parlare di questa vicenda, seppure inizialmente tutti concordavano per la gravità di quanto accaduto, soprattutto perchè non si capiva il motivo della sentenza di condanna (ripeto, ascoltavo discorsi di profani in materia, quindi forse è il tasto più autentico dei giudizi...se parliamo sempre tra di noi magari rischiamo di perdere il collegamento con la maggior parte del "popolo"!).....mi interessano sempre i pareri di persone al di fuori di questi nostri contesti...

In effetti credo che la vicenda "Daniza" (al di la della perdita di un esemplare di una specie non a rischio estinzione...a differenza della sottospecie marsicana) di per se vada a rappresentare più che altro la dimesione dell'intolleranza che grava ancora oggi, in una società non più a maggioranza rurale, verso presenze ingombranti come gli orsi (ma non solo..)...e poi gli Enti preposti alla gestione di queste specie che fanno magre figure, lasciando ovviamente salva la possibilità che si si trattato effettivamente di un errore imponderabile...penso si sarebbe potuto aspettare l'ingresso in tana dell'orsa...farla svernare e monitorarla...in modo da rimuoverla semmai la prossima primavera e non compromettere la prole...come invece adesso è assai probabile..

Scrivi che vivi (per scelta) in un paese del PNA...sono originario (al 50%) di quelle zone...se vuoi - anche privatamente - contattami..
Marco Novelli, Consigliere Canislupus Italia.

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maxbear
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)

Messaggio da maxbear » 22 set 2014, 18:19



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