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Considerazioni sulla lince in cattività ed in natura.
Come sapete nel Luglio 2016 una Lince femmina è riuscita a fuggire dall'area faunistica di Civitella Alfedena. E' fuggita perchè a causa dei ripetuti temporali ed a causa di uno smottamento del terreno lungo il perimetro dell'area faunistica un tratto di rete anche se parzialmente interrata era rimasto scoperto.
Nei giorni e nei mesi successivi la Lince era stata più volte avvistata sia dai guardiaparco che da escursionisti che la avevano anche filmata con un cellulare. I guardiaparco hanno tentato più volte di catturarla con trappole alimentari ma la Lince si è sempre tenuta lontana dalle trappole, anche se circolava spesso nelle vicinanze.
In questi giorni, dopo quasi sei mesi dalla fuga e nonostante le abbondanti nevicate di quest'ultimo periodo, la suddetta Lince, seguita sempre dai guardiaparco, è stata ancora più volte avvistata in quello che ormai è diventato il suo territorio a monte di Civitella Alfedena, verso il monte Sterpi d'Alto. Dalle notizie che ho la Lince si trova in ottima salute, anche un pò ingrassata a quanto mi dicono, non ha mai causato danni al bestiame domestico (polli, conigli e pecore) ma ha sempre provveduto a cacciare per conto suo. Ha a disposizione giovani Cervi, Lepri, Arvicole, Volpi ecc. I guardiaparco hanno smesso di tentare di catturarla, ma la monitorano spesso anche perchè in quel territorio non è difficile osservarla.
Le considerazioni che faccio sono queste:
Quella Lince (che il personale del Parco aveva battezzato con il nome di "Laura") era nata in cattività nell'area faunistica ed era sempre vissuta lì. Aveva sempre mangiato parti di pollo che venivano somministrate nel recinto una volta alla settimana. Ovviamente non aveva nessuna esperienza di caccia, se non qualche topo che girava all'interno del recinto.
Una vota fuggita, spinta dalla fame, ha imparato immediatamente a cacciare per istinto senza che nessuno glielo abbia insegnato e da circa sei mesi vive a quanto sembra molto bene.
Quello che mi chiedo allora è perchè alcuni zoologi dicono ed asseriscono che le Linci da immettere in libertà devono provenire esclusivamente da ambiente selvatico (di solito vengono fornite dal parco zoo di Ozrawa - repubblica Ceca) e le reimmissioni devono essere precedute da lunghe ricerche sulle possibilità trofiche di un determinato territorio? In questo caso specifico la Lince "Laura" ha fatto tutto da sola, smentendo le regole accademiche e facendo il suo lavoro di "Felino" indipendentemente da dove è nata e da come è vissuta prima di conoscere il territorio libero da animale selvatico.
Mi chiedo a questo punto se non sia il caso di ripensare alle possibilità di reintroduzione della Lince in ambienti ricchi di disponibilità trofiche, come i Parchi appenninici, considerando anche che ci sono posti che ho conosciuto, come alcuni parchi zoo privati, che hanno un eccesso di Linci e in alcuni casi non sanno come sbarazzersene se non sopprimendo i nuovi nati o vendendole ad altri parchi zoo privati.
Che ne pensate?