Orso Bruno (Ursus arctos)
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Quello che scrive Repubblica è totalmente inventato, l'Orsa sale sull'albero per mangiare le mele e non c'è nessuno intorno che fà chiasso tranne che il fotografo Giancarlo Mancori che ha scattato silenziosamente le foto a circa 50 metri di distanza.
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Marco Spada - Roma.
http://www.arch-spada.com/photo/

"Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Riporto l'intervento che ho fatto sulla pagina facebook del pae dove è' in corso il dibattito sulla sorte dei due cuccioli di daniza.
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L'impegno delle persone che scrivono e leggono questa pagina del Pae e' stato inizialmente per la tutela di daniza e dei suoi cuccioli a fronte della condanna da parte della Provincia di Trento all'incarcerazione (e alla morte) di daniza. La Provincia di Trento e' andata avanti come se l'appello di centinaia di migliaia di persone non ci fosse mai stato e sappiamo tutti come e' andata a finire. Adesso gli animalisti hanno messo giustamente in primo piano la sorte dei cuccioli. Bisogna domandarsi qual è la cosa migliore per loro, se vivere in un recinto per una decina d'anni, da soli, oppure avere un tot di probabilità di sopravvivere in natura. Il problema e' a quanto ammontano le probabilità di sopravvivenza di due orsetti orfani di 8 mesi, in prossimità dell'inverno. In realtà nessuno sa rispondere con un minimo di precisione, gli esperti sono divisi nel giudizio, con la maggioranza che ritiene che non ce la possano fare. In termini probabilistici potremmo dire un 10-15-20 per cento di possibilità che i due orsetti siano vivi ad aprile prossimo. Se ce la facessero e' comunque molto probabile che diventino orsi problematici, non avendo avuto la normale educazione materna su cosa vuol dire essere un orso. C'è' il rischio che siano troppo confidenti con gli umani e che poi sia necessario abbatterli. Cosa e' meglio per i due orsetti? Vivere 10 anni in una specie di zoo a fare spettacolo per gli umani? Oppure giocarsi una lotteria nella quale ci sono magari un 10 per cento di possibilità di fare una vita dignitosa da orso, di correre sui prati, di mangiare le erbe e i frutti di bosco, di bere la rugiada e l'acqua delle fonti, di cercarsi una tana per l'inverno, di avere gli amori e di riprodursi, di cacciare, e però ci sono anche 70-80-90 per cento di probabilità di morire di stenti nei prossimi tre o quattro mesi. Se io fossi uno degli orsetti non avrei il minimo dubbio e preferirei giocarmi la lotteria della vita, anche se avessi solo 10 per cento di possibilità di farcela e 90 per cento di morire a breve. La cosa triste e' che le Autorità trentine, ed italiane, preposte alla reintroduzione dell'orso nelle alpi, hanno portato sia noi che gli orsetti davanti al bivio di questa scelta drammatica tra un 10-15-20 per cento di possibilità di vivere una vita degna (e 80 per cento di possibilità di morire a breve di stenti) oppure la certezza di poter vivere ma dentro un recinto, non più come orsi ma come pagliaccetti.
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L'impegno delle persone che scrivono e leggono questa pagina del Pae e' stato inizialmente per la tutela di daniza e dei suoi cuccioli a fronte della condanna da parte della Provincia di Trento all'incarcerazione (e alla morte) di daniza. La Provincia di Trento e' andata avanti come se l'appello di centinaia di migliaia di persone non ci fosse mai stato e sappiamo tutti come e' andata a finire. Adesso gli animalisti hanno messo giustamente in primo piano la sorte dei cuccioli. Bisogna domandarsi qual è la cosa migliore per loro, se vivere in un recinto per una decina d'anni, da soli, oppure avere un tot di probabilità di sopravvivere in natura. Il problema e' a quanto ammontano le probabilità di sopravvivenza di due orsetti orfani di 8 mesi, in prossimità dell'inverno. In realtà nessuno sa rispondere con un minimo di precisione, gli esperti sono divisi nel giudizio, con la maggioranza che ritiene che non ce la possano fare. In termini probabilistici potremmo dire un 10-15-20 per cento di possibilità che i due orsetti siano vivi ad aprile prossimo. Se ce la facessero e' comunque molto probabile che diventino orsi problematici, non avendo avuto la normale educazione materna su cosa vuol dire essere un orso. C'è' il rischio che siano troppo confidenti con gli umani e che poi sia necessario abbatterli. Cosa e' meglio per i due orsetti? Vivere 10 anni in una specie di zoo a fare spettacolo per gli umani? Oppure giocarsi una lotteria nella quale ci sono magari un 10 per cento di possibilità di fare una vita dignitosa da orso, di correre sui prati, di mangiare le erbe e i frutti di bosco, di bere la rugiada e l'acqua delle fonti, di cercarsi una tana per l'inverno, di avere gli amori e di riprodursi, di cacciare, e però ci sono anche 70-80-90 per cento di probabilità di morire di stenti nei prossimi tre o quattro mesi. Se io fossi uno degli orsetti non avrei il minimo dubbio e preferirei giocarmi la lotteria della vita, anche se avessi solo 10 per cento di possibilità di farcela e 90 per cento di morire a breve. La cosa triste e' che le Autorità trentine, ed italiane, preposte alla reintroduzione dell'orso nelle alpi, hanno portato sia noi che gli orsetti davanti al bivio di questa scelta drammatica tra un 10-15-20 per cento di possibilità di vivere una vita degna (e 80 per cento di possibilità di morire a breve di stenti) oppure la certezza di poter vivere ma dentro un recinto, non più come orsi ma come pagliaccetti.
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- hycanus
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Il 31 marzo durante una ciaspolata nel Pnalm ci siamo imbattuti in queste impronte alle sorgenti del fiume Tasso 





- griso
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Anche durante l'ultimo Campo al Parco d'Abruzzo ci siamo imbattuti in una pista di orso...stanno ritornando in azione!


Marco Novelli, Consigliere Canislupus Italia.
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Ho visto le foto, molto belle! La persona con cui ero, uno scannese che gira molto per le sue montagne, mi ha detto che i maschi praticamente non vanno in letargo, specie se l'inverno non è particolarmente freddo. Che ne pensate?griso ha scritto:Anche durante l'ultimo Campo al Parco d'Abruzzo ci siamo imbattuti in una pista di orso...stanno ritornando in azione!
- marco84
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
L'orso non va propriamente in letargo, ma la sua "pausa" invernale è più elastica e dipende molto dalle condizioni metereologiche, tant'è che in periodi più miti e con poco innevamento accade che riprendano attività temporanemente, uscendo dalla tana e facendo piccoli spostamenti alla ricerca di cibo. Per questo non si parla di letargo, ma di ibernazione.
La differenza tra maschi e femmine sinceramente non mi risulta. L'unica differenza è nelle femmine che partoriscono (il parto avviene in tana nel mese di gennaio), che sembrano uscire dalla tana più tardi degli altri individui (anche a fine aprile-inizio maggio, a differenza degli altri individui che escono di norma in genere a fine marzo se il clima è favorevole).
La differenza tra maschi e femmine sinceramente non mi risulta. L'unica differenza è nelle femmine che partoriscono (il parto avviene in tana nel mese di gennaio), che sembrano uscire dalla tana più tardi degli altri individui (anche a fine aprile-inizio maggio, a differenza degli altri individui che escono di norma in genere a fine marzo se il clima è favorevole).
Il mondo ha bisogno del sentimento degli orizzonti inesplorati, del mistero degli spazi selvaggi, ha bisogno di un luogo ove i lupi compaiano al margine del bosco quando cala la sera, perchè un ambiente capace di produrre un lupo è sano, forte, perfetto.
- Stefano P
- Consigliere Canislupus Italia
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Re: Orso Bruno (Ursus arctos)
Un episodio che resterà nella storia!
La mattina del 6 maggio viene avvistato un orso in un campo a Goricizza, frazione di Codroipo, Provincia di Udine. Si tratta di un giovane maschio, probabilmente disceso lungo il Tagliamento, che con i suoi 2-3 chilometri di alveo è uno straordinario corridoio faunistico. Si spera che l'orso riprenda la strada del Tagliamento, poiché la zona si trova in piena pianura agraria. E invece l'animale sorprende tutti arrivando a Villesse, Provincia di Gorizia, dove viene ripreso dalle telecamere di sorveglianza del parcheggio di un noto centro commerciale. Le ultime notizie parlano della distruzione di alcune arnie a Fogliano Redipuglia (GO). Da lì potrebbe dirigersi o essersi già diretto nel Carso goriziano, da dove potrà raggiungere aree forestali più idonee alla specie.
Riporto tre articoli che scandiscono le tappe di questo eccezionale viaggio.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udin ... 1.11368642
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... 1.11380389
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... 1.11386968
Ciao a tutti, S.
La mattina del 6 maggio viene avvistato un orso in un campo a Goricizza, frazione di Codroipo, Provincia di Udine. Si tratta di un giovane maschio, probabilmente disceso lungo il Tagliamento, che con i suoi 2-3 chilometri di alveo è uno straordinario corridoio faunistico. Si spera che l'orso riprenda la strada del Tagliamento, poiché la zona si trova in piena pianura agraria. E invece l'animale sorprende tutti arrivando a Villesse, Provincia di Gorizia, dove viene ripreso dalle telecamere di sorveglianza del parcheggio di un noto centro commerciale. Le ultime notizie parlano della distruzione di alcune arnie a Fogliano Redipuglia (GO). Da lì potrebbe dirigersi o essersi già diretto nel Carso goriziano, da dove potrà raggiungere aree forestali più idonee alla specie.
Riporto tre articoli che scandiscono le tappe di questo eccezionale viaggio.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udin ... 1.11368642
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... 1.11380389
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... 1.11386968
Ciao a tutti, S.
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.