[2013] Parco Nazionale del Gran Paradiso: 5-8 Settembre

[Michelangelo]

Aspettiamo foto e notizie!!

[Duccio]

Pazientate... tutti ed il particolare Carlo, abbiamo bisogno di riprenderci dalle emozioni e dai dislivelli...

[giramontes]

Avverto una crescente fibrillazione, mi decido quindi a scrivere una nota molto sintetica sull’esito del campo, lasciando poi ampio spazio alle integrazioni di tutti i partecipanti.

Già i partecipanti, parto di qui, perché è solo grazie a loro (noi) che la nostra associazione può organizzare queste interessanti iniziative calate nelle diverse realtà territoriali. La partecipazione è stata molto alta, venti persone più alcune presenze occasionali, ma veramente eccezionale è stata la qualità umana, a parte le competenze, la capacità di formare un gruppo da parte di persone che per la maggior parte non si conoscevano. Ma il fatto straordinario è che questo avviene sempre, almeno nei quattro campi a cui ho partecipato finora. Ed è qualcosa di veramente inspiegabile – c’è sotto qualcosa – forse un filtro particolare? – sta di fatto che si incontrano sempre persone stupende.

Il primo campo nel territorio del Gran Paradiso è stato organizzato – e non poteva essere altrimenti – in stretta collaborazione con il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il contributo del PNGP è stato fondamentale, a partire dal direttore Michele Ottino, che ha accolto la nostra proposta con grande disponibilità, al responsabile della ricerca scientifica Bruno Bassano, che è intervenuto all’incontro pubblico che ha chiuso il campo in Val Soana. È stato poi nell’organizzazione concreta e nello svolgimento del campo che abbiamo potuto conoscere la straordinaria competenza, passione e grande qualità umana dei guardaparco che ci hanno accompagnati nelle uscite quotidiane. A nome di tutti ringrazio qui Renzo (prezioso il suo aiuto nella definizione del programma), Andrea, Giampaolo e Dario. E che non siano parole di rito è chiaro a tutti quelli che hanno partecipato.

Il campo è iniziato con la posa delle videofototrappole ed è proseguito con una serie di uscite quotidiane. Ma ha avuto un prologo decisamente fortunato, almeno per me. Sono salito in Valle Soana un giorno prima per definire gli ultimi dettagli. Dopo cena esco dalla pizzeria e mi incammino lungo la strada di fondovalle per i classici due passi. Fatti forse un centinaio di metri, parte un coro polifonico a più voci lupine. Incredibile. Uno scherzo? Eppure… A quel punto squilla il cellulare – credo di aver trattato malamente uno dei partecipanti. Erano le 20.20 ed era il mio primo ululato. Proseguo a camminare sulla provinciale e dopo circa un quarto d’ora lo spettacolo si ripete, più chiaro e forte di prima. Che dire…

Questo il prologo, ma l’inizio del campo non è stato meno fulminante. Incontro alle 14, alle 15 ci uniamo a un guardaparco per un sopralluogo per una presunta predazione su agnello (caso dai risvolti poco chiari ma nulla a che fare con lupi). Giunti sul posto, non molto distante dalle emissioni della sera prima, attacca la corale lupina. In pieno giorno, così, a darci il benvenuto. Emissione chiara, tra la meraviglia e lo stupore di tutti. A partire dal guardaparco Andrea, perché durante l’estate diverse sessioni di wolf-howling condotte dal parco non avevano dato esito positivo.


Il gruppo d'ascolto. Notare l'espressione attonita, ma anche compiaciuta, del guardaparco Andrea: ma come è possibile? la solita fortuna dei dilettanti!

La corale lupina ha proseguito ad allietarci per un paio di giorni, ormai quasi una consuetudine serale. Da notare che la Val Soana è una postazione di frontiera per il lupo, con un piccolo nucleo insediato da appena un anno, nulla a che vedere con le zone ad alta densità lupina dell’Appennino.

[giramontes]

Dopo questo inizio fortunato – e decisamente insperato – l’attività è proseguita con le escursioni. Ho inflitto camminate forsennate e con dislivelli mai visti nei precedenti campi. Portate a termine da tutti i partecipanti senza battere ciglio (per ora: adesso potete dare sfogo ai vostri reclami…). Il meteo non è stato particolarmente favorevole, abbiamo camminato circondati da nebbie che hanno coperto il paesaggio e sicuramente hanno ostacolato anche l’avvistamento di animali. Questo soprattutto venerdì durante l’escursione nel selvaggio vallone di Forzo, visuale leggermente migliore sabato nel vallone di Campiglia, ma le creste e le cime che fanno da spettacolare cornice al piano dell’Azzaria sono rimaste costantemente coperte. Nonostante questo, pare che la valle abbia trovato l’apprezzamento di tutti.

Ma non ci si è limitati a camminare, la fruizione dell’ambiente del parco ha coinvolto tutti i livelli. Qui, subito dopo la partenza, un gruppetto intento alla pastura per integrare la colazione. Comunque nel pieno rispetto del regolamento del Parco: i lamponi venivano consumati in situ direttamente da ciascun raccoglitore. Esercitando tuttavia un impatto non irrilevante nella fascia di due metri ai due lati del sentiero.


Alessandro, il regista che sta lavorando a un interessante documentario sul lupo e ci ha accompagnati per effettuare riprese e interviste a esperti del predatore, osserva perplesso la meticolosa opera di raccolta messa in atto dal branco.

[giramontes]

Osservazioni faunistiche. Nonostante la scarsa visibilità abbiamo potuto osservare una buona rappresentanza della fauna alpina: molti camosci, qualche capriolo, marmotte, aquile, poiane, gheppio, qualche volpe colta di notte dai fari delle auto, diversi esemplari di rana temporaria. Per l’avifauna rimando alle integrazioni degli esperti al seguito, gli agguerriti birdwatcher Giovanni e Carlo e anche Elena e Simona, che si occupano professionalmente di avifauna.
Ma in generale, credo sia stata prodotta un’abbondante documentazione fotografica e anche video, credo quindi che il resoconto possa essere arricchito da molti contributi. Di solito in una gita giornaliera faccio anche un centinaio di foto, in quattro giorni ne ho fatte 26 – ma cosa stavo facendo???

Per quanto riguarda i predatori, molto interessante l’incontro con uno splendido esemplare di vipera aspis, un animale non sufficientemente considerato e spesso ingiustamente temuto. Si è fatto osservare da buon parte del gruppo prima di rifugiarsi sotto a un masso. Spero qualcuno sia riuscito a centrarlo meglio, attendo integrazioni.

[giramontes]

Passando ai superpredatori, diversi sono stati gli avvistamenti di aquila. In particolare nell’escursione di domenica mattina, l’unica che ci ha regalato qualche scorcio di cielo azzurro. Ad un certo punto si vedevano tre aquile, poi aquila sottoposta a mobbing da parte di due poiane, poi due poiane che facevano azione di mobbing su astore (o viceversa, di nuovo chiedo integrazioni agli specialisti).

E infine il superpredatore che più ci è caro. Oltre alle emissioni sonore, si sono rinvenute alcune fatte, per lo più vecchiotte. Importanti per documentare la presenza del nostro amico sul territorio, ma dalla rilevanza in parte attenuata dallo spettacolino live che ci hanno generosamente offerto.

Documentazione video. Buoni i risultati da due delle quattro vft installate. Molto bello il giovane capriolo ripreso nella faggeta ripida, e molto interessante un dettaglio che si può osservare: va meticolosamente a cogliere un funghetto sotto il masso, lo perde, gli rotola lungo il pendio, il capriolo scende a riprenderselo e se lo sgranocchia con gusto. Chissà di che fungo si tratta?

E infine LA ripresa del campo che riguarda più direttamente il nostro predatore. In effetti qualcosa si vede, una fugace apparizione tutta da interpretare – avanti Duccio, lanciala, che poi sentiamo le interpretazioni!

[giramontes]

...e ora mi godo l'attesa.

A presto e grazie a tutti per i bellissimi giorni passati insieme

carlo

[Duccio]

Bellissimo report Carlo. Vorrei ringraziarti ancora una volta per l'organizzazione di questa fantastica esperienza. Credo che tutti siano tornati a casa davvero soddisfatti, sia per le attività che per le persone conosciute, in primis proprio te che hai trasmesso a tutti una passione per la natura, la montagna, lo stare insieme che ha condizionato positivamente tutto il gruppo. Quando avrò il tempo (...) posterò un pò di immagini e commenti.
Ma ora bando alle ciance.... ecco il filmato. Non potete immaginare il boato di esultanza al bar dove ci siamo fermati per scaricare le schede. Non solo abbiamo fatto una ripresa insperata, ma di giorno con l'unico strumento ad alta definizione... guardatelo quindi a schermo pieno.
Vi posso assicurare che il file originale è davvero splendido!


youtu.be/ZEVdaus-qo0

[fiore955]

Per quanto riguarda i predatori, molto interessante l’incontro con uno splendido esemplare di vipera aspis, un animale non sufficientemente considerato e spesso ingiustamente temuto. Si è fatto osservare da buon parte del gruppo prima di rifugiarsi sotto a un masso. Spero qualcuno sia riuscito a centrarlo meglio, attendo integrazioni.

Il pattern dell'esemplare ripreso mi sembrerebbe appartenere a V.Berus, o marasso.

[giofer1979]

Bravissimo Carlo, per il resoconto, conciso e preciso sui nostri progressi, e per la tua disponibilità e pazienza organizzativa. Io volevo solo sottolineare come la figura per me già mitica del guardiaparco, sia stata un esempio di competenza, di disponibilità, di simpatia unica. Credo che il PNGP sia anche (e forse soprattutto) questo. Non so come dire, è stato bello essere immersi nel parco, e questo è stato anche grazie a loro.
Dal punto di vista ornitologico completo con l'avvistamento per me più interessante che è stato quello di una famigliola di zigoli ortolani. Di solito molto schivi si sono fatti osservare molto bene. Qui una foto di mio fratello Carlo



Saluto tutti con un po' di nostalgia..
Giovanni