[FI] Firenzuola

Segnalazioni di rinvenimento esemplari morti
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pigrofalco
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Re: [FI] Firenzuola

Messaggio da pigrofalco » 01 mar 2013, 12:08

Quello che vi chiedo è:

1) secondo voi quanti proprietari di cani da presa riguarda il fenomeno presunto in questione ?
2) quale incidenza potrà avere sulla gestione e sulla popolazione del suide ?
3) quanti cinghiali ci sono in Italia (e caprioli ?!)?

(concordo peraltro che l'azione ove realmente condotta oltrechè illegale sarebbe anche eticamente sbagliata)

A mio avviso, e parlo anche da cacciatore di cinghiale in battuta con 35 anni di esperienze, per cacciare in modo sistematico cinghiali con dogo serve una struttura e una serie di strumenti di non così facile gestione, inoltre l'azione evidentemente illegale sarebbe alla lunga difficilmente occultabile:

cacciare in modo sistematico cinghiali significa avere direi almeno 2 o 3 dogo che vengono portati in zone vocate e lasciati liberi di scovare i selvatici, quindi scorrazzare su e giù per ore e per decine e decine di ettari fin quando riescono a bloccare un cinghiale (...), a quel punto il padrone del cane sopraggiunge e uccide il soggetto con un coltello.

ma le aree vocate sono ormai pattugliate 365 giorni l'anno ed in modo capillare dalle squadre dei cinghialai (associazioni che raggruppano mediamente 70/100 persone l'una), che 'monitorano' (pasturano ahimè) i branchi, controllano le nascite, tracciano gli animali quotidianamente. Questa è gente che spende di tasca propria tanti, ma tanti, soldi per una 'passione' che dura tutto l'anno ( come detto altre volte personalmente non condivido la caccia in battuta al cinghiale che per come è ora e la abolirei ), tra caccia vera e propria, abbattimenti in periodi fuori calenadrio (art.37 legge 157/92) varie ed eventuali.

Voi pensate che arriva il tipo ameno coi dogo e va a prendere quei cinghiali in modo sistematico ?! LOL (acronimo di laughing out loud )

Morale, che esistano proprietari di cani che lasciano liberi i propri soggetti di correre dietro ai selvatici è pacifico (si fa per dire), non escludo che taluno provi sporadicamente a cimentarsi nella cerca e abbattimento (al netto di fandonie da bar), ma che ci siano gruppi di possessori di cani da presa in Italia in cui vengono strutturate le azioni di caccia, pattugliamento di zona, cerca, uccisione, eviscerazione, trasporto e suddivisione in parti del capo abbattuto per me rimane un'ipotesi surreale.
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Re: [FI] Firenzuola

Messaggio da DanieleC » 01 mar 2013, 12:28

Qui nelle mie zone questo tipo di caccia non è diffuso....
Non conosco la realtà di altre province.....ma mai sentito parlare.....
Di cani molossoidi ed altri che per caso hanno atterrato un cinghialetto o altro ungulato quello si...talvolta si sente dire.
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Re: [FI] Firenzuola

Messaggio da fiore955 » 01 mar 2013, 12:42

Non si conosce, ovviamente, la modalità con cui questa attività viene svolta da noi, chiaramente essendo illegale immagino che esista tutta una rete di omertà, complicità e connivenze difficile da scoprire, non essendo tra gli amanti ed i frequentatori degli incontri sulla razza in questione. Però la dimostrazione che queste cose avvengono è facilmente alla portata di tutti i naviganti della rete.
Riporto un ulteriore frammento di dichiarazione, trovato ora, che forse può parzialmente dare qualche risposta:

" Per valutare le potenzialità venatorie del Dogo Argentino nel nostro territorio, fu organizzata una prova sul cinghiale, che fu eseguita nella tenuta privata del prof.****** vicino ad Orbetello. Il prof. *****, grande appassionato della razza e di caccia grossa, possedeva anche lui una coppia di Dogo importati direttamente dall’ Argentina e fu ben felice di ospitare nella sua proprietà appassionati, giudici e giornalisti per una reale valutazione sulle possibilità di creare una muta di Dogo. Furono quindi radunati alcuni soggetti provenienti da varie regioni, con l’ indispensabile presenza di alcuni giudici di prove di lavoro e la collaborazione del prof. ******, che successivamente scrisse due articoli sulla rivista ***** riferendo questa prova. I Dogo presenti, non avevano mai avuto esperienze venatorie e inoltre non si conoscevano fra loro. Inizialmente, trattandosi di soggetti adulti maschi, non fu facile tenerli calmi, perché pensavano esclusivamente a ringhiarsi. Furono liberati solo i Dogo più docili e gli altri furono condotti al guinzaglio. Chiaramente quelle non erano le condizioni migliori per scovare un cinghiale, infatti la prova si concluse in un fiasco completo. Alcuni giorni dopo la prova fu ripetuta, variando però le condizioni. Non più in una fitta boscaglia, ma in un recinto di circa un ettaro spoglio da vegetazione. Furono liberati la coppia di Dogo del prof. *****, la quale senza esitazione attaccò e immobilizzò il selvatico, come se avessero sempre fatto questo lavoro."

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Giovanni Todaro
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Re: [FI] Firenzuola

Messaggio da Giovanni Todaro » 01 mar 2013, 13:06

pigrofalco ha scritto:Quello che vi chiedo è:

1) secondo voi quanti proprietari di cani da presa riguarda il fenomeno presunto in questione ?
2) quale incidenza potrà avere sulla gestione e sulla popolazione del suide ?
3) quanti cinghiali ci sono in Italia (e caprioli ?!)?

(concordo peraltro che l'azione ove realmente condotta oltrechè illegale sarebbe anche eticamente sbagliata)

A mio avviso, e parlo anche da cacciatore di cinghiale in battuta con 35 anni di esperienze, per cacciare in modo sistematico cinghiali con dogo serve una struttura e una serie di strumenti di non così facile gestione, inoltre l'azione evidentemente illegale sarebbe alla lunga difficilmente occultabile:

cacciare in modo sistematico cinghiali significa avere direi almeno 2 o 3 dogo che vengono portati in zone vocate e lasciati liberi di scovare i selvatici, quindi scorrazzare su e giù per ore e per decine e decine di ettari fin quando riescono a bloccare un cinghiale (...), a quel punto il padrone del cane sopraggiunge e uccide il soggetto con un coltello.

ma le aree vocate sono ormai pattugliate 365 giorni l'anno ed in modo capillare dalle squadre dei cinghialai (associazioni che raggruppano mediamente 70/100 persone l'una), che 'monitorano' (pasturano ahimè) i branchi, controllano le nascite, tracciano gli animali quotidianamente. Questa è gente che spende di tasca propria tanti, ma tanti, soldi per una 'passione' che dura tutto l'anno ( come detto altre volte personalmente non condivido la caccia in battuta al cinghiale che per come è ora e la abolirei ), tra caccia vera e propria, abbattimenti in periodi fuori calenadrio (art.37 legge 157/92) varie ed eventuali.

Voi pensate che arriva il tipo ameno coi dogo e va a prendere quei cinghiali in modo sistematico ?! LOL (acronimo di laughing out loud )

Morale, che esistano proprietari di cani che lasciano liberi i propri soggetti di correre dietro ai selvatici è pacifico (si fa per dire), non escludo che taluno provi sporadicamente a cimentarsi nella cerca e abbattimento (al netto di fandonie da bar), ma che ci siano gruppi di possessori di cani da presa in Italia in cui vengono strutturate le azioni di caccia, pattugliamento di zona, cerca, uccisione, eviscerazione, trasporto e suddivisione in parti del capo abbattuto per me rimane un'ipotesi surreale.

1) secondo voi quanti proprietari di cani da presa riguarda il fenomeno presunto in questione ? Qualche decina in Italia, spesso vanno all'estero (in Francia) perchè più semplice, forse meno controlli o è permessa, non so,
2) quale incidenza potrà avere sulla gestione e sulla popolazione del suide ? Nessuna, pochi capi l'anno.
3) quanti cinghiali ci sono in Italia (e caprioli ?!)? Lascio la parola ai più esperti.



Le aree vocate sono ormai pattugliate 365 giorni l'anno ed in modo capillare dalle squadre dei cinghialai (associazioni che raggruppano mediamente 70/100 persone l'una),


Di settimana molti lavorano e non vanno per i boschi, dove frequentemente non si incontra assolutamente nessuno. Ricordo di avere passato 5 giorni nei boschi del piacentino insieme al mio cane e di non avere visto nessuno. Le zone vengono scelte fra quelle ricche di cinghiali e meno controllate (es. appennino parmense-piacentino-ligure), dove magari ci sono solo due forestali per un territorio enorme (mai incontrato uno). I cacciatori non è detto che non siano d'accordo e pagati.

Voi pensate che arriva il tipo ameno coi dogo e va a prendere quei cinghiali in modo sistematico ?! LOL (acronimo di laughing out loud )

Hanno contatti e referenti in zona, organizzano con largo anticipo con tanto di cena successiva. Partecipano 3-4 proprietari, con anche sei-sette dogo (quelli che si conoscono e non lottano, il vero dogo non deve farlo, quelli aggressivi vengono lasciati da parte). Una volta un allevatore mi fece vedere i suoi splendidi dogo, una ventina, in gabbia. Notai un esemplare con una cicatrice su un fianco e, al brucio, gli dissi che era stato usato da poco per la caccia e quello, stupito, ammise e addirittura mi portò in un recinto nascosto sempre nel canile dove c'erano dei recinti con cinghiali di varie età e dimensioni. In quei recinti, col cinghiale, vengono addestrati i dogo, in gruppo (quindi sono abituati a farlo insieme). Ricordo un trofeo che l'allevatore mi mostrò orgogliosamente, in cranio di un cinghiale forse di 70-80 kg con un foro da sfondamento nel muso causato dal morso del suo dogo.

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MetaLupo
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Re: [FI] Firenzuola

Messaggio da MetaLupo » 02 feb 2015, 14:46

Mi inserisco in questa discussione, anche se datata, per sapere se si è poi capito chi ha provocato la morte di quel lupo di 13 anni: cani o altri lupi?
Riguardo la questione dei dogo a caccia di cinghiali, so anch'io da fonti certe che anni fa qualcuno praticava questo tipo di caccia con 4-5 dogo in Liguria. Ma gli esemplari in questione erano troppo audaci e uno dopo l'altro hanno avuto la peggio. Attaccavano i cinghiali innescando lotte corpo a corpo anche cruente. Finché si trattava di cinghialetti riuscivano a sopraffarli, ma con esemplari sopra gli 80 kg o peggio con i solenghi erano guai e alla fine non si è salvato nessun dogo.
Comunque qua dalle mie parti (appennino tosco-emiliano) si preferiscono nettamente cani che mantengono le distanze dal cinghiale quando abbaiano a fermo e un paio di volte mi è stato riferito che in presenza del lupo il cane dà un abbaio diverso dal solito e normalmente non lo segue, ma questo può dipendere anche dall'età del cane, dalle sue condizioni fisiche, dal suo livello di esperienza, curiosità, ecc.
Le razze che più spesso vedo impiegate nella caccia al cinghiale qui da me sono (in ordine sparso) Dachsbracke, Segugi maremmani e italiani, Ariegeois, Jagd terrier, incroci.


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