Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

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Claudia Iozzelli
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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da Claudia Iozzelli » 14 nov 2013, 00:09

Luciano ha scritto:
Claudia Iozzelli ha scritto:Luciano, non capisco dove tu voglia arrivare. Vorresti dire che non c'è bisogno di una gestione conservazionistica del lupo in Italia? ....
Non è più indispensabile .... in alcune aree è da evitare.

Claudia Iozzelli ha scritto: ... Le cifre portate al convegno dai paesi dell'est sono "crescita zero", ovvero le nascite pareggiano le morti. .....
Se il risultato del convegno porta a valutare che il lupo in Italia sia a crescita zero ... e che sia indispensabile ovunque una gestione conservazionistica ... sono contento di non aver potuto partecipare.

L:
Luciano, non si tratta dei risultati del convegno, ma del progetto stesso, "Life wolfnet": "La finalità primaria del progetto è di sviluppare e mettere in pratica modelli teorici per la protezione e gestione del lupo nel contesto appenninico attraverso una metodologia che sia condivisa e coordinata tra le molteplici istituzioni, enti, associazioni e operatori territoriali".
E per paesi dell'est non mi riferivo al Veneto e alla Romagna :mrgreen: ma a quelli dell'est Europa.
pigrofalco ha scritto:Io ho sonno ma credo che Nicola voglia spiegarvi cosa intende Krofel quando parla di crescita zero. Temo cioè si stiano confondendo alcuni dati.

Notte
Alessio, premetto che non so come tu faccia a credere che Nicola voglia spiegarci cosa intende Krofel.... :mrgreen: : sfera di cristallo?
Comunque, non ha parlato solo Krofel al convegno. E ogni dato ho già premesso che è discutibile (e non lo dico io, ma Boitani!). Ma a qualcosa bisognerà pure far riferimento, o no?
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Luciano
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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da Luciano » 14 nov 2013, 07:07

Claudia Iozzelli ha scritto:
Luciano, non si tratta dei risultati del convegno, ma del progetto stesso, "Life wolfnet": "La finalità primaria del progetto è di sviluppare e mettere in pratica modelli teorici per la protezione e gestione del lupo nel contesto appenninico ...........
Secondo me non è esattamente così! Questa è la linea sulla quale si è gradualmente ripiegato ... dal momento che è stato totalmente disatteso il primo punto delle finalità del progetto:
1) ridurre il conflitto lupo-bestiame attraverso la uniformazione, il coordinamento e l’attuazione del sistema di valutazione “danno- indennizzo- prevenzione- mitigazione” basato sulle specifiche realtà ambientali
Di tutto si è fatto ... tranne che occuparsi seriamente di prevenzione; .... inoltre, dal momento che questo era il primo punto ... significa che c'era (c'è?) la coscienza che il lupo in molte realtà è (o sta diventando) un "problema", ... e che occorre valutare quali siano le strategie da adottare per evitare che il conflitto conseguente incancrenisca e peggiori ... causando seri problemi alla conservazione della specie. Credo che uno dei presupposti fondamentali sia proprio quello di prendere coscienza del fatto che il lupo in Italia ... non è più una specie a rischio di estinzione ... e che occorre prepararsi mentalmente e praticamente ad interventi gestionali; .... il che non significa gestione venatoria! .. La gestione non è esclusivamente venatoria ... esiste anche la gestione faunistica.
Claudia Iozzelli ha scritto: .... attraverso una metodologia che sia condivisa e coordinata tra le molteplici istituzioni, enti, associazioni e operatori territoriali". .....
Interessante; .... è per raggiungere meglio tale scopo di condivisione ... che in tre anni è stato organizzato un solo incontro in tal senso ... al quale peraltro non erano neppure stati invitati tutti gli enti coinvolti? .... e che poi si spende (sperpera) un mare di soldi per organizzare roboanti e lussuosi "convegni" ... che producono .... ??

Claudia Iozzelli ha scritto: ... per paesi dell'est non mi riferivo al Veneto e alla Romagna :mrgreen: ma a quelli dell'est Europa. ...
Vero che sto invecchiando (e quindi rincoglionendo) :roll: ... ma fin lì c'ero arrivato ;)

L.

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fiore955
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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da fiore955 » 14 nov 2013, 10:54

Luciano ha scritto:
Credo che uno dei presupposti fondamentali sia proprio quello di prendere coscienza del fatto che il lupo in Italia ... non è più una specie a rischio di estinzione ... e che occorre prepararsi mentalmente e praticamente ad interventi gestionali; .... il che non significa gestione venatoria! .. La gestione non è esclusivamente venatoria ... esiste anche la gestione faunistica.


L.
Scusami l'ignoranza, potresti chiarirmi la differenza? Sarà un caso che in genere si parla di gestione faunistico-venatoria? Selecontrollo non è attività venatoria in abiti "da sera"? Oppure la faunistica che intendi significa catture dove il numero è in esubero e ripopolamento dove manca (Sicilia, Sardegna?). Mi auguro davvero di non avere capito :? .

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Luciano
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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da Luciano » 14 nov 2013, 13:58

Quesiti molto interessanti .... che necessitano di una risposta un po' articolata e complessa; ... se riesco ti rispondo in serata! ;)

L.

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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da Luciano » 14 nov 2013, 22:38

fiore955 ha scritto: ... Scusami l'ignoranza, potresti chiarirmi la differenza? ....
Ci provo ... senza avere la pretesa di essere sufficientemente chiaro o esaustivo. ;)

Conservazione e gestione sono due termini ... non necessariamente distanti ... e neppure troppo diversi: la conservazione (che può essere attiva o passiva) è finalizzata esclusivamente alla protezione ... cioè al mantenimento nel tempo delle risorse naturali e dei meccanismi evolutivi che le condizionano; ... la gestione è solo attiva ... ed è (o dovrebbe essere) finalizzata anch’essa prevalentemente alla conservazione (mediante la protezione attiva); ... rappresenta quindi di fatto la parte attiva della conservazione, che può prevedere anche l’opzione dell’utilizzo della risorsa. In questo contesto “conservare” può significare anche prevedere l’assoluto “non intervento” umano, mentre “gestire” implica il tentativo di “intervenire attivamente sulla risorsa naturale”.
Possiamo poi ulteriormente suddividere le tipologie gestionali in: gestione faunistica, ... gestione venatoria ... e gestione integrata (lasciamo perdere per ora quest’ultima per non incasinarci troppo).
La gestione faunistica può essere definita come la massimizzazione dei benefici derivabili da una risorsa faunistica; benefici che possono essere di tipo ecologico, economico, ricreativo (una opzione non esclude necessariamente l’altra)
La gestione venatoria può essere definita come la massimizzazione dei benefici derivabili dalla sola attività venatoria; benefici che possono quindi essere solo di tipo ricreativo o economico.
La gestione faunistica, spesso impropriamente confusa con quella venatoria, si propone di programmare e attuare linee di intervento, a carico dell’intera fauna, volte a massimizzare i vantaggi da essa derivabili e stabilizzarli nel tempo.
Alla base di tale tipo di gestione (dovrebbe esserlo ancora di più per la gestione integrata .... ma è ancora piuttosto utopistica) è generalmente posta una visione globale dell’ambiente, nel quale la fauna viene considerata una componente strutturale e funzionale dell’ecosistema, alla cui conservazione sono indirizzate tutte le decisioni progettuali. La gestione faunistica è quindi quella generalmente applicabile alle aree protette (Parchi Nazionali, Bandite Demaniali, ecc.) dove, stando alle normative vigenti, non è prevista l’attività venatoria. I fini gestionali di tali “aree protette” dovrebbero portare, oltre che al mantenimento o alla ricostruzione delle zoocenosi, anche alla valorizzazione dell’uso indiretto (turismo naturalistico) delle popolazioni animali presenti.


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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da pigrofalco » 14 nov 2013, 23:22

Claudia Iozzelli ha scritto: Alessio, premetto che non so come tu faccia a credere che Nicola voglia spiegarci cosa intende Krofel.... :mrgreen: : sfera di cristallo?
Non puoi voler sapere ogni cosa figliola, la conoscenza è fatica, armati di pazienza. :arrow:
Claudia Iozzelli ha scritto:Comunque, non ha parlato solo Krofel al convegno. E ogni dato ho già premesso che è discutibile (e non lo dico io, ma Boitani!). Ma a qualcosa bisognerà pure far riferimento, o no?
Ti ripropongo un mio post relativo al recente campo svolto in Slovenia nel quale cerco di sviscerare (!) la 'crescita zero' su cui è intervenuto Krofel anche al convegno in Majella. Credo non ci sia bisogno di sottolineare le differenze abissali esistenti sia dello status di fatto del lupo tra Italia e Slovenia ( prendiamo quest'ultima come esempio in questo caso) sia tra i rispettivi modelli gestionali.
pigrofalco ha scritto:[...]
Lupo: a parte le ultime bellissime segnalazioni post-campo che riguardano il Friuli, la specie è stata focalizzata per la parte slovena del campo (molto bene) dal ricercatore Krofel. Il dato direi molto interessante è che la Slovenia, in un'area un pò più piccola della Toscana ma probabilmente con una densità boschiva più alta, accoglie da 30 a 40 lupi totali circa, quindi una densità bassa. Non solo, ma del numero indicato viene concesso l'abbattimento di circa 6/10 esemplari l'anno, ovvero circa il 25% della popolazione esistente. Voi capite che se in Italia consentissimo la stessa percentuale di prelievo legale (...) molto probabilmente le nostre discussioni sulla specie avrebbero dimensioni, note e termini diversi (a voi stabilire quali e se migliori o peggiori e da quale punto di vista :mrgreen: ).
[...]
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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da AttentiAiLupi » 16 nov 2013, 09:15

Si Claudia, 44 è il numero esatto...in fila per 6 col resto di 2... :lol:

Tornando seri, quello che mi ha impressionato è che più o meno lo stesso numero di lupi viene ritrovato e analizzato nelle Marche (43 lupi in 5 anni, dati sempre dell'Istituto Zooprofilattico e PN Monti Sibillini)...ora, (so che sto semplificando molto e le variabili sono tantissime) stando ai dati di Sergiacomi, se nelle Marche ci son 140 lupi e ne muore un minimo di 9 all'anno è un conto..in Umbria 32, stessi morti, è un altro...o no?

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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da Luciano » 16 nov 2013, 09:18

AttentiAiLupi ha scritto: .... in Umbria 32 ....
Questo è il dato che (anche solo intuitivamente) non mi torna.

L.

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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da AttentiAiLupi » 16 nov 2013, 09:23

Luciano ha scritto:
AttentiAiLupi ha scritto: .... in Umbria 32 ....
Questo è il dato che (anche solo intuitivamente) non mi torna.

L.
Anche secondo me ha poco senso, proprio perché con una mortalità media minima di 9 lupi/anno....non avremmo più lupi!

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Re: Majella 6-8 novembre'13-"Stati generali sul lupo".

Messaggio da fiore955 » 16 nov 2013, 11:35

Luciano ha scritto:
fiore955 ha scritto: ... Scusami l'ignoranza, potresti chiarirmi la differenza? ....
.. La gestione faunistica è quindi quella generalmente applicabile alle aree protette (Parchi Nazionali, Bandite Demaniali, ecc.) dove, stando alle normative vigenti, non è prevista l’attività venatoria.

L.
Grazie del chiarimento ineccepibile e, oserei dire, addirittura "enciclopedico" ;) (ma non montarti la testa :lol: ). Certo da questo deduco che il confine tra i due aspetti relativi al concetto di gestione a volte sia assai sottile e facilmente confondibile, come tu stesso hai precisato; ma ti chiedo, non è forse vero che anche nei parchi (nei regionali sicuro, non sono sicuro negli altri ma credo che la normativa a riguardo non dovrebbe differire di molto), non so se solo in alcuni, si sia già inserita, di fatto, col selecontrollo una gestione di tipo venatorio? Oppure si tratta di quella "integrata"?
Ecco, se così fosse mi sto davvero perdendo, e mi riesce difficile capire in cosa quest'ultima differisca da "venatoria", sembrandomi più solo un mero esercizio di stile causato dalla pervasività della nostra politica.


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