[8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato): danno o risorsa?

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pigrofalco
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[8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato): danno o risorsa?

Messaggio da pigrofalco » 28 mag 2012, 14:23

Venerdì 8 giugno ore 21

Sede ex Meucci di Vernio.


Presentazione della serata da parte del presidente del movimento civico “La Città per noi”, Antonio Giuseppe La Gamba.

Interventi

Marco Ciani, presidente Unione dei Comuni della Val di Bisenzio: apertura del tavolo di lavoro: panoramica a 360 gradi sulla situazione fauna selvatica della Val di Bisenzio e i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.

Luciano Cicognani, faunista: i mammiferi selvatici più diffusi nell’Appenino (cinghiale, ungulati, istrice), le loro abitudini alimentari, come scelgono il territorio, la riproduzione. Perché tendono ad avvicinarsi alle aree urbanizzate, come si gestisce la convivenza uomo - animale nelle altre zone d’Italia e come viene calcolato il numero dei capi presenti in un determinato territorio.
Malattie, cause naturali di morte e loro predatori.

Canislupus Italia (ex CSDL) : Equilibrio ambiente/territorio in presenza del lupo.

Maurizio Fantini, Coldiretti Firenze-Prato: fauna selvatica e agricoltura in Val di Bisenzio.

Michele Pellegrini, comandante della Polizia Provinciale di Prato: relazione sugli interventi della Polizia Provinciale nell’ambito della fauna selvatica.

Umberto Cavini, direttore ATC FI 4: la gestione della fauna selvatica in eccesso, stima e modalità di conteggio del numero dei capi presenti e di quelli da abbattere, risarcimento e prevenzione danni da fauna selvatica.

Francesco Sacconi, tecnico faunista ATC FI 4: il cervo dell’Acquerino.

Antonio Napolitano e Alessio Beltrame, assessori della Provincia di Prato: progetti passati e futuri per la gestione della fauna selvatica, sia nell’area “Caccia” e “Aree protette” , che nell’area “Turismo”, “Promozione immagine e prodotti” e “Valorizzazione delle risorse naturali”.

Gianni Salvadori, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana: la Regione e le disposizioni in materia. Progetti e sviluppi sul territorio.

Modera il convegno Giacomo Cocchi, di TV PRATO, che riprenderà la serata.
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da pigrofalco » 30 mag 2012, 15:41

Ecco il comunicato stampa ad opera della lista civica "La città per noi", organizzatrice dell'evento.
comunicato stampa 8 giugno.doc
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da Luciano » 30 mag 2012, 21:50

Le tematiche del mio intervento le avevo un po' modificate ... in quersto modo:
i mammiferi selvatici più diffusi nell’Appenino (ungulati e istrice); cenni di eco-etologia (abitudini alimentari, habitat elettivo, riproduzione) e tecniche di monitoraggio. Motivi della loro espansione e della tendenza ad occupare anche aree urbanizzate, problematiche e gestione della convivenza uomo-animale. Mortalità e predatori naturali.
Nella parte finale dell'intervento dopo aver parlato un po' della mortalità naturale, ... si può innestare l'intervento ..... di "Canislupus" ;)

L.

P.s. possiamo anche accordarci un attimo sul modo di procedere (sevogliamo farlo un po' uniforme): presentazione "strutturata" (power point) .... o relazione verbale con immagini

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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da Luciano » 01 giu 2012, 22:53

Ecco la locandina dell'avvenimento:

L.
Fauna selvatica in Val di Bisenzio programma.pdf
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da Duccio » 09 giu 2012, 09:41

Serata molto partecipata ma di livello davvero imbarazzante.
Non so da dove partire, cito solo alcune delle chicche:
Il Presidente dell'Unione dei Comuni (ex Comunità Montana) che ringrazia le squadre di caccia al cinghiale per "il foraggiamento ai cinghiali" che salva i coltivi dalla piaga dei danni (è una azione illegale!!), lo stesso che lamenta il fatto che ora per colpa degli ungulati "non si può più tagliare il bosco ceduo ogni 4-5 anni" la Coldiretti che scarica il problema del dissesto idrogeologico agli ungulati, l'ATC che dice che non hanno competenza sul rimborso dei danni.
Ma la chicca arriva alla fine della serata, con la proposta che potete leggere in allegato.
Mi dispiace sinceramente per Luciano che è venuto da lontano per portare un contributo tecnico di alto livello e che si è trovato a dover tagliare a metà la sua presentazione e per tutte le persone equilibrate, come il signore accanto che mi siedeva accanto, che sono stati offesi nella loro intelligenza da una orda di populismo e ignoranza.
La deriva culturale è davvero una realtà con la quale dobbiamo fare i conti.
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da poggioallorso » 09 giu 2012, 10:27

vivendoci da anni ormai, conosco benissimo il livello scadente di cui parli duccio... non ho parole... davvero non ho parole....qui in zona, vedendo passare cinghialai ogni giorno regolarmente per governare, ho chiesto a tanti e tutti sono convinti che sia lecito farlo... dell'ipotetico parco posso dire solo che è... patetico... "centinaia di ettari... chiusi da una recinzione?" follia, pura follia...se il futuro della val bisenzio è in queste mani, povera valle...
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da Duccio » 09 giu 2012, 13:29

poggioallorso ha scritto:vivendoci da anni ormai, conosco benissimo il livello scadente di cui parli duccio... non ho parole... davvero non ho parole....qui in zona, vedendo passare cinghialai ogni giorno regolarmente per governare, ho chiesto a tanti e tutti sono convinti che sia lecito farlo... dell'ipotetico parco posso dire solo che è... patetico... "centinaia di ettari... chiusi da una recinzione?" follia, pura follia...se il futuro della val bisenzio è in queste mani, povera valle...
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Cia Bea, sinceramente pensavo che il livello almeno dei rappresentanti delle istituzioni fosse diverso.
Il concetto del "grande recinto" dove confinare tutto quello che noi riteniamo dannoso lo trovo un attimino "pericoloso"...
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da poggioallorso » 09 giu 2012, 14:39

purtroppo invece il livello è questo. ed anche più basso in certe fasce di popolazione. il progetto del parco in questi termini è assolutamente discutibile, non solo per il recinto (scusate, ma a me viene perfino da ridere a pensarci..), ma per quel voler commercializzare l'iniziativa e per ipotizzarci sopra un miglioramento della viabilità (?).
e che dire di usarlo come "luogo dove accogliere animali considerati in eccesso o che si avvicinano troppo alle coltivazioni"? cosa vorrebbero fare, un caravanserraglio??? e come intendono gestirne la popolazione, la riproduzione di questa e le varie specie??? insomma, a parer mio un progetto nebuloso, assolutamente vuoto di esperienza e informazione. però forse, il profano si vede già un mega parco stile yellowstone.... con tovaglie da pic-nic a quadretti rossi e bambini dai biondi boccolotti che ondeggiano per le corse sui prati verdi.....
Coabitare con la natura è fatica, impegno, conoscenza e privazione di tanti diritti che ci siamo, nel tempo, arrogati. spero che i verniatti si destino quanto prima dai loro vaneggiamenti e, rivolgendosi a persone preparate, istituiscano davvero qualcosa di giusto e sano che preservi territorio, fauna e flora di questo comunque bellissimo posto. intanto, basterebbero dei brevi incontri informativi atti a sfatare le leggende che girano ancora qui, come quella che governare i cinghiali è lecito, anzi "va fatto, altrimenti come fai a prenderli?" (detto da un cacciatore a me, l'anno scorso....), o come trattare un selvatico trovato ferito o cucciolo lontano dalla madre. o ancora, sapere la differenza tra un cervo e un capriolo e come si nutrono, si riproducono e vivono... insomma, intanto un bell' ABC del sapere naturale. e poi, forse, si potrebbe parlare di parco...
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pigrofalco
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da pigrofalco » 09 giu 2012, 15:55

Personalmente ringrazio la lista civica "La città per noi" per l'invito, che ha concesso la possibilità a Canislupus Italia e a Luciano Cicognani di esprimersi di fronte alle istituzioni convenute, sui rappresentanti di quest'ultime non posso non concordare con Duccio circa la loro troppa poca conoscenza delle questioni trattate e/o una presentazione delle stesse poco oggettiva. Quelle sottolineate sopra sono solo alcune delle affermazioni udite che hanno lasciato perplessi. Nel fare politica partendo dal basso la buona volontà è certo un ingrediente necessario, bisogna però coniugarla con la preparazione sui contenuti e con la sensibilizzazione verso gli stessi. Sugli ambiti di nostra competenza forniremo privatamente alla lista civica organizzatrice spunti di riflessione sui quali, volendo, poter elaborare schemi di lavoro alternativi.
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Claudia Iozzelli
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Re: [8 Giugno 2012] Fauna selvatica in Val di Bisenzio (Prato):

Messaggio da Claudia Iozzelli » 10 giu 2012, 01:58

So che la parte del forum destinata alle presentazioni è un’altra, ma approfitto del fatto che mi sento chiamata in causa per farlo qui.
Ho 42 anni, sono originaria di Prato e sono tornata a vivere nella Val di Bisenzio quando con mio marito ho preso in gestione un ristorante che poi, piano piano, ho comprato. E mi sono innamorata di questi splendidi posti, per niente valorizzati.
Ho un campo con un centinaio di ulivi, alberi da frutto, una piccola coltivazione di lamponi e un fazzoletto d’orto. Tutto recintato, non c’era modo di fare altrimenti: decisione presa al quarto susino che ho dovuto ricomprare e ripiantare per i motivi che vi potete immaginare.
Amo la natura, gli animali e son scribacchina per diletto.
Ho dato una mano agli amici de “La Città per noi” ad organizzare il convegno di ieri sera, anzi, dare una mano è riduttivo, diciamo pure che ho fatto molto.
Partendo da zero, come credo ogni cittadino comune farebbe: ho scoperto che esisteva una cosa che si chiama ATC solo poche settimane fa. Ho scoperto che l’assessore provinciale alla Caccia e pesca è anche assessore al Turismo e alla Promozione dell’immagine e dei prodotti (mai vista un’ iniziativa pubblica in Val di Bisenzio in uno di questi due settori!) e che l’assessore al Bilancio è anche assessore alla Valorizzazione delle risorse naturali ed Aree protette (sapevo che era alle Aree protette ma la “valorizzazione delle risorse naturali”, sinceramente, mai vista!).
Avevo mille domande in testa e mille “leggende metropolitane” da verificare. Ne ho sentite di tutte: che gli animali non sono troppi ma che in realtà non stanno dove dovrebbero stare, che vengono verso il basso perché hanno paura dei lupi, che il foraggiamento è un bene, che il foraggiamento è un male ( che è illegale lo scopro adesso!), che i cervi vengono contati male etc.
Avevo un sacco di curiosità, come gli amici della lista e come, ci siamo immaginati, tanti abitanti della Vallata. E’ da questo che è partita l’idea del convegno: volevamo capire, prima, per poi valutare le proposte che venivano dalle istituzioni (noi non ne siamo i rappresentanti, Duccio, siamo cittadini normali. E la lista non è altro che un insieme di cittadini che denunciano i disagi sul territorio a chi di dovere o alla stampa o cercano risposte. Cittadini che, in quanto non Pd o Pdl, tantomeno dei "Trota", si sono frugati in tasca per pagare l’affitto dell’ex Meucci, per preparare il buffet, per pagare i volantini, i manifesti e relativa affissione. Cittadini un po’ disorganizzati, sì, ma armati di tanta volontà, per dirla come Pigrofalco, e con l’umiltà di chi ha tanto da imparare).
Purtroppo le curiosità che avevo, ieri sera a Vernio (a proposito, uno solo della lista è di Vernio, gli altri sono di Prato e del resto della Vallata e tengo a precisare che non ne faccio parte, ho solo aiutato) non me le sono tolte. E’ vero che lo spazio per gli interventi era poco, ma perché volutamente parte della serata era dedicata al dibattito e alle domande del pubblico, che non sono arrivate: probabilmente in platea tutti avevano già le risposte in tasca ed erano lì solo per protestare senza sapere cosa chiedere. E del resto, a parte Ciani, presidente dell’Unione dei Comuni, che ha annunciato che entro la fine di giugno incontrerà Salvadori sul problema, non c’era nessuno a cui chiedere: lo stesso Salvadori e la Provincia hanno dato buca all’ultimo minuto. Vien da chiedersi perché….
In compenso ho fatto una scoperta straordinaria ieri sera.
Un uomo.
Un uomo che si chiama Luciano Cicognani, che è persona deliziosa, oltre che espertissimo nella sua materia.
E che ho scoperto di una pazienza infinita, come la donna che ha accanto, altrettanto gentile e disponibile.
Ho avuto la fortuna di passare gran parte del pomeriggio con lui, oggi, e me ne sono un po’ approfittata…gli ho rivolto tutte le domande che avevo in testa sugli animali selvatici!
E lui, con molta calma ed il calore tipico dei romagnoli, ha risposto su tutto.
E abbiamo parlato del mio sogno, anche ( ebbene sì, il “sogno” del parco è un’idea mia, condivisa dalla lista).
Anche Luciano, come voi è un po’ scettico sulla recinzione.
La perplessità che ho io, invece è come si risolve la moltiplicazione degli animali all’interno del parco, che per adesso si risolve solo “spostandoli” in altre zone da ripopolare (scherzosamente ho detto a Luciano che potrei portarli a Forlì, tanto, mille più mille meno...).
La recinzione?
Beh, vi dico com’è nata l’idea del parco.
Ho viaggiato un po’ per il mondo.
Ovunque riescono ad inventarsi attrazioni turistiche su cui campano città e città (negli States, poi, son dei fenomeni, se uno pensa a cos’era la Florida fino agli inizi del 1900! E ora con tre lamantini e quattro coccodrilli, conchiglie addirittura, riescono a campare famiglie su famiglie).
Sono stata in Sud Africa, dove ho speso più di 500 euro a notte per dormire in un parco safari e un botto di soldi per entrare in un altro parco dove non dormivo. Parchi recintati, enormi.
Con un sacco di gente dentro a lavorare.
Mi son detta: cribbio, ma se io vengo fin qui a vedere due antilopi, perché i sudafricani non possono venire da me a vedere due caprioli?
Ma, sinceramente, senza star a disturbare gente da così lontano, mi accontenterei di vedere in zona qualche scolaresca, famiglie, gruppi di amici che hanno voglia di passare una vacanza diversa dal solito, gente di città che magari non sa che differenza c'è fra un cervo e un capriolo. A contatto con i nostri animali, certi di vederli, grazie ad una recinzione che racchiude non solo cervi, ma tutti gli altri ungulati, gli istrici, i tassi, il gatto selvatico ed il resto della banda.
Ma che non sa di zoo, dove c’è comunque percezione di libertà, dove gli animali restano selvatici.
Perché qui non abbiamo altro, se non l’aria buona (ora che hanno chiuso tutte le ditte tessili, che hanno lasciato comunque il paesaggio lungo fiume irrimediabilmente deturpato, con quei capannoni a cui hanno trovato un nome altisonante, “archeologia industriale”, dietro cui nascondere il fallimento di un’intera provincia e di un paio di generazioni) e i nostri odiati-amati animali.
Anche la terra e il clima, quassù, sono di poco valore, anche se credo che qualcuno comunque riuscirebbe a sfamarsi con l’agricoltura, in un progetto multisettoriale.
Quindi ho pensato ad un parco, che, badate bene, non è la soluzione al problema degli animali che si avvicinano alle aree antropizzate, le soluzioni sono altre.
Una di queste potrebbe essere ricreare pascoli in alto, magari nella nostra bellissima riserva naturale dell’Acquerino, il nostro “parco non recintato” dove però non ci sono strutture di accoglienza se non tre cascinali e dove non si paga il biglietto e dove l’offerta turistica per forza di cose resta limitata.
Quindi, il mio sogno non è la soluzione, ma può essere di aiuto, sì, perché comunque almeno gli animali che sono dentro non sono più negli orti fuori dalla rete.
Ma può essere la soluzione per evitare altre chiusure di ristoranti in zona, per far arrivare alla pensione il tabaccaio di Vaiano o il giornalaio di Vernio, il barista de La Briglia. Per creare posti di lavoro per tanti ragazzi che ci lavorerebbero dentro.
E con i soldini che arriverebbero in zona forse si potrebbe pensare di comprare qualche secchiello di asfalto per rattoppare un po’ di buche o mettere un po’ di guardrail alle nostre strade, magari più in là col tempo anche di allargare quello stradello che ci collega all’autostrada e al resto del mondo passando da Montecuccoli.
Ma sto sognando…ad occhi aperti.
E in un sogno è ammesso tutto, anche cambiare le leggi, se sono un ostacolo.
Anche se è vero che a l’Aquila sta davvero nascendo un parco come il mio, grazie a 4 milioni della comunità europea, e di parchi faunistici recintati più piccoli o interamente privati ce n’è a bizzeffe.
A Barberino tanti anni fa hanno fatto dal niente un lago, a Firenze centro hanno fatto la tramvia, a Prato faranno il cineporto.
Io per la mia Vallata sogno il mio parco. E per adesso è solo un sogno, ma, da cosa nasce cosa e chissà che un giorno non possa diventare un progetto.
Ieri sera col nostro volantino abbiamo cercato di buttare un seme, nella speranza di trovare terreno fertile.
Se avete altre proposte per risollevare un’economia in ginocchio, son tutt’orecchi, non aspetto altro.
E aspetto ogni vostro commento o suggerimento affinché la mia idea diventi realtà: del resto gli esperti di animali siete voi, io faccio e vendo tortelli e mi piacerebbe che le mie bambine un giorno, grazie ai turisti che si recano nel parco, potessero continuare a farli.
E un grazie sentito, anche a nome degli amici della lista, per essere intervenuti al convegno (fra l’altro ritengo che l’intervento di Duccio, oltre a quello purtroppo “tagliato” di Luciano, sia stato il più interessante e istruttivo).
Claudia Iozzelli, Consigliere Canislupus Italia.


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