M'ammalia a Milano

Segnalazione di Convegni, Congressi, Seminari, Workshop, ecc relativi al Lupo o alla natura in genere
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Duccio
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M'ammalia a Milano

Messaggio da Duccio » 25 ott 2010, 19:00

Per i Lombardi & vicini...


Vi segnalo il ricco programma di M'AMMALIA - La Settimana dei Mammiferi al Museo Civico di Storia Naturale di Milano.

Scaricate e diffondete (se potete) locandina e programma da questi link:
http://www.scienzenaturali.org/news/set ... feri_l.pdf
http://www.scienzenaturali.org/news/set ... feri_p.pdf
http://www.scienzenaturali.org/news/manifestocrani.pdf

M’AMMALIA. La settimana dei Mammiferi
Settimana nazionale dedicata alla divulgazione delle tematiche inerenti la biologia e le problematiche di conservazione dei Mammiferi e promossa dall'ATIt (Associazione Teriologica Italiana) e ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici, Orti Botanici, Giardini Zoologici ed Acquari).

Eventi realizzati in collaborazione tra Museo di Storia Naturale di Milano, SISN (Società Italiana di Scienze Naturali) e ATIt (Associazione Teriologica Italiana) presso il Museo di Storia Naturale di Milano.



DAL 2 NOVEMBRE

CRANI
Forma e funzione nel mondo dei mammiferi
Mostra al Museo di Storia Naturale di Milano (Sala 8).
Crani che azzannano, crani che masticano foglie, crani che aspirano insetti, crani che rodono. Crani giganteschi, crani minuscoli. Crani con fanoni e crani senza denti. Denti che sminuzzano e denti che tranciano. Denti che uccidono animali, denti che abbattono alberi. Denti inutili e denti che affermano il rango sociale. Crani adornati da corna e da palchi. Crani sordi come macigni e crani come casse di risonanza. Crani che sembrano essere fatti delle sole enormi orbite vuote. Crani che rievocano leggende e crani che documentano storie. Bocca, naso, orecchi, occhi e cervello: tutto questo è nel cranio. E con ciò che vi è nel cranio i mammiferi mangiano, annusano, ascoltano, vedono ed elaborano la realtà. Almeno una specie pensa.

Crani: muti scheletri di teste o eloquenti testimoni dell’evoluzione?

VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010
ALLA SCOPERTA DEI MAMMIFERI
Guardare la natura con gli occhi dei ricercatori

Seminario didattico aperto ad appassionati e studenti dalle medie superiori all’università.

PROGRAMMA

Mattino
09.30 Benvenuto del Direttore del Polo dei Musei Scientifici - Mauro Mariani
Presentazione dell’Iniziativa nazionale del Presidente ATIt - Adriano Martinoli
Saluto del Presidente SISN - Carlo Violani
09.50 Storia Naturale dei Mammiferi (Luigi Cagnolaro, MSNM e Presidente onorario ATIt)
10.15 I mammiferi delle isole italiane (Marco Masseti, Università di Firenze)
10.40-10.55 Coffee break
10.55 Locomozione nei Mammiferi (Alberto Minetti, Università Statale di Milano)
11.20 Metodi per studi ecologici di piccoli Mammiferi in Italia (Giovanni Amori, Università “La
Sapienza”, Roma)
11.45 Interventi del pubblico
12.00 Pausa pranzo

Pomeriggio
14.00 Competizione interspecifica tra grandi Mammiferi (Francesco Ferretti, Università di Siena)
14.25 Lo studio dei grandi mammiferi acquatici della Riserva Xixuau Xiparina (Chiara Tosi, Amazon Association Ngo)
14.50 Studiare mammiferi elusivi nelle foreste montane della Tanzania e uso del phototrapping (Francesco Rovero, Museo Tridentino di Scienze Naturali)
15.15-15.30 Coffee break
15.30 Lo scoiattolo, comune ma in pericolo (Sandro Bertolino, Università di Torino)
15.55 A "tu per tu" con i pipistrelli. Biologia di uno dei gruppi più singolari di Mammiferi.
(Adriano Martinoli, Università dell’Insubria)
16.20 Dieci anni di ricerche sui cetacei del Mediterraneo a bordo dell'Alliance (Michela Podestà,
MSNM/Gianni Pavan, CIBRA Università di Pavia)
16.55 Interventi del pubblico
17.10 Chiusura

DAL 2 AL 4 NOVEMBRE 2010
h 21.00 - Proiezione di documentari sui Mammiferi dal Sondrio Film Festival

NEL MONDO DEI MAMMIFERI
Documentari dal Sondrio Film Festival

2 NOVEMBRE
PAESI DEL MEDITERRANEO
In questa serata verranno proiettati due documentari girati in paesi che si affacciano su diverse sponde del Mediterraneo: la penisola balcanica con le sue foreste e montagne ricche di fauna e il medio-oriente, ricco di fascino e storia, ma anche di natura alle prese con ambienti estremi.

Balcani selvaggi
(Wild Balkans)
di Michael Schlamberger – Produzione: ScienceVision per ORF in associazione con ARTE e ZDF – Austria 2009 – Durata: 52 min. - Aree trattate: Parchi Nazionali Durmitor e Lago di Scutari, Montenegro, Parco Naturale Kopacki Rit, Croazia, Delta del Danubio, Dobrugia, Romania, Regione di Tikves, Macedonia

Il documentario ci conduce in un viaggio attraverso paesaggi che sembrano appartenere più alla Terra di Mezzo del “Signore degli Anelli” che a una regione europea del ventunesimo secolo. Ci sono antiche foreste con alberi di 500 anni d’età, la gola più profonda d’Europa, dove il fiume Tara ha lentamente scavato il suo corso nella roccia, altopiani spazzati dai venti, frastagliate catene montuose ed estese zone umide, rifugio per centinaia di specie di uccelli. I Balcani ospitano branchi di lupi, orsi bruni, la cauta ed elusiva lince ed uccelli rapaci che dominano dall’alto il territorio. Il documentario osserva i luoghi, i paesaggi e gli esseri viventi che li popolano da secoli. E ora che le guerre sono finite c’è la grande speranza che queste ultime aree di wilderness in Europa sopravvivano e che il fragile equilibrio della natura rimanga inalterato.

Il muro della morte
(Wall of death)
di Yossi Weissler – Produzione: Yossi Weissler, Afikim Productions – Israele 2006 - durata: 50 minuti

Area Trattata: Riserva Naturale Ein Gedi, Israele
PRIMO PREMIO “CITTA’ DI SONDRIO”

I grandi stambecchi si scontrano nel corso delle rituali lotte per la dominanza. I loro piccoli saranno cacciati senza pietà dai predatori. E per quelli che sopravvivono, rimane da affrontare l’avversario più temibile: il “Muro della Morte”, un terrificante baluardo di roccia che si innalza verticale dalle sponde del Mar Morto e domina il deserto della Giudea. Gli animali che cercano rifugio qui sono esposti ai rischi mortali del mondo naturale, come i branchi di lupi e iene, ma anche i frequenti terremoti. Il documentario è un racconto sulla sopravvivenza in uno degli habitat più impressionanti ed al tempo stesso affascinanti del pianeta.

3 NOVEMBRE
VICINI DI CASA
In questa serata verranno proiettati due documentari girati su monti a noi familiari: le Alpi e gli Appennini per mostrarci la vita del più grande erbivoro alpino, il cervo, e del più diffuso tra i carnivori italiani, la volpe.


Il principe delle Alpi
(Der Prinz der Alpen)
di Klaus Feichtenberger e Otmar Penker – Produzione: Klaus Feichtenberger e Otmar Penker, ARGEntur per ORF, Natural History Unit – Austria 2007 – Durata: 53 min. - Area trattata: Parco Nazionale Alti Tauri, Austria

Il cervo europeo è la specie di cervo più grande e più comune nell’Europa centrale. La sua grande adattabilità gli ha consentito di sopravvivere, da quando i cacciatori penetrarono nel suo habitat spingendolo lontano, all’interno delle foreste. Il documentario analizza le differenze fra cervo e capriolo, specie comunemente confuse fra loro, illustra il mondo animale che circonda il cervo e mostra anche i pericoli che lo minacciano: il ritorno di lupi ed orsi e l’eccessiva presenza ed interferenza umana.

Sulle tracce della volpe
(Sur les traces du renard)
di Jérôme Bouvier – Produzione: Bonne Pioche Productions – Francia 2007 – Durata: 52 min. - Area trattata: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Italia

Gli autori trovano nel Parco Nazionale d’Abruzzo il luogo più adatto in Europa per filmare la volpe selvatica, uno degli animali più schivi e timorosi della foresta, con la sua proverbiale furbizia che le consente di sfuggire a tutte le trappole tese dall’uomo. Per cinque mesi il documentarista e i suoi assistenti vivono in queste foreste, osservando il paesaggio ed i suoi abitanti: cervi, orsi, lupi, cinghiali e caprioli. Riescono a conquistare la fiducia di una femmina di volpe, l’accompagnano, l’attendono, la perdono e la ritrovano. Il documentario termina con le riprese dell’incontro fra la volpe selvatica e la piccola attrice protagonista del film “La volpe e la bambina” di Luc Jacquet.

4 NOVEMBRE
MAMMIFERI DI TERRE LONTANE
Nei due documentari di questa sera vengono illustrate due regioni dell’Asia dove vivono mammiferi unici e minacciati, come il cavallo di Przewalskji, il cammello selvatico, la tigre siberiana e il leopardo dell’Amur.


Mongolia magica e selvaggia
(Wild Mongolia)
di Heinz Leger – Produzione: Heinrich Mayer, Interspot Film per ORF, in associazione con BM:BWK, NDR Naturfilm, WDR – Austria 2006 - Durata: 50 min.

Area trattata: Parchi Nazionali Altai Tavan Bogd , Gobi Gurvansaikhan e Hustai Nuruu, Mongolia
PREMIO GIURIA DEL PUBBLICO

Alcuni dei paesaggi più spettacolari ed incontaminati della terra si trovano in Mongolia, nel cuore dell’Asia, fra le impenetrabili foreste della Siberia a Nord e la Grande Muraglia cinese a Sud. In questi territori si trova anche un’enorme varietà di specie animali rare. Nelle spoglie ed aride steppe della Mongolia sud-occidentale vivono il cavallo selvatico mongolo, l’antenato del cavallo domestico, e l’asino selvatico dell’Asia. Nel deserto di Gobi i cammelli selvatici vagano da un’oasi all’altra, sopportando temperature che variano da - 40 °C nelle gelide notti invernali a + 40 °C nelle calde giornate di luglio e dimostrando un perfetto adattamento all’asprezza delle condizioni climatiche della Mongolia.

Russia selvaggia – la terra dell’Ussuri
(Wild Russia – Ussuriland)
di Henry Mix – Produzione: Jörn Röver, NDR Naturfilm, Studio Hamburg Produktion – Germania 2009 – Durata: 44 min. – Aree trattate: Riserve Naturali Kedrowaja Pad, Laso, Chanka, Ussuri, Ussuriland, Russia

Un paesaggio di rocce, acqua e ghiaccio con pendii boscosi e una costa ripida e frastagliata – questa è la terra dell’Ussuri, habitat della tigre dell’Amur. Qui, nell’estremo oriente russo, la più grande massa terrestre del mondo termina nell’oceano Pacifico. Il lago Chanka è il più grande habitat mondiale per il loto selvatico e ospita un rettile straordinario: la tartaruga cinese dal guscio molle; i torrenti sono luogo di caccia per il gufo pescatore di Blakiston e sulla costa spesso si trova il cervo Sika. Mentre la tigre caccia le sue prede i piccoli dell’orso dal collare giocano sugli alberi, ma anche il più grande felino del mondo ha dei nemici pericolosi: i bracconieri e la deforestazione. Anche un altro raro felino, il leopardo dell’Amur, è minacciato; ne restano solo una quarantina di esemplari che vivono tutti nella terra dell’Ussuri.

5 NOVEMBRE
I GIGANTI DEL MARE
In questa serata verranno proiettati documentari su tre diversi mammiferi marini: la balenottera azzurra, il più grande animale mai comparso sulla Terra, il dugongo e il lamantino, animali che probabilmente hanno originato il mito delle sirene.

La Grande Azzurra
(The Big Blue)
di Jeni Clevers – Produzione: Jeni Clevers, ABC TV – Australia 2006 - durata: 50 minuti.
Area Trattata: Parco Nazionale Marino Discovery Bay, Reserva Natrale Lady Julia Percy e altri Parchi e Riserve Naturali, Australia

Un viaggio nell’oceano meridionale australiano per svelare uno dei suoi segreti più nascosti: un fenomeno naturale chiamato “Bonney Upwelling” grazie al quale, stagionalmente, l’arrivo di acque ricche di nutrienti in superficie causa una crescita esplosiva del fitoplancton a favore di tutta la catena alimentare, fino alla più grande creatura vivente, la balenottera azzurra. Il pasto di una balenottera azzurra che ha un cuore grande come una piccola auto, una lingua che pesa più di un elefante e una bocca che può contenere cinquemila litri di acqua di mare, è uno spettacolo indimenticabile. Questo straordinario ed unico evento naturale è mostrato per la prima volta in un documentario.

Abu Dhabi, il paese delle sirene
(Abu Dhabi – Home of the legendary mermaids)
di Yusuf Thakur – Produzione: Yusuf Thakur – Emirati Arabi Uniti 2007 - durata: 24 minuti
Area Trattata: Riserva Marina Marawah, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti

Il documentario si basa sulla ricerca condotta dall’Agenzia per l’Ambiente di Abu Dhabi e sulle conseguenti attività volte alla protezione e conservazione della popolazione di dugonghi e del loro habitat, nelle acque degli Emirati Arabi Uniti. Il progetto, attualmente ancora in corso, ebbe inizio nel 1996. Il documentario non illustra soltanto il lavoro dell’Agenzia per l’Ambiente, ma anche la biologia ed il comportamento dei dugonghi, filmati nel loro ambiente naturale. I dugonghi sono animali estremamente timidi ed elusivi ed è molto raro poterli incontrare in natura. Il documentario si propone quindi di far conoscere ad un vasto pubblico questi animali, ispiratori della leggenda delle sirene, evidenziando la necessità di proteggere il loro habitat, per assicurarne la sopravvivenza.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani


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