Percentuale lupi morti.

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lorenzo lazzeri
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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da lorenzo lazzeri » 05 dic 2012, 07:58

Ora ho capito !!! :) purtroppo questo è il quadro che mi aspetto pure io, non so effettivamente quanto sia in aumento la popolazione di lupi, avevo trovato tempo fa una tabella che riportava gli attacchi alle greggi negli ultimi anni e debbo dire che si sono stabilizzati come numero da qualche anno, ovviamente questo può voler dire molto e nulla, dipende anche da quelli che li denunciano. Sicuramente però se la popolazione continuerà a crescere e si potranno trovare esemplari come già capita a ridosso di abitazioni o in zone peri-urbane, penso che la mortalità (per incidente stradale avvelenamento bracconaggio) possa aumentare mantenendo in un certo modo stabile l'equilibrio che si è creato. Ovviamente fondamentale è la messa in opera di tutti quei sistemi preventivi che sono stati messi a punto per salvaguardare le nostre attività, , sperando anche in aiuto concreto con incentivi, rimborsi e leggi. Sta anche ad ognuno di noi nel nostro piccolo cercare di divulgare il più possibile certe metodiche di prevenzione e sopratutto far conoscere alla gente il vero lupo, quello con la pelliccia e non quello delle leggende e delle fiabe cercando di abbattere i pregiudizi e l'ignoranza delle persone.

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pigrofalco
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Re: percentuale lupi morti

Messaggio da pigrofalco » 05 dic 2012, 09:42

Luciano ha scritto:
lorenzo lazzeri ha scritto: .... Credo che il controllo della popolazione ..... ........ avvenga già ....
Qualcosa non torna! .... la popolazione è in costante espansione sia territoriale .... sia (soprattutto) numerica, come lo spieghi?
L.
P.s. sono contrario ad un controllo tramite prelievo ... ma a breve qualche intervento diventerà imprescindibile
Usando un termine forse più corretto di "controllo" si potrebbe dire che incidenti e bracconaggio limitano l'espasione del lupo, comunque indiscutibilmente in atto (non sappiamo in quale modo specifico il fenomeno tocchi le dinamiche riproduttive e quanto lo faccia dal punto di vista quantitativo mancando studi al riguardo, è ragionevole pensare ad es che la morte di una femmina riproduttiva determini una limitazione numerica della specie maggiore di 1). Questo il concetto che personalmente avevo quotato di Lorenzo.
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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da Stefano P » 07 dic 2012, 09:19

Luciano ha scritto:... che, soprattutto a causa di possibili fluttuazioni di queste popolazioni selvatiche...rivolgerà la sua attenzione anche al bestiame domestico ... con un aumento della conflittualità che mi aspetto molto forte...
Trovo che questa previsione di Luciano sia plausibile.
Gli interventi che intendo .... possono ovviamente essere (e mi auguro che lo sìano) anche di "semplice" prevenzione, ... ma qualora risultassero insufficienti, non è escluso che si possano teorizzare alti tipi di controllo.
Credo che, in un futuro neanche così lontano, in Italia verrà valutato il prelievo venatorio mirato (su soggetti che hanno sviluppato l'abitudine di predare esclusivamente bestiame domestico), come già avviene in altri stati europei.
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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da Giovanni Todaro » 07 dic 2012, 12:58

Penso anch'io come Stefano, tuttavia non esiste alcun lupo che predi esclusivamente il bestiame, né credo sia mai esistito.

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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da lorenzo lazzeri » 07 dic 2012, 13:15

Questo è ovvio, tuttavia in alcune zone c'è il cronicizzarsi della predazione al bestiame, in quanto c'è la trasmissione della tecnica di caccia dai genitori ai cuccioli, se un lupo inizia ad attaccare un gregge 1, 2 ,3 volte capisce che questo è più vulnerabile di un cervo o un daino e perciò si concentra maggiormente su questo affinando una tecnica che poi andrà a trasmettere alla prole che continuerà a preferire le pecore anziché cinghiali anche se questi si dovessero trovare in grande numero nella zona.. ma credo siano cose che saprai sicuramente, se predasse esclusivamente bestiame nel giro di poco tempo beccherebbe una fucilata!!!

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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da pigrofalco » 07 dic 2012, 15:36

Stefano Pecorella ha scritto: Credo che, in un futuro neanche così lontano, in Italia verrà valutato il prelievo venatorio mirato (su soggetti che hanno sviluppato l'abitudine di predare esclusivamente bestiame domestico), come già avviene in altri stati europei.
S.
E' una scelta che non ritengo tecnicamente valida perchè a mio avviso non fornisce imprinting specifico, cioè il lupo non viene ucciso nell'atto del predare il capo di bestiame ma in un secondo momento e lontano dalla 'scena del delitto', per cui l'abbattimento non ha valore 'interattivo' con l'uomo, ma tende a seconda di luoghi e contesti a deprimere fortemente la densità della specie ( cane da pastore e recinto elettrificato sono più facilmente correlabili dal lupo al gesto compiuto).

Cito poi un aneddoto riferitomi pochi giorni fa da un guardiacaccia che aveva trovato un pastore su di un'altana armato di fucile in attesa del lupo che gli aveva ucciso e sottratto 15 capre. L'uomo riferiva di essere stato 30 notti di fila sull'albero in assoluto silenzio e senza sigarette e di non aver visto l'ombra del lupo, con l'unica capra rimasta nel recinto che gli sarebbe stata predata la notte successiva, la prima di mancata 'sorveglianza' dopo le 30 precedenti. A dimostrazione ulteriore del fatto che anche volendo l'abbattimento non sarebbe nè semplice nè scontato.
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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da Stefano P » 07 dic 2012, 22:52

pigrofalco ha scritto:A dimostrazione ulteriore del fatto che anche volendo l'abbattimento non sarebbe nè semplice nè scontato.
Mah, dipende dallo sforzo... e dai metodi utilizzati.
Nei paesi dell'Est Europa viene cacciato e vengono organizzati anche dei viaggi di caccia per appassionati che hanno qualche migliaia di euro da spendere.
In Slovenia (che, come sai, non ha moltissimi lupi) vengono pianificati abbattimenti "mirati". Sulla carta, i lupi uccisi sono quelli che hanno mostrato l'abitudine di predare il bestiame da pascolo.
L'abbattimento sembra la soluzione più semplice, rapida ed economica... e con questo non sto dicendo che sono d'accordo o che è la strada giusta per ridurre i danni economici provocati dal lupo.
S.
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.

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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da Giovanni Todaro » 08 dic 2012, 11:44

Io so che non è assolutamente possibile distinguere un lupo che ha predato anche bestiame da un altro che lo ha fatto o lo fa, a meno che non sia in "fragranza" (o sia di colore veramente strano, senza coda, orecchio monco o chissà che). Come si sa, non ci sono differenze, ovvio. Quello che arriva a tiro del cacciatore viene ucciso, punto. Naturalmente vale anche per altre specie. Alla fine degli anni '20 nel Kumaon, India, un leopardo divenne antropofago e uccise almeno 125 persone nell'arco di ben 8 anni. Nel cercare di eliminarlo furono uccisi ben 50 leopardi, che non c'entravano nulla. Infine fu ucciso da Jim Corbett, cacciatore super esperto poi divenuto protezionista e ritenuto affidabile anche a livello scientifico - non per nulla scoprì la Panthera tigris corbettii, a lui dedicata . Ebbene, prima di riuscirci uccise anche lui dei leopardi incolpevoli, capendo l'errore solo quando li esaminò da morti, studiandone i piedi. Nel XVIII in Francia nel tentativo di uccidere la cosiddetta bestia del Gévaudan (lupo) nell'arco di 4 anni furono uccisi oltre 350 lupi, e dire che questo esemplare era stato visto anche da vicino da centinaia di testimoni, guardiacaccia inclusi. Il problema è questo: da vivi lupi o altri animali non hanno tanta disponibilità e pazienza per permetterne l'attento esame. Prima gli si spara.

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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da hycanus » 08 dic 2012, 13:24

Stefano P ha scritto:
pigrofalco ha scritto:A dimostrazione ulteriore del fatto che anche volendo l'abbattimento non sarebbe nè semplice nè scontato.
Mah, dipende dallo sforzo... e dai metodi utilizzati.
Nei paesi dell'Est Europa viene cacciato e vengono organizzati anche dei viaggi di caccia per appassionati che hanno qualche migliaia di euro da spendere.
In Slovenia (che, come sai, non ha moltissimi lupi) vengono pianificati abbattimenti "mirati". Sulla carta, i lupi uccisi sono quelli che hanno mostrato l'abitudine di predare il bestiame da pascolo.
L'abbattimento sembra la soluzione più semplice, rapida ed economica... e con questo non sto dicendo che sono d'accordo o che è la strada giusta per ridurre i danni economici provocati dal lupo.
S.
Non credo che un eventuale abbattimento selettivo di uno o più lupi sia poi così economico...ripeto, abbattimento "selettivo" e non "sparo al primo che vedo". Il lupo è al momento specie particolarmente protetta, e andare in deroga alla legge che lo tutela, suppongo preveda una adeguata formazione di personale con relativi costi. Per non contare i tempi che servirebbero allo scopo vista la particolare elusivita' della specie.
Insomma...se per un lupo dovesse essere previsto un piano di abbattimento, dovrebbe essere abbattuto lui e non un altro. Per la caccia di selezione per il contenimento del sovrannumero di ungulati ci sono delle regole ben precise ed adeguati corsi di formazione. E di ungulati ce ne sono centinaia e ben identificabili...figuriamoci per un lupo. E soprattutto per un lupo che mangia solo le pecore.
Sento questa mia vita che sfugge, ma che non sfugge, perché è parte della stessa vita di quegli alberi. Una cosa bellissima, il disfarsi nella vita del cosmo ed essere parte di tutto. (Tiziano Terzani)

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Re: Percentuale lupi morti.

Messaggio da Stefano P » 08 dic 2012, 17:29

Scusate, forse non mi sono spiegato bene. Ci riprovo.
In Slovenia, grazie alla forte presenza di cacciatori sul territorio, si conosce l'home range approssimativo di diversi branchi di lupi.
Si programma l'abbattimento di tot. lupi ogni anno e, sulla carta, vengono "colpiti" i branchi che hanno manifestato maggiore attività predatoria nei confronti del bestiame da pascolo.
Per dirla in altre parole, le aree di abbattimento coincidono con le zone dove si registrano il maggior numero di attacchi al bestiame da parte dei lupi.
Che poi i lupi abbattuti siano proprio quelli che si mangiavano le pecore... non è dato saperlo.
Spero di non aver detto nulla di sbagliato. Se non vado errato, da quelle parti le cose vanno così. Che a noi piaccia oppure no.
Come avete fatto notare, "dare la caccia" al singolo lupo è estremamente difficile ed in molti casi pressoché impossibile. Infatti non viene fatto.
Non sto dicendo che quello che ho descritto sia il metodo migliore per gestire i conflitti, però è un metodo che viene applicato al di fuori dell'Italia.
Dal punto di vista economico sparare a una decina di lupi ogni anno non credo che sia così impattante (anzi) se a farlo sono i cacciatori piuttosto che squadre di personale specializzato.
Ciao, S.
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.


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