La storia del lupo Navarre

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hycanus
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da hycanus » 12 mar 2012, 13:20

Nella mia razionalità voglio essere irrazionale...il piattino con l'uovo, quella breve leccata, rappresentano per me l' incontro fra il selvatico e l' uomo. Un breve istante in cui vi è empatia allo stato puro. Navarre, un lupo adulto di cinque anni vissuto difficilmente evitando il più possibile i contatti con l' uomo...e Elisa, un medico veterinario che si è prodigata per salvargli la vita. Credo che sia stato un momento magico per entrambi, indipendentemente dai protocolli, dai rischi di imprinting e da ogni altra congettura. Navarre se verrà liberato continuerà ad avere sicuramente paura dell' uomo perchè si ricorderà senz' altro di più il dolore che gli hanno procurato 35 pallini da caccia che gli sono entrati nei muscoli e nelle viscere, piuttosto che il piattino con l' uovo. Sono un romantico sognatore, ma mi piacerebbe che quando verrà liberato (me lo auguro per lui) gli occhi di Navarre e quelli di Elisa si incontrassero per un brevissimo e ultimo istante. Sarebbe la perfetta conclusione di una storia drammatica finita bene. Finita bene per un lupo, ma soprattutto per noi, per i bambini, per le future generazioni...perchè ci ha dato la possibilità di imparare, di conoscere meglio questo magnifico predatore, nè buono nè cattivo, ma semplicemente un selvatico da proteggere e rispettare.

Luca
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Elisa
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da Elisa » 12 mar 2012, 13:48

Alle tue parole non serve una risposta… Ma qualcuno potrebbe “condannarti”, attento! :D
Ritengo vi sia uno spazio di “incontro” tra uomo e animale dove, come ho già detto, e come ha detto anche Luciana Littizzetto “non c’è convenienza, non c’è denaro, non c’è potere”…. e poi ognuno come diceva giustamente Luciano, vive e ogni esperienza in modo soggettivo.
Ci tengo a precisare e sottolineare che, anche se ormai ampiamente fuori corso, non sono ancora laureata in medicina veterinaria. Ho la fortuna e il privilegio di affiancare giornalmente il lavoro di fantastici veterinari che collaborano con noi, ma io non ho finito… mi sa che per riuscire a trovare il tempo per finire mi dovrei nascondere nei boschi! :lol:

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Luciano
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da Luciano » 12 mar 2012, 13:53

Siamo arrivati a livelli veramenti eccelsi ..... di un confronto che (almeno personalmente) ... mi "garba parecchio" (per usare una terminologia ... "toscaneggiante" :D )
Ho trovato i messaggi di Alessio ... (oltre che pertinenti e interessanti) ... decisamente condivisibili!
Altrettanto interessanti le argomentazioni di Franco ... che condivido un po' meno .... ma che mi fanno molto riflettere.

Ho trovato invece un attimino troppo "melense" ... e non troppo realistiche alcune considerazioni di Fiore e Luca .. (non vogliatemene ;) )

fiore955 ha scritto: ..... Nel suo piccolo anche il lupo oggi é degno di un nuovo approccio "revisionista", ad iniziare dal futuro, dai più piccoli, verso i quali ora proporrai le toccanti immagini del cucchiaino offerto con la mano a Navarre, come in una nuova favola senza più il lupo cattivo che mangia Cappuccetto Rosso ....
La realtà non è il lupo cattivo che mangia cappuccetto rosso (sono il primo a dirlo ... ricorderai diverse diatribe sull'argomento) ... ma non è neppure il lupo "cagnolone" che mangia l'uovo dalle mani! ... lasciamogli la sua dignità.
hycanus ha scritto: ...il piattino con l'uovo, quella breve leccata, rappresentano per me l' incontro fra il selvatico e l' uomo. Un breve istante in cui vi è empatia allo stato puro. Navarre, un lupo adulto di cinque anni vissuto difficilmente evitando il più possibile i contatti con l' uomo...e Elisa, un medico veterinario che si è prodigata per salvargli la vita. Credo che sia stato un momento magico per entrambi, indipendentemente dai protocolli, dai rischi di imprinting e da ogni altra congettura .....
Che si sia trattato di un momento magico per il lupo ... scusami Luca .... ma mi pare un'interpretazione decisamente "fantasiosa"! così come lo è l'auspicio che" gli occhi di Navarre e quelli di Elisa si incontrassero per un brevissimo e ultimo istante. Sarebbe la perfetta conclusione ..... "
Possiamo continuare a confrontarci sulle modalità di approccio più corrette alla fauna selvatica ... ma se andiamo in questa direzione ... penso che non ci siano molte possibilità di prosecuzione.

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Luciano
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da Luciano » 12 mar 2012, 14:03

Elisa ha scritto:.... Ci tengo a precisare e sottolineare che, anche se ormai ampiamente fuori corso, non sono ancora laureata in medicina veterinaria. Ho la fortuna e il privilegio di affiancare giornalmente il lavoro di fantastici veterinari che collaborano con noi, ma io non ho finito… mi sa che per riuscire a trovare il tempo per finire mi dovrei nascondere nei boschi! :lol:

Qui c'è un artigiano che fa queste cose per passione .... e che ti capisce benissimo! ;)
Tengo a precisare che, per quanto mi riguarda ... il fatto che tu sia o meno laureata (così come quello che tu possa o meno diventarlo) ... non riveste alcuna importanza; così come la grande considerazione che ho nei tuoi confronti ... non è per nulla infulenzata dal fatto che possiamo avere alcune opinioni diverse! :)

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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da Giovanni Todaro » 12 mar 2012, 14:06

Ci sono stati casi - documentati, e ho tutti i riferimenti - di uomini che hanno persino morso lupi (per difendersi durante la lotta). Però credo che Elisa sia l'unico essere umano del pianeta ad avere "baciato" un lupo selvatico.

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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da Giustino » 12 mar 2012, 14:39

Mille grazie Elisa, da estendere a tutti gli altri del CRAS, ho letto sul forum molti interventi , incentrati sopratutto sul rischio di imprinting , cerchiamo però di valutare l'eccezionalità dell'episodio: non è che tutti i giorni si salva un lupo in questo modo, se si parte da questo dato di fatto gli interventi critici sulla vicenda e sul rischio della perdita del corretto rapporto tra il lupo e l'uomo mi sembrano eccessivi e cosi ostinatamente reiterati da apparire, se paragonati all'unicità dell'episodio, ingenerosi verso queste persone e verso il loro lavoro.
In questo senso sono d'accordo con chi si è espresso solo a favore della bellezza del gesto e si è complimentato con chi lo ha portato a compimento dimostrando tra l'altro capacità non comuni anche da un punto di vista medico e organizzativo, quindi da parte mia bravi..... senza se e senza ma!
"Se non potete essere un pino sul monte, siate una piccola pianta nella valle. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero."

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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da hycanus » 12 mar 2012, 14:42

Luciano ha scritto:Siamo arrivati a livelli veramenti eccelsi ..... di un confronto che (almeno personalmente) ... mi "garba parecchio" (per usare una terminologia ... "toscaneggiante" :D )
Ho trovato i messaggi di Alessio ... (oltre che pertinenti e interessanti) ... decisamente condivisibili!
Altrettanto interessanti le argomentazioni di Franco ... che condivido un po' meno .... ma che mi fanno molto riflettere.

Ho trovato invece un attimino troppo "melense" ... e non troppo realistiche alcune considerazioni di Fiore e Luca .. (non vogliatemene ;) )

fiore955 ha scritto: ..... Nel suo piccolo anche il lupo oggi é degno di un nuovo approccio "revisionista", ad iniziare dal futuro, dai più piccoli, verso i quali ora proporrai le toccanti immagini del cucchiaino offerto con la mano a Navarre, come in una nuova favola senza più il lupo cattivo che mangia Cappuccetto Rosso ....
La realtà non è il lupo cattivo che mangia cappuccetto rosso (sono il primo a dirlo ... ricorderai diverse diatribe sull'argomento) ... ma non è neppure il lupo "cagnolone" che mangia l'uovo dalle mani! ... lasciamogli la sua dignità.
hycanus ha scritto: ...il piattino con l'uovo, quella breve leccata, rappresentano per me l' incontro fra il selvatico e l' uomo. Un breve istante in cui vi è empatia allo stato puro. Navarre, un lupo adulto di cinque anni vissuto difficilmente evitando il più possibile i contatti con l' uomo...e Elisa, un medico veterinario che si è prodigata per salvargli la vita. Credo che sia stato un momento magico per entrambi, indipendentemente dai protocolli, dai rischi di imprinting e da ogni altra congettura .....
Che si sia trattato di un momento magico per il lupo ... scusami Luca .... ma mi pare un'interpretazione decisamente "fantasiosa"! così come lo è l'auspicio che" gli occhi di Navarre e quelli di Elisa si incontrassero per un brevissimo e ultimo istante. Sarebbe la perfetta conclusione ..... "
Possiamo continuare a confrontarci sulle modalità di approccio più corrette alla fauna selvatica ... ma se andiamo in questa direzione ... penso che non ci siano molte possibilità di prosecuzione.

L.
Non ha caso ho scritto che voglio essere irrazionale.Capisco perfettamente il tuo punto di vista e lo condivido. Ma permettetemi di uscire dai protocolli per un istante, come di un istante si è trattato la leccata del piattino (che non credo possa modificare più di tanto il comportamento di un lupo). Perchè è vero che in questi casi l' approccio distaccato sia fondamentale per una completa riabilitazione del selvatico, ma è altrettanto vero che quell' immagine, quei frangenti, hanno determinato una presa di coscienza collettiva sull' immagine del lupo ribaltando la sua fama di animale cattivo mangiauomini.
Con questo voglio dire che una piccola e innocente trasgressione delle regole dei protocolli può aver apportato tanti di quei benefici alla specie lupo al cospetto di insinuabili e poco probabili comportamenti futuri "anomali" nell' esemplare Navarre.
E non credo di suscitare grosse polemiche nell' affermare che mi piacerebbe che gli sguardi di un lupo e di una ragazza si incontrassero. Perchè anche se succedesse il lupo riprenderebbe la sua strada comunque, dimenticando presto la brutta avventura. Ma è bello anche sognare, non vergognarsi di mostrare il proprio irrazionale...non si vive sempre di sola praticità e di certezze. A volte basta poco per sorridere!
....ritorno coi piedi per terra! ;)
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da fiore955 » 12 mar 2012, 14:59

Luciano ha scritto: Ho trovato invece un attimino troppo "melense" ... e non troppo realistiche alcune considerazioni di Fiore e Luca .. (non vogliatemene ;) )

fiore955 ha scritto: ..... Nel suo piccolo anche il lupo oggi é degno di un nuovo approccio "revisionista", ad iniziare dal futuro, dai più piccoli, verso i quali ora proporrai le toccanti immagini del cucchiaino offerto con la mano a Navarre, come in una nuova favola senza più il lupo cattivo che mangia Cappuccetto Rosso ....
La realtà non è il lupo cattivo che mangia cappuccetto rosso (sono il primo a dirlo ... ricorderai diverse diatribe sull'argomento) ... ma non è neppure il lupo "cagnolone" che mangia l'uovo dalle mani! ... lasciamogli la sua dignità.



Luciano, tu non mi conosci, il mio realismo credimi, a volte è addirittura eccessivo, quasi sconfinando nel pessimismo. Ero anch'io un idealista, in gioventù, ma il quotidiano scontro con una realtà che tenta di scardinare, ed a volte ci riesce benissimo, questi tuoi ideali giovanili con puntuale e quotidiana cadenza mi hanno riportato sulla terra già da tempo. Non per questo sono diventato un disilluso. Se un aura di romanticismo non avesse permeato le mie pre-adolescenziali esperienze ( vivere per raggiungere un ideale), ora non sarei qui a discutere con voi, mi parrebbe solo tempo perso. Non mi riferisco solo alla natura che mi "appartiene", nel senso più puro del termine, fin da tenera età; non avrei profuso silenziosamente il mio impegno ed il mio (poco) tempo libero nel cercare di rispettare e fare rispettare tutto quello che ci circonda, anche pagandone la conseguenza sulla mia pelle, ma sempre con la massima coerenza possibile, non scevra da errori (sbagliare è umano, perseverare..), ai quali, col tempo, ho sempre tentato di porre rimedio, senza però rinnegare i miei sbagli, semmai capitalizzandoli per il futuro. Non è un caso che il mio punto del testo che hai citato si riferisse ai più giovani, che rappresentano( chiedo scusa per la banalità, ma non sempre una banalità così diffusa è priva di un fondamento di verità), l'unica speranza ed impegno per il futuro del pianeta. Ed a loro l'approccio va dedicato in una maniera non sempre diretta ma facilmente comprensibile,puntando sui cardini a loro più congeniali, ovvero immaginazione e fantasia; per il lento passaggio alla realtà ragionata delle cose il tempo e le occasioni non mancheranno. Intanto però, come fu fatto a me,
instillando nella loro immaginazione l'archetipo più eticamente corretto in relazione al momento storico. Ed il momento storico è quello della riconsiderazione dei valori legati all'ambiente ed ai suoi abitanti, uomo compreso, nell'unica dimensione oggi come oggi possibile, in questo mondo che tende invece a fagocitarli nel nome del massimo profitto col minimo dell'impegno: il loro urgente recupero, prima della caduta nell'abisso di (non) valori che sono tali solo se in grado di creare profitto.

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vigorius
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da vigorius » 13 mar 2012, 09:56

Guardando il filmato del Lupo Navarre mi sono emozionato. Nel vedere quei ragazzi che si gettano nelle gelide acque del torrente
per salvare il Lupo, mi sono "riconciliato col genere umano", come si dice. Quel gesto, quello slancio , per salvare una vita
qualunque essa sia, m'è parso di una bellezza indicibile. Amore è una parola abusata, banalizzata. Qui si è ripresa il suo valore.
Nel vedere Elisa che infonde il suo respiro, il suo soffio vitale, nei polmoni del Lupo mi sono commosso. Quando Elisa porge con la
mano la ciotola e il Lupo l'accetta, son rimasto stupefatto. Sono affiorate alla mia mente le immagini che Michelangelo ha dipinto
nella cappella sistina in S.Pietro a Roma. Dio che, con un dito della sua mano, infonde la scintilla della vita in Adamo. e lo sguardo
di Adamo come quello di Navarre. E i versi con cui Dante chiude la sua Divina Commedia . E l'Amor che move il sole e l'altre stelle.
Il gesto di Elisa rimarrà indelebile nella mia memoria.
Grazie Elisa
vig
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"Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna" Walter Bonatti

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fiore955
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Re: La storia del lupo Navarre

Messaggio da fiore955 » 13 mar 2012, 10:10

vigorius ha scritto:Guardando il filmato del Lupo Navarre mi sono emozionato. Nel vedere quei ragazzi che si gettano nelle gelide acque del torrente
per salvare il Lupo, mi sono "riconciliato col genere umano", come si dice. Quel gesto, quello slancio , per salvare una vita
qualunque essa sia, m'è parso di una bellezza indicibile. Amore è una parola abusata, banalizzata. Qui si è ripresa il suo valore.
Nel vedere Elisa che infonde il suo respiro, il suo soffio vitale, nei polmoni del Lupo mi sono commosso. Quando Elisa porge con la
mano la ciotola e il Lupo l'accetta, son rimasto stupefatto. Sono affiorate alla mia mente le immagini che Michelangelo ha dipinto
nella cappella sistina in S.Pietro a Roma. Dio che, con un dito della sua mano, infonde la scintilla della vita in Adamo. e lo sguardo
di Adamo come quello di Navarre. E i versi con cui Dante chiude la sua Divina Commedia . E l'Amor che move il sole e l'altre stelle.
Il gesto di Elisa rimarrà indelebile nella mia memoria.
Grazie Elisa
vig
Le tue parole mi hanno toccato profondamente. Trovo davvero arduo, dopo averle assorbite tutto d'un fiato, col cuore che pulsava a mille per la violenta empatia, aggiungere altri commenti. Mi parrebbe troppo rischioso inquinare questa purezza, rara e bellissima ,oltre che, per fortuna, molto umana. Sarebbe davvero bello se la discussione sulla splendida storia di questo lupo fortunato, terminasse con questa poesia di nobiltà. Ne guadagneremmo tutti.


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