Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

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giovannimln
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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da giovannimln » 22 ott 2014, 22:13

Da qualche settimana si rinnovano attacchi e prese di posizioni verso coloro che effettuano fototrappolaggio in modo non estemporaneo ma cercano di tirar fuori dei dati statistici dai propri video senza per questo arrogarsi titoli che non hanno.
Prese di posizione che vorrebbero l’appassionato (non professionista) soggiacesse alle “direttive” di qualche naturalista professionista.
Credo opportuno chiarire alcuni elementi.
Ad oggi, e per fortuna, non esiste alcuna legislazione che dia direttive sull’uso delle foto trappole in quanto è, e rimane, semplicemente una macchina fotografica digitale e nulla più. L’unico punto controverso è la Legge della Privacy ma su questo ho espresso un quesito al Garante della Privacy e vedremo cosa risponderà.
Per il resto nulla obbliga l’appassionato.
Però mi domando: dove stà il problema se una persona si appassiona al fototrappolaggio.
Qual è il possibile danno ambientale, etologico, zoologico o altro che l’apposizione di alcune foto trappole può causare agli animali ripresi e, più in generale, all’ambiente. Questo non capisco. E non capisco l’accanimento, da parte di qualcuno, in questo senso.
Mi viene spontaneo però far riferimento a come è evoluto il metodo di studio sul campo: dai primi sopralluoghi sul terreno, ai radio collari con tanto di antenna fino al wolfhowling sono metodi che in effetti prevedono non solo “professionalità” ma anche tempo e risorse umane considerevoli. Il salto di qualità è avvenuto con i collari GPS e, negli anni recenti, con le foto trappole. Mentre per il GPS la facilità di avere informazioni è inversamente proporzionale al costo di esercizio, le foto trappole hanno, a favore, di avere dei costi estremamente contenuti sia in termini di investimento di denaro che di sforzo umano.
Quanto detto non vorrei che fosse alla base di queste aspre critiche: la paura del professionista, che ha visto nelle foto trappole un nuovo metodo di studio economico e dall’alto valore aggiunto, di veder sfuggire di mano una tale occasione.
Come detto in un altro post la differenza fra noi (non professionisti) ed i professionisti non sta solo nel recepire le informazioni (video, resti di predazione, escrementi, ecc) ma di saperle elaborare con le informazioni avute in molti anni di studi (università, master, specializzazioni, corsi di aggiornamento, ecc).
Se un professionista non fosse in grado di distinguersi da “quelli come noi”… beh … credo che farebbe bene a cambiare lavoro!
Non è giustificabile nemmeno mettere paletti vari per Legge o pretendere che tutto avvenga sotto l’egida di un professionista vivendo in un mondo globalizzato e dove i vari “ordini professionali” sono visti sempre più come impedimento piuttosto che come risorsa. Tanto più in un’attività di questo tipo.
Con questo modo di ragionare dovremmo fare birdwatching o fotografia naturalistica sotto la cappella di un professionista: e guardate non c’è differenza tra andare con un binocolo, un teleobbiettivo o mettere una foto trappola. Anzi con quest’ultima il disturbo è davvero pressoché uguale a zero.
Posizionare uno strumento come la foto trappola non comporta alterazione dell’ambiente, modifiche di sito, alterazioni etologiche, comportamentali o quant’altro: non vendiamo baggianate!!
C’è solo un rischio: che le rubino!
Sul fatto poi che chi detiene delle immagini o video le voglia condividere con altri appassionati o con professionisti (come già detto in altro post noi abbiamo collaborato, e tuttora collaboriamo, con tali persone) DEVE essere una libertà personale senza alcuna restrizione. Credo anzi sia auspicabile. Un discorso a parte vale per alcune tipologie di aree protette ma ci riserviamo di leggere attentamente la legge sulle aree protette (L. 394/92).
Detto questo crediamo opportuno che, fatto salve le personali opinioni, CLI chiarisca la propria linea in modo inequivocabile, evitando così continue, ed estenuanti, prese di posizione e relative polemiche.
Cordiali saluti
Giovanni Milano (giovannimln)

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pigrofalco
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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da pigrofalco » 22 ott 2014, 22:48

Il proprietario della pagina facebook che aveva linkato la nostra discussione ha cancellato tutto il post con i commenti dopo l 'ultimo intervento da parte mia. Evvai di democrazia e tolleranza !! :roll:
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

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DanieleC
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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da DanieleC » 22 ott 2014, 23:01

pigrofalco ha scritto:Il proprietario della pagina facebook che aveva linkato la nostra discussione ha cancellato tutto il post con i commenti dopo l 'ultimo intervento da parte mia. Evvai di democrazia e tolleranza !! :roll:
di cosa si tratta Alessio?
puoi postarci un link per capire?
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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da Marco Lucchesi » 22 ott 2014, 23:42

Dopo circa un annetto di presenza nell'associazione CLI e di partecipazione al forum capisco che non ho nessun punto di contatto con la maggior parte dei soci, attivisti e non,
che la compongono.
Ho provato più volte ad interagire portando un contributo diverso da quello del "puro" appassionato, in quanto io di mestiere faccio il biologo tecnico faunistico, ovvero "andare dietro alle bestie"
e mettere "due o tre foto trappole" è la cosa che mi procura il pane...e non è così semplice come ve la sto mettendo qui; è molto più di questo.
Pensavo di poter parlare del mio mestiere con gli interventi, le precisazioni, le puntualizzazioni e le "polemiche" che ho fatto, ma evidentemente dal punto di vista comunicativo non sono un granché.
Ancora si paragona il ruolo di un appassionato a quello di un professionista mettendoli sullo stesso piano, si citano leggi che in realtà non parlano di questo, si parla di statistica...elaborazioni...monitoraggi...
senza coglierne la complessità e banalizzando tutto in maniera estrema.
Ma va bene così.
Questa è un'associazione al 99% formata da appassionati ed al 70-80% formata da "attivisti", quindi non voglio rovinare la visione che tutti voi avete delle attività connesse allo studio della fauna e dell'ambiente più in generale.
Basta con interventi, precisazioni, puntualizzazioni e polemiche. Non servono a voi, che avete ben chiaro "cosa fare", "come farlo" e "perché farlo", non servono a me, che a quest'ora di solito sono a letto, soprattutto quando il giorno dopo devo lavorare
senza avere nessun orario.
Quindi? Quindi vi saluto innanziatutto come socio. Su questo non ci piove proprio.

Attualmente sto seguendo, come sapete (perché anche su questo sono state spese molte parole), un progetto di collaborazione con CLI nel Parco delle Apuane.
Questa collaborazione sta andando molto bene perché, al di là dell'appartenenza a "mondi" diversi e pur con visioni non perfettamente combacianti,
basta un semplice confronto con persone "pensanti" per riuscire a superare difficoltà ed a trovare le strade migliori per andare avanti, quando si perseguono obiettivi comuni o "paralleli".
Bene l'accordo di collaborazione termina il 31 dicembre prossimo e, come detto in più occasioni e come divulgato al campo di ottobre, ha ottenuto ottimi risultati.
Il mio giudizio positivo su questa collaborazione e sui due soci che la stanno portando avanti, Alessio e Nicola, è in nettissimo contrasto con il "clima" generale che osservo nell'associazione sull'argomento della presente discussione.
Ciò mi rende ben difficile pensare alla prosecuzione della collaborazione, anche se la parola finale spetta al consulente incaricato dall'ente parco e firmatario dell'accordo con CLI.

Mi spiace ma continuare a parlare a vuoto mi stanca molto.
Spero vivamente che l'associazione trovi altri biologi, naturalisti, faunisti, ecc.. che abbiano maggiore capacità comunicativa e maggiore pazienza nello spiegare il proprio ruolo nel mondo lavorativo ad una realtà, come quella di CLI che, per me,
sta scivolando verso posizioni non condivisibili dal mondo professionale al quale appartengo.

Saluti a tutti.
ML

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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da pigrofalco » 23 ott 2014, 07:33

DanieleC ha scritto:
pigrofalco ha scritto:Il proprietario della pagina facebook che aveva linkato la nostra discussione ha cancellato tutto il post con i commenti dopo l 'ultimo intervento da parte mia. Evvai di democrazia e tolleranza !! :roll:
di cosa si tratta Alessio?
puoi postarci un link per capire?
Mia Canestrini aveva postato sul da lei neocreato gruppo facebook "Vertebrati non in lista" il link alla discussione iniziata qui da Debora Bordini, muovendo accuse a Canislupus Italia e definendola "dannosa". A quel punto, come le ho scritto nel post su fb, magari sarebbe stato corretto e plausibile aspettarsi che qualcuno dell'associazione avesse qualcosa da obiettare ed entrasse prima o poi in quel gruppo ad esprimere considerazioni. Scrittole questo Mia canestrini ha cancellato tutto il post e allontanato il sottoscritto dal gruppo, non so se anche gli altri di CLI. Che dire ?!
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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da Luciano » 23 ott 2014, 07:42

Marco, .. occorrerebbe però ammettere che la "questione" di cui si parla in questa discussione, ... non è stata sollevata da soci non professionisti, che continuano a fare le cose di cui sono appassionati senza rubare niente a nessuno ... e tantomeno il lavoro o i compensi ai professionisti del settore; spesso si verifica anzi il contrario: si lavora in collaborazione con enti o professionisti che percepiscono soldi per i lavori .. e a noi tocca (quando va di lusso) ... un insufficiente rimborso spese! Ma questo tu lo sai benissimo ... e francamente fatico a capire l'ostinazione con la quale non si afferra questo semplice dato di fatto.
La reiterata richiesta di informazioni su qualsiasi cosa si muova in associazione ... è stata fatta da professionisti, ... giusto? Altrettanto vero che c'è stato un ripetuto "inserimento di messaggi" un po' ovunque ... da parte degli stessi professionisti ... tesi a ribadire la necessità che i lavori vengano svolti da professionisti, cosa sulla quale (a ben guardare la definizione del termine "lavori") nessuno discute. Siamo stati ad esempio paragonati a venditori di pacemaker che operano a cuore aperto ... paragonando il fatto al piazzare fototrappole! Vorrei che tu mi spiegassi .. chi è che non capisce ... o che genera le polemiche! Come ho risposto nel post che ho citato, ripeto che ci sono persone poco serie e "profittatori" anche (e soprattutto) fra i professionisti ... ed è da loro che voi professionisti dovete difendervi ... non certo dagli appassionati che collaborano con voi.
In quel post avevo anche scritto:
Un po' come chi è "titolato" ... e mette il proprio nome in lavori nei quali non ha fatto un caz ... nulla o quasi, .... approfittando e sfruttando il lavoro fatto da chi è meno titolato ... ma forse altrettanto in gamba. Lampante è l'esempio di molti ingegneri .. che firmano lavori ideati e curati da "semplici e banali geometri"! L'errore, spesso, è del professionista ... non del semplice diplomato (o appassionato che sia). Tocca a lui fare in modo che sia richiesto il titolo (oltre che la competenza) come di fatto avviene già in molte cose ... e non può scagliarsi sempre e solo contro gli appassionati ... che a suo dire .... rubano lavoro. Ma diamine, se il professionista è tanto tanto bravo ... ed in più è "titolato" ... perché si preoccupa di qualcuno meno bravo ... e neppure titolato?? Lo distruggerà in un nanosecondo!!

L.

P.s. avevamo detto che ne parlavamo prima a voce ... probabilmente sarebbe stato meglio ;) ... lo faremo ugualmente ... ma con un gradino in più da salire.

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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da Michelangelo » 23 ott 2014, 08:06

pigrofalco ha scritto:
DanieleC ha scritto:
pigrofalco ha scritto:Il proprietario della pagina facebook che aveva linkato la nostra discussione ha cancellato tutto il post con i commenti dopo l 'ultimo intervento da parte mia. Evvai di democrazia e tolleranza !! :roll:
di cosa si tratta Alessio?
puoi postarci un link per capire?
Mia Canestrini aveva postato sul da lei neocreato gruppo facebook "Vertebrati non in lista" il link alla discussione iniziata qui da Debora Bordini, muovendo accuse a Canislupus Italia e definendola "dannosa". A quel punto, come le ho scritto nel post su fb, magari sarebbe stato corretto e plausibile aspettarsi che qualcuno dell'associazione avesse qualcosa da obiettare ed entrasse prima o poi in quel gruppo ad esprimere considerazioni. Scrittole questo Mia canestrini ha cancellato tutto il post e allontanato il sottoscritto dal gruppo, non so se anche gli altri di CLI. Che dire ?!

Confermo l'esclusione dal gruppo di tutti i membri Canislupus. Purtroppo la democrazia e il confronto hanno metodi di misura differenti per ogni persona.
Sono d'accordo con Don Lorenzo Milani per quello che cita Duccio e anche con un certo Pierre Briquet;)
Michelangelo Angeloni, Consigliere Canislupus Italia.

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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da Duccio » 23 ott 2014, 10:01

Mi sembra evidente che questa discussione sia fortemente condizionata da scambi di opinione avvenuti fuori da questa spazio virtuale, senza i quali appare difficile ora comprendere e giustificare gli stati d'animo e le ultime prese di posizione. Personalmente non amo i gruppi chiusi e preferisco confrontarmi con le persone in modo franco e diretto; gli strumenti e le occasioni non mancano.

Per quanto mi riguarda mi sono già espresso; a nome dell'associazione comunico che tra non molto ci sarà il consiglio direttivo in cui valuteremo la possibilità di migliorare il nostro protocollo per le collaborazioni esterne, anche in virtù delle esperienze che ci sono state e delle considerazioni costruttive fatte da alcuni soci.
Per il resto non c'è molto da aggiungere, le norme che regolano gli aspetti fiscali, le attività in natura e l'esercizio delle attività professionali esistono di già (anche se hanno delle evidenti lacune) ed è compito di tutti rispettarle e vigilare affinchè questo venga fatto.

Rileggendo con calma questa discussione mi sembra che la frase di Paola che ha acceso i fuochi, almeno in questo thread, sia questa:
- i volontari devono necessariamente essere coordinati da un tecnico specializzato laureato. Sono ovviamente una valida risorsa
Credo che una precisazione da parte di Paola sia necessaria, perchè se intendeva "nell'ambito di progetti di studio" direi che è legittima, altrimenti direi proprio di no.

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"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da paola82 » 23 ott 2014, 11:20

Esatto Duccio, intendevo proprio nell'ambito di progetti di studio visto. Come ha poi precisato Marco subito dopo facendo riferimento alla mia frase. Non credevo fosse necessario intervenire ancora per ripeterlo, bastava leggere. L'esempio dei pacemaker Luciano l'ha estrapolato dalla mia bacheca di Facebook , peccato io non mi riferissi a CLI ma a ciò che avviene in certe province e di cui non ho la minima voglia di discutere qui.
E con questo che sarà il mio ultimo post, mi arrendo e vi saluto

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Re: Ruoli: il tecnico e l'appassionato.

Messaggio da Giovanni Todaro » 23 ott 2014, 14:02

Sempre da esterno - non sono biologo e neppure posatore appassionato di fototrappole - mi pare che quanto da me scritto nell'altro argomento "implosione del sito", ossia:

"ma di una sorta di competizione (non vorrei dire fra serie A e B,..."

avesse colto nel segno. Mi pare sia in corso, almeno da qualche mese, una "resa dei conti" fra diverse anime nel forum, appunti fra presunti appartenenti alla serie A e presunti appartenenti alla serie B. Non dico qualcosa come "il giorno di S. Valentino" o lo scontro tutsi-hutu, ma certo il fastidio che alcuni provano dev'essere notevole. Forse il problema ormai è il cosiddetto spazio vitale, visto in tutte le forme.


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