Apprezzabili i vostri interventi, ma ora mi dite, che cosa vuoi che ne sappia uno come il nostro ministro dell'ambiente, il cui curriculum vitae prima di diventare ministro era questo?
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"Gian Luca Galletti dal 22 Febbraio 2014 è Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel Governo Renzi.
Nato a Bologna nel 1961, sposato e padre di 4 figli, è laureato in Scienze Economiche e Commerciali, Dottore Commercialista. Revisore Ufficiale dei Conti. Esercita la libera professione di Commercialista in Bologna dal 1989, svolgendo prevalentemente consulenza fiscale, civilistica e societaria per primarie società ed istituti di credito.
Consigliere comunale al Comune di Bologna dal 1990 al 2009, è stato Assessore al Bilancio, Programmazione Economica, Entrate e Patrimonio, Assetti Societari e Privatizzazioni dal luglio 1999 al giugno del 2004.
Dal 2003 al 2005 è stato componente dell’Alta Commissione di Studio, organo ministeriale per la Riforma della Finanza Pubblica.
Nel maggio 2005 è stato eletto consigliere regionale nell’Assemblea Legislativa Regionale dell’Emilia Romagna.
Nel 2006 è stato eletto Deputato alla Camera nella XV legislatura; ha fatto parte del Comitato per la Legislazione, della VI Commissione (Finanze), della Commissione Speciale per l’Esame di Disegni di Legge di Conversione di Decreti Legge e della Commissione Parlamentare per la Semplificazione della Legislazione.
Rieletto deputato alla Camera nella XVI legislatura nel 2008, è stato Vice presidente della V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e componente della VI Commissione (Finanze) della Commissione parlamentare per l’attuazione del Federalismo Fiscale, e della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti S.P.A. e, dall’aprile 2012, Capogruppo dell’Udc e componente della Conferenza dei Capigruppo.
Dal Maggio 2013 al febbraio 2014 è stato Sottosegretario di Stato al Miur nel Governo Letta."
Come del resto tutti gli altri membri del nostro esecutivo che non sono certo dei tecnici ma sono stati ugualmente piazzati sui loro scranni e mi sa che per un paio d'anni ancora ce li terremo, con ulteriori disastri annessi e connessi.
Più che altro, personalmente, trovo più discutibile la posizione di Boitani, che da sempre rappresenta un po' il "padre putativo" del nostro canide, che ha avuto, nei confronti di una certa "selezione inevitabile" posizioni tutt'altro che di netto rifiuto, come avrebbe invece dovuto avere per i condivisibili motivi che state evidenziando, (bracconaggio elevato in atto e fuori da ogni controllo, incertezza sul futuro delle polizie provinciali e dei forestali) che probabilmente si sentirebbe ancora più "legittimato" se gli abbattimenti fossero attuati anche se in minima parte ed a condizioni assai restrittive.