Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

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enrico64
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da enrico64 » 11 feb 2015, 07:44

Giovanni Todaro ha scritto:Non per fare il bastian contrario: visto che abbiamo una bella lingua con molti più vocaboli di altre, il Wolf Appennine Center non era meglio chiamarlo Centro del Lupo Appenninico? Cos'è, in inglese funziona meglio? Certo, sarebbe come avere un commissario di polizia che si chiama Mario Caputo e un altro che si chiama John Callagan! Vuoi mettere?
Su questo sono d'accordo anch'io, ma evidentemente certe trovate vogliono rimarcare che si tratta con professionisti al passo coi tempi, e non dimentichiamo il palalupo: la parsimonia non è il loro forte, e gli inglesismi non aiutano certo a farsi capire in zone dove molti ancora s'intendono meglio in dialetto: avrebbero dovuto chiamarlo "cénter d'al louv ed'iappénen"!

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giovanni1968
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da giovanni1968 » 11 feb 2015, 08:41

Su questo sono d'accordo anch'io, ma evidentemente certe trovate vogliono rimarcare che si tratta con professionisti al passo coi tempi, e non dimentichiamo il palalupo: la parsimonia non è il loro forte, e gli inglesismi non aiutano certo a farsi capire in zone dove molti ancora s'intendono meglio in dialetto: avrebbero dovuto chiamarlo "cénter d'al louv ed'iappénen"
Ciao Enrico, in Appennino effettivamente il dialetto tira ... sembra quasi francese.

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da giramontes » 11 feb 2015, 20:31

Perfettamente allineato con le considerazioni di Giovanni T. - quale la ragione di questi inglesismi? Apparentemente conferiscono maggiore autorità, danno un certo tono. Sotto casa hanno rinnovato un vecchio bar, nuova gestione e nuovo nome: "Global Wine". :cry:
Che dire... qui ahimè l'esempio viene (anche) dall'alto: vedi jobbact spendingreviü e simili insulsaggini. Poi pronunciate nelle più improbabili combinazioni fonetiche.

Giovanni (Grossi), come si dice mangiacani in emiliano-reggiano?
Carlo Gubetti

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da nicola sabatino » 12 feb 2015, 01:44

Comunque signori, in ambito scientifico, la lingua inglese è spesso (o quasi sempre) usata a mo' di Esperanto.
Nel caso specifico, non mi sembra così strano che i componenti del Wolf Apennine Center (WAC) abbiano scelto un nome in inglese, dato che si troveranno spesso a comunicare con colleghi stranieri.
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da giovanni1968 » 12 feb 2015, 21:23

Giovanni (Grossi), come si dice mangiacani in emiliano-reggiano?
Magnacan :D

Dialetto a parte credo che sia molto positivo che il parco tenga monitorato il problema, anche solo con la presenza di personale qualificato. Quanto meno, chi vive il problema non si sente abbandonato.
La perdita di un cane da compagnia è un episodio grave che coinvolge emotivamente, in questi casi il pericolo di strumentalizzazione è tutt’altro che trascurabile.

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Luciano
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 12 feb 2015, 23:19

Carlo SML ha scritto: ... Luciano, immagino tu abbia visto immagini di alcune carcasse di questi cani da caccia sbranati. Quelle che ho visto io in effetti fanno pensare a consumo di lupi e nella zona che vi sia un branco stabile pare certo. So che il WAC sta lavorando al caso con la collaborazione dell'ATC locale.
Dunque, ... brevemente perché fra non molto ho intenzione di rispondere in modo più approfondito:
1) per quanto la predazione del lupo (pur con molte difficoltà) sia distinguibile da quella di altri animali, ... non mi risulta che altrettanto sia possibile con il consumo;
2) ho visto solo due foto .... ma mi pare non ce ne siano tante altre (altro elemento piuttosto inquietante).. se si considera che si parla di oltre 40 cani, e che in zona operano alcuni veterinari davvero in gamba ... e molto preparati proprio sul lupo (a meno che proprio questa caratteristica sia determinante nel cercare di "tenerli fuori" :evil: ;
3) curioso il fatto che inizialmente le predazioni riguardassero solo cani da caccia .... e solo la zona di Albareto (dove peraltro è abitudine lasciare i cani liberi di circolare .. soprattutto di notte).

Per ora mi fermo ;)

L.

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da giramontes » 13 feb 2015, 00:15

...se ne preannunciano delle belle - chissà cosa bolle nel pentolone di Luciano. Mi attendo un seguito gustoso.
Intanto con la sua conclusione fa crescere la suspense e ci lascia col fiato sospeso
...dove peraltro è abitudine lasciare i cani liberi di circolare .. soprattutto di notte.
...non sarà che invece dei lupi si devono radiocollarare i cani? :roll:

Non ci resta che attendere :shock:
Carlo Gubetti

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Luciano
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 14 feb 2015, 08:55

La risposta che avevo in programma necessita di un preambolo finalizzato a far capire il motivo per cui ritengo di poter parlare di quella zona ... con un minimo di cognizione di causa. Chiedo scusa in anticipo per l'inevitabile lunghezza del messaggio.

Poco meno di tre anni fa (primavera-estate 2012), abbiamo svolto un'indagine ( io, Franca Monti, Pamela Priori e Dino Scaravelli) per conto di Sterna (su commissione di FRI-EL SpA) ... focalizzata proprio nel territorio di Albareto. Lo studio era finalizzato a chiarire diversi aspetti relativi alla presenza del Lupo in una core area corrispondente ad una zona candidata all’impianto di un parco eolico ... nei pressi del Passo della Cappelletta (comune di Albareto) ) .. e, su richiesta della provincia di Parma, nei SIC limitrofi, al fine di valutare possibili impatti e modificazioni sulle popolazioni dello stesso in seguito alla realizzazione dell'impianto eolico. Oltre alla core area I SIC considerati sono stati IT1342908 ( Monte Gottero ... sempre vicino ad Albareto), IT1331104 (Monte Penna, Monte Trevine, Groppo, Groppetto), IT4020026 (Boschi dei Ghirardi) .. quest’ultimo piuttosto distante dalla core area .. e con situazione faunistica e ambientale decisamente diversa dagli altri SIC.

La metodologia prevedeva una fase iniziale di acquisizione informazioni dirette (metodo naturalistico) e indirette; .... in seguito sono state posizionate otto FVT e sono state eseguite due sessioni di WH. Con le FVT (circa 100 giorni/trappola .. per ciascuna) è stata documentata la tipologia della fauna presente nelle aree ... ed è stato documentato per dieci volte il passaggio di lupi ... esclusivamente nella core area. I passaggi riguardavano sia individui singoli (ma non si può mai avere la certezza assoluta di questo) sia una coppia. Il wh non ha invece dato risultati (a parte risposte di cani .. un po’ da ogni dove); ritengo però che la zona non sia utilizzata solo come passaggio .. sia per la frequenza di passaggio, .... sia per la quantità di fauna presente nella core area (soprattutto cinghiali) .. sia per il ritrovamento di un sito di deposizione fecale (quattro escrementi) che come tipologia mi ha fatto ipotizzare un sito di marcamento territoriale.


Terminato il preambolo veniamo alle considerazioni che mi sento di fare sulla vicenda, ... vicenda che mi lascia molto perplesso .... e con molti dubbi sulla veridicità di quanto si “vocifera”:

1) la presenza del lupo in zona ... pur documentata e stabile .. è ben lungi da densità riscontrate in altre aree della Regione, ... per contro la presenza di ungulati selvatici nella zona frequentata dai lupi è sicuramente consistente; ... perché mettersi a predare cani? ... e perché solo lì?

2) Come mai si “denuncia” la predazione su circa 40 cani (ad iniziare da alcuni anni fa) ... e non ci sono praticamente documentazioni al riguardo ... pur se in zona operano bravissimi veterinari (ad iniziare da M. Andreani) che ne sanno molto di lupo .. e che potrebbero senza dubbio dare pareri più “puntuali” .. (sempre che siano richiesti .. o graditi).

3) Durante le battute al cinghiale molti cani vengono feriti e/o perduti .... anche perché i cani “da braccata” (un po’ ovunque) hanno un addestramento quasi nullo .. ed una “preparazione” al loro lavoro conseguentemente scarsissima. I cani morti “in giro” .. e magari rinvenuti dopo giorni ... sono ovviamente consumati da carnivori ed onnivori selvatici (sappiamo bene che l cinghiale su questo aspetto ... non è secondo a nessuno) .. e questo avviene sicuramente anche in Romagna .. e immagino in molti altri luoghi.

4) Sono personalmente convinto della maggiore probabilità che siano proprio i cinghiali a poter sviluppare una sorta di “predisposizione alla predazione attiva” sui cani da caccia ... anziché il lupo (non fosse altro .. per maggiori opportunità). Malignamente mi viene da pensare che se gli autori della predazione/consumo .. fossero cinghiali ... non si potrebbero chiedere risarcimenti .. e l’ATC (unitamente ad alcune figure politiche) non potrebbe dedicarsi allo “studio del lupo” ... con chissà quali finalità.

5) Di recente (alcuni giorni fa) un abitante del posto ... mi ha confermato che anche attualmente: ... “ ... gli abitanti hanno l'abitudine di lasciare i cani liberi soprattutto la notte con tutto ciò che consegue.... e per quanto ci riguarda, i maggiori danni a noi li hanno procurati i cani da caccia lasciati liberi da qualche .....incosciente devoto a Diana.”

Normalmente si dice .. “a buon intenditor ... poche parole”! ... Io di parole ne ho scritte moltissime, ... spero così di farmi comprendere anche dagli “intenditori meno buoni”! :roll:

L.

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giramontes
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da giramontes » 14 feb 2015, 10:54

Interessanti considerazioni Luciano, inizio a chiederti un chiarimento: a che tipo di danni si riferisce l'abitante del posto?
Luciano ha scritto:La Di recente (alcuni giorni fa) un abitante del posto ... mi ha confermato che anche attualmente: “ ... gli abitanti hanno l'abitudine di lasciare i cani liberi soprattutto la notte con tutto ciò che consegue.... e per quanto ci riguarda, i maggiori danni a noi li hanno procurati i cani da caccia lasciati liberi da qualche .....incosciente devoto a Diana.”
Tornando alla vicenda, effettivamente ha parecchie zone d'ombra - il che ovviamente non vuol dire negare il problema - semplicemente la situazione è poco chiara nelle sue dimensioni reali e al momento non sono state trovate spiegazioni esaurienti. Proprio per questo non si può che salutare positivamente il fatto che la situazione sia monitorata e seguita da un ente qualificato come il WAC. A questo proposito, sono andato a rileggere l'intervento di Willy Reggioni postato all'inizio di questo lungo thread, e devo dire che non mi è affatto chiaro quale possa essere il contributo della telemetria (cioè dei radiocollari) alla soluzione della questione della predazione di cani. Ovviamente ciò può dipendere da mie limitate conoscenze. Certo che se anche si accertasse che i lupi - poniamo - si avvicinano agli insediamenti, non si sarebbe compiuto un gran passo avanti. Questo succede in moltissimi altri casi (anzi, si può dire che è la norma), senza conseguenze di rilievo. Più probabilmente l'applicazione di radiocollari è finalizzata a raccogliere informazioni a vasto raggio e non è mirato specificamente alla questione dei lupi "mangiacani", infatti nell'intervento riportato nel sito del PNATE Reggioni afferma che le catture "saranno finalizzate alla raccolta di informazioni essenziali per la caratterizzazione comportamentale degli animali in quell’area attraverso l’attività telemetrica". Senza riferimento specifico ai "mangiacani".
Speriamo comunque che in un modo o nell'altro la vicenda si chiarisca.
Carlo Gubetti

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 14 feb 2015, 11:31

giramontes ha scritto: Interessanti considerazioni Luciano, inizio a chiederti un chiarimento: a che tipo di danni si riferisce l'abitante del posto?
Danni (predazioni) su animali domestici ... prevalentemente da cortile
giramontes ha scritto: ... Certo che se anche si accertasse che i lupi - poniamo - si avvicinano agli insediamenti, non si sarebbe compiuto un gran passo avanti. Questo succede in moltissimi altri casi (anzi, si può dire che è la norma), senza conseguenze di rilievo. Più probabilmente l'applicazione di radiocollari è finalizzata a raccogliere informazioni a vasto raggio e non è mirato specificamente alla questione dei lupi "mangiacani", infatti nell'intervento riportato nel sito del PNATE Reggioni afferma che le catture "saranno finalizzate alla raccolta di informazioni essenziali per la caratterizzazione comportamentale degli animali in quell’area attraverso l’attività telemetrica". Senza riferimento specifico ai "mangiacani".
Speriamo comunque che in un modo o nell'altro la vicenda si chiarisca.
Condivido Carlo; ... nello specifico: sia valutando la posizione delle fvt che hanno ripreso lupi, ...sia valutando le direzioni di provenienza e allontanamento dei lupi dai siti dove le stesse erano posizionate, .. ho la quasi certezza che quei lupi frequentino un territorio molto vasto ... non certo limitato al comune di Albareto ... e che comprende anche aree della confinante Liguria; si ripropone quindi la domanda: perché dovrebbero predare cani solo ad Albareto?

L.


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