Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

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Stefano P
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Stefano P » 14 feb 2015, 11:37

Luciano ha scritto: ... nello specifico: sia valutando la posizione delle fvt che hanno ripreso lupi, ...sia valutando le direzioni di provenienza e allontanamento dei lupi dai siti dove le stesse erano posizionate, .. ho la quasi certezza che quei lupi frequentino un territorio molto vasto ... non certo limitato al comune di Albareto ... e che comprende anche aree della confinante Liguria
Scusaaa? Questa me la devi spiegare, Luciano! ;)

Con otto fototrappole riesci a stimare l'home range di un branco??
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Luciano
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 14 feb 2015, 13:50

Stefano P ha scritto:Scusaaa? Questa me la devi spiegare, Luciano! ;)

Con otto fototrappole riesci a stimare l'home range di un branco??
Non ho parlato di branco .. e neppure di stime dell'home range .....
Luciano ha scritto: ..... quei lupi frequentino un territorio molto vasto ... non certo limitato al comune di Albareto ... e che comprende anche aree della confinante Liguria ....
... non posso parlare con certezza di branco ... perché due lupi possono formare una sorta di "associazione temporanea" ... e non ho documentazione della presenza di un branco.
Sono certo che il territorio frequentato era più vasto di quello comunale .. perché un paio di fvt erano posizionate in zone di "confine (una prossima al confine di regione) .. e in alcuni video si vedeva chiaramente la provenienza dal territorio ligure .... così come in altri si vedeva l'allontanamento verso altri territori.
Non capisco comunque bene il senso della tua domanda ... potresti spiegarmelo meglio? .. è finalizzato ad evideziare che racconterei frottole .. che mi invento le cose .. o?

L.

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enrico64
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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da enrico64 » 14 feb 2015, 14:41

Quanto riporta Luciano, seppur plausibile, risale a 3 anni fa; nel frattempo i campi fotovoltaici sono stati lasciati a metà causando scempi al crinale tra la Cappelletta e il Cento Croci, e i lupi sono aumentati anche in queste valli più occidentali della nostra provincia, tanto che durante una breve escursione della primavera scorsa abbinata alla mostra itinerante sul lupo, quando questa fece tappa a Bedonia, abbiamo rinvenuto fatte fresche su neve, più una pista, in prossimità del Maggiorasca; anche nell'autunno precedente nella zona del Prato Grande sotto il Monte Nero avevo individuato un sito di marcatura; ebbene in queste zone da me frequentate ripetutamente negli anni precedenti durante i periodo invernali, non avevo mai trovato né tracce, né fatte che confermassero una presenza scontata sì, ma evidentemente a bassa densità; la mia impressione è sempre stata che l'espansione del lupo in queste zone sia stata frenata dalla scarsa disponibilità di ungulati rispetto alle valli orientali; là crescita degli ungulati in Val Taro e ancor di più in Val Ceno è stata molto rallentata da una maggior pressione venatoria coadiuvata da un bracconaggio molto più diffuso che altrove, ma adesso si può dire che ai cinghiali, che non sono mai mancati, si sono aggiunti prima i daini all'oasi dei Ghirardi, poi gradualmente i caprioli e infine anche i cervi che hanno risalito la Valle del Taro dalla zona di Solignano; non mancano nemmeno i mufloni, presenti in alta Val Taro nelle pendici dello Zuccone. In effetti chiedersi perchè un branco di lupi dovrebbe sfamarsi coi cani domestici, è lecito.

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 14 feb 2015, 15:09

enrico64 ha scritto:Quanto riporta Luciano, seppur plausibile, risale a 3 anni fa;
Vero Enrico .. ma mi dicono che anche le predazioni del lupo su cani .. vengano fatte risalire addirittura al 2011 ... ti risulta .. o è una fandonia?
nel frattempo i campi fotovoltaici sono stati lasciati a metà causando scempi al crinale tra la Cappelletta e il Cento Croci ..

Non so se è un errore di scrittura .. o se sono cambiate delle cose .... si trattava di campi eolici .. non fotovoltaici (alcune torri erano peraltro già presenti in zona)
.... i lupi sono aumentati anche in queste valli più occidentali della nostra provincia, tanto che durante una breve escursione della primavera scorsa abbinata alla mostra itinerante sul lupo, quando questa fece tappa a Bedonia, abbiamo rinvenuto fatte fresche su neve, più una pista, in prossimità del Maggiorasca; anche nell'autunno precedente nella zona del Prato Grande sotto il Monte Nero avevo individuato un sito di marcatura; ebbene in queste zone da me frequentate ripetutamente negli anni precedenti durante i periodo invernali, non avevo mai trovato né tracce, né fatte che confermassero una presenza scontata sì, ma evidentemente a bassa densità; la mia impressione è sempre stata che l'espansione del lupo in queste zone sia stata frenata dalla scarsa disponibilità di ungulati rispetto alle valli orientali; là crescita degli ungulati in Val Taro e ancor di più in Val Ceno è stata molto rallentata da una maggior pressione venatoria coadiuvata da un bracconaggio molto più diffuso che altrove, ma adesso si può dire che ai cinghiali, che non sono mai mancati, si sono aggiunti prima i daini all'oasi dei Ghirardi, poi gradualmente i caprioli e infine anche i cervi che hanno risalito la Valle del Taro dalla zona di Solignano; non mancano nemmeno i mufloni, presenti in alta Val Taro nelle pendici dello Zuccone. In effetti chiedersi perchè un branco di lupi dovrebbe sfamarsi coi cani domestici, è lecito.
Condivido quanto dici ... e ti ringrazio molto per l'aggiornamento! ;) Non avevo dubbi che il lupo aumentasse piuttosto rapidamente in zona ... aumento legato soprattutto alla presenza del cinghiale. Infatti nel bosco dei Ghirardi il daino era già decisamente consistente ... ma nei pressi non abbiamo rilevato presenze di lupo. Il cervo era già presente (molto sporadicamente) anche tre anni fa ... e curiosamente in modo più consistente dove c'erano anche lupi e cinghiali (Passo Cappelletta e dintorni ... ricordi il giro che abbiamo fatto assieme) ... quella era la zona faunisticamente più ricca di tutte .. ed era ovviamente l'unica frequentata allora in modo assiduo dai lupi.


L.

P. s. 1 occorre comunque valutare anche l'esigua durata temporale dell'indagine (un anno teorico ... di fatto alcuni mesi)
P. s. 2 concordo anche con l'esortazione di Carlo a "non negare il problema" ... la mia è infatti solo una sorta di valutazione preventiva circa la possibilità che quanto teorizzato possa essere davvero accaduto ... o meno, in funzione delle poche considerazione a favore della prima possibilità .. e delle molte a favore della seconda. :roll:

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Giovanni Todaro » 14 feb 2015, 16:01

Forse, dico forse, qualcuno iniziò in quella zona a usare come esca i cani, legati, per attirare i lupi (trovai anche un mandriolo con dentro una pecora viva, non lontano dall'Oasi dei Ghirardi), e gli eventuali sopravvissuti sono così stati "pasturati" in tal senso e hanno trasmesso ai discendenti la conoscenza di questa preda. Ricordo che proprio in Valtaro e Valceno scoprii circa 15 anni fa - con relativa segnalazione, anche con una relazione al convegno sul lupo nel Parco delle foreste casentinesi - la tecnica di uccisione di volpi, e forse anche lupi, utilizzando cuccioli di gatto e cane legati e con fialette di cianuro (entrai persino in possesso di un barattolo contenente dodici fiale di cianuro, ovviamente subito distrutte con grance cautela) legate alla testa con nastro adesivo da elettricista.

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da enrico64 » 14 feb 2015, 17:03

Scusa Luciano, sono un pò suonato e in peggioramento: erano campi eolici certo! A quanto dice Guido Sardella, responsabile dell'oasi WWF dei Ghirardi, i cani spariti o sbranati sarebbero 44 spalmati in un arco di 3 anni, ma siamo d'accordo sul fatto che i cacciatori hanno sempre perso i loro cani, sia proprio nel senso di irrimediabilmente smarriti, sia come cani caduti sul campo in scontri coi cinghiali; ora che alcuni di questi vengono muniti di collare satellitare, accade più frequentemente che il cacciatore ritrovi il suo cane (e il collare ancora funzionale si spera), per cui si genera una statistica tutta da verificare: mi sembra poco credibile ad esempio che di un cane vivo mezz'ora prima venga ritrovata solo la testa e la colonna dorsale!

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 14 feb 2015, 17:14

Grazie delle informazioni ulteriori Giovanni! ... tutto è possibile .. e anche se il tuo ragionamento "fila" .. è un'ipotesi che non mi convince.
enrico64 ha scritto: .... siamo d'accordo sul fatto che i cacciatori hanno sempre perso i loro cani, sia proprio nel senso di irrimediabilmente smarriti, sia come cani caduti sul campo in scontri coi cinghiali; ora che alcuni di questi vengono muniti di collare satellitare, accade più frequentemente che il cacciatore ritrovi il suo cane (e il collare ancora funzionale si spera), per cui si genera una statistica tutta da verificare ........
Bravo Enrico, questo è il punto centrale del disquisire: si sta parlando di un nuovo approccio .... al vecchio problema dello smarrimento/uccisione di cani da caccia ... questo porterà presto ad un maggior numero di informazioni, ma per ora le ipotesi avanzate in quel di Albareto .. non mi convincono per niente! ;)

L.

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Stefano P » 14 feb 2015, 17:52

Luciano ha scritto:Non capisco comunque bene il senso della tua domanda ... potresti spiegarmelo meglio? .. è finalizzato ad evideziare che racconterei frottole .. che mi invento le cose .. o?
Mannò, Luciano! Quali frottole? Figurati.

E' che, così com'erano messe, le tue affermazioni sull'area frequentata dai lupi (coppia o branco che fossero) mi sembravano un tantino assurde! Mi spiego: avevo letto delle otto fototrappole utilizzate per il lavoro che vi avevano commissionato... E poi ho letto che in base ai risultati ottenuti con queste fototrappole, avevi la "quasi certezza" che questi animali frequentassero un "territorio molto vasto", etc. Converrai con me che con otto fototrappole si fa ben poco! Di certo non si riesce a stimare l'estensione di un home range... Tuttalpiù si riescono a individuare delle aree più o meno utilizzate. Sull'ipotesi che gli animali che riprendevate provenissero da una regione confinante non ho nulla da ridere. Se eravate vicino al confine...

Non volevo offendere, scusa!

Ciao, S.
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da lorenzo lazzeri » 15 feb 2015, 14:49

Luciano ha scritto: 2) Come mai si “denuncia” la predazione su circa 40 cani (ad iniziare da alcuni anni fa) ... e non ci sono praticamente documentazioni al riguardo ... pur se in zona operano bravissimi veterinari (ad iniziare da M. Andreani) che ne sanno molto di lupo .. e che potrebbero senza dubbio dare pareri più “puntuali” .. (sempre che siano richiesti .. o graditi).
L.
Luciano giusto una precisazione, come è stato scritto di quei lupi si sta occupando il WAC e Mario Andreani per l'appunto mi risulta sia uno dei due veterinari WAC!

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Re: Il caso dei lupi "mangiacani" di Albareto (PR)

Messaggio da Luciano » 15 feb 2015, 19:31

lorenzo lazzeri ha scritto: ... Luciano giusto una precisazione, come è stato scritto di quei lupi si sta occupando il WAC e Mario Andreani per l'appunto mi risulta sia uno dei due veterinari WAC!
Ok Lorenzo ... ma il WAC si sta occupando da pochissimo della questione .... mentre pare che le predazioni risalgano a oltre tre anni fa; .. per cui, quello che mi chiedo, è: come mai i cacciatori e l'ATC .. non hanno mai fatto esaminare questi casi di "predazione" ai bravi veterinari locali? ... forse si temevano i verdetti ..... oppure si cerca di far entrare nel "calderone mediatico" anche ciò che non dovrebbe!
Ovviamente le mie sono ipotesi ... esattamente come quelle dei cacciatori locali .... devi però convenire che tutta la vicenda ha dei contorni alquanto nebulosi.

L.


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