Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

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Luciano
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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Luciano » 07 gen 2014, 18:43

Una petizione in questo momento, secondo me equivale a .. "entrare nel mucchio" con poche possibilità di essere individuati come qualcosa di diverso (e questo purtroppo a prescindere dai contenuti della petizione).
Io penso che occorra muoversi e "fare rumore" ... quando c'è silenzio, in modo che la nostra iniziativa attiri l'attenzione ... e questo ci consenta di spiegare bene la nostra posizione.

Per questo motivo sono contrario ad una petizione adesso.

L.

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Duccio
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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Duccio » 07 gen 2014, 18:50

Il momento è questo se vogliamo avere una visibilità dobbiamo attivarci. Chiederei entro domani, mercoledì, di esprimersi e procedere, io lascerei anche il punto 5, ricordando che i progetti riguardano solo il comprensorio della provincia di Grosseto, mentre il problema è generalizzato a tutta la Regione
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

"Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso". D.L.Milani

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Michelangelo
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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Michelangelo » 07 gen 2014, 19:30

IO sono favorevole, e invierei anche una lettera ufficiale al TG3 Toscana per la notizia fasulla che hanno dato sulla reintroduzione del lupo per il controllo degli ungulati chiedendo di rettificare la notizia.
Michelangelo Angeloni, Consigliere Canislupus Italia.

"È inutile per la pecora essere a favore del vegetarianismo mentre il lupo continua ad avere un'opinione diversa."

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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da pugnax » 07 gen 2014, 20:18

Pienamente favorevole.
Giulio Olivieri, Consigliere Canislupus Italia.

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Stefano P
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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Stefano P » 07 gen 2014, 21:48

Favorevole sia al comunicato che alla petizione, anche se ho dei dubbi sulla sua utilità reale.
Luciano ha scritto:Una petizione in questo momento, secondo me equivale a .. "entrare nel mucchio" con poche possibilità di essere individuati come qualcosa di diverso (e questo purtroppo a prescindere dai contenuti della petizione).
Io penso che occorra muoversi e "fare rumore" ... quando c'è silenzio, in modo che la nostra iniziativa attiri l'attenzione ... e questo ci consenta di spiegare bene la nostra posizione.
Se volevamo distinguerci, bisognava essere lungimiranti e muoversi prima, quando il problema non era ancora scoppiato. Comunque l'attuale situazione può dare visibilità alla nostra iniziativa.
Stefano, Consigliere Canislupus Italia.

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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da pigrofalco » 08 gen 2014, 00:37

Questa la news che da una parte ci brucia sul tempo (meglio così) dall'altra potremmo fare 'nostra', considerandola alla stregua di un 'la misura è colma' di stampo istituzionale, dopo la quale è a mio avviso plausibile che un ente come CLI si esponga pubblicamente e chieda nel merito tecnico una revisione della normativa cui si rifanno anche i sindaci:

http://www.provincia.grosseto.it/filead ... eggi_2.pdf

Se tutti fossimo d'accordo con questa linea, riterrei che per la revisione della norma nessuno meglio di Duccio sia in grado (probabilmente non solo in Toscana) di esporre una sintesi ed una proposta a ragion veduta.
Alessio Pieragnoli, Consigliere Canislupus Italia.

"Percorse convinto le strade dell'equilibrio e ogni volta che si trovò di fronte al bivio che indicava l'onestà tirò dritto, pensando ad uno scherzo."

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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da the chemist » 08 gen 2014, 13:44

Pienamente d'accordo con Alessio per sfruttare questa lettera e con Michelangelo per scrivere una lettera pubblica al tg3.
Giacomo Gaudenzi, Consigliere Canislupus Italia.

http://giacomogaudenzi.weebly.com/index.html

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Luciano
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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Luciano » 08 gen 2014, 13:58

Rimango della mia idea ... ma mi adeguo alla decisione della maggioranza.
Considerate che faremo parte della schiera ... di cui al seguente link ....
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spez ... 49510.aspx

... con robe tipo "palalupo" ... e altre piacevolezze del genere.
Questi comunque prendono soldi ... vendendo fumo, .... e mi dispiace molto finire "nel mucchio" ... con gente simile, ... ma come detto mi adeguo (valuterò poi se annientarmi del tutto ... o uscire in qualche modo dal "gorgo").

L.

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Duccio
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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Duccio » 08 gen 2014, 23:01

Lupo, bracconaggio fuori controllo

I numerosi casi di bracconaggio ai danni del lupo registrati nelle ultime settimane sono un salto nel passato, le proposte WWF
Notizie pubblicate su 08 January 2014

© © F. Cianchi
La continua registrazione di uccisioni di lupi o ibridi, la scoperta di nuove carcasse e la loro ostentazione in pubblico come si sono registrate nel mese scorso, almeno una decina localizzate nell’area della Maremma toscana, devono seriamente allarmare e soprattutto scuotere le coscienze di quanti sono chiamati a gestire e a tutelate il patrimonio di fauna selvatica del nostro paese.

Nel contesto della Maremma si è arrivati addirittura alla ostentazione pubblica dei corpi dei lupi uccisi, come avveniva nel passato: parliamo di una specie particolarmente protetta, tutelata da norme comunitarie e nazionali.

“E’ dagli anni ’70 che non assistevamo ad un accanimento tanto grave su una specie simbolo – ha dichiarato Dante Caserta, Presidente del WWF Italia – Questi ripetuti atti di bracconaggio sono da condannare sotto qualsiasi aspetto e nessuna situazione, per quanto difficile, può motivarli né tantomeno giustificarli. Dopo aver vissuto per decenni sull’orlo dell’estinzione, il lupo è tornato a popolare montagne e vallate grazie agli sforzi di associazioni, istituzioni e mondo della ricerca. Sebbene questo possa comportare talvolta un’interazione problematica con alcune attività umane quali l’allevamento zootecnico, non vuol dire che la convivenza uomo-lupo non sia possibile, come dimostrano i dati e i tanti progetti già realizzati. E’ solo questione di volontà, politica e amministrativa: la vera sfida si gioca sulle scelte e se l’obiettivo è quello di salvaguardare sia gli allevatori sia i lupi, le parole chiave sono: prevenzione e corretta gestione dell’allevamento”.



Adottare misure antiquate quali l’abbattimento o peggio ancora, la ritorsione contro la fauna selvatica con atti di bracconaggio, è un salto nel passato buio dell’Italia “anti- nocivi”, quello in cui la legge lasciava sparare a orsi, lupi, falchi e grifoni, pratiche che oggi sono contrarie alla legge e ad ogni principio di gestione sostenibile delle risorse. Il WWF non può che condannare senza ma e senza se simili pratiche, fornendo al tempo stesso soluzioni praticabili e sperimentate”.

Alla luce dell’esperienza raccolta in anni di gestione di progetti di tutela dei grandi carnivori e gestione diretta di aree protette il WWF elenca 5 mosse strategiche che valorizzino la prevenzione, la gestione adeguata della zootecnia, il monitoraggio dei danni e la gestione dei cani randagi e cani vaganti per intervenire sui danni al patrimonio zootecnico e risolvere alla fonte il problema delle ibridazioni lupo-cane, misure che, se adottate complessivamente, intervengono puntualmente per minimizzare i danni prodotti dai grandi predatori. E’ indispensabile in questo momento programmare un utilizzo mirato delle risorse che l’Unione Europea mette a disposizione delle Regioni attraverso la definizione dei programmi di sviluppo rurale della nuova PAC 2014 – 2020 ed inserire il problema dei danni da fauna selvatica nel programma di gestione dei rischi in agricoltura.
1) Allevamenti: adozione capillare di strumenti anti-predazione

Incentivare le attività per la prevenzione del danno, con la promozione e l’adozione da parte degli allevamenti di quegli strumenti anti predazione sperimentati e più efficienti per quegli ambiti territoriali;
2) Politica unitaria per gli indennizzi

Promuovere una politica degli indennizzi unitaria, che faciliti le procedure amministrative e dia certezza del diritto con la velocizzazione delle risposte ed indennizzi sicuri e tempestivi
3) Monitoraggio e registrazione dei danni

Sviluppo coordinato del monitoraggio e registrazione puntuale dei danni al patrimonio zootecnico così da consentire in tempo reale di promuovere interventi concreti e che consentano di dare risposte agli allevatori per mitigare il danno
4) Gestione del randagismo

Dare piena applicazione alle norme sul randagismo e la gestione dei propri animali domestici, favorendo il monitoraggio del rispetto delle norme di registrazione e dichiarazione dei propri animali e riducano drasticamente il fenomeno dei cani vaganti e randagi;
5) Allontanare gli intrusi

Dove accertato intervenire per cercare di rimuovere gli ibridi selvatici lupo cane che possono costituire una minaccia per il patrimonio zootecnico e prima di tutto minacciano la stessa conservazione del lupo.

Il WWF, infine, smentisce, che sia mai stata intrapresa alcuna attività di reintroduzione di lupi nel territorio, come erroneamente (e strumentalmente) è stato riportato su alcuni blog e articoli di stampa senza considerare che una cattiva informazione può creare seri danni al nostro patrimonio faunistico.
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

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Re: Prendiamo posizione sulle uccisioni in Maremma ?

Messaggio da Duccio » 08 gen 2014, 23:13

Direi che nessuno è entrato davvero nel merito e forse questo potrebbe essere il distinguo nostro.
Riassumendo, proporrei i seguenti punti:

- la revisione immediata della legge regionale 26/2005, con l'abbandono della politica delle polizza di assicurazione e il ripristino della politica degli indennizzi.
- la destinazione di adeguate risorse per la realizzazione di opere di prevenzione, quali cani e recinzioni antilupo, attraverso PSR e bandi provinciali, vincolando gli indennizzi per gli attacchi alla realizzazione di adeguate interventi di prevenzione
- la creazione di un fondo regionale da destinare alle aziende agricole che si impegnano in programmi di "pascolo gestito", sul modello di quanto realizzato nella Regione Piemonte.
- la deroga ai regolamenti urbanistici e paesaggistici per la realizzazione delle opere di prevenzione, in particolare le recinzioni elettrificate e miste
- la deroga al regolamento 1774 per lo smaltimento delle carcasse attraverso termodistruzione anche attraverso l'uso dei cimiteri aziendali e i container scarrabili
- l'intensificazione delle azioni per il censimento dei lupi e degli ibridi e le azioni per la rimozione di questi ultimi e dei cani vaganti
- l'intensificazione della vigilanza venatoria da parte del personale della Polizia Provinciale e del CFS nelle zone a maggior rischio di bracconaggio

NOn servirà ad un granchè, ma almeno fa capire che siamo competenti in materia più di qualcun'altro
Duccio Berzi, Presidente Canislupus Italia.

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